Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Christine Cecile Abroath    26/10/2022    0 recensioni
Harry & Hermione
Draco & Ginny
Dudly & Gabrielle
3 coppie, 3 storie d'amore, 3 prime volte
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Dudley Dursley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

PARALLELES-2 (Agosto 2004)

Dudley & Gabrielle First Time

Quei tre anni erano stati per Dudley un rollercoster di emozioni ove l’attrazione tra lui e Gabrielle era cresciuta al pari del loro cercarsi, stare insieme, separarsi e ferirsi a vicenda. Più e più volte si sentiva dire che lei era solo una ragazzina, ma che se possibile lui era peggio perché continuava a cercarla e provocarla. Si rendeva conto di come fosse diverso dai suoi amici, che in così poco tempo avevano già dato forma alle loro vite. Uno per uno, se ne erano andati e lui era rimasto solo in quell’appartamento, perfino l’altra metà della villetta bifamiliare era ormai vuota e in affitto.

Due anni prima suo cugino era stato il primo ad andar via, a sposarsi con Hermione. L’anno successivo toccò a Draco e Ginny, mentre il primogenito di Harry nasceva. E in quell’anno Ron e Marjorie sarebbero convolati a nozze a settembre, mentre il piccolo Malfoy era già da qualche mese che urlava a pieni polmoni la sua venuta al mondo. 

E lui? Era solo, ancora perso in una vita di avventure e divertimenti, non così diversa da quella di suo “zio” Sirius. Si chiedeva se sarebbe finito come lui, sempre con la mente persa in una storia che pareva non realizzarsi mai. Non aveva mai raccontato quella parte della sua vita, ma era quasi come se sapesse che in un’altra vita era felice con l’amore della sua vita, quella che qui aveva perso senza nemmeno accorgersi di averla accanto. Questo lo aveva portato ad accontentarsi di avventure in cui dava tanto sé stesso, tanto quanto teneva nascosto il suo cuore. Ma per Dudley era diverso, lui sapeva che il suo batteva per qualcuna che una volta entrata non era più andata via, eppure non era mai stato in grado di tenersela stretta.

Era vero che anche Gabrielle era uno spirito libero, da poco aveva iniziato a lavorare anche al Weasley Village nel negozio della sorella e di Bill e ne era felice, le piaceva, ma mai quanto le piaceva godersi la vita, uscire a divertirsi e far impazzire dalla gelosia Dudley.

Ci aveva provato a odiarlo e ad allontanarlo, ma dopo quel primo bacio che gli aveva rubato in modo alquanto meschino, non era più riuscita a dimenticarlo. Nemmeno nonostante tutti i suoi tradimenti e le sue delusioni.

Giocavano al gatto con il topo e tutti intorno a loro erano dell’idea che questo facesse più male che bene ed era vero, ma non farlo voleva dire smettere di vedersi e parlarsi, seppur solo per offendersi, e quello faceva ancor più male.

I due si erano riavvicinati, per l’ennesima volta, da poche settimane, quando una sua bugia – l’ennesima – aveva devastato la giovane che adesso si trovava suo malgrado bloccata con lui nel suo appartamento. Era andata lì per affrontarlo e ne era conseguito che nel litigare, violentemente come sempre, aveva preso una storta al piede.

Seduta sul divano, con la gamba stesa sullo stesso, osservava in tralice Dudley. Si sentiva in colpa e accanto a lei le teneva la busta di piselli surgelati sulla caviglia.

Scuoteva il capo e pareva contrariato dal fatto che, per via della sua vivacità, si era fatta male. Era da lei, fare le cose senza riflettere.

«È inutile che fai quella faccia! Tutto questo non sarebbe successo se tu non mi avessi tradita… di nuovo!» lo disse a denti stretti, le braccia conserte al petto.

«Ma NON l’ho fatto!»

«Oh sì e che ci facevi con LEI al “The Burrow’s House”

«Stavo preparando una sorpresa per Ron, ero lì a nome anche di Draco ed Harry!»

Gabrielle rise alzando gli occhi al cielo, ne aveva sentite tante di scuse, ma quella era la più patetica.

«No, ma hai ragione è colpa mia! Sono io la scema che nonostante tutti questi anni di tira e molla non ha capito che per te sono solo una delle tante!» e mai le fece tanto male dirlo.

Dudley era ancora voltato con il capo verso la sua caviglia gonfia, mentre scuoteva il capo e si chiedeva cosa avrebbe dovuto fare per farle capire che davvero era cambiato. Che davvero l’amava.

«Piccola, non lo sei… Hai ragione, ho sbagliato a mentirti, a dirti che mi vedevo con i ragazzi quando invece era con Veronica, ma ti giuro, era solo perché stiamo preparando una sorpresa per l’addio al celibato di Ron

«Oh immagino solo che tipo di sorpresa!»

Gabrielle era caustica, già si immaginava Dudley con squallide prostitute in un letto a fare un ménage à trois, lui parve accorgersi del suo sguardo e mise subito le mani in avanti.

«E NO! Non è quello che immagini. Veronica lavora alla Gazzetta del Profeta, per tua informazione Hermione ci ha dato il suo contatto. La sorpresa è far entrare Ron negli spogliatoi dei Cannoni di Chudley e fargli incontrare i giocatori. Sei contenta?»

Ed ecco che Gabrielle si sentì improvvisamente una stupida, corrucciò la fronte e strizzò gli occhi come se qualcosa l’avesse colpita. Sbuffò toccandosi la forse e portandosi tutti i capelli all’indietro, poi lo guardò con gli occhi pieni di colpa.

«S-Scusa, io… io ti ho visto con lei e…»

«Ed io ti ho dato tutti i motivi in questi anni di credere certe cose…» concluse lui la sua frase. Ora era tornato a guardarla e aveva allungato entrambe le mani per prendere quelle di lei.

«Sono lento, ci ho messo più tempo di quanto sia lecito per capire che il mio mondo è cambiato dalla prima volta che ti ho visto. Da quel nostro primo bacio rubato e da come d’allora non sono più riuscito a toglierti dalla mente, non sono più riuscito a dormire senza sognarti…»

«Sì però tu non fai altro che dirmi quanto sono infantile e capricciosa. Mi hai definito perfino isterica. Quale uomo innamorato direbbe queste cose alla sua… sua…»

Gabrielle si toccò le labbra chiedendosi in effetti che parola doveva usare e il fatto che lui non diceva nulla non l’aiutò. Le fece solo aumentare il magone che sentiva e il peso sul petto divenne di una tonnellata.

«C-Che cosa siamo Dudley? Rispondimi!»

«Una coppia... i più innamorati. Io mi giocherei ogni cosa più pur di non perderti. La donna con la quale voglio fare l'amore per il resto della mia vita...»

La sua risposta a bruciapelo e così schietta le fece venire i brividi e la irrigidì al punto da fargli scivolare le mani via dalla sua stretta, mentre si portava delle ciocche di capelli ribelli dietro l’orecchio con fare nervoso.

«A-Allora dovrai a-aspettare... un cuore ferito non è facile da curare!»

Avrebbe voluto dire quelle parole con più durezza e freddezza, ma purtroppo non le riuscì.

«Va bene... allora lo curerò con i miei baci!» Dudley non si perse d’animo, al contrario, sorridendo le si avvicinò e le toccò le labbra per rubarle un piccolo, ma intenso bacio. «Tu sei la mia unica verità…»

«E quindi? O-Ora cosa succede?»

«Piccola, ci sono cose che le parole non possono spiegare, lo possono fare solo i fatti...»

Era certa di aver sentito dei brividi percorrerla, in effetti doveva dire che nonostante i loro alti e bassi e la sua propensione per la carnalità, mai l’aveva fatta sentire sotto pressione. Ci erano andati vicini molte volte, ma aveva sempre rispettato il suo non essere pronta, ma in quel momento chiuse gli occhi e non fece nulla per ribellarsi ai suoi baci caldi sul collo. Nemmeno quando prese a slacciarle la camicetta di lino bianco, che velocemente cadde a terra, mentre lui le abbassava le spalline del reggiseno e le accarezzava la pelle chiara con le sole labbra. Lo fissò togliersi la t-shirt, spostare i surgelati su un tavolino e lentamente sovrastarla senza pesarle addosso.

Lei inarcò la schiena per cercare la sua bocca da baciare, mentre con le sue mani disegnava le linee perfette e decise dei suoi muscoli. I loro corpi iniziarono a vibrare insieme, i loro fianchi a incastrarsi e le loro carezze a farsi sempre più dissolute.

Dita che si intrecciavano, strati di tessuto che sparivano e pelle che strusciava creando sospiri e gemiti.

«Non sai da quanto sognavo farti mia… Ti amo… Ti amo Gabrielle…» le sussurrò lui con voce roca, mordendole appena l’orecchio.

«Io ti amo di più Dudley… Sono tua… solo tua…» furono le uniche parole di lei, perché poi non ci fu tempo per altro che non fossero i loro baci e il piacere per quell’unione.

Si erano ritrovati e, questa volta, per non lasciarsi mai più.

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Christine Cecile Abroath