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Autore: Maqry    28/10/2022    6 recensioni
È una questione di chimica, ha spiegato Hermione – Hermione che sa sempre tutto – che c’è una reazione chimica, alla base dei baci, ed è con i baci che il corpo capisce che quella è la persona giusta. In quel momento, almeno, perché ci si può innamorare di più persone nella vita, ma la reazione chimica alla base del bacio fa scattare tante cose e amplifica la cotta e poi le scariche di endoqualcosa fanno...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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In punta di bacio
 
 



A Francy 

 
 



C’è stato un momento in cui Ron ha detestato l’idea dei baci.

Tutti avevano dato il loro primo, tutti sembravano felici – a onor del vero Harry era più confuso che altro, ma comunque lo aveva dato – e rimaneva fuori solo lui. Si sentiva come se tutti avessero fatto un lungo passo avanti, entrando in un cerchio immaginario sul pavimento, un cerchio in cui lui non sarebbe riuscito a entrare. Era un po’ come la Linea dell’Età tracciata da Silente attorno al Calice di Fuoco – non era il migliore dei paragoni, ma rendeva bene l’idea di come si sentisse.

Ron si ripeteva che non fosse poi questo gran problema, che come gli aveva cercato di spiegare Bill non era una gara e nemmeno c’era un’età giusta, per certe cose. Che sarebbe venuto anche il suo momento e non aver ancora dato il primo bacio non lo escludeva da niente, e nemmeno lo rendeva meno qualcosa. E Ron ci credeva, davvero, però… però a quindici anni certe cose è difficile sentirle per davvero, anche se si sa quanto siano giuste. Una cosa è saperlo, un’altra viverlo, specie col mondo attorno che ti sembra sempre un passo più avanti, nelle questioni di cuore. Specie se, l’opinione generale, ti mette addosso tante aspettative e sembra urlarti che ehi, sei indietro, tutti gli altri un bacio l’hanno già dato, tu solo quelli sulla guancia raggrinzita della zia Muriel a Natale.
E un pochino ti senti diverso, sbagliato, perché nessuno ha mai voluto sedersi vicino a te su un muretto del cortile interno, prenderti la mano tra le sue, chiudere gli occhi e poi avvicinarsi, il mondo in punta di labbra.
Ecco, Ron si sentiva così. E gli dispiaceva anche sentirsi così, perché non doveva, non serviva, ma… ma era difficile, a quindici anni. Tutto è un po’ più difficile, a quindici anni, anche capire perché l’idea di Krum che scrive lettere a Hermione ti faccia soffrire. E allora aveva reagito nel modo più sbagliato, rimanendoci male, irritandosi per quel bacio dato e per quelli che Ginny aveva dato, e Harry e Seamus e tutti, tutti nella Sala Comune, tutti più avanti di lui.

Piccolo Ronnino rimasto indietro, che non ci arriva, che nessuno può volere. E perché mai dovrebbero?
 
 
*
 

Ora che è grande, Ron capisce cosa sono stati davvero i baci con Lavanda.

A sedici anni, uno le argomentazioni per scusarsi le trova tutte, a trentasei, magari con un po’ di imbarazzo, crollano invece tutte.  Si sentiva diverso, l’unico rimasto indietro, e non ci aveva pensato troppo alla prima occasione che gli si è presentata. Era la conferma che le voci nella sua testa – sei tu sbagliato – fossero false, era un modo per farle stare zitte. Ron se ne vergogna un po’, ora, perché è vero che a sedici anni nessuno si aspetta che ci si ami di che folle amore, si debba uscire con l’amore della propria vita già al primo appuntamento, e le cose leggere sono giuste e valide. Ma Lavanda era presa, da lui, forse più una cotta che un vero innamoramento, ma era interessata. Lui, invece, no. E ha sbagliato, a cercarla per i baci, per avere una fidanzata come gli altri, a farle credere di essere interessato a sua volta. Per non parlare di come si era comportato dopo, di fatto scappando, la coda tra le gambe per averla illusa. Non se lo meritava, Lavanda, nessuno se lo merita. E sì, a sedici anni si possono commettere questi errori, e sbagliare a gestire i cuori, le pressioni di chi ti sta attorno, le attese… ma poi bisogna capire e non farli più, certi errori. E chiedere scusa.

Ci ha messo tempo, ma poi è andato, da Lavanda, ed è stato bello poterle parlare, una nuova sintonia tra di loro, più giusta ora che sono più o meno amici.


 
*

 
C’è stato un momento, però, in cui i baci con Lavanda gli hanno fatto capire qualcosa in più su Hermione.

Il loro primo bacio è stato di fretta, nel caos di una guerra, tra paure troppo grandi per dei ragazzini di diciassette anni. È stato un po’ come ubriacarsi per pochi minuti e sentirsi invincibili anche davanti alla Morte, un po’ dettato dalla paura, un po’ dall’avventatezza. Eppure, è stato un terremoto e una carezza insieme. Perché, diversamente dai baci con Lavanda – belli, eh, profumati di fiori, morbidi… a volte un po’ troppi –, quello lo ha davvero fatto sentire giusto. È stata come una magia, davvero, perché alla fine era lo stesso, la meccanica uguale, ma con Hermione… con Hermione c’era una scossa di corrente a corrergli lungo la schiena, e le gambe molli e il sorriso ebete. S’è riconosciuto, in quel primo bacio, qualcosa ha fatto click. Perché di Hermione era – è – davvero innamorato, lo sa ora e lo sapeva a diciassette anni, ancora prima di quel bacio, e ogni bacio dopo non è stato che un mattoncino in più per costruire quell’amore.

È una questione di chimica, ha spiegato Hermione – Hermione che sa sempre tutto – che c’è una reazione chimica, alla base dei baci, ed è con i baci che il corpo capisce che quella è la persona giusta. In quel momento, almeno, perché ci si può innamorare di più persone nella vita, ma la reazione chimica alla base del bacio fa scattare tante cose e amplifica la cotta e poi le scariche di endoqualcosa fanno…

E qui Ron l’ha zittita, con un bacio, perché è vero che Hermione l’ascolterebbe per ore, che gli piace ascoltare queste cose babbane, ma che l’amore sia solo reazioni chimiche è una bella bugia, pensa lui – e sotto sotto lo pensa anche Hermione, sicuro, è che se c’è uno studio scientifico deve leggerselo, no?
 

 
*

 
Ora che è grande, Ron crede nel potere dei baci.

Ha smesso da un po’ di sentirsi in difetto, indietro, sbagliato. È cresciuto, e quello che ha vissuto lo ha aiutato con tante insicurezze, e anche se a volte traballa ha imparato che c’è un modo per ricordarsi che non deve. Si avvicina a Hermione, le circonda le spalle con un braccio, e le deposita un bacio leggero sulla fronte, la punta del naso, le labbra… Il bacio gli ricorda che ama, che è amato, e che non deve dubitare più, specie di Hermione e il loro amore. Deve solo lavorarci, ogni giorno un poco di più, bacio dopo bacio, a costruire qualcosa di duraturo insieme, e quando tutto sembra tremare e franargli sotto i piedi, affidarsi alle sue certezze, e ogni giorno acquisirne sempre di più. Per sé stesso, da sé, ma tenendole la mano. Perché l’amore non è un appiglio a cui aggrapparsi finendo per pesare, ma un sostegno a cui si sa di poter fare affidamento, che è lì se serve, che ti fa sentire sicuro mentre cammini con le tue gambe, proprio come quando da bambini si impara a camminare. È un passo accanto al suo che va nella stessa direzione; a volte il ritmo si rompe, e bisogna fare un saltello per tornare in sincronia con l’altro, ma è sempre lì a fianco per ricordargli la strada, e lui per Hermione.

Ron è diventato grande, baciando Hermione, e ora questo è il suo primo pensiero al mattino e l’ultimo alla sera, la prima cosa che vuole fare nei momenti importanti. È quello che vorrebbe fare tutta la vita, finché i denti non ci saranno più, le guance diventeranno rugose, e allora rideranno dei nuovi baci impacciati. È quello che farà tutta la vita, è cresciuto e lo ha promesso e non si è mai sentito di un vero Grifondoro che infranga le promesse.

E così Ron si china, e le sfiora leggero la fronte.
 


 
Note alla storia: questa cosina è un piccolo regalo per il compleanno di inzaghina. Poco tempo fa abbiamo parlato della Romione, e di quanto questi due testoni ci mancassero, e ho pensato che per il compleanno serviva un po' di dolcezza e di loro. Sarà una vita che non scrivo qualcosa incentrato su di loro, ma le parole di Ron sono corse veloci sulla pagina, spero che sia tutto coerente e non aver fatto pasticci col suo pg, non vorrei mai. Però mi sembrava la cosa guista, per te! Grazie per essere una meravigiosa Grifondoro, il tuo ottimismo e la tua serenità sono sempre uno sprono e un riferimento a cui guardare e da cui prendere esempio, per me (nonché un'ancora di salvezza nei momenti di confusione in Sala Grande!). Spero tanto che questa storiella ti piaccia! 
Per chi è arrivato a leggere fin qui, grazie per il vostro tempo, spero sia stata una bella lettura!
   
 
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