Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: ValeAlcazar    07/11/2022    1 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Buonasera gruppo, dopo la pausa per Halloween riecco un nuovo capitolo PER SEMPRE capitolo 28 UN RITORNO INATTESO CASERMA DELLA GUARDIA, PARIGI Inverno 1808 Il Conte di Nevers, entrò di buon'ora all'interno di quella che era considerata la migliore Caserma di Parigi, per la consueta ispezione che rivestiva nel suo ruolo di Capo della Gendarmeria...era accompagnato da un Ufficiale in uniforme bianca. Nell'ampio corridoio che conduceva alla Piazza d'Armi, si udiva la voce del Comandante che impartiva i compiti della giornata ai soldati e uno sferragliare di spade che proveniva dalla vicina sala d'armi. -"Maresciallo Fersen, vi conduco nell'ufficio del Comandante Oscar, là potrete attenderla in tutta calma"- -"Grazie, Conte."- rispose Fersen abbozzando un sorriso. Il Conte di Fersen, era tornato in Francia per un breve periodo, ed approfittando della sua amicizia e delle sue competenze militari aveva chiesto al Conte di Nevers di poter trascorrere la sua permanenza in terra francese in Caserma. Mentre Fersen si guardava intorno, si sentirono dei passi che avanzavano nel corridoio e una voce che riconobbe essere quella di Oscar. Fatto il suo ingresso nel proprio ufficio, Oscar accompagnata da André, fece i dovuti convenevoli al Conte di Nevers -"Comandante Oscar, Maggiore Grandier, sicuramente conoscete l'Ufficiale che mi accompagna...il Maresciallo Fersen, passerà il resto del suo soggiorno in Francia nella vostra Caserma. Non c'è stato bisogno che abbia lodato il vostro operato Comandante, dato che il Conte di Fersen vi conosce da lunga data."- André fissava Fersen, aveva sempre la medesima espressione sorniona di un tempo, quel tempo in cui lo aveva detestato sapendo dei sentimenti che Oscar provava per Fersen, adesso lo guardava con altri occhi, Oscar....era sua...lo commiserava per non averla mai vista come donna....Oscar dal canto suo lo aveva trattato con sufficienza, come un soldato tratta un suo pari. -"Conte di Nevers, i soldati della guardia saranno ben lieti di accoglierlo tra le loro fila"- disse Oscar con una punta di ironia -"Bene, vi lascio. Il mio dovere in Gendarmeria mi chiama, ma prima vorrei ricordarvi del ballo degli Ufficiali che si terrà tra 4 giorni."- -"Sarà un onore per noi partecipare."- rispose Oscar Nevers tossicchiò prima di congedarsi -"Sarebbe gradito l'abito da sera per le dame. Vostra figlia non si asterrà certo dall'indossarlo e magari avremo l'onore di vedere anche voi Comandante in vesti femminili."- disse con il suo solito viscido ghigno. Oscar, fece un cenno con la testa. Quindi Nevers uscì dall'ufficio. -"Conte di Fersen, vi farò visitare la Caserma e il Maggiore Girodelle s'incaricherà di condurvi nei vostri alloggi."- -"Come gradite essere chiamata, Madame Grandier o Comandante?"- chiese Fersen -"Come più vi aggrada Fersen, ci conosciamo da una vita ormai."- rispose Oscar -"Sarà il caso che in Caserma mi rivolga a voi con il vostro titolo. Ho saputo che pure vostra figlia ha intrapreso la vita militare?"- -"L' avete conosciuta Fersen, se non ricordo male"- aggiunse Andrè. Mentre parlavano Girodelle fece il suo ingresso dopo un giro di ronda, arrivava nel momento giusto, avrebbe accompagnato Fersen ai suoi alloggi così Oscar e André avrebbero avuto modo di parlare con Isabelle di "quell'ospite" -"Conte di Fersen, i miei omaggi" disse Girodelle -" Girodelle, è bello rivedervi"- -"Bene Conte, anzi Maresciallo Fersen. Vi accompagno."- Intanto Isabelle aveva concluso il suo addestramento quotidiano e si stava recando come consuetudine dalla madre per assolvere il compito che le aveva assegnato. -"Madre, so che devo montare di guardia."- Isabelle non aveva notato l'uomo che era nell'ufficio di sua madre, ma non le sfuggì il mutismo dei genitori e l'occhiata che si erano dati. Volse lo sguardo ed i suoi occhi verdi fiammeggiarono come due lampi, quando si accorse chi aveva di fronte. -"MADRE COSA CI FA QUI QUEST'UOMO?"- gridò Isabelle -"Isabelle il Maresciallo Fersen è qui in veste di militare, ed è un tuo superiore."- disse André cercando di smorzare la tensione. -"E VOI PRETENDETE CHE PRENDA ORDINI DA LUI? NON CI PENSO NEMMENO"- rispose Isabelle alterata. -"Madamigella Isabelle, credo che non sia necessario che mi presenti sapete già chi sono...non siete mutata dalla prima volta che vi ho vista."- -"NON VI PERMETTO ASSOLUTAMENTE DI RIVOLGERVI A ME COME AVETE FATTO POC' ANZI...NON TOLLERO CERTE CONFIDENZE DA VOI CONTE DI FERSEN...PER VOI SONO IL CAPITANO GRANDIER...VEDETE DI NON SCORDARLO."- Oscar e André erano in imbarazzo, ma Isabelle come udiva il nome del Conte di Fersen perdeva il lume della ragione, figuriamoci trovarselo di fronte di persona. Isabelle, uscì sbattendo la porta dell'ufficio della madre, Mathieu l'attendeva sulla soglia -"Isabelle, sei rossa di rabbia, che ti è successo? E chi è quel soldato con tuo padre e tua madre?"- -"MATHIEU, ANDIAMO IN SALA D'ARMI...VOGLIO SFIDARTI A DUELLO."- -"Se questo può farti ritrovare la tranquillità, accetto di battermi"- Isabelle diede la spada a Mathieu lanciandogliela ed incrociarono le lame. Mentre si battevano il Conte di Fersen con Girodelle ed André fecero il loro ingresso in sala d'armi. -"Capitano Grandier, vedo che siete molto abile."- disse Fersen Isabelle si volse verso di lui e puntando la lama della spada all'uniforme di Fersen disse -"COSA AVETE DA SORRIDERE CONTE? CREDETE CHE NON SIA IN GRADO DI BATTERMI?MIA MADRE MI HA ADDESTRATA A DOVERE , OPPURE VOLETE CHE VI DICA CHE MI HA ADDESTRATA "IL VOSTRO MIGLIORE AMICO"- -"Isabelle, volevo dire...Capitano Grandier, siete sempre molto esplicita nei vostri commenti."- -"PADRE, DATO CHE IL SIGNOR CONTE È IN SALA D'ARMI OCCUPATEVI DI LUI CON UNA BELLA LEZIONE"- Oscar era accorsa a quelle grida della figlia, doveva in tutti i modi farla ragionare un comportamento simile avrebbe portato scompiglio e subbuglio in Caserma. Oscar scambiò un cenno con Mathieu, era il solo che in quella situazione poteva parlare con Isabelle. Isabelle corse in piazza d'Armi Mathieu la seguì...era letteralmente fuori di se. -"Isabelle, cerca di calmarti"- le disse Mathieu dolcemente -"Mathieu vorresti che restassi tranquilla? Dimmelo!"- esclamò Isabelle chiudendo i pugni -"TU NON SAI CHI È QUELL UOMO, MATHIEU?"- -"Sì che lo so Isabelle. Rammento cosa avvenne al tuo debutto e di come lo cacciasti da Palazzo, adesso cerca di mettere da parte il tuo rancore"- -"E COSA DOVREI FARE MATHIEU? PARLARE AL CONTE HANS AXEL DI FERSEN? COLUI CHE HA FATTO SOFFRIRE IN MANIERA ATROCE MIA MADRE? HO DI FRONTE AGLI OCCHI LA SCENA DI MIA MADRE IN LACRIME PER QUEL RIFIUTO, ERA DILANIATA DAL DOLORE. È UN UOMO INSENSIBILE...SENZA ALCUN TATTO."- -"Isabelle, sono avvenimenti accaduti molti anni fa, devi comprendere che in fondo con il suo rifiuto tua madre ha capito di amare tuo padre ed ha fatto emergere in lei il suo essere donna."- -"SÌ MATHIEU LO SO, MA NON DOVEVA INFIERIRE SU DI LEI COME EBBE MODO DI FARE UN MESE DOPO."- -"Torna in te Isabelle, vuoi che per caso il Conte di Fersen riferisca a Nevers che il Capitano Grandier è un soldato indisciplinato? Sai cosa vorrebbe dire? Che possono degradarti dal tuo ruolo o addirittura espellerti dall'esercito...è questo che vuoi Isabelle? Vuoi che si sappia in giro che la figlia del Comandante Oscar non è degna di portare l'uniforme che indossa, perché si lascia trasportare dalle emozioni? È questo che desideri Isabelle? Non pensi a tua madre che è considerata uno dei migliori elementi dell'esercito? Sai cosa ti dico? Per il tuo bene al ballo della Gendarmeria di sicuro Fersen cercherà di parlarti, ascoltalo, non ti chiedo di cambiare idea su di lui, ma tenta di dissimulare il tuo disappunto...adesso torno alle mie mansioni." le disse Mathieu dopo averla baciata sulla fronte -"Isabelle, so che mediterai sulle mie parole"- Isabelle, cercò di ricomporsi per non farsi vedere dagli altri soldati in quello stato, girò lo sguardo ed incrociò quello di Oscar. -"Vi domando scusa madre, sono stata troppo impulsiva da non riuscire a trattenermi, ma come sapete la presenza del Maresciallo Fersen non è di mio gradimento. Non riesco a sopportare quell'uomo, vado fuori dalla grazia di Dio al solo sentirlo nominare."- -"Isabelle, devi capire che non porto alcun rancore a Fersen, in fondo è stato grazie a lui che ho scoperto l'immenso amore per tuo padre. Sì è vero, allora ne uscii a pezzi, mi ero illusa come ben sai di provare dei sentimenti per lui ma con il tempo ho compreso che erano puerili ed infantili e che tuo padre era il solo ad essere in ogni parte di me, in ogni mio pensiero e sopratutto nella mia anima, quindi bambina mia cerca di essere accomodante nei riguardi di Fersen ed ascolta ciò che ti ha detto Mathieu."- -"Sì madre, perdonatemi ancora per il mio comportamento. Mi rendo conto che, con il mio comportamento vi potrei creare problemi qui in Caserma, vi prego di credermi che questo non voglio che accada. Farò di tutto per tenere sotto controllo questo lato del mio carattere."- disse a testa bassa Isabelle. -"Ti consiglio per il quieto vivere di guardare avanti, di non pensare più a quello che io ho vissuto in tempi ormai remoti. Per me è tutto morto e sepolto, cerca di farlo anche tu."- le consigliò Oscar mentre le alzava il viso per guardarla negli occhi con dolcezza. -"Ci proverò madre."- e l'abbraccio, cercando il calore e la tenerezza di sua madre. -"Bene, torniamo ai nostri compiti adesso...il lavoro ci aspetta."- esortò Oscar e Isabelle annuì. PALAZZO DEL COMANDO DELLA GENDARMERIA Venne la sera del ballo della Gendarmeria e a Palazzo Jarjayes come sempre durante i preparativi per i balli erano tutti in fermento. Chi entrava ed usciva dalle stanze, Lady Martha cercava di aiutare sia Isabelle che Oscar a prepararsi in quanto Nanny non era più tanto in grado vista l'età a stare troppo tempo in piedi ma non disdegnava dare sempre i suoi preziosi "consigli" a Lady Martha che ormai aveva sotterrato l'ascia di guerra solo per rispetto nei suoi confronti. Pronta la carrozza si avviarono verso il Palazzo del comando della Gendarmeria. Arrivati a destinazione fecero ingresso Mathieu ed Isabelle nel suo abito blu con scollatura a cuore, manica stretta fino al gomito e aperta a petalo fin oltre la mano, non troppo ampio. L'abito finiva con un piccolo strascico, era rifinito con del fine pizzo francese color carta da zucchero, a partire dalla scollatura fino in fondo era ornato da un tulle d'organza dello stesso colore del pizzo finemente ricamato con delle roselline color crema. L'acconciatura era una semplice treccia posta di lato, impreziosita da piccole roselline color crema come il ricamo sul tulle d'organza. Tutta l'attenzione dei già presenti nel salone fu rivolta ad Andrè nella sua uniforme ma maggiormente ad Oscar che si era presentata in Alta uniforme anche se il Conte Nevers aveva specificato che le dame avrebbero dovuto indossare un abito da sera...Oscar non aveva voluto sentire ragioni. Era il ballo della Gendarmeria e lei come Comandante non aveva alcuna intenzione di presentarsi in abiti femminili anche se questo l'avrebbe sicuramente messa al centro dell'attenzione di tutti i presenti ma lo sarebbe stata comunque se si fosse presentata in abito da sera, quindi tanto valeva che si abbigliasse come meglio credeva. Il Conte di Nevers si avvicinò a loro fatti i dovuti saluti disapprovò la scelta di Oscar. -"Comandante avevo specificato che le dame si sarebbero dovute abbigliare in abito da sera e voi avete disatteso le mie aspettative."- disse stizzito Andrè era diventato rosso dalla rabbia e mentre stava per rispondere al Conte Oscar lo trattenne per un braccio facendogli capire che sarebbe stata lei a difendersi dal solito attacco verbale del Conte Nevers. -"Questo è un ballo della Gendarmeria ed io come Comandante di una caserma ho creduto bene di presentarmi in Alta uniforme per rappresentare la mia caserma, ne conviene con me signor Conte?"- A quella spiegazione il Conte Nevers annuì e si allontanò per salutare il resto degli ospiti che nel frattempo erano arrivati. Andrè si pose davanti ad Oscar e prendendola le mani avviandosi all'orecchio di Oscar le sussurrò -"Lo sai che TI AMO vero Mio Comandante?"- e guardandola con gli occhi innamorati della sua donna le sorrise. Nel frattempo Isabelle si avvicinò ai suoi genitori -"Madre, avete messo al suo posto il Conte Nevers."- le disse sorridendo, ma il suo sorriso si spense immediatamente. Si stava avvicinando a loro il Conte di Fersen che Isabelle proprio non sopportava neanche la vista da lontano e ora saperlo anche in caserma la mandava fuori di sé -"Buonasera Oscar, André..."- salutò Fersen con un inchino -"Buonasera Conte di Fersen"- risposero entrambi -"Mademoiselle Isabelle..."- disse Fersen inchinandosi ad Isabelle -"Mi concedereste l'onore di danzare con voi? Sempre che il vostro fidanzato mi dia il permesso..."- chiese Fersen ad Isabelle accennando un sorriso -"Vorreste danzare con me? E potrei sapere il motivo di grazia."- disse Isabelle stizzita -"Concedetemelo ve ne prego...non chiedo troppo."- cercò di convincerla Isabelle era esterefatta, non credeva a ciò che stava sentendo...Fersen che le chiedeva di concedere un ballo. Perché mai... Si guardo attorno cercando di capire dai suoi genitori e soprattutto da Mathieu un appoggio per non accettare, ma tutti sembravano dirle di farlo. A quel punto non potè fare altro che acconsentire -"E sia. Ma non v'illudete...quello che penso di voi non cambierà solo perché ho accettato di danzare con voi."- chiarì Isabelle con tono fermo -"Non vi ho invitata a danzare con me per farvi cambiare idea sul mio conto, ma solo perché mi fa piacere farlo."- rispose pacatamente Fersen. Detto questo prese la mano di Isabelle e la condusse al centro della sala per iniziare a danzare -"Mademoiselle Isabelle, sono felice che avete accettato e mi dispiace di non esservi simpatico. Dopotutto sono amico dei vostri genitori da tantissimi anni e vi dirò sinceramente che sono felice che vostra madre si sia resa conto dei sentimenti che nutriva per Andrè, sono fatti l'uno per l'altra...la luce e l'ombra. Mi ero accorto quasi da subito che vostro padre era innamorato di Oscar e speravo che un giorno anche lei si rendesse conto dei suoi sentimenti che in fondo nutriva per lui, cosa che successe una sera durante un'aggressione che subirono...per fortuna sono riuscito a salvare entrambi. Non me lo sarei mai perdonato se fosse successo loro qualcosa di irreparabile ed io non fossi riuscito a fare niente."- -" So tutto Conte di Fersen."- lo interruppe Isabelle -"Venite Isabelle allontaniamoci dalla sala, avremo modo di parlare in maniera più tranquilla."- si diressero verso una saletta attigua alla sala da ballo e ripresero il discorso -"Mia madre ed io abbiamo parlato una sera e mi raccontò cosa successe a Saint Antoine e anche di come vi siete comportato al ballo con lei...è questo che non mi va giù. È il comportamento che avete avuto nei suoi confronti quella sera al ballo a farmi avere tanto astio nei vostri riguardi, mia madre era ed È una splendida donna e voi con le vostre parole l'avete ferita. Era proprio il caso di appellarla con la parola AMICO? Sapevate che era una donna."- -"Vedete mia cara, sapere che vostra madre nutriva dei sentimenti per me, fu totalmente inaspettato. Non mi ero minimamente reso conto probabilmente perché nel mio cuore c'era già qualcuno, a cui però non potevo esternare i miei sentimenti tutte le volte che volevo. -" -"Sì, so anche questo Conte di Fersen. Ma spiegatemi perché siete tornato da mia madre un mese dopo il ballo, eh? Era proprio necessario farle rivivere quel momento per lei devastante?"- -"Volevo solo dirle, che mi dispiaceva per quello che era successo al ballo, anche se frequentavamo entrambi la Reggia giornalmente non ci eravamo mai incrociati, così decisi di farle visita ma le cose presero un'altra piega. Non credevo che dopo un mese sarebbe stato così traumatico per lei, ma lo fu anche per me rinunciare così alla nostra amicizia a cui tenevo tanto...come tenevo anche all'amicizia di André, mi trovavo bene con loro."- -"L'avete devastata, siete stato indelicato con lei in varie occasioni. Il vostro modo di interloquire con lei pecca di tatto, lasciatemelo dire Conte...lo avete fatto in più di un'occasione purtroppo per voi."- ora Isabelle era fuori di sé -"A cosa vi riferite...non capisco."- chiese Fersen -"Mi riferisco a quella volta che le diceste A VOLTE MI CHIEDO PERCHÉ DIO VI ABBIA FATTA NASCERE DONNA vi ricorda qualcosa Conte di Fersen?"- Fersen a risentire quelle parole non riuscì più a guardare Isabelle. Probabilmente aveva ragione, non era stato tanto galantuomo con Oscar. Sapeva che anche se indossava l'uniforme e comandava le Guardie Reali sotto quella divisa c'era una donna e anche se la sua educazione era stata maschile era pur sempre una donna e non ci si comporta in quella maniera. -"Non è mai stata mia intenzione offenderla in alcun modo, non è facile trovare persone così affabili e trovarti a tuo agio da subito, potevo parlare con lei di tutto e non mi ero mai sentito in imbarazzo. Con le dame non riesci a parlare di tutto, invece con Oscar veniva tutto naturale. Per questo probabilmente le dissi quelle cose."- -"Va bene Conte di Fersen, vi credo."- disse Isabelle -"Ma vi prego da questo momento in poi di fare attenzione a quello che dite. Anche se so che a mia madre non è mai importato veramente niente di voi...o meglio, pensava di essere innamorata di voi, ma era dell'idea dell'amore e della devozione che avevate per la Regina che mia madre si era infatuata."- -"Dunque mi avete perdonato Mademoiselle Isabelle o devo chiamarvi Capitano Grandier?"- disse sorridendo Fersen -"Sono abbigliata da dama quindi Mademoiselle va benissimo, in caserma sarò il Capitano Grandier. -" sorrise Isabelle E dopo questo chiarimento uscirono dalla saletta per tornare nella grande sala da ballo. Nel frattempo nella sala da ballo Mathieu e André si accorsero che non c'era traccia di Fersen ed Isabelle. André chiamò Oscar -"Che succede André perché quella faccia?-" -"Fersen ed Isabelle sono spariti. Io e Mathieu li abbiamo cercati senza risultato."- disse André con un velo di preoccupazione che tradiva la sua voce -"Stai calmo amore mio, non saranno andati lontani e poi cosa vuoi che succeda, conosci Isabelle si sa difendere da sola...soprattutto da Fersen. Ho visto che parlavano mentre danzavano, si saranno allontanati per parlare in santa pace senza dover urlare per via della musica."- -"Sì, hai ragione...scusami. Ma quando si tratta di Isabelle perdo la lucidità, penso sempre che possa succederle qualcosa."- -"Sei un padre e un marito meraviglioso amore mio."- gli disse Oscar guardandolo con occhi innamorati -"Isabelle, guardate..."- disse Fersen indicando Oscar e André mentre si avvicinavano a loro -"Cosa dovrei guardare Conte..."- chiese Isabelle -"I vostri genitori...guardate i loro sguardi, guardate quello di vostra madre, sono sicuro che non mi ha mai rivolto uno sguardo così...ha una luce negli occhi che le illumina il viso, anche quello di André è lo stesso. Sapete, è quello che ho sempre visto tra loro anche se vostra madre non ne era consapevole all'inizio, non potrei immaginarli separati neanche se volessi."- spiegò Fersen con ammirazione -"Da che ho memoria è sempre stato quello lo sguardo tra loro."- precisò Isabelle Fersen annuì -"Conte di Fersen, Isabelle...dov'eravate finiti, non vi abbiamo più visti in sala."- chiese Mathieu -"Perdonatemi Capitano LaBorde è colpa mia, ma è stato necessario allontanarci un attimo per cercare di parlare senza problemi."- giustificò Fersen -"Isabelle, tutto bene piccola mia?"- si affrettò a chiedere André -"Sì padre, tutto bene tranquillizzatevi. Abbiamo chiarito per certi versi, quindi discussione chiusa...vero Conte?"- rispose Isabelle accennando un sorriso rivolto ai suoi genitori -"Bene, sono contenta che tutto si sia risolto...e ora pensiamo alla festa. Mathieu, Isabelle andate a danzare e divertitevi."- -"Sì madre. Grazie."- rispose tirando per un braccio Mathieu verso il centro della sala divertita. -"Siamo contenti, che finalmente nostra figlia, abbia capito che non doveva prendersela così tanto per degli avvenimenti successi tanto tempo fa, purtroppo quando si tratta di Oscar perde il lume della ragione. Adora sua madre e sapere che ha sofferto tanto la fa star male, lo stesso atteggiamento lo ha avuto con suo nonno, ma poi Oscar le ha spiegato un po' di cose e così ha perdonato anche lui."- spiegò André Fersen era sbigottito al sentire quello che André gli aveva appena detto. -"Sì Fersen, non prendetevela tanto per ciò che Isabelle vi possa aver detto, purtroppo nostra figlia è impulsiva e quando qualcosa non le va giù non si fa problemi ad esternarlo."- disse Oscar -"Non dovete spiegarmi niente André, Oscar, ammiro Isabelle per la sua schiettezza...vi adora entrambi, è fortunata ad avere voi due come genitori. Ora con il vostro permesso vi lascio."- con un inchino e un saluto militare si allontanò -"Andrè..."- -"Sì Oscar, dimmi..."- -"Fersen l'ho visto triste."- -"Te ne meravigli Oscar? È solo. Ha visto noi due felici che abbiamo anche creato una famiglia e lui invece non ha più la donna che ha amato per tutta la vita e che non ha mai potuto amare liberamente alla luce del sole come io invece faccio con te."- -"Sì, hai ragione Andrè e me ne dispiace. Anch'io avrei voluto che le cose fossero andate in maniera diversa per i Sovrani e per la stessa Francia." -"Ma non pensiamoci più, vuoi? Fammi un sorriso amore mio ti prego."- Oscar senza pensarci lo guardò e gli regalò il suo più bel sorriso. -"Sarebbe sconveniente se ti baciassi?"- la canzonò André -"Rigore Maggiore Grandier. Siamo in uniforme."- gli sorrise di rimando Oscar -"TI AMO COMANDANTE GRANDIER. Non mi sfuggirai stanotte."- disse André facendogli scherzando il saluto militare -"TI AMO ANCH'IO MAGGIORE."-
   
 
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