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Autore: Nuage_Rose    24/10/2022    2 recensioni
[Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it]
Day22: culla, dalla lista pumpNIGHT
Ron decide che non userà la magia per montare la culla di sua figlia. Tutti i babbani ci riescono, perché lui non dovrebbe?
#writober2022 #fanwriterit
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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» “Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”
» Prompt: culla, lista pumpNIGHT
» N° parole: 590

 

Culla senza magia

 

 

Guardò accigliato il foglio, pieno di disegni quasi rupestri e numeri. Poi abbassò lo sguardo e lanciò una occhiataccia alle viti e alle travi ammucchiate ordinatamente a terra. Chiuse gli occhi un istante. Rigirò il foglio, fino a fargli fare un giro completo. Sì, il foglio ora era dritto. Quelle dovevano essere le istruzioni.
Prese il cacciavite come se fosse un coltello da burro o un’arma, pronto al combattimento. Se ci riescono i babbani, perché non dovrei farcela anche io?
Dopo questo incoraggiamento, annuì a sé stesso e si mise all’opera.

Hermione non sentiva il marito da ormai un’ora. Aveva finito il suo libro, il caminetto che prima scoppiettava stava morendo e aveva bevuto la sua tisana alla lavanda. Con un colpetto di bacchetta, rianimò le braci.
Salì lentamente le scale, attenta ad ogni minimo rumore. Infatti sentì la voce di Ron imprecare e un rumore metallico, come di qualcosa che cade rovinosamente a terra. Sobbalzò, incuriosita. Cosa diavolo sta combinando?
Arrivò davanti alla porta della cameretta destinata al bambino che portava in grembo.
Si toccò dolcemente il pancione, coperto da un maglione della suocera rosso. Sorrise. Ma un altro rumore, seguito dagli improperi furenti del marito, attirò la sua attenzione. Decise di entrare.
Trovò Ron a terra, che si metteva le mani nei capelli cercando di capire le istruzioni per montare una culla. I pezzi erano a terra, composti in quella che sembrava più una scultura post moderna bizzarra. Hermione lo guardò confusa e domandò: “Cosa stai facendo?”
Ron la fulminò con lo sguardo, imbronciato: “Non si vede? Monto la culla per nostra figlia. O almeno ci provo… queste istruzioni non sono per nulla chiare, maledizione!”
Lei sorrise, era impossibile nascondere il suo divertimento per quella scena: “E perché ti ostini a farlo con il cacciavite quando hai una bacchetta?”
Lui scrollò le spalle: “Perché ho deciso così. Pensi forse che io non sappia fare niente senza la magia?!”
Si voltò e la ignorò, armeggiando nuovamente con le viti e i pezzi di legno. Hermione decise di mettersi a terra, muovendosi lentamente: il parquet della cameretta, ancora spoglia, era freddo. Ma non aveva importanza, era solo preoccupata per il marito: “Non ho detto questo. Semplicemente, sarebbe più facile e veloce usare la magia.”
Lui borbottò: “Pensi che non lo sappia? Lo so benissimo, non sono stupido. Solo… questa bambina… sto per diventare padre. Lei potrebbe… io potrei… voglio essere un buon padre per lei, capace di prendersi cura di lei anche senza la magia. Come hanno fatto i tuoi genitori con te. E sì, avrei potuto chiederti di aiutarmi. Ma mi vergognavo di non essere capace di fare una cosa così semplice. E pensa quanto mi prenderebbe in giro Harry per questo, scommetto che lui è capacissimo di farlo senza la magia!”
Sospirò, abbattuto e arrabbiato. Hermione gli si avvicinò gattonando e gli mise una mano sulla spalla: “Non devi vergognarti di questo. Ti darò una mano io. Sia in questo che nel resto. Siamo una squadra, tesoro.”
Gli diede un bacio sulla guancia, sia per consolarlo che per distrarlo: ne approfittò per strappargli dalle mani le istruzioni. “Io ti dico cosa devi fare e tu esegui, ok?”
Lui ridacchiò: “Ah, quindi sarà sempre così? Agli ordini, capitano!”
Hermione rise divertita, era bello vedere che Ron si riprendeva sempre così in fretta dai momenti di malumore. Lo guardò e disse spontaneamente: “Non preoccuparti, sarai un padre meraviglioso. Perché la amerai, a lei basterà questo.”
Ron sorrise e si chinò per baciarle il pancione, sussurrando: “Ti amo.”

   
 
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