Era pomeriggio inoltrato, Haruka seguiva Michiru da dietro, autoconvincendosi che non stava realmente succedendo. Quella mattina si era svegliata tranquilla e serena, pronta per una bella gita sulla sua favolosa moto, senza alcuna paura o presentimento, se si esclude il sogno che ripeteva ogni notte.

Ora, invece, si trovava lì, con una semisconosciuta a farle strada verso una nuova casa e una nuova vita, altamente pericolosa e tremenda, che lei non aveva chiesto e neanche voleva.

A dir la verità non sapeva bene perché aveva accettato la proposta della ragazza, combattere il male con la possibilità di sacrificare vite umane non era di certo il desiderio della sua vita. Forse perché a chiederglielo era stata proprio quella misteriosa Michiru, bella ed elegante, una che si nota subito. Era imbarazzante starle accanto, aveva una tale grazia da rendere scialbe ed insignificanti qualsiasi ragazza in circolazione.

-Puoi anche avvicinarti. Non mordo mica.- ironizzò Michiru, voltandosi per la prima volta e notando come la ragazza stesse a dieci metri di distanza da lei.

Haruka la ascoltò, affiancandosi alla giovane e, vedendo che le sorrideva allegra, cercò in qualche parte della sua memoria qualche elemento per fare conversazione.

-Come farai da ora in poi?- la precedette Michiru, appoggiandosi al suo braccio con un’espressione giovale.

-Beh…in che senso?- chiosò lei, cercando di contenere l’enorme imbarazzo che provava in quel preciso istante.

-Lo dirai al tuo ragazzo che sarai impegnata a combattere il mondo?- chiese con falsa innocenza che Haruka non colse.

-Ehm, veramente non ho nessuno…Tu gliel’hai detto?- si sforzò di parlare la bionda, provando ad evitare le fitte allo stomaco, fitte di gelosia.

-No, non ce n’è stato bisogno. Odio gli uomini, le donne invece sono molto più interessanti, non trovi?- rise lei, provando a far capire che cosa intendeva dire. Haruka sorrise divertita e rispose.

-La penso allo stesso modo.-

Michiru sembrava molto più rilassata, arrivarono davanti ad un enorme palazzo, la casa che presto avrebbero condiviso.

“E’ meglio per entrambe. Quando succederà qualcosa saremmo insieme.” Aveva spiegato la ragazza dai capelli blu, evitando di sorridere entusiasta.

Michiru era molto ordinata, a differenza di Haruka, ogni tazza aveva il suo piattino, ogni pennarello il suo cappuccio, nessun elemento stonava in quella grande casa.

-E questa è la tua stanza.- concluse infine Michiru, dopo averle fatto fare il giro della completa dimora.

Haruka entrò, si sorprese di quanto fosse ampia e spaziosa, ed era tutta per lei. Si era appena voltata per ringraziarla ma Michiru era già sparita nella sua camera, proprio di fronte a quella della bionda.

Furono sonni agitati per entrambe quella notte, Haruka vide morte e distruzione da tutte le parti, vide cadere anche la sua nuova amica e, agitata, si svegliò. Pochi secondi e capì che a destarla non era stata il suo incubo, ma un urlo agghiacciante provenire dalla stanza di Michiru.

Si precipitò di corsa, temendo il peggio. Una volta spalancata la porta, notò che la ragazza aveva avuto un sogno, esattamente lo stesso di Haruka.

-Ti ho svegliata, scusa. Succede ogni notte.- proferì imbarazzata Michiru, asciugandosi la fronte bagnata. Haruka notò come fosse bella anche nei momenti peggiori, fasciata da una camicia da notte bianca, di raso con i capelli sciolti e perfettamente in ordine. Per non sembrare troppo maniaca, la bionda trovò una scusa per uscire ed andare in cucina. Prese un bicchiere d’acqua e lo buttò giù in un colpo, lo riempì di nuovo e tornò dall’amica che sembrava più rilassata.

-Tieni. Va meglio?- chiese, cercando di mantenere lo sguardo non oltre il mento.

-Sì, grazie.- rispose la ragazza, posando il bicchiere e facendo per rimettersi sotto le coperte.

Haruka stava per tornarsene in stanza, ma Michiru la trattenne.

-No, ti prego. Potresti, solo per stanotte, dormire con me? Ho paura a riaddormentarmi.- supplicò lei, tenendola per la mano. Haruka la fissò e sorridendo disse.

-D’accordo.- le si mise vicino, provando molto imbarazzo ma non aveva mai dormito meglio in vita sua.

Da quella notte la stanza di Haruka divenne il ripostiglio di quella casa.

Spazio Kimly:

Ecco qui un altro momento mancato!Beh qui è semplice, subito dopo aver scoperto che anche Haruka era una guerriera sailor. Il prossimo aggiornamento non sarà così veloce, purtroppo. Comunqe posso preannunciare che parlerà del pomeriggio che Usagi trascorre con Seiya, dove compaiono anche, per pochi minuti, le due ragazze^^ Io parlerò del LORO pomeriggio.

Ringrazio coloro che l'hanno aggiunta ai preferiti e ai seguiti, rispondo alle recensioni.

Nicoranus83: Grazie mille, sono contenta che ci sia ancora qualcuno in questo fandom. Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo.

Aika_chan: Sì, sono proprio io! Lo spero anch'io, ma se non dovesse succedere, sarei felice di leggere comunque una tua storia su di loro.

chiarucciapuccia: Grazie anche a te. Chi non adora questa coppia?^^ Spero di non averti deluso con questo capitolo. Un bacio