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Autore: dirkfelpy89    20/10/2022    1 recensioni
[Writober2022]
La famiglia Black. Le sue contraddizioni, i suoi momenti di trionfo e sconfitta. I membri più conosciuti e quelli solo abbozzati, quelli fedeli fino alla fine e quelli traditori del loro sangue.
Tradimenti, storie d'amore, politica e diversità. In una parola, Black.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphard Black, Famiglia Black, Regulus Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 20, Confessione

 



Un altro. Un altro figlio. Un altro figlio maschio.
Un altro chiodo nella felicità di Druella.

La lettera che ha le mani, e che la sua elfa ha appena consegnato, è incontrovertibile: Regulus Black, secondogenito di Orion e Walburga, è nato e sembra sano. Sano e maschio.
Accartoccia la lettera e la getta nel camino, urlando la sua rabbia, la frustrazione che la pervade. Ce l'ha fatta, quella megera è infine riuscita a superarla, a metterla in ombra davanti alla famiglia.
Due figli maschi, due eredi del nome Black… aveva fallito.

Con fatica si rialza, afferra una manciata di polvere volante da un mobiletto sul camino e la getta tra le fiamme che diventano immediatamente verdi. Le sue figlie sono con un istitutore privato, il marito è in visita, ha bisogno di parlare, di sfogarsi e lo può fare solo con una persona.
"Rosier Manor!"
Urla e immediatamente la polvere la porta via, lontana da Black Manor.

Dopo qualche secondo finalmente arriva alla sua destinazione finale.
Normalmente avrebbe usato la materializzazione ma in quel momento è sconvolta e il rischio di spezzarsi troppo elevato.
Si trova in un salotto signorile, davanti al camino c'è un grosso tavolo e all'estremità, seduto, il padrone di casa, Henry Rosier, che la osserva con un'espressione di stupore.

"Druella, a cosa devo…" si blocca, vedendo le lacrime rigare le guance della donna. "Che cosa è successo?"
"Un altro figlio. Un altro figlio maschio," sussurra. L'uomo evidentemente capisce al volo, perché si alza e immediatamente abbraccia quella lontana cugina francese. Henry Rosier è un uomo che raramente si lascia andare a gesti simili ma è innegabile come provi una innata simpatia per Druella, venuta appena diciassettenne in una nazione straniera a sposare un uomo che non aveva mai visto prima.

"Mettiti a sedere, vuoi qualcosa?"
"No, no, mi posso trattenere solo per pochi minuti," risponde Druella, asciugandosi gli occhi.
"Un secondo figlio eh?" Henry, dopo qualche secondo in silenzio, finalmente parla.
"Lo sai che la odio. Lei, convinta che sia l'unica ad avere il sangue puro, convinta che tutte le altre donne siano delle nullità al suo confronto. Mi ha sempre guardato dall'alto in basso, non ha mai cercato di capirmi o di accettarmi," sibila Druella. "Anche lei mi odia, del resto sperava di essere lei a prendersi Black Manor ma poi suo fratello si è sposato, con una francese, per giunta!"
"Sì, lo so, non è mai corso buon sangue tra voi," Henry commenta, laconico.
"Ma l'avrei potuta sopportare, perché fino a un paio d'anni fa, io ero l'unica ad aver messo al mondo degli eredi, anche se femmine. E lei cosa fa? Mette al mondo due pargoli maschi!"

C'è una vena di follia negli occhi della donna, Henry se rende conto solo ora, è evidente come stia dando voce a dei pensieri che cova da anni.

"Quanto ho pregato di avere un figlio maschio, quanto ho pianto, quanto mi sono sentita inutile ma almeno avevo questo, la sensazione di essere l'unica ad aver assicurato un futuro alla famiglia. Adesso non ho nulla," sibila Druella. "Quanto ho sperato che Walburga non portasse avanti la gravidanza, che morisse persino, nei momenti di più buia disperazione," sussurra. Poi scuotendo la testa, come riprendendosi, osserva il cugino con terrore negli occhi.
"Mi odierai, non è vero? Penserai che sia una pazza, che sia una donna detestabile. Chi mai augurerebbe a una donna di perdere un figlio?"

Henry rimane in silenzio per qualche secondo, osservando con pietà Druella.
"No, non penso che tu sia pazza, ti dirò la verità, so cosa provi perché anche mia moglie ci è passata," infine parla e lo fa con un tono quasi paterno. "Vedi, all'inizio non riuscivamo ad avere un figlio, mentre tutte le amiche di mia moglie sfornavano marmocchi!"
"Non posso fare nemmeno questo, lo sai che mio marito è diventato sterile dopo una malattia contratta un paio d'anni fa!" La risposta di Druella è amara ma Rosier non se ne cruccia.
"No, quello che voglio dirti è che devi concentrarti su un nuovo obiettivo. Non puoi avere un figlio maschio, ok, punta sulle figlie che hai già, anche se sono delle femmine," risponde Henry, pragmatico. "Trova loro uno scopo, falle sposare con le persone più potenti, lascia che gli altri ti osservino con deferenza e un po' di invidia perché l'invidia è la migliore arma che abbiamo."

È il turno della donna di tacere.
Passano quasi dieci minuti di silenzio carico di una certa tensione e alla fine, all'apparenza convinta, la donna annuisce lentamente, prima di alzarsi. "Hai ragione, non è facile ma proverò a lasciarmi alle spalle questa delusione."
"Sei ancora giovane, hai delle figlie bellissime. Lascia alle spalle l'invidia per tua cognata e fai che sia lei a provare lo stesso sentimento per te."
Finalmente convinta, e all'apparenza più serena, Druella estrae la bacchetta, pronta per materializzarsi.
"Grazie… ne avevo bisogno," sussurra.
"Una confessione ogni tanto non può far male e la tua mi ha davvero colpito, Druella," esclama l'altro. "Coraggio, prendi questa confessione, e quello che ti ho detto, e rielabora il tutto. Vedrai che in futuro troverai una ragione nelle mie parole."

/ / / / / / /

Quando Cygnus torna a casa, quella sera, trova la moglie diversa: una moglie che ha ragionato a lungo sulle parole di quel lontano cugino, che si è confessata e tolta un peso dalle spalle ed ora è pronta per ripartire.

"Come sta Walburga?"
Il tono di voce è limpido, cosa che sorprende parecchio il marito. La donna è seduta sul divano, un foglio di pergamena tra le mani.
"Bene, anche il bambino," risponde, gettando il soprabito addosso a un piccolo elfo.
L'uomo si versa una dose generosa di whisky e si siede sul suo divano preferito, accanto a quello della moglie.

"Davvero ti interessano le condizioni di mia sorella?"
-Ovviamente no- vorrebbe rispondere ma si trattiene, è una donna nuova. Estrae la bacchetta e con un piccolo tocco fa volare il foglio che ha tra le mani tra quelle del marito.
"Che cos'è?"
"Il nome di alcune tutrici magiche molto conosciute. Quella che abbiamo adesso non mi piace, queste sono quelle più referenziate d'Inghilterra," risponde la donna, "voglio che le nostre figlie studino anche quando sono a casa da Hogwarts. Desidero che sviluppino un linguaggio più forbito, adatto ai nostri livelli sociali, e che si differenzino dalle altre ragazze!"

Cygnus rimase a bocca aperta di fronte alle parole della moglie. Sì, era evidentemente cambiata: nei suoi occhi poteva trovare di nuovo la luce che mancava ormai da anni. Sarebbe costato molto, ma avrebbe fatto di tutto pur di riavere la sua Druella.

"Voglio solo il massimo per le mie figlie, anche se sono delle femmine," conclude la donna. "Sono nostre figlie… e delle Black. Se è il massimo che chiedi, il massimo avrai!"

/ / / / / / /

Ecco qui ho inserito un po' di Headcanon che avevo in mente: che tra le due cognate non passi buon sangue e che in qualche modo Druella si senta privata del suo ruolo quando la cognata finalmente da una continuità maschile alla famiglia.
Henry Rosier è un mio personaggio, padre di Evan, che potete trovare nell'altra mia Long, Le cronache della Fine.
  
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