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Autore: ilenia23    10/09/2009    3 recensioni
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E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci qua, pronto un altro chap per voi.  Il capitolo è molto breve e preannuncia il prossimo che invece sarà più lungo e molto più corposo dal punto di vista dei contenuti e delle rivelazioni e si svolgerà anche questo nel corso del quarto anno di Harry &Co. ad Hogwarts. Quindi per rivedere Sirius e Aryana adoloscenti dovrete aspettare ancora un altro capitolo dopo questo. Vi prometto che l'attesa sarà breve visto che già ho pronti parecchi capitoli anche se devo stare attenta a far procedere la storia linearmente perchè per adesso è abbastanza confusa. Ringrazio i nuovi lettori che hanno messo la ff tra i preferiti e tra le seguite anche se nessuno ,eccetto Musa talia e lulu, recensisce!!!! Anche un piccolo commentino va bene, un dubbio, una domanda qualunque cosa è ben accetta. Adesso vi lascio alla lettura. Baci, Ile. 



Hogwarts – Dicembre 1994


Aryana Silente

Il forte picchiare alla porta del mio ufficio mi riportò alla realtà e ,leggermente scombussolata e sorpresa per quella visita a quell’ora di notte, andai ad aprire:mio padre.
“Non ti sei ancora cambiata per dormire?”disse in tutta tranquillità, entrando nella stanza.
“Già..neanche tu, vedo” bofonchiai con la bocca impastata. “Scusa,papà, ma che stai facendo qui a quest’ora?”esclamai incredula.
“Bhe,diciamo che è successo un piccolo inconveniente..”.
“Che è successo,adesso?”.
“Rita Skeeter ”.
“Che cosa ha fatto, quella sottospecie di giornalista scandalistica?”.
“Questo”sentenziò mio padre porgendomi la gazzetta del profeta tenuta fino a quel momento sotto il braccio.
“L’errore gigantesco di Silente”intitolava l’articolo di prima pagina,firmato Rita Skeeter.
Scorsi velocemente l’intero pezzo,ma mi bastarono poche righe per capire che Hagrid si trovava in un gran bel guaio.
“Ma come accidenti ha fatto a scoprirlo?Chiamo immediatamente il Ministero, dobbiamo bloccare la stampa”.
“Lascia stare, Aryana. Non è la soluzione più giusta e poi non ha scritto una menzogna, non possiamo impedire la libertà di stampa”.
“Cosa c’entra che Hagrid sia un mezzo gigante con il suo lavoro? Non ha mai creato problemi ed è molto più buono e in gamba di molti maghi. Questi pregiudizi sono infondati e irragionevoli, non fanno altro che dare adito a gente come Rita Skeeter. Io non capisco come facciano a farla lavorare ancora lì quella spietata mistificatrice”esclamai,imbufalita.
“Ok, adesso calmati. Il problema non è tanto quello che scrive Rita Skeeter bensì come reagirà Hagrid all’intera faccenda e se, come credo, lo conosciamo bene, non la prenderà tanto bene”.
“Già. Finirà col farsi mille problemi, a crearsi colpe che non esistono e si chiuderà in se stesso come al solito”.
“Esattamente. Quindi è nostro preciso dovere andargli a parlare. È meglio se gli lasciamo un po’ di tempo, però, quindi domani sera andremo a consolarlo e a farlo ragionare”disse mio padre, pulendosi gli occhiali a mezzaluna sulla veste.
“Perfetto. Allora ci vediamo direttamente lì alle cinque, siamo d’accordo?”.
“Si..adesso dormi, mio piccolo elfo e…scusami per prima..”.
“Scusami tu, lo sai come sono fatta..”dissi mentre mi alzavo per abbracciarlo.
“Quando lo faremo arrivare?”.
“Te l’ ho detto, l’unico momento nel quale sarà possibile allontanarci per andare a prenderlo sarà alla fine della seconda prova”.
“Manca ancora un’ eternità..”.
“Se pensi a quanto l’ abbiamo tenuto nascosto a Shantaram, questi mesi voleranno”.
“Io spero tanto che sia come dici tu, papà”.
L’odore della sua barba bianca che pungeva sul mio viso e la presa rassicurante e sicura con la quale mi teneva stretta a sé, mi faceva sentire a casa, nonostante la mia vera casa fosse anni luce lontano da lì..

******************

“Se non la smetti subito di piangere, non rispondo più delle mie azioni. Sei o non sei un mezzo gigante?”esclamai furibonda,rivolgendomi ad uno sconvolto Hagrid, piegato in due sul tavolo della sua capanna. Tuttavia a sentire l’ aggettivo mezzo gigante, il guardiacaccia prese a singhiozzare ancor più disperatamente di prima.
Buttai gli occhi in cielo, esausta per i vani tentativi di convincerlo a tirarsi su il morale e a reagire. Nel frattempo mio padre aveva preparato un po’ di the nella speranza di calmare il pianto e i singhiozzi del povero Hagrid.
All’improvviso qualcuno bussò alla porta ferocemente e delle urla provennero dall’esterno:“Hagrid, apri immediatamente la porta. Se non lo fai, la sfondiamo, hai capito? Cosa vuoi che ce ne importi di cosa scrive la Skeeter?”.
Mio padre si recò, divertito, ad aprire agli sconvolti Harry, Ron e Hermione, che,non appena si videro parato davanti il preside della scuola anziché l’amico guardiacaccia, rimasero di sasso. Io e mio padre scoppiammo a ridere così spontaneamente che l’ilarità non poté non contagiare anche Hagrid e gli altri tre, seppur in misura minore.
“Credo che i tre maghi qui presenti siano venuti a ribadire quello che io e Aryana cerchiamo di inculcarti in testa da più di un’ora, Hagrid”disse mio padre,dolcemente.
“Tuttavia adesso devo andare a sbrigare molte faccende. Hagrid, se non dovessi trovarti a colazione lunedì mattina, mi considererò autorizzato a prelevarti fuori da qui con la forza insieme ad Aryana, siamo intesi?”.
Prima che potesse rispondere, Albus uscì dalla capanna,facendo entrare per un attimo un vento gelido.
“Quella di mio padre non era affatto una domanda, Hagrid. Non capisco come fai a stare male per quell’arpia. In questo modo non fai altro che avvallare le sue assurde cattiverie. Il valore di una persona non si misura in base al sangue, ma proprio io devo venirti a fare questi discorsi? Ti ricordi o no che razza di gente frequentavo quando studiavo ancora in questo castello?”esclamai ironica,alludendo alla mia ex migliore amica “mezzosangue” Lily e al mansueto lupo mannaro, Remus Lupin.
Vedendo che le mie parole stavano finalmente sortendo un qualche effetto, rincarai la dose: “Ma poi mi spieghi cos’ hai preso tu dai giganti?Mi sembra solo l’altezza, visto che stai piangendo ininterrottamente da sei ore, come minimo. Vi prego ditegli qualcosa voi” conclusi, esasperata.
“Hagrid, Aryana ha perfettamente ragione. Smettila di piangere e datti una regolata …hai un aspetto indecente”esclamò Ron e a lui si aggiunsero gli incoraggiamenti di Harry e Hermione.
Finalmente il guardiacaccia sembrò rinvigorirsi con la presenza e gli incoraggiamenti dei suoi amici e la situazione cambiò ben presto tono, sfociando nella giovialità.
“Adesso è meglio che vada anch’io, Hagrid. Si è fatta una certa ora ,sai, comincio ad avere fame e, senza offesa, ma la tua cucina non è delle migliori..”.
Mentre indossavo il mantello, Harry mi si avvicinò e disse: “Aryana, senti, mi chiedevo se l’invito a quella conversazione fosse ancora valido..sai, è da un po’ che vorrei intavolare una discussione con te ma ogni volta succede qualcosa e tu devi scappare..Avrei così tante cose da chiarire..”.
“Oh, ma certo. Mi devi scusare in quest’ultimo periodo sono stata super impegnata e non ho mai trovato il giusto momento per te. Comunque anche adesso andrebbe benissimo..andiamo nel mio ufficio?”gli risposi, cordiale.

Ufficio di Aryana

“Tieni, questi sono molto meglio di quelli di Hagrid, arrivano dall’estremo Nord” dissi, porgendo ad Harry un vassoio di dolcetti, provenienti direttamente da Shantaram.
“Grazie”disse un imbarazzato Harry, guardandosi attorno, meravigliato.
“Allora, di che cosa mi volevi parlare con precisione?”.
“A dire il vero, non so da dove incominciare..”.
  
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