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Autore: Terreno    10/11/2022    0 recensioni
Un piccolo racconto distopico
 
Anthony è una persona senza abilità, né voglia di impegnarsi. Aspira a diventare un influencer, mettendo in rete contenuti prodotti da intelligenza artificiale. Mano a mano che l'intelligenza artificiale si sviluppa e si diffonde, le conseguenze negative, che Anthony non nota, da internet iniziano ad arrivare anche nel mondo reale e lo scenario si fa più inquietante.
  
Questo non è un racconto che parla della ribellione della macchina, ma di un uso e uno sviluppo sbagliato della tecnologia.
  
  
  
  
Dunque, tu pensi che diverrai famoso perché fai uso di intelligenze artificiali, che lavorano meglio della maggior parte degli esseri umani? Così, ogni volta che pubblicherai quei contenuti, questi risalteranno rispetto ai lavori dei “poveri fessi”, che non ne fanno uso e tutti ti seguiranno? Ascoltami, ti sei mai chiesto se molte altre persone non abbiano avuto la tua stessa idea?
Genere: Drammatico, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Giorno: 20 Settembre Anno: Quarto anno prima dell'invenzione

“Tu cosa vuoi fare da grande, Antonella?”
Chiede la maestra alla mia compagna di classe.
“Non lo so ancora…”
L’insegnate insiste.
“Non c’è un lavoro che ti sembrerebbe bello fare o qualcosa che ti piace fare adesso e che un domani potresti trasformarlo in lavoro?”
La bambina risponde.
“C’è una cosa che mi piace, ma dubito che potrò farne il mio lavoro.”
La maestra sa di cosa stia parlando. Passa però avanti.
“Tu, Stefano?”
“Il medico.”
Risponde lui.
“Francesco?”
“Il programmatore.”
Passa a un’altra.
“Susanna?”
“Psicologa.”
Dai, che andiamo avanti svelti e finiamo la lezione prima.
“Tu, Alvise?”
“L’ingegnere. Voglio progettare le auto.”
“Guarda che non è una cosa da tutti raggiungere tale traguardo.”
Ecco che arriva la sua solita predica!
“Filippo?”
Meno male che ha smesso subito ed è andata avanti.
“Non lo so, ma penso che studierò legge o economia, come mi consiglia mio padre.”
 
Quelli che avete appena sentito sono i secchioni della classe. Dei noiosi topi di biblioteca, troppo calmi e prevedibili.
“Anthony, tu cosa vuoi fare?”
Mi ha colto all’improvviso. Ero distratto! In qualche secondo mi riprendo e le rispondo.
“L’inflencer.”
La maestra rimane un po’ in silenzio. Quindi mi risponde.
“Guarda che sono in pochi a diventare influencer.”
Ecco che attacca la sua predica!
“Dice così solo perché non le piace quel lavoro. Perché quelli della sua generazione non lo capiscono.”
Provo a liquidarla.
“No, guarda che ero una studentessa quando i vari social e i siti più importanti esplodevano. Essere un influencer non è facile.”
Ma cosa vuole saperne?
“Ma sì che è facile. Basta un computer e una connessione internet. Crei dei contenuti divertenti e li metti in rete. Fai visualizzazioni e ti pagano.”
Non vuole mollare l’osso!
“Credi di essere l’unico ad aver avuto questa idea? In internet è pieno di gente mediocre o anche bravina, che prova a mettere ciò che produce. Sappi che il pubblico ha un tempo limitato a disposizione e se vuoi avere successo devi fare in modo che dedichi il suo tempo a te e non ad altri. Devi essere bravo, impegnarti.”
Io rispondo con noncuranza.
“Io sono bravo.”
Lei sospira.
“Ma almeno hai deciso che cosa vorresti trattare?”
Mi domanda.
“Qualsiasi cosa. Video, fotografia, viaggi, disegno, musica, storie o forse potrei cantare…”
Prima che la maestra intervenga, vado avanti.
“Va bene tutto ciò che può darmi notorietà.”
A questo punto l’insegnate risponde.
“Ma non sai neanche cosa vuoi trattare! Non andrai da nessuna parte in questo modo.”
Quindi mi fa una predica che vi risparmio di sentire.
 
Finita la lezione, trovo la solidarietà dei miei amici: Giacomo, Olimpia, Carlo e Donatello. Quella maestra è solo una povera stupida, che non conosce le opportunità date dalla tecnologia.
 

Giorno: 1 Dicembre Anno: Quarto anno prima dell'invenzione
Oggi ho deciso che inizierà la mia carriera da influencer. Registrerò un video di gameplay e registrerà anche i miei commenti mentre gioco al videogioco. Fatto, sono venuti novantadue minuti di video. Bello lungo! Adesso lo carico sul sito Social-Video. Non vedo loro di leggere i commenti.
Aspetto…
Dodici visualizzazioni, neanche un Like! L’unico commento arriva alla fine della giornata.
AceGamer: «Potevi almeno togliere quel cazzo di brusio di sottofondo! Video inguardabile e tu sei scarsissimo.»
Cretino! Che cazzo ne sa lui di videogiochi? Banno quest’utente e vado a dormire.
 

Giorno: 4 Dicembre Anno: Quarto anno prima dell'invenzione
Ho provato a fare altri video: il risultato è sempre stato lo stesso. Ho anche provato a fare video diversi dai videogiochi, ma il risultato è sempre stato terribile: non ho superato le 50 visualizzazioni.
Allora ho provato a cantare. Pochi giorni dopo ho tolto i video e i file di audio: ho fatto qualche visualizzazione in più, ma nei commenti mi deridevano.
Oggi provo a disegnare. Ecco fatto! Pronto in cinque minuti. Scatto una foto con il cellulare. Lo pubblico su Social-Arte, ma ancora una volta nessuno lo guarda. Forse dovrei provare a metterlo su Social-Tw, praticamente tutta la mia classe è iscritta al mio profilo e noteranno l’annuncio. Magari posso usarlo come base di partenza per avere un maggior numero di visite.
Fatto! Ecco il primo commento.
Antonella: «Dovresti esercitarti, prima di pubblicare i tuoi disegni. Non ti è venuto bene.»
Ma chi si crede di essere? Solo perché c’è della gente che la segue su Social-Arte crede di potermi dare una lezione? Fortunatamente arrivano i miei amici, che scrivono che il disegno è bello e che sono bravo.
 

Giorno: 9 Dicembre Anno: Quarto anno prima dell'invenzione
Due giorni fa ho pubblicato il terzo disegno e ho iniziato a disegnare il quarto. Niente da fare, non c’ho voglia! Poi nessuno bada più ai miei disegni neanche tra i membri della classe! Butto la carta nel cestino. Possibile che ci sia un modo più semplice e più veloce per realizzarne uno? Cerco in internet.
Questo cos’è? Un’intelligenza artificiale che disegna al posto tuo? Non ne ho mai sentito parlare… vediamo. Allora, i disegni non saranno dei capolavori, ma sono meglio dei miei. Forse ho trovato la soluzione!
Mi faccio fare un’immagine e la pubblico si Social-Tw. Credo che questa volta andrà meglio.
 
Uno dei miei amici mi ha avvertito che Filippo ha preso la mia immagine e l’ha pubblicato sul suo profilo Social-Tw.
Anthony: «Ladro, quel disegno è mio.»
Filippo: «No, lo ha fatto un computer, non tu. Poi, non hai sempre rubacchiato immagini da internet e le hai pubblicate sul tuo profilo? Non puoi criticarmi.»
Anthony: «Quello è un discorso diverso: tutti prendono le immagini di film e cose famose.»
Dopo un lungo litigio, lo convinco a toglierla.
 
Qualche ora dopo qualcuno commenta la mia immagine.
Antonella: «Ma questo è un’immagine realizzata da un’intelligenza artificiale! Così sono capaci tutti.»
Ecco la saputella!
Anthony: «Colpa mia se sono furbo?»
Antonella: «Non è che sei furbo. Quel disegno, semplicemente non è tuo.»
Anthony: «Certo che è mio. Ho scritto il titolo è il sito ha fatto ciò che volevo.»
Antonella: «No, non ha realizzato l’idea che avevi in mente. Ha composto un’immagine coerente con quelle parole e tu ti sei accontentato.»
Ma quanto è irritante!
Anthony: «Io ho solo usato un metodo più facile e rapido per disegnare.»
Antonella: «Ma non è disegnare.»
Anthony: «Cosa c’è, Antonella? Hai paura che ti superi? Che inventino un’intelligenza artificiale più brava di te e che io la usi?»
Antonella: «No, è che non è un disegno tuo, non ci sono le abilità tue, non ci sono le idee tue.»
 

Giorno: 2 Febbraio Anno: Terzo anno prima dell'invenzione
Sono alcuni mesi che pubblico immagini su Social-Arte. All’inizio le cose stavano andando meglio, poi le visualizzazioni sono tornate ai livelli iniziali. Ho trovato anche un’intelligenza artificiale che compone musica. Il risultato è stato lo stesso: all’inizio le visualizzazioni sembravano essere promettenti, poi sono tornate bassissime.
Su Social-Arte Antonella diventa sempre più brava e sempre più persone guardano i suoi disegni. Che rabbia!
Possibile che l’intelligenza artificiale non migliori anche lei? Cerco un po’ in internet. Adesso che è uscita da qualche mese si è formata una community di utenti. Parlo con loro. Mi spiegano che è un limite intrinseco ad essa. Più di un certo livello, non progredisce. Speriamo che un giorno qualcuno inventi un’intelligenza artificiale migliore.
   
 
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