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Autore: NPC_Stories    13/10/2022    1 recensioni
Writober 2022, non è stato dato un tema ma siccome siamo a ottobre e sento già profumo di Halloween, lo farò a tema non morti.
31 storie, una al giorno, stay tuned.
Genere: Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Genere: Fantasy, triste
Personaggi: Sinistra, Destra, Oscar (citato)

13. Hiking


1370 DR, Neverwinter

Camminare, scarpinare, arrampicarsi. Un passatempo di cui Destra Da Masd non capiva lo scopo. A suo parere era una perdita di tempo, anche se il suo parere non aveva importanza per nessuno, nemmeno per lei stessa.
Però…
"Devo porre un'obiezione" esclamò, afferrando il braccio della ragazza quasi identica a lei. "Questa scalata è troppo pericolosa per la tua incolumità, Sinistra. Nessuna di noi due è molto agile, e la tua esistenza è preziosa."
Sinistra guardò la sorella con espressione neutra. Avrebbe voluto mostrare disappunto con una smorfia, ma non ricordava come si facesse.
Si consolò al pensiero che Destra probabilmente non avrebbe capito comunque il suo linguaggio non verbale.
"Sono insoddisfatta" rispose in modo schietto. "Nostro padre ti ha ordinato di accompagnarmi. Perché ora ti rifiuti?"
"Il nostro creatore mi ha ordinato di proteggerti, non di obbedire ai tuoi capricci. Specialmente se ti espongono al pericolo."
Sinistra tacque per un momento, ragionando a tutta la velocità che il suo cervello non morto le consentiva. "Nostro padre asseconda sempre i miei progetti. Vuole vedere in che direzione si sviluppa la mia personalità."
"La tua incolumità è più importante di questo. La tua personalità, qualunque cosa sia, non farà alcun passo avanti se il tuo corpo finirà sfracellato sulle rocce umide della scogliera di Neverwinter. O di qualsiasi altro luogo."
Sinistra sostenne con testardaggine lo sguardo della sorella, ma c'era una sola creatura al mondo con una mentalità più ristretta e più inflessibile di un non morto risvegliato: un costrutto risvegliato. Destra poteva anche avere un'intelligenza superiore alla sua, e una maggiore dose di buon senso (anche se questo era tutto da vedere), ma non avrebbe mai sviluppato una personalità, o curiosità, o desiderio di indipendenza. La magia che aveva animato il cadavere di Sinistra come uno zombie senziente aveva utilizzato come innesco quel pallido residuo di anima che rimane sempre nei cadaveri; come risultato, Sinistra stava lentamente sviluppando una sua identità, sulla base dei ricordi che aveva della sua vita precedente. Il cadavere di Destra invece era mosso solo da pura magia arcana, il suo rimasuglio di anima non era stato toccato; per questo il rituale che l'aveva rianimata ad alcuni appariva più neutrale, meno blasfemo. A Sinistra sembrava solo più asettico. Il costrutto davanti a lei aveva l'aspetto di sua sorella, la voce di sua sorella, ma non ne aveva la mente. Non ne aveva nemmeno i ricordi.
Sinistra sapeva che sotto a tutta quella magia arcana, da qualche parte, una pallida impronta dell'anima di Destra era ancora lì. Forse prima o poi sarebbe venuta fuori… era una speranza ridicola, ma lei non voleva abbandonarla.
"Ti prego, oggi dovrebbero schiudersi le uova delle alche! L'intera scogliera si illuminerà come un cielo stellato quando quei piccoli pulcini mostreranno la loro luce."
"La luce dei viventi" ricordò Destra. "Ne hai parlato centinaia di volte. A che scopo ripeti sempre le stesse cose?"
"E tu a che scopo mi fai questa domanda?" Sinistra diede un forte strattone, riuscendo a liberare il braccio dalla presa dell'altra. "Saresti in grado di comprendere la risposta?"
"Il mio cervello funziona alla perfezione. Gli incantesimi del nostro creatore hanno impedito la sua decomposizione. Se mi spieghi una cosa, sono in grado di comprenderla."
"Non è vero! Tu capisci le parole, ma non… non… tutto quello che c'è dietro. Vuoi una risposta? Bene. Siamo qui perché voglio che tu veda la luce dei vivi. Voglio mostrarti quello che vedo io."
"Ma" Destra la guardò con la solita espressione insondabile "io non ho il potere che hai tu. Non vedo le luci."
"Le potrai vedere… con questi" Sinistra infilò una mano nella borsa che portava a tracolla e ne tirò fuori un paio di occhiali. "Erano gli occhi di Dester Secundo, uno dei suoi costrutti animati. Visse abbastanza a lungo da sviluppare gli Occhi, e quando venne distrutto nostro padre riuscì a salvare qualcosa di quegli occhi. Con questi" agitò gli occhiali davanti al volto della sorella "tu riuscirai a vedere ciò che vedo io!"
Destra si prese la briga di sollevare un sopracciglio, come aveva visto fare ai vivi.
"Il nostro creatore è al corrente del fatto che hai preso un oggetto di sua proprietà?"
Quel sentimento che Sinistra stava provando, una tiepida imitazione dell'entusiasmo, si sgonfiò in un istante.
"È davvero tutto quello che hai da dire?"
Destra sembrò non capire il senso della domanda.
"Al momento la mia priorità è assicurare la tua incolumità, e ora mi si è aggiunto l'obbligo di assicurare l'integrità del prezioso oggetto magico che hai sottratto."
"Interessante. Se non sali con me su questa roccia" Sinistra indicò un alto scoglio che era la sua destinazione fin dall'inizio, che avrebbe permesso alle due una perfetta vista sulla scogliera "io spezzo questi occhiali, e lo spiegherai tu a nostro padre."
"Tu provarci e io ti spezzo il braccio" promise Destra. Non era una minaccia, era un'affermazione.
"Ah! Sono una zombie, non sento dolore."
"No, ma non riuscirai a guarire come si deve. Tutti i vivi intorno a te si accorgeranno che sei una storpia con un braccio rotto, ma siccome è la magia a muoverti non avrai nessun impedimento nei movimenti. Capiranno tutti che non sei umana. Dovremo lasciare la città in fretta. Niente più lavoro al sanatorio, niente più escursioni per vedere la schiusa delle uova di alche, qualunque cosa siano."
Questa minaccia - anzi, questa affermazione - ebbe davvero il potere di zittire Sinistra. Per alcuni momenti l'unico rumore che spezzava l'atmosfera del tramonto fu il suono delle onde sulla piccola spiaggia sassosa.
"Destra, tu sei mia sorella. Questo non significa nulla per te?"
"Lo stesso mago ci ha create, cosa c'è di speciale in questo?"
"Eri mia sorella anche prima!" E per la prima volta in tutta la sua esistenza non morta, Sinistra Da Masd alzò la voce contro qualcuno. "Quando eravamo vive e tutto il villaggio di Masd è stato spazzato via dalla peste polmonare. Quando i nostri genitori viventi sono morti soffocati dalla tosse e tu mi hai dato le tue medicine perché speravi che almeno io ce l'avrei fatta! Tu eri mia sorella ed eravamo tutto l'una per l'altra. Non ricordi… niente?"
Destra ascoltò il suo sfogo con lo stesso disinteresse con cui ascoltava il suono delle onde e il verso degli uccelli di scogliera.
"Non capisco cosa dici. Le persone di cui parli sono morte. Sei morta tu, sono morta io. Ora siamo strumenti di limitata importanza. Non abbiamo un'identità. Abbiamo un nome che è un codice, un numero. Sinistra Quinta. Destra Tertia. Siamo al servizio del nostro creatore e non c'è altro. Non c'è passato, non ci sono memorie, non c'è futuro. Non c'è nemmeno un presente. C'è solo obbedire agli ordini."
Sinistra non aveva moltissima familiarità con le emozioni, ma quello che stava provando in quel momento non era affatto piacevole. Anzi, era terribile. Era come un macigno, ma pesava sulla mente, non sui muscoli.
"E quindi… tu sei svanita, è così? Al di là di ogni possibilità di recupero. Se nostro padre ti ordinasse di uccidermi, lo faresti. La stessa sorella che sarebbe morta per me, ora non mi conosce nemmeno."
"Ciò che dici non ha senso" insistette Destra. "Non sei viva, non posso ucciderti. Posso solo distruggerti. Il nostro creatore non lo comanderà, per lui sei importante."
"Ma se lo facesse…"
"Le domande ipotetiche sono oziose, inutili e incomprensibili."
"Non lo sono!" Protestò la non morta. "È una domanda molto semplice. Se nostro padre ti ordinasse di distruggermi…?"
"Obbedisco ai suoi ordini. Perché mi fai domande se già conosci la risposta? Se lui ordinasse a te di distruggermi, lo faresti."
"Non lo farei!"
"Potrebbe costringerti con la magia" notò Destra.
"Be', sì ma… lotterei, almeno."
"Senza risultato. Quindi senza scopo." Obiettò ancora il costrutto. "Se lui mi ordinasse di distruggere me stessa, parimenti lo farei. Il tuo turbamento è fuori luogo e privo di senso. Siamo strumenti, Sinistra. Non siamo nulla."
"No… no, io non sono un nulla. Io sono…" un nome le balenò in mente, appena emerso dalle nebbie confuse del passato. "Judith. Judith Mills. E tu sei Juniper. Questo era il tuo nome!"
I nomi avevano potere. Sinistra lo aveva sentito dire così tante volte. Adesso aveva ricordato il suo nome, il nome di sua sorella. Non poteva essere un caso, non poteva essere tutto inutile…
"I nomi sono solo lettere messe in un certo ordine." Destra smontò le sue speranze con poche, taglienti parole. "Che importa? Destra, Juniper. Chiamami come ti pare, ma non dimenticare che Juniper Mills è morta più di duecento anni fa. È inutile che tu la cerchi in me. La sua anima è andata nell'aldilà, così come quella di Judith. Quelle due sorelle sono in pace da tempo, noi siamo solo i loro gusci. Non ti dovrebbe nemmeno importare. Nella mia opinione tu sei difettosa, ma il nostro creatore considera i tuoi difetti come un progresso, quindi non mi ordinerà mai di distruggerti. Ora andiamo a casa. O vuoi ancora vedere la schiusa delle uova?"
"No, io…" nelle ombre sempre più lunghe del tramonto, Sinistra gettò uno sguardo all'alta scogliera su cui sorgeva la città di Neverwinter. Andarsene ora avrebbe voluto dire rinunciare a uno spettacolo che toglieva il respiro, ma dopotutto lei non respirava affatto. "A questo punto non credo che abbia più alcun senso. Torniamo a casa."
   
 
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