NOTA TECNICA SERIA:

Questa flash nasce come spin-off
di questa meravigliosa storia qui
della bravissima Albascura_
dove Tobio, guardando il cellualre di Shoyo,
finisce per sbaglio in una cartella di foto… particolari.

E da qui è paritito il delirio.

Grazie a Chiara per il suggerimento
del “possessore” diciamo.

Vale perdonami per questo ^///^

La ff è cronologicamente ambientata
nello skip time.

Enjoy

Cosa fatta, capo ha

Tobio inizia a far ruotare il telefono. E con esso anche la testa like gufo.
C’è qualcosa che non gli torna in quella foto… solo non capisce cosa esattamente.

Ma la capisce subito Shoyo, invece.
“Cazzoooooo!” urla mentalmente dentro di sé, dando vita alla produzione dal vivo del celebre quadro “L’urlo” di Munch.
E non serve guardare la fronte di Tobio che si aggrotta, mentre è seriamente impegnato a venir a capo di quel dilemma, per capire di quale foto si tratti.

E cazzo è proprio la parola giusta, perché in quella carrellata di foto di peni di varie lunghezze e misure che ha conservato gelosamente in una cartella del proprio cellulare, ce n’è una che Tobio proprio non avrebbe MAI dovuto vedere.

- Kags, davvero non lo riconosci? - e ride ora, Shoyo, perché ha questa grandiosa capacità di riuscir sempre a trovar il lato divertente in tutto.
- Perché? Dovrei? - chiede l’alzatore tra l'inorridito e l’angosciato, quasi facendo sfracellare il cellulare dell’altro a terra.
- Oh, molto bene anche. - ridacchia Shoyo.
“Ecco, lo sapevo! Stavolta è finita per davvero. Sono finito in un gate spazio-temporale. In una dimensione spazio-temporale dove sono un maniaco sessuale assatanato.” si ansia Tobio dentro di sé.
Ed è talmente preso da questo pensiero angosciante che non sente subito arrivare Atsumu da dietro di sé. Lo sente solo nel momento in cui questi, con la sua solita delicatezza da elefante, gli si stravacca sulle spalle, sbirciando a sua volta il cellulare di Shoyo. 
- Ahhh, giusto… Tobio-kun, complimenti. -
- Ehh? C-cosa? - non capisce, Tobio, sposta lo sguardo da Miya che gli fa l’occhiolino ammiccante a Shoyo che sta ridendo ma ha indubbiamente le guance arrossate dall’imbarazzo.
Riporta lo sguardo sul cellulare. Su quella foto incriminata. E nota. Una cosa. Una piccola cosa.
Ecco cosa aveva attirato la sua attenzione! Il suo non riuscire a far quadrar i conti.
Su quel… coso c’è un neo. Un piccolissimo e fottutissimo neo a forma di cuore.

È il SUO fottutissimo neo a forma di cuore.

- TU! - balza in piedi, puntando un dito minaccioso ma tremante verso Shoyo – Perché hai una foto del mio cazzo nel tuo cellulare? -
- E TU! - ce n’è anche per Atsumu, ovviamente – Perché sai che QUESTO è il mio cazzo?! -

Ok, forse era veramente finito in un gate spazio-temporale.