Genere: fluff, romantico, introspettivo
Raiting: verde
Coppie: AtsuHina
Qualcosa
di miracoloso
Shouyou gli accarezza la schiena. È opalescente, assorbe la luce nonostante sia notte.
Shouyou la accarezza piano. Fa scorrere la mano verso il basso, dal collo alle scapole, lungo le vertebre. Poi risale verso l’alto e ricomincia da capo.
Atsumu è caldo. Sembra avvolto in uno strato di estate, come se fosse pellicola. Shouyou non vuole svegliarlo. E non vuole che Atsumu se ne accorga, del desiderio feroce e commovente, del bisogno costipato in ogni riga che gli disegna addosso con la punta delle dita. È quasi devozione, un’ode, i suoi polsi cantano.
Shouyou gli accarezza la schiena e spera di scavare solchi, strade percorribili esclusivamente dalle sue impronte digitali, incisioni dentro cui seminare girasoli, seminare se stesso, mettere radici nelle sue ossa e rimanergli appiccicato - e poi, a un certo punto, sboccerebbe, e insieme a lui sboccerebbero anche tutti i segreti che sta covando dentro.
La schiena di Atsumu è intatta e morbida e arcuata su se stessa mentre dorme di fianco, la spina dorsale sporge e assomiglia a una lisca di pesce. Shouyou la fissa e cresce in lui la certezza che appartenga a un altro pianeta. È ultraterrena. Atsumu non può essere reale. Non può essere umano, non può essere come lui, perché c'è qualcosa di miracoloso nel suo corpo che oscilla mentre respira, qualcosa di sacro.
Smette di accarezzarlo. Non sa più cosa farci, con quelle mani, vorrebbe solo che Atsumu diventasse abbastanza piccolo da scivolargli dentro ai palmi e poi nelle vene e poi dritto nel cuore - Shouyou lo custodirebbe lì per sempre, fra atrio e ventricolo, perché è ingordo e geloso e non può, non può assolutamente, perderlo di nuovo.
Ma Atsumu non può farsi minuscolo e le sue mani non bastano, non basterebbero le mani di tutto il mondo per contenere il suo corpo, che è fatto di carne e di ossa, certo, Shouyou le vede e le tasta, ma c'è qualcos'altro, qualcosa di inspiegabile, qualcosa di liquido e di dorato che gorgoglia e fluisce ovunque, qualcosa che all'improvviso diventa troppo. Shouyou si piega sotto un peso insostenibile, tutto quell’amore non sa come sistemarlo, è sopraffatto, non riesce più a ingoiarlo, è troppo saturo e viscoso e fa troppa paura.
Shouyou annaspa, le costole si incrinano.
Atsumu si volta verso di lui. Apre gli occhi, lo guarda.
“Perché sei sveglio?” biascica, intontito dal sonno.
“Non lo so,” risponde Shouyou. “Mi piace molto la tua schiena.”
Atsumu lo fissa come se fosse scemo. Poi lo abbraccia e gli piazza un bacio in testa.
Shouyou gli avvicina l’orecchio al petto, e ascolta.
Note d'autore
EEEHI! Anche oggi ce l'abbiamo fatta, anche se ieri ho deciso di fermarmi al giorno 10 perché mi è venuta in mente una one-shot da scrivere per halloween soltanto che sarà abbastanza lunga e quindi mi tocca abbandonare il writober. Grazie di cuore per aver letto e grazie alle persone che sono passate a commentare, SONO MOLTO FELICE EHEHEH. GRAZIE!!! ♥♥♥
See ya! ♥