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Autore: dirkfelpy89    28/10/2022    2 recensioni
[Writober2022]
La famiglia Black. Le sue contraddizioni, i suoi momenti di trionfo e sconfitta. I membri più conosciuti e quelli solo abbozzati, quelli fedeli fino alla fine e quelli traditori del loro sangue.
Tradimenti, storie d'amore, politica e diversità. In una parola, Black.
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alphard Black, Famiglia Black, Regulus Black, Sorelle Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 28, Penombra

 



Sirius odiava moltissime cose di Grimmauld Place, ma una di quelle che più lo facevano intristire era il fatto che, anche nelle giornate più assolate e luminose, all'interno di quella casa trionfava sempre l'oscurità e la penombra.

Aveva appena terminato una ennesima cena in solitaria, Remus sarebbe tornato il giorno dopo… per lo meno non sarebbe più rimasto solo con Kreacher. Grugnendo, si alzò dal tavolo e salì lentamente le scale che portavano al secondo piano.
Il vecchio studio di suo padre era stato un luogo off limits per lui, da ragazzo, in effetti Orion ci passava la maggior parte dei suoi ultimi anni di triste vita.
Anche quella stanza era impregnata di una oscurità tetra e pericolosa ma per lo meno aveva il divano più comodo della casa e, soprattutto, una decisamente ben fornita vetrinetta con decine di whisky vecchi di cent'anni.
Afferrò una bottiglia già avviata e si mise a sedere sul divano, davanti al camino spento. No, non ce la faceva a tollerare quel buio, con un colpo della bacchetta alcune piccole fiamme iniziarono a guizzare, rischiando la stanza… ma negli angoli la penombra continuava a esistere.

Non sarebbe riuscito a tollerare quella casa un altro anno. Aveva già deciso, il primo giorno utile si sarebbe smaterializzato via da lì, sarebbe comparso da Harry e i due se ne sarebbero andati per una bella vacanza in giro per il mondo. E 'fanculo Silente.
Sarebbe tornato a essere quello figo dell'Ordine. Sarebbe tornato a respirare.

"Oh, se il povero padron Orion vedesse la fine della sua collezione di whisky ne morirebbe di crepacuore… cosa che ha già fatto, per colpa del suo figlio degenere!"
Kreacher era entrato nello studio e lo osservava con disprezzo.
"A mio padre il whisky neanche piaceva, lo collezionava semplicemente per poterlo offrire ai suoi ospiti. Dovresti essere contento, sto effettivamente usando al meglio le proprietà di Orion Phineas Black!" Esclamò Sirius, bevendo una generosa dose di liquido ambrato.
"Padron Orion…"
"Sì, non me ne frega niente di cosa avrebbe detto o fatto mio padre, togliti di mezzo," borbottò Sirius, indicando la porta.
Kreacher si inchinò, borbottando qualche maledizione, e poi effettivamente se ne andò, lasciandolo da solo.
'Fanculo anche a te.
Se i ragazzi fossero con lui, avrebbe avuto qualche possibilità di distrarsi… invece, a quanto pareva, Harry avrebbe passato le sue vacanze invernali dai Weasley e forse sarebbe capitato per il giorno di Natale. E lui da solo, a marcire. Bel piano, Silente, davvero bel piano. Se solo Harry non avesse vinto quell'udienza disciplinare…

"Ehi, amico, ma ti rendi conto delle cose che stai dicendo?" James, seduto accanto a lui, lo osservava con una nota di amarezza nella voce che mai aveva usato prima davanti al suo Sirius.
"Sì, bella scelta che hai fatto, James, avremmo dovuto nominare Remus come suo padrino," sibilò Lily, in piedi di fronte al camino.
Ma cosa stava succedendo? Non era possibile…

"Peccato che non abbia potuto fargli da madrina, altrimenti sarebbe potuto venire con me!" Marlene, un rivolo di sangue che scendeva dalla fronte, lo osservava, seduta alla scrivania di Orion.
"Pensavamo che ti unisse un forte rapporto con il ragazzo, come puoi pensare una cosa del genere?" Edgar Bones, un occhio tumefatto e il naso sporco di sangue, appoggiato alla libreria, lo scrutava con quel suo sguardo saggio e torvo.
"Starà molto meglio con nostra sorella!" Gideon e Fabian erano apparsi sullo stipite della porta, le felpe arancioni macchiate di rosso.
"Non hai niente da dire, Sirius?"
"Eh, Sirius?"
La stanza iniziò a girare. No, perché stava accadendo proprio a lui una cosa del genere?
"No, io… mi dispiace, mi dispiace! Cambierò… C’è ancora tempo… io…” Sussurrò, la testa tra le mani.
"Sirius?"
"Sirius?"
"Sirius, svegliati per Merlino!"

L'uomo si riscosse. Tirò immediatamente un sospiro di sollievo: aveva avuto solamente un incubo, si trovava disteso sul divano dello studio di suo padre e, da un piccolo quadro sulla parete, Phineas Nigellus lo stava chiamando a tutta la voce.
"Buonasera, ubriaco come sempre, vedo," gracchiò il vecchio ritratto.
"Ho già mandato a quel paese Silente e Kreacher, se vuoi c'è posto anche per te," bofonchiò Sirius, rialzandosi con fatica.
"Per una volta ci troviamo d'accordo su una cosa, ma non sono qui per commentare il mio disprezzo per Albus Silente, purtroppo," commentò il ritratto.
"Cosa c'è… che ore sono?" Bofonchiò Sirius, alzandosi in piedi.
"Non ho capito bene i dettagli perché stavo dormendo e poi sono arrivati quei marmocchi, hanno fatto casino e Dippet stava dicendo che…"
"I marmocchi?" Esclamò Sirius, di colpo vigile, avvicinandosi al ritratto. "È successo qualcosa a Harry?"
"Ci stavo arrivando, e gradirei che tu usassi un tono diverso con me," commentò Phineas.
"Se non mi dici subito che cos'è successo giuro che ti butto nel camino," ringhiò Black.

Era evidente che l'altro morisse dalla voglia di rispondere però, dopo aver sbuffato, disse: "Potter ha avuto, non ho capito bene, mi sembra una specie di visione. Ha visto Arthur Weasley ferito mentre si trovava… da qualche parte. Silente chiede se saresti disponibile a ospitare i ragazzi, per lo meno fino a quando non riprenderanno la scuola."

Quelle parole ammutolirono Sirius. Era successo qualcosa ad Arthur Weasley ed Harry aveva avuto una visione?
"S… sì, certo, di' a Silente che posso ospitare tutti!" Esclamò, infine.
"Non condivido, o capisco, il tuo entusiasmo per avere quei marmocchi in casa… ma riferirò," disse il vecchio preside, sparendo dalla cornice.

Che cosa sarebbe accaduto ad Arthur? I Weasley lo sapevano già? Che cosa significava che Harry aveva avuto una visione, non era mica un veggente!
L'uomo scatto in piedi, in preda a una qualche forma di eccitazione che non provava da mesi.
Oltre a questi pensieri, però, lentamente se ne fece strada un altro: non sarebbe rimasto solo per Natale.
Ma subito scosse la testa ripensando a quell'incubo.

Avrebbe sperato e fatto di tutto per allontanare quella penombra che stava divorando le sue giornate e la sua anima. Ma a quale prezzo?
Stava forse diventando un mostro, rinchiuso in quella prigione di ombre e ricordi?

/ / / / / / /

Ecco, il periodo di Sirius a Grimmauld Place mi da tantissime vibes angst, spero di essere riuscito a farle trasparire da questo cap xD
  
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