C’è
chi è fatto per avere una vita lunga e tranquilla e chi invece non può trovare
pace neanche al gabinetto. Andrea Moody,
suo malgrado, faceva parte di quel secondo gruppo di persone. Membro onorario di quel gruppo di poveri disgraziati che nonostante
l’animo mite non può mai avere un attimo di requie. Inspirò ed espirò profondamente mentre
malediceva ogni santo del calendario, che le veniva in mente. Partendo da San Silvestro, il più famoso di tutti, e andando a
ritroso. Stava cercando di non abbassare lo sguardo, di guardare Sirius in faccia e non …Da un’altra parte , ma la cosa era troppo
difficile per i suoi nervi sorprendentemente deboli, lui l’aveva capito! E
soprattutto si stava divertendo un mondo a guardarla sudare tutte le camicie
del proverbio!!!
Smaniò
mentre chiudeva gli occhi, rassegnata a quella figura di merda
col botto e Sirius
abbassò le spalle con una risata divertita. Era più forte di lui. Adorava farla
arrabbiare e poi guardare le reazioni esagerate. Andrea
lo sentì muoversi, spostarsi sopra di lei, ma non fece a tempo chiedersi cosa
stava facendo, che sentì uno strano peso gravarle sul petto. Sollevò le
palpebre e guardò stordita la testa scura di Sirius
poggiata sul suo seno “Che sta facendo?”si
chiese mentre faceva leva sui gomiti.
Sembrava
in ascolto, la ragazza poggiò la testa su una spalla “Sta ascoltando il mio cuore?” pensò quando avvertì un debole
sospiro levarsi –Che c’è?- gli chiese. L’imbarazzo spazzato via dalla
curiosità. Sirius mosse il capo per far meglio
aderire la guancia allo sterno di Andrea
–Ho accettato una missione in Romania.- disse lentamente e nello stesso momento
sentì il cuore della ragazza rimbalzargli contro l’orecchio – Non so quanto
starò via...Ma si parla di anni.-
Andrea
rimase immobile.
Incapace
di mettere assieme una reazione che fosse una.
“Non ci credo…Una botta e via? S’è tolto il gusto e adesso…”guardò quella macchia di sangue
sul lenzuolo e una rabbia incontenibile le esplose in corpo. Con una forza che
la sorpresa lo buttò giù dal letto.
-ANDREA?-
-FIGLIO DI PUTTANA!-
Scese dal materasso e gli assestò un paio di
calci. Non poteva crederci, non ci voleva credere!
Sentì le lacrime montare, ma con un moto d’orgoglio le ricacciò indietro. Quel
bastardo le aveva tolto la verginità, non le avrebbe
levato anche la dignità.
-Andrea
fammi finire!-
-Ho
già capito l’antifona! –
-Che
antifona?-
-Ti
sei alleggerito quello che hai nelle mutande e adesso puoi partire soddisfatto,
vero? Mio padre me lo diceva che sei uno stronzo, ma ho dovuto sbatterci la faccia per capirlo!-
urlò in preda alla rabbia mentre
affondava la punta della scarpa nel fianco di Sirius
– E io che ti ho aspettato per 15 anni! Quindici, che Merlino
ti maledica!-
-Andrea
mi vuoi far parlare!?-
-NO!
NO! NO!-
Assestò un ultimo calcio e sparì in una nuvola
di fumo bianco, lasciando Sirius sul pavimento, nudo
e dolorante- Maledizione…- mormorò l’animagus dopo qualche secondo di apnea – Non mi ha fatto
finire di parlare.- tossì mentre portava entrambe le mani al fianco – Volevo
chiederle di venire con me.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Una
settimana dopo Sirius era stato costretto a partire
senza poter spiegare le ragione alla ragazza del suo
cuore * Malocchio gli aveva fatto
intendere una morta lenta e dolorosa se solo avvicinato* e Andrei si era
ritrovata si era ritrovata con una bella gatta da pelare. Seduta sul water
aveva aspettato e pregato come mai nella sua vita di non essersi rovinata con
le sue mani e alla fine aveva dovuto rivedere tutte il suo
credo religioso.
Se Dio esisteva, era un gran bastardo.
Sollevò
lo sguardo verso Malocchio, torcendosi le mani rispose allo sguardo del padre –Papà.-
gli disse con un sorriso timoroso che sapeva di colpa –HO
qualcosa da dirti… -l’uomo aggrottò un sopracciglio e
lei prese un piccolo sospiro.
-Che
cosa hai da dirmi?-
Non
aveva senso tergiversare, ballare attorno alla bomba che stava per sganciare.
Prese un bel respiro e il poco fiato rimastole mormorò un mortificato -Sono incinta,
papà.-
Malocchio
spalancò la bocca mentre la ragazza arretrava sulla seggiola. Conosceva la
velocità e il suo grado di reazioni a notizie scioccanti e voleva proteggersi -
Non…- cominciò il mago mentre la ragazza si avvinghiava alla seggiola, pronta
al martirio psicologico –Ti prego…Non…-
batté le mani sul bordo del tavolino e Andrea chiuse
gli occhi – Per favore, dimmi che non è di quel cagnaccio in Romania!!!-
-Papà…-
-OH
PORCA!- tornò seduto con una mano premuta sul viso. Era colpa sua, ce l’aveva avuto per anni fra le mani . Ad Azkaban avrebbe potuto farlo fuori in qualsiasi momento e OH MERLINO QUANTO GLI PRUDEVANO LE MANI!!! –Beh…- disse dopo qualche attimo di silenzio,
guardando Andrei attraverso le dita –Almeno avrà un compagno di gioco
assicurato.-
-Non
ho capito.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Ninfadora
abbassò la testa fra le spalle mentre Andromeda
urlava come una banshee in impazzita. Aveva appena
confessato la sua gravidanza ai genitori e questi avevano reagito proprio come
aveva immaginato. Ted aveva sospirato e accolto l’arrivo
del nipotino con un sorriso e Andromeda …
-CHI E’ IL PADRE? VOGLIO IL NOME!-
-Mamma…-
-NINFADORA!!!-
-NON TE LO DICO.-
-NON LO SAI?-
-CERTO CHE LO SO! PER CHI MI HAI PRESA!?-
Madre
e figlia si studiarono in cagnesco e come al solito
toccò a Teddy risolvere il problema, con una mano
allontanò Andromeda e con l’altra spostò
delicatamente Dora –Non urlare.- disse alla figlia –Ti fa male.- La ragazza
abbassò immediatamente la testa in segno di obbedienza e Meda disse –E tu non
strillarle in faccia.-
-
Ted…-
-E’di
Lupin , vero?-
Tonks
strabuzzò gli occhi e Meda aggorttò le sopracciglia –Cosa?-
chiesero in coro e il buon mago si batté due dita sulle tempie –Legimens.- disse tranquillo, poi tornò alla figlia – Non volevi
dircelo perché quel ragazzo è malato?-
Dora
annuì con le lacrime agli occhi.
-E
perché molto probabilmente anche il piccolo lì lo è?-
Ormai
Tonks era un fiume in piena.
-Stupida….-
Ted
scrollò il capo e Meda rilassò le spalle con un sorriso. Avere un nipotino
malato di licantropia era di certo l’ultimo dei loro desideri, ma l’avrebbe
adorato comunque, questo era fuori discussione. La
donna fece per abbracciare la figlia quando Ted
scattò e afferrò Dora per un braccio.
-NON
GLIE LO HAI DETTO?-
Fine capitolo.