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Autore: shinystarJP    13/11/2022    0 recensioni
Durante la mia breve vita non ho mai immaginato la possibilità di ritrovarmi in una situazione tanto incasinata e sconveniente .
Alla mia età i problemi di massima priorità dovrebbero essere i voti a scuola , i litigi con le amiche e magari l’amore non ricambiato per il ragazzo di turno .
Di certo ritrovarmi con una nuova matrigna e non uno ma ben due fratellastri non rientrava nei miei piani .
Ma si sa se i piani della vita dipendessero solo dalle proprie scelte la nostra esistenza sarebbe di gran lunga più semplice .
.......
Avevo già scritto questa storia molti anni fa , tuttavia rileggendola mi sono accorta che era piena di errori e imprecisioni . Quindi pur mantenendo la trama di base ho deciso di riscriverla da zero .
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Nella vita ci sono due motivi per saltare addosso a una persona :

- Quando suddetta persona è l’amore della tua vita e ci vuoi fare cose poco caste ;

- Quando suddetta persona è l’incubo della tua vita e vorresti solo porre fine alla sua esistenza , preferibilmente soffocandolo o buttandolo giù dalle scale .

Ma il migliore dei piani omicidi architettati con cura e parsimonia ti si ritorcerà contro se suddetta persona è James Potter .

                                                                                    ………….

Pensavo che Potter avesse dato il suo meglio nel rendere la mia vita un inferno nei sei anni passati ad Hogwarts , ma oggi comprendo quanto fossero sbagliate le mie convinzioni .

Dopo l’ infantile gesto , ma del tutto giustificato a parer mio , di sbattere la porta in faccia a Potter e a Black le cose sono state calme per così dire .

Ovviamente se ignoriamo il tentativo di Potter di intrufolarsi in tutti miei cassetti per cercare, secondo le sue parole letterali, i miei segreti più profondi così da potermi conquistare .

Durante la sua missione aveva rotto una palla di neve regalatami da una prozia che odiavo con tutto il cuore , una bambola di porcellana senza occhi e con un braccio mancante che avevo nascosto con cura dai tempi della mia infanzia per far dispetto a mia sorella e un vecchio cellulare che non usavo quasi mai .

Mi aveva fatto un piacere liberandomi  da quegli oggetti ? Si , assolutamente .

Lo avrei mai ammesso ? Neanche sotto minaccia di morte .

Tutti i suoi disastri mi avevano solo dato la possibilità di rilegare i due amici inseparabili sull’uscio della porta senza il permesso di oltrepassare la soglia .

Ma inizio a pentirmi della mia decisione visto che mi è valsa un’ora di interminabili lamenti da parte di Potter .

“ Evans non tocco più niente promesso .“ , Potter congiunge le mani sotto il mento come una preghiera e fa sporgere leggermente il labbro inferiore “ Fammi entrare “.

“ E’ la stessa promessa che hai fatto dopo aver rotto la palla di neve e dopo aver distrutto la bambola “ , gli faccio presente continuando a piegare i miei vestiti seduta sul letto .

“ La palla di neve è volata giù dalla finestra perché Sirius mi ha spinto , non è colpa mia “ , precisa lui accusando il suo amico .

Ho dimenticato di precisare che la palla di neve non si è solo rotta , ma è letteralmente volata dalla finestra ed è atterrata sull’asfalto sottostante creando un frastuono inaudito per una cosa così piccola .

Quando io ,Potter e Black ci siamo affacciati dalla finestra per controllare il casino che avevano combinato la signora Cullen , la nostra amata vicina pettegola , era già al telefono bisbigliando le novità che stavano avvenendo nella mia casa senza neanche avere la decenza di distogliere lo sguardo o far finta di parlare di altri . Penso di averle sentito gridare per l’indecenza  dovuta  alla presenza di non uno  ma ben due ragazzi nella mia stanza .

“ Volevo solo vedere come funzionasse “ , ammette Black che non ha smesso di guardarsi intorno da quando è entrato in casa . Ho la netta sensazione che non abbia avuto mai niente a che fare con il mondo babbano .Questa idea mi è venuta quando ha cominciato a squadrare con sospetto l’aspirapolvere in soggiorno  e si è consolidata quando ha iniziato a scuotere le fotografie per far muovere le persone che c’erano dentro .

“ E quale è la tua scusa per la bambola ? “ , chiedo allora abbandonando momentaneamente il mio lavoro e guardando Potter con occhi indagatori .

Alla mia domanda lui fa un gesto oltraggiato e spalanca gli occhi “ Evans , quel mostro senza occhi e senza un braccio non poteva essere definito una bambola . “.

“ Non offendere Trudy “ , non ricordo effettivamente quale sia il nome originale della bambola ma sapere che la sua assenza nella casa delle bambole di Petunia l’aveva fatta piangere per giorni, le aveva fatto guadagnare un nome nuovo  e un certo affetto da parte mia .

“ Hai dato un nome a quella cosa ? “ , domanda Potter indicando disgustato i resti del delitto sul pavimento “ Le manca letteralmente un pezzo della guancia da dove  si vedono i suoi denti . A quale bambola costruiscono i denti se non si vedono neanche a meno che non le sfregi la faccia ?”.

Trudy era in effetti una bambola piuttosto singolare e realistica . Ricordo di averle cavato gli occhi perché sembrava studiarmi per poi potermi uccidere . Pensandoci bene avrei dovuto mantenerla intatta , così avrei potuto spaventare Potter nel cuore della notte mettendogliela nel letto .

“ Quella cosa Potter “ , mi alzo dal letto per raggiungerlo sulla soglia “ è molto più in alto di te nella mia classifica di gradimento “.

Lui fa un verso scioccato “ Mi stai paragonando a quel mostro ?”.

“ No “, gli sorrido maliziosa “ Ti sto mettendo sotto a quel mostro “ .

Il broncio che mette su lo fa assomigliare a un bambino troppo cresciuto “ Questo si chiama maltrattamento Evans  e sono sicuro che sia illegale “ .

“ Anche lo stalking è illegale , ma questo non ti ha mai fermato  “ , ribatto prontamente .

“ Chiami le mie amorevoli attenzioni stalking ? “ , allarga gli occhi quasi comicamente .

“ È così che si dice quando le attenzioni sono indesiderate “ , chiudo con cura l’ultimo scatolone  “ Adesso , perché non dai un senso all’esistenza tua e del tuo amico di fianco e mi portate gli scatoloni di sotto ?”.

Sia Black che Potter cambiano di colpo le loro espressioni .

Black si acciglia guardando storto le innumerevoli scatole stracolme di oggetti che risiedono sul pavimento .

Invece l’espressione di Potter è tutta un programma : ha abbandonato il suo broncio e i suoi occhi comicamente allargati per far posto a un cipiglio guardingo e pensieroso .

“ Non mi accuserai di essere un maschilista egocentrico appena sollevo la prima scatola ? “ , il suo tono è mortalmente serio .

“ Perché dovrei farlo , scusa ?” .

“ Questo dovrei domandarlo io a te , visto che mi hai accusato di esserlo quando ho cercato di aiutarti con la pila di libri più alta di te che avevi tra le braccia lo scorso anno “ , ora sembra offeso al ricordo .

“ E’un po’ inquietante il fatto che tu ti ricordi di una cosa che è capitata l’anno scorso “ , gli faccio prestente .

Lui boccheggia per qualche secondo come se non credesse all’audacia della mie parole “ E’un po’ complicato dimenticarsene quando hai fatto una scenata in biblioteca davanti a tutti e ho dovuto spiegare alla bibliotecaria che non ti stavo molestando “ .

“ Non vorrei affermare l’ovvio ma tutto ciò che fai e dici è una molestia per me “.

“ L’insieme di gesti e parole che ti rivolgo si chiama corteggiamento , Evans “ .

“ Io lo definirei più come un assalto alla mia persona “ .

“ Io assalto te ? Tu mi hai lanciato contro i cioccolatini che ti ho regalato a San Valentino “ , sembra offeso e oltraggiato .

“ Nessuno ti aveva chiesto quei cioccolatini in primo luogo e per giunta erano senza zucchero . In altre parole era un modo per dirmi che ero grassa “ .

“ Due giorni prima ti stavi lamentando di come avresti ucciso chiunque avesse osato tentarti con i dolci perché volevi metterti a dieta “ , mi ricorda lui .

 

“ Il fatto che tu spii le mie conversazioni è sempre più inquietante “ , gli faccio presente .

Ricordo vagamente di essermi lamentata del mio tessuto adiposo che si accumulava in posti poco carini con Alice e Marlene . Ma le mie intenzioni di liberarmi del mio nemico erano venute meno durante il preciclo che coincideva proprio con la settimana di San Valentino .

“ Non spio le tue conversazioni , mi limito ad ascoltare quando parli “ .

“ Sporgendoti da sopra il tavolo della Sala Grande e immergendo la tua cravatta nella zuppa altrui “ , è Black ad intervenire con le braccia incrociate al petto e sempre più accigliato .

Rimango sorpresa dal suo intervento a mio favore. Lui e Potter sono come due metà di uno stesso insieme attaccate con la colla . E questo significa che non hai mai speranza di dover subire la presenza di uno solo dei due . Perché se uno ti è davanti , puoi star certo che a meno di due metri vedrai sbucare l’altro .

“ Non puoi avercela ancora con me per quella stupida zuppa “ , protesta Potter con veemenza rivolto al suo amico .

“ Mi hai impedito di mangiare la zuppa che Remus aveva appositamente preparato per me “ , Black sembra ancora innervosito per l’avvenimento nonostante sia passato più di un anno .

“ Vuoi dire la zuppa che Remus ha preparato con l’inganno per te , visto che non eri realmente malato “ , il sorrisetto di Potter è quasi gradevole quando non è rivolto a me .

“ Di cosa state parlando qui ? “ , il volto di Dorea fa capolinea da dietro i due grifondoro “Sbaglio o ho sentito il nome di Remus ?“ .

“ Stavamo parlando di come tuo figlio ha rovinato la zuppa che Moony aveva preparato per me “ , Sirius non perde tempo ad accusare l’amico .

Dorea scoppia in una risata divertita prima di rivolgersi a me “ Sirius si è lamentato della cosa per mesi nelle sue lettere “ .

I suoi occhi privi degli occhiali da sole sono grandi e celesti, contornati da lunghe ciglia nerissime .

Avevo sempre invidiato questo particolare di Potter e mi ero sempre chiesta da chi le avesse ereditate e adesso ho la mia risposta .

“ Come se nelle sue lettere facesse qualcosa di diverso che lamentarsi di come i suoi piani con Moony falliscano sempre “ , ribatte Potter .

“ Come se i tuoi di piani invece andassero in porto “ , di fa beffe di lui Black .

Penso di aver perso le fila del discorso in questo momento . So che Black e Potter organizzano molteplici scherzi a discapito del povero Remus che, con più pazienza di un santo, li sopporta limitandosi a lanciare loro occhiate e promesse omicide che però non vanno mai in porto  . E a giudicare dallo stato delle vesti di Remus durante l’ultima lezione di pozioni e dei suoi oggetti durante le lezioni di trasfigurazione ,  i loro piani vanno sempre in porto .Quindi proprio non capisco a quali fallimenti si riferiscono .

“ Non serve che vi accusiate a vicenda . Siete semplicemente dei casi disperati “ , li riprende Dorea guardandoli divertita .

“ Chi è un caso disperato e per cosa ? “ , anche mio padre ci raggiunge sembrando più gioioso di quanto io lo abbia mai visto negli ultimi anni .

Fa scivolare un braccio attorno alla vita di Dorea e se la tira al fianco .

“ Questi due “ , risponde lei facendo segno con l’indice in direzione di Balck e Potter per poi girarsi verso di me con un sorriso smagliante “ Gli uomini possono essere così stupidi a volte . Sarà bello avere un’altra donna per casa “.

“ Quando era incinta sperava che fossi una bambina “ , mi confida Potter guardandomi angosciato “ E infatti per mesi non ha fatto altro che comprare completini da bambina e bambole “ .

“ Ci ho sperato fino all’ultimo . Ma aimè mi sei capitato tu “ , la mano di Dorea raggiunge i capelli di Potter scompigliandoli ancor di più di quanto già non siano .

“ Sappiamo tutti che io e James siamo le cose migliori che ti siano capitate “ , si intromette Black guadagnandosi un buffetto affettuoso dalla donna .

“ Capitate è la parola giusta Sirius “ , sospira affranta Dorea “ Perché se avessi potuto scegliere … “ , rimane la frase in sospeso facendo però comprendere dal suo tono a cosa allude .

“ Questo non aiuta molto il mio complesso d’abbandono “ , fa presente Sirius suscitando una risata divertita da Dorea accompagnata da un mezzo abbraccio .

Non so bene quale sia la storia familiare di Black . Ricordo solo un evento ben impresso nella mia mente , perché Potter per la prima volta aveva abbandonato quel sorriso malizioso e beffardo per lasciar spazio ad un ‘espressione furiosa e omicida.

Era un normale pomeriggio di lezioni ma al contrario delle altre volte un gruppo di Serpeverde che conteneva sia membri della famiglia Black che Malfoy era riunito fuori dall’aula dove si teneva la lezione che noi Grifondoro condividevamo con i Tassorosso .

Ero troppo lontana per comprendere le parole che erano uscite dalle loro bocche al passaggio di Black ma il modo in cui la testa di Potter era scattata di lato e i suoi occhi si erano accesi di una furia cieca mi aveva fatto comprendere che non dovevano essere parole gentili .

Potter ci aveva messo poco a sbattere la testa bionda di Malfoy contro al muro di fianco alla porta dell’aula e a sibilare parole che avevano fatto sbiancare il volto della sua vittima già di per se pallido .

Poi come se niente fosse stato aveva rivolto un’ultima occhiata tagliente al restante gruppo e si era diretto in classe con la mascella ancora contratta dalla rabbia .

Quando poi il gruppo di Serpeverde mi era passato di fianco avevo distintamente sentito l’epiteto ‘traditore del suo sangue ‘ rivolto a Black .

A volte ancora non riesco a ricollegare il volto trasfigurato dall’odio e dalla rabbia di Potter al solito se che mi infastidisce ogni giorno .

Per un secondo mentre lo osservavo avevo avuto paura per colui a cui aveva rivolto la sua rabbia .                 

“ Se avete finito di impacchettare tutto , direi che è ora di andare “ , la voce di Dorea mi distrae dai miei ricordi riportandomi al presente .

 

Al contrario di quanto mi aspettassi è Dorea , subito dopo Potter , che si china per aiutarmi a portare uno dei miei scatoloni giù fino alla cucina .

Per un attimo penso che sia stato un gesto inutile, vista la sua possibilità di portarli al piano di sotto utilizzando la magia , ma poi quando guardo il modo in cui di sottecchi osserva la reazione di mio padre nel momento in cui afferma che ci smaterializzerà direttamente a casa Potter capisco .

Sta cercando di conformarsi ai modi babbani per non far sentire mio padre completamente spaesato . Sta cercando di non strappargli via quel poco di normalità che gli può ancora dare nonostante il suo essere strega .

La smaterializzazione mi porta un senso di nausea che mi fa chinare e sbandare leggermente in avanti nel salotto della casa di Dorea . Ma Potter bilanciando lo scatolone con un sola mano , si affretta a cingermi le spalle con il braccio libero  e a poggiare la mia testa sulla sua spalla . La mia fronte poggiata direttamente sulla sua clavicola .

“ Fai respiri profondi e leniti Evans ” , la sua voce mi sembra un po’ ovattata , come se le mie orecchie fossero otturate e questa non riuscisse ad arrivare ai miei timpani .

La mia risposta è un indistinto mormorio d’assenso , mentre le mie gambe diventano sempre più molli .

“ Per Merlino “ , è Dorea che si avvicina a noi per prima cercando di farmi alzare la testa dalla culla creata dal copro di Potter .

Mi rifiuto d’istinto premendo ulteriormente la mia fronte contro la maglia su cui la mia pelle si poggia . Sento Potter allontanare le mani di Dorea e cingermi delicatamente ma fermamente la vita con il braccio che deve essere ormai libero dal peso dello scatolone .

“ Lily?” , il tono di mio padre è intriso di preoccupazione .

Dopo la morte di mia madre , mio padre è sempre stato maniacale verso la salute mia e di mia sorella . E so per certo che il terrore deve averlo fatto bloccare sul posto , impedendogli di muoversi .

Ed è con questa consapevolezza che mi rivolgo a Potter inciampando sulle parole ma abbastanza a bassa voce che solo lui possa sentirle “ Potter credo di star per svenire , ma devi portarmi via prima che mio padre mi veda “ .

Alle mie parole in automatico le braccia di Potter si stringono più saldamente attorno al mio corpo e il suo di corpo in risposta di irrigidisce .

“ La porto di sopra nella sua stanza , così può sdraiarsi a letto “ , sono le sue parole prima che mi spinga in avanti verso le scale .

A questo punto sta sorreggendo tutto il mio peso e i miei piedi quasi non toccano terra , è solo quando arriviamo alle scale dove siamo al riparo dagli occhi dei  nostri genitori che Potter mi mette una mano sotto le ginocchia e l’altra dietro la schiena e mi solleva .

La protesta mi muore debolmente sulle labbra perché la coscienza mi sta lentamente abbandonando .

Un tocco caldo e umido contro la mia tempia è l’ultima cosa che percepisco prima di chiudere gli occhi .

  
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