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Autore: Sakkaku    20/11/2022    2 recensioni
Altra raccolta dedicata ai personaggi originali della mia long. Ogni capitolo sarà una storia a sé, perlopiù breve e leggera, con dei momenti non collegati tra loro o con la storia principale, quindi possono anche essere letti separatamente e da chiunque sia curioso :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Day and Night'
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La pizza è felicità

 

Dwight pedalava piano sulla cyclette mentre fissava il cellulare. Scartò distrattamente un lecca lecca, mettendo la carta nella tasca dei pantaloni della tuta. Stava guardando una live di un'artista che seguiva assiduamente, ammirava la sua tecnica di dipingere con tre pennarelli. Suo fratello era impegnato con addominali e flessioni dall'altra parte della palestra. Qualcuno guardò malamente il rossiccio, borbottando come il suo comportamento fosse inammissibile e poco serio. Dwight li ignorò ed alzò il volume delle cuffiette, continuando a seguire il disegno che stava prendendo forma. Una volta terminata la live, depose il cellulare nella tasca e continuò a mangiare il suo dolciume. Il rossiccio si guardò intorno, per capire dove fosse finito Eric.
Era passato parecchio tempo dall'ultima volta che il fratello era andato in palestra, sebbene gli piacesse fare esercizio solo quanto bastava per restare in forma e in salute. Dwight poteva notare lo scontento nella sua espressione, perché negli ultimi tempi aveva abbandonato ogni tipo di esercizio. Lui lo conosceva da quando erano bambini, quindi riusciva ad interpretare ogni minimo cambiamento d'umore, nonostante potesse sembrare che la sua espressione fosse sempre impassibile e immutata.
Dwight si sentiva giudicato. Scese dalla cyclette, con il broncio, raggiunge il fratello, che era impegnato a fare il vogatore e lo tirò per la maglietta. Eric si fermò e lo guardò con attenzione.
«Ti stai annoiando? Ti ricordo che hai insistito tu per venire in palestra.»
«Lo so, però» mosse gli occhi timoroso prima di continuare «Mi stanno guardando tutti male.»
«Stai mangiando una caramella dietro l'altra» gli fece notare il corvino.
«Ho paura di avere un calo di zuccheri. Non voglio svenire!» si giustificò il rossiccio «Inoltre le cartacce le tengo in tasca, sono una persona pulita e responsabile.»
Eric sospirò e chiuse gli occhi.
«Lo so a cosa stai pensando: che potevamo starcene a casa. Devi allenarti in maniera adeguata, in palestra hai a disposizione tutti gli attrezzi necessari. Sinceramente pensavo che fosse un posto più divertente, per questo ti ho chiesto di farmi compagnia.»
«Lo sai che i posti affollati non mi piacciono, soprattutto se nell'aria c'è competizione e troppo testosterone. Dovresti smetterla di preoccuparti, sai che non sono fissato con queste cose. A me basta poco, il minimo esercizio per restare in salute e in forma» disse Eric spettinandolo amichevolmente. «Torniamo a casa.»
«Ci prendiamo una pizza?» domandò il fratello guardandolo speranzoso.
«Ci puoi scommettere!» sorrise il corvino.
«Dovreste mangiare verdure e non alimenti pesanti» borbottò un palestrato tarchiato
«Bisognerebbe mangiare di tutto, però i gusti son gusti. Per essere felici, bisogna mangiare pietanze che ci piacciono» ribatté Dwight.
Il culturista stava per alzare un braccio e, per evitare una lite imminente, Eric si mise davanti al fratello, guardando in malo modo l'energumeno. Quest'ultimo si fece intimorire e si allontanò, dirigendosi verso la sala pesi.
«Sei sempre il migliore a minacciare con lo sguardo!» si complimentò il rossiccio.
Il corvino sospirò di nuovo.
Il taglio a mandorla dei suoi occhi di per sé rendeva il suo sguardo serio, se lo assottigliava, risultava essere ancora più truce e minaccioso.
Da una parte era utile, perché gli evitava discussioni inutili, soprattutto quando aveva Dwight attorno, che era una vera calamita per cacciarsi nei guai o addirittura crearli senza neanche rendersene conto. Dall'altra parte, invece, veniva sempre giudicato come persona aggressiva e violenta, quando in realtà era l'esatto opposto.
«Dolly! Muoviti, abbiamo la pizza!» la chiamò il fratello appena entrato dalla porta.
«Due minuti!» gridò la sorella dalla stanza.
«Vado a vedere cosa sta facendo, altrimenti non arriverà più.»
«Dwight smettila di fare il ficcanaso e prendi i piatti» lo fermò il corvino.
«Se dobbiamo aspettarla, poi la pizza si raffredderà» si lamentò il rossiccio
«Lo sai che la pizza è felicità solo se mangiata calda.»
«Possiamo sempre riscaldarla nel forno» disse Eric cercando di farlo ragionare e calmare.
«Va bene» annuì Dwight sospirando.
«Siete davvero strani» commentò la sorella «Siete usciti per andare in palestra e tornate a casa con due cartoni della pizza.»
«Se non la vuoi, puoi mangiarti un'insalata!»
«Chi ha detto che non la voglio? Parli così solo perché vuoi mangiartela tutta tu!»
«Basta parlare, mangiamo» li zittì Eric.
Quando i fratelli addentarono la fetta di pizza, sul loro volto apparve un sorriso. Dwight aveva ragione: mangiare la pizza rende davvero felici.





NdA:
Buona domanica a tutti!^^ 
Ogni tanto appaio con un nuovo capitolo di questa raccolta... purtroppo, gli impegni mi impediscono di scrivere quanto vorrei.
Chiarisco che non intendo abbandonare né questa raccolta né la long, prima o poi continuerò.
Spero che questo capitoletto sia di vostro gradimento :3

  
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