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Autore: ValeAlcazar    21/11/2022    1 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PER SEMPRE capitolo 30 NUOVE PROMESSE E NUOVE PROMOZIONI PALAZZO JARJAYES, JOSSIGNY Inverno 1808 Era trascorsa una settimana dall'ennesima sfida che Isabelle dovette affrontare per ordine di Nevers e quella dolce fanciulla dai capelli biondo rame e gli occhi color smeraldo si ricordava che tra poco più di una decina di giorni sarebbe stato l'anniversario di matrimonio dei suoi adorati genitori. Isabelle aveva in mente qualcosa ma non sapeva se parlarne direttamente con loro o coinvolgere per prima la nonna...Madame Marguerite...riflettè un po' poi decise di andare da lei. La trovò intenta a ricamare seduta sulla sua poltrona preferita nel salottino accanto alla sala, quindi le si avvicinò. -"Nonna, vi disturbo? Avrei bisogno di voi per una cosa per me importante."- -"No cara, che non mi disturbi. Dimmi...come posso aiutarti."- -"Vedete nonna, tra qualche giorno è l'anniversario di matrimonio dei miei genitori e vorrei che avessero una bella festa, quella che non hanno mai avuto, anche se so per certo che a loro non importa vorrei che potessero festeggiare insieme a tutta la famiglia. Si sono sposati in una piccola chiesetta subito dopo aver capito che aspettavano me. Da quello che mi raccontò mio padre tempo fa, mia madre indossò, anche se di malavoglia, un abito semplice perché sarebbe stato sconveniente sposarsi in abiti maschili ma sapete anche che a lui non è mai importato niente di quello che lei indossa...la ama per quello che è, e non per come si veste. Potreste aiutarmi a convincerli a rinnovare le promesse di matrimonio? "- chiese Isabelle con voce supplicante -"Ma certo bambina mia, ti aiuterò non preoccuparti. Non sarà facile convincere Oscar ma ci riuscirò stanne ben certa."- promise Madame Marguerite abbracciando la nipote. Madame Marguerite si mise subito a lavoro. Intanto fece chiamare André che quel giorno era di riposo mentre Oscar era in caserma, quale momento migliore per poter parlare con lui senza che Oscar capisse qualcosa o facesse morire la cosa sul nascere. André si presentò da Madame Marguerite -"Mi è stato detto che volevate parlarmi Madame...eccomi, che succede? In cosa posso esservi d'aiuto, ditemi."- chiese Andrè -"Tranquillo mio caro André, non succede nulla, ora ti spiego...vieni a sederti quì vicino a me."- -"Ascolta, un bell'uccellino mi ha detto che tra qualche giorno sarà l'anniversario di matrimonio tra te e Oscar."- -"E scommetto, che il bell'uccellino che vi ha detto questo porta il nome di Isabelle, giusto?"- disse André con tono canzonatorio Madame Marguerite sorrise annuendo. -"Mi chiedevo André, lo so mio caro che a voi non importa di come vi siete sposati e se non avete avuto una bella festa, ma noi non eravamo presenti e mi piacerebbe, anche se con molti anni di ritardo, veder sposare anche l'ultima mia figlia. Dici che sia possibile che Oscar esaudisca questo mio desiderio?"- -"Non saprei Madame. Lo sa come la pensa Oscar su certe cose, vuole che le parli io per primo?"- -"So che tu troverai il modo giusto per farlo e sei l'unico a cui Oscar da ascolto. Ho fiducia in te figlio mio."- -"Farò del mio meglio, spero di riuscire."- e facendole un inchino si congedò da lei Prima del tramonto Oscar rientrò dalla caserma, dopo aver salutato la madre che era ancora nel salottino accanto alla sala intenta nel suo ricamo, mentre si avviava in camera sua per svestire l'uniforme e prepararsi per la cena, incontrò Isabelle che salutò con un bacio sulla fronte e chiese se avesse visto André -"No madre, è più di un'ora che non lo vedo. L'ultima volta era nelle scuderie...volete che lo cerchi e lo mandi su in camera vostra?"- disse Isabelle -"Sì bambina mia, grazie. Ma senza fretta mi riposerò un attimo prima di cena."- le rispose -"Va bene madre. A più tardi."- Oscar entrò in camera e con sua sorpresa trovò la stanza illuminata da tantissime candele a fare da cornice ad un'atmosfera calda ed accogliente. La vasca da bagno pronta e accanto il SUO ANDRÉ ad attenderla con un sorriso splendente tutto per lei. -"Che succede André, come mai tutto questo? Cosa festeggiamo?"- chiese Oscar un po' perplessa -"Niente per ora amore mio. Sarai stanca e ho voluto preparare tutto per il tuo ritorno così ti rilassi un pochino mio bellissimo Comandante."- precisò André sorridendo -"Mmmh! Sei gentile, ma non mi convinci André."- disse sospettosa André sorridendo disse -"Dai rilassati e goditi il momento, ho da chiederti qualcosa ma stai tranquilla, non metterti sulla difensiva, parleremo dopo.-" -"Va bene, Maggiore Grandier. Comunque grazie, ne avevo davvero bisogno stasera...resti quì con me?"- -"No amore mio, vado giù un attimo ho da finire una cosa...torno tra qualche minuto."- detto questo uscì dalla camera. Oscar nel frattempo immersa nel suo bagno caldo e profumato con le sue essenze di rose pensava a cosa aveva da dirgli André per aver organizzato tutto per il suo ritorno. Qualche minuto dopo André fece nuovamente il suo ingresso in camera e con sua sorpresa trovò Oscar con la testa reclinata su un braccio tranquillamente addormentata. -"Eri proprio stanca amore mio."- si abbassò e le diede un bacio a fior di labbra. A quel leggero tocco Oscar si svegliò. -"Ciao mio biondissimo e bellissimo Comandante."- gli sorrise André -"Devo essermi appisolata."- -"Sì, lo hai fatto. Vuoi che ceniamo in camera io e te da soli?"- propose -"Non mi dispiace l'idea, è tantissimo tempo che non ce ne stiamo da soli io e te."- disse Oscar -"Bene. Vado a prendere la cena allora...tu non muoverti.-" gli disse sorridendo -"Dove vuoi che vada...e poi non ci penso proprio a muovermi per adesso, sto troppo bene."- gli sorrise di rimando. André le diede un bacio sul capo e torno in cucina per poi fare ritorno con la loro cena. Al ritorno di André, Oscar era già con addosso la sua camicia da notte, sdraiata sul letto. André sistemo tutto sul tavolo del salottino e iniziarono così a consumare la cena. -"Allora di cosa volevi parlarmi André? Che succede?"- chiese impaziente -"Ti ricordi che tra poco sarà il nostro anniversario di matrimonio." -"Certo amore mio, come potrei dimenticare uno dei giorni più belli e più attesi della mia vita, perché me lo chiedi?"- -"Vedi, stavo pensando che sarebbe bello rinnovare le nostre promesse di matrimonio davanti a tutti quelli che ci vogliono bene e soprattutto visto che non erano presenti i tuoi genitori penso gli farebbe piacere vedere sposare, anche se solo come rinnovo delle promesse, la loro ultima figlia. Che ne pensi?"- -"Dici sul serio? Lo sai che se acconsentissi metterebbero su un matrimonio pomposo che io non sopporto."- -"Sì, lo so. Ma tanto la nostra semplice cerimonia l'abbiamo avuta, sarebbe solo una festa con il rinnovo delle promesse, faresti felice soprattutto tua madre."- -"E a mio padre non pensi? Il suo erede non può non avere una festa in grande stile. No André mi dispiace.-" -"Va bene Oscar come vuoi."- rispose desolato -"Ecco, lo sapevo."- disse Oscar -"Cosa c'è?"- disse André con un tono preoccupato -"Tutte le volte che mi dai ragione io ci casco."- -"Cioè?"- -"Finisci con il darmi ragione e poi mi fai sentire in colpa e cedo."- -"Non voglio obbligarti, era solo un'idea per far felice Madame e anche Isabelle...tutto quì."- -"Va bene André, se ci tieni facciamolo ma non voglio una festa con centinaia d'invitati."- -"TI HO MAI DETTO CHE TI AMO TANTO COMANDANTE GRANDIER?"- -"MMMMHHHH! FAMMI PENSARE MAGGIORE GRANDIER...NON OGGI."- -"ALLORA RIMEDIO SUBITO...TI AMO TANTO OSCAR, NON IMMAGINI QUANTO."- -"OH ANDRÉ, ANCH'IO TI AMO TANTO...DA MORIRE."- A suggellare quelle parole un bacio appassionato, preludio di una notte d'amore. La mattina dopo, Oscar e Andrè mentre erano tutti seduti al tavolo per la colazione diedero l'annuncio. Parlò André tenendo Oscar per mano -"Io ed Oscar abbiamo una cosa da dirvi. Tra poco sarà il nostro anniversario di matrimonio e avremmo deciso di rinnovare le promesse."- Tra il pianto generale delle donne di casa in testa Nanny che come suo solito piangeva a dirotto togliendosi gli occhialini tondi asciugandosi gli occhi con il suo fazzoletto candido come la neve esclamando -"I miei bambini. Come sono felice."- seguita dalla commozione di Madame Marguerite, Lady Martha e Isabelle che saltava in braccio a loro ricoprendoli di baci. -"Ad un patto...niente festa in pompa magna, sarà tutto sobrio e con pochi inviati...avete capito bene tutti? Anche voi padre. Non fatevi prendere la mano perché sono il vostro erede, intesi?"- -"Sì Oscar, come vuoi. Vogliamo solo festeggiare il vostro matrimonio visto che a quello celebrato tanti anni fa non eravamo presenti."- disse il Generale La macchina organizzativa si mise subito in movimento. C'erano da fare un bel po' di cose e il tempo era poco. Primo fra tutti convincere Oscar ad indossare un abito da sposa. Questo compito ingrato lo presero Madame Marguerite e Isabelle. Poi allestire la cappella di famiglia, organizzare il ricevimento e poi stilare la lista degli invitati visto che Oscar era stata categorica a non volere una cerimonia fastosa. La sera dopo il rientro dalla caserma, Madame Marguerite chiese ad Oscar di poterle parlare dopo cena nel suo salottino, mentre gli uomini sarebbero rimasti a bere un bicchiere di buon vino. Oscar come chiesto dalla madre si recò da lei con già un'idea di cosa avesse voluto parlarle. Bussò e dopo aver avuto il permesso entrò -"Madre eccomi, di cosa volete parlarmi?"- -"Vieni figlia mia, siediti accanto a me. Avevo bisogno di chiederti come vorresti abbigliarti per la cerimonia."- chiese con il suo amabile sorriso che Oscar adorava -"Vedete madre...sapete che io non sono avvezza ad indossare abiti femminili, ma in alcune occassoni l'ho fatto per far piacere ad André e ad Isabelle. So già che voi vorreste che indossassi un abito da sposa, visto che non avete potuto organizzare il mio matrimonio come avete fatto con le mie sorelle. Quando io ed André ci siamo sposati lo abbiamo fatto in maniera semplice. Indossai un semplice abito, non da sposa, ma a noi non importava era la nostra unione a farci felici, non l'abbigliamento, poi perché era sconveniente agli occhi del prete sposare due persone vestiti in abiti maschili. So che vi farei cosa gradita se anch'io indossassi un abito da sposa, per questo ho riflettuto e ho deciso che faremo una sorpresa a tutti quindi non fatene parola con alcuno, voglio che siate la sola saperlo...ufficialmente vestirò l'Alta Uniforme."- -"Mi chiedi un sacrificio enorme, dovremmo fare tutto di nascosto, anche da Isabelle?-" -"Sì! Voglio che sia una sorpresa per tutti, soprattutto per Isabelle."- -"Va bene Oscar, mi fai felice lo sai?"- e l'abbraccio. Isabelle era curiosa, voleva sapere cosa aveva detto Oscar alla madre a proposito del vestito, ma ebbe un'amara risposta da Madame Marguerite che fu costretta a mentire alla nipote e dirle che Oscar era stata categorica, non avrebbe indossato un abito da sposa per la cerimonia. Isabelle delusa volle giocarsi un'ultima carta, andare da André e chiedergli di convincerla. -"Padre, ho bisogno di voi."- gli disse correndogli incontro -"Dimmi bambina mia, che succede..."- -"Mia madre vuole indossare l'Alta Uniforme per la cerimonia potreste convincerla voi? Ve ne prego."- -"Isabelle, lo sai che se tua madre ha deciso così non credo cambi idea a riguardo...fattene una ragione."- -"Ma padre, io..."- provò a replicare -"Bambina mia, a me non importa cosa indossi tua madre. Io la amo per quella che è, e non per i vestiti che porta....lo sai questo."- -"Ve ne prego fate un tentativo. Se non ci riuscite giuro non dirò più nulla e rispetterò la sua decisione."- supplicò Isabelle -"D'accordo ci provo, ma non restarci male se non cambierà idea...va bene?"- disse rassegnato André -"Grazie, grazie, grazie."- disse Isabelle saltando al collo di André coprendolo di baci. La sera mentre erano in camera, André abbracciò Oscar da dietro, mentre come tutte le sere, era intenta a spazzolarsi i capelli prima di mettersi a letto. -"Amore mio"- disse Oscar guardando il riflesso di André nello specchio e godendosi i baci che nel frattempo gli lasciava sul collo. -"Devo chiederti una cosa"- disse André -"Dimmi... "- -"Niente di grave, è solo che...Isabelle mi ha chiesto del tuo vestito per la cerimonia. Vorrebbe che ti convincessi ad indossare un abito da sposa invece che l'Alta Uniforme. A me non importa cosa indosserai questo lo sai, è solo che vorrei facessi felice nostra figlia."- Oscar si alzò dalla toiletta mettendosi di fronte ad André, dopo avergli posato un bacio a fior di labbra gli disse -"Andrè, lo sai che non mi sento a mio agio in abiti femminili, sono solo il rinnovo delle promesse, non vedo il motivo perchè debba indossare un abito da sposa."- -"Va bene Oscar, le avevo già detto di non farsi troppe illusioni. Mi ha promesso che non avrebbe più insistito se non avessi accettato di cambiare idea. Le dirò domattina della tua decisione...ne rimarrà delusa, ma capirà."- -"Lo so amore mio e me ne dispiace. Perdonatemi, ma non me la sento d'indossare un abito da sposa."- -"Non pensarci, te l'ho già detto a me non importa cosa indosserai. Ti amo per quella che sei."- Oscar a quelle parole si perse negli occhi color smeraldo di André. -"TI AMO ANDRÉ"- Lui vide nell'azzurro profondo degli occhi di Oscar la fiamma del desiderio, vi si perse. La baciò all'inizio delicatamente poi sempre più esigente. Si scostò un po' da lei -"TI AMO ANCH'IO OSCAR DA SEMPRE."- Alcuni giorni prima dell'evento, arrivarono le sorelle di Oscar eccitate e curiose nel rivedere quella sorella che non era veramente cresciuta con loro, quindi felici di rivederla dopo anni e per giunta sposata con André e anche madre. Era arrivata da sola perché ormai vedova e senza figli Emilie Marchesa di Hartcourt, Clothilde sposata con Roland Conte di Nemours e genitori di 2 figli, Gabrielle sposata con il Conte di Fronsac genitori di 5 figli e Agnes sposata con il Marchese di Rohan e genitori di 4 figli. Palazzo Jarjayes si era completamente trasformato con tutte quelle persone. Risate, chiacchiere e confusione erano in ogni angolo, solo la notte dava un po' di pace. I nipoti non tutti erano presenti visto il poco preavviso e l'impossibilità di potersi organizzare ma chi era potuto intervenire era curioso di conoscere quella zia cresciuta diversamente dalle altre sorelle Jarjayes. Mancava poco...Palazzo Jarjayes con l'arrivo del resto della famiglia, era in fermento da quando era stato annunciato che André e Oscar avrebbero rinnovato le promesse, dopo 19 anni dal loro matrimonio e tra gl'impegni in caserma, i preparativi per l'anniversario, era arrivato il giorno tanto atteso. Il sole splendeva a scaldare quel giorno invernale. Tutto era pronto...erano tutti nelle loro camere a prepararsi. Lo scalone era stato addobbato con le rose bianche. La cappella anch'essa era stata addobbata con tutte rose bianche, così aveva voluto André senza far sapere niente ad Oscar com'anche tutto il percorso da Palazzo alla cappella. Gli invitati erano già tutti pronti ad accoglierli, tra loro Rosalie e Bernard, alcuni dei più fidati Soldati della Guardia tra cui Alain che facevano anche da picchetto d'onore per il loro Comandante, il Conte di Nevers e la consorte, Girodelle con la moglie, i 2 figli, la sorella e il Conte di Fersen, visto che anche lui adesso faceva parte dell'organico della caserma, senza dimenticare che per André e Oscar era un amico. André era elegantissimo nella sua Alta Uniforme da Maggiore, Isabelle indossava un bellissimo abito rosa antico con scollatura quadrata e maniche lunghe rifinito con fini ricami a fiori rosa...semplice ma d'effetto. Anche Mathieu indossava la sua Alta Uniforme da Capitano. Si prepararono tutti per uscire da Palazzo e andare nella cappella che era situata in mezzo al parco di Palazzo Jarjayes. Oscar era in camera sua con la madre che l'aiutava a vestirsi. Madame aveva mandato avanti tutti gli altri compresa Isabelle dicendole che avrebbe aiutato lei Oscar a finire di prepararsi. Oscar aveva scelto un abito color champagne, con il corpetto in pizzo con scollatura a cuore, dietro scollato a punta che lasciava scoperta la schiena, le maniche strette a tre quarti. La gonna ampia a finire con uno strascico, in vita una cintura di seta color rosa antico che impreziosiva la parte posteriore a chiudere un fiocco con le code che finivano a metà gonna. I capelli li aveva lasciati sciolti, Madame Marguerite le aveva prestato qualche gioiello con un leggero disappunto di Oscar, ma saputo che erano dei gioielli di famiglia acconsentì ad indossarli. Sul capo faceva bella mostra una tiara d'oro appartenuta ad una sua antenata con al centro un diamante, al polso portava un bracciale semplice e ai lobi delle orecchie degli orecchini a pendente...era pronta. Madame Marguerite guardava Oscar con gli occhi lucidi per la gioia. -"Sei bellissima Oscar. André rimarrà senza fiato quando ti vedrà avanzare verso di lui. Non si aspetta di vederti in abito da sposa, sarà felice anche Isabelle. Ma ora andiamo tuo padre ci aspetta in salone, neanche lui sospetta niente."- -"Sì madre, andiamo. Altrimenti addio sorpresa, immagineranno qualcosa se non andiamo in tempo non ci vuole tanto tempo per indossare l'uniforme."- scherzò sorridendo Il Generale Jarjayes aspettava in fondo allo scalone la moglie e Oscar. Quando le vide scendere rimase a bocca aperta...non si aspettava di vedere la figlia in abito da sposa. La guardò con occhi rapiti da tanta bellezza -"Figlia mia, sei...sei bellissima."- riuscì a dire -"Vi ringrazio padre."- rispose Oscar timidamente -"Marguerite nostra figlia è di una bellezza eterea."- -"Lo so Augustine...è sempre bella, ma oggi è stupenda. Dai andiamo ci attendono." incalzò Madame Arrivati alla cappella di famiglia Madame Marguerite entrò e si accomodandosi accanto ad Isabelle non prima di aver abbracciato commossa André. Fuori c'era il sole che filtrava attraverso i rosoni che adornavano la cappella. Oscar fu visibile a tutti non prima di essere arrivata a metà navata...la luce la nascondeva agli occhi dei presenti...rimasero tutti sbalorditi. André ed Isabelle si guardarono e i loro occhi divennero lucidi dalla commozione. Con grande sorpresa videro che Oscar aveva indossato un abito da sposa e non l'Alta Uniforme che diceva di voler indossare per l'occasione. André era rimasto estasiato alla vista della sua Oscar vestita da sposa e la luce che la inondava faceva di lei una visione celestiale ai suoi occhi. Quando finalmente le fu accanto non riusciva a toglierle gli occhi di dosso era rapito da quella dea che aveva sempre avuto accanto a sé da una vita. -"Amore mio, sei stupenda."- riusci a dirle -"Anche tu non sei male"- scherzò Oscar strappandogli un sorriso Iniziò la cerimonia e fu il momento dello scambio delle promesse. Si misero uno difronte all'altra tenendosi per mano...occhi verdi smeraldo persi negli occhi azzurro del mare ANDRÉ OSCAR, MI SEI ENTRATA NELL' ANIMA APPENA TI HO VISTA. ERO APPENA ARRIVATO A PALAZZO ACCOMPAGNATO DA MIA NONNA DOPO LA PERDITA DEI MIEI GENITORI, CI ASPETTAVA MADAME. IO ERO SPAESATO IN UN POSTO CHE NON ERA CASA MIA. TU SEI ARRIVATA DALLE SCALE CHE PORTANO AL PIANO SUPERIORE. PICCOLA, CON I CAPELLI BIONDI COLOR DEL GRANO E DUE OCCHIONI AZZURRI COME IL MARE, MI CI SONO SUBITO PERSO. TI HO AMATA DA QUELL 'ISTANTE E MI SONO SENTITO A CASA. SEI TU LA MIA CASA OSCAR. NON RICORDO UN MOMENTO DELLA MIA VITA CHE NON TI ABBIA AMATA. IO VIVO DI TE E PER TE. NON SONO MAI RIUSCITO A FARE A MENO DI TE ANCHE QUANDO MI VEDEVI COME UN FRATELLO. MI BASTAVA STARTI ACCANTO, PARLARTI, RESPIRARE IL TUO PROFUMO, INEBRIARMI DI TE, DELLA TUA VISIONE. SEI LA MIA LUCE. TI AMO OSCAR, NON IMMAGINI QUANTO E TI AMERÒ PER SEMPRE ANCHE OLTRE LA VITA. ERO, SONO E SARÒ SEMPRE IL TUO ANDRÉ OSCAR ANDRÉ AMORE MIO, TI AMO PIÙ DI QUANTO IO STESSA AVREI MAI POTUTO IMMAGINARE. CI HO MESSO UN PO' A CAPIRE DI AMARTI VERAMENTE TANTI ANNI FA, MA POI ALL' IMPROVVISO, COME UNA LUCE SENZA RENDERMENE QUASI CONTO TUTTO MI È STATO CHIARO, COME UNA GIORNATA SPLENDENTE DI SOLE IL MIO AMORE PER TE È ESPLOSO NEL MIO CUORE E QUELLO CHE CREDEVO, FOSSE AMORE FRATERNO CHE PROVAVO PER TE ERA INVECE L'AMORE VERO, QUELLO CHE MI FA VOLARE, CHE MI FA BATTERE IL CUORE AL SOLO PENSARTI O STARTI ACCANTO, A CERCARE I TUOI OCCHI, IL TUO SORRISO CHE M'ILLUMINA LA GIORNATA ANCHE QUANDO NON È DELLE MIGLIORI. LA TUA VOCE CHE PLACA IL MIO ESSERE IRRUENTA, E CHE MI CULLA. IL TUO AMORE INCONDIZIONATO CHE HAI SEMPRE PROVATO PER ME MI FA SENTIRE SPECIALE, UNICA. VIVERTI GIORNO PER GIORNO È MERAVIGLIOSO. SIAMO NATI PER AMARCI. IO, SONO NATA PER AMARTI. SIAMO DUE ANIME CHE SI SONO INCONTRATE E RICONOSCIUTE. TI AMO ANDRÉ GRANDIER E TI AMERÒ PER SEMPRE E OLTRE. ERO, SONO E SARÒ SEMPRE LA TUA OSCAR I presenti erano tutti commossi a quelle promesse che André e Oscar si erano appena scambiati. Isabelle era felice di vedere i suoi genitori ancora così innamorati. Il Generale e Madame Marguerite erano commossi come anche Nanny che si asciugava gli occhi pieni di lacrime con il suo immancabile fazzoletto bianco che teneva sempre a portata di mano e che continuava a dire tra le lacrime "I miei bambini, come sono felice." André e Oscar erano raggianti di felicità. Isabelle si avvicinò a loro abbracciandoli e baciandoli. -"Madre, padre siete meravigliosi. Voi madre siete magnifica, bellissima."- -"Grazie bambina mia, sei gentile."- dissero insieme Finita la cerimonia all'uscita dalla cappella trovarono i pochi Soldati intervenuti con a capo Alain a fare il picchetto d'onore. André e Oscar ringraziarono e si avviarono verso Palazzo Jarjayes per il ricevimento. La sala era un tripudio di rose bianche. Andrè e Oscar aprirono le danze e mentre volteggiavano felici guardandosi negli occhi Oscar chiese ad André -"Andrè, è opera tua questa? Come hai trovato tutte queste rose in questo periodo dell'anno?"- -"Non è stato facile...li ho fatti arrivare dal sud della Francia, lì le temperature sono più miti che da noi e le rose riescono ancora a fiorire anche se in ambienti coperti. Volevo che ci fossero le rose bianche per questo giorno amore mio, solo per te, tante rose per la mia rosa."- e le disse baciandola. -"Grazie André, ti amo tanto."- -"Ti amo anch'io Oscar."- -"Su piccioncini ora basta, avrete tempo dopo quando sarete da soli"- li interruppe Alain con il suo tono canzonatorio -"Sei sempre il solito Alain. Non cambierai mai."- lo riprese sorridendo André -"E dimmi perché dovrei amico mio..."- rispose Alain dandogli una pacca sulla spalla -"Non farlo, ti vogliamo bene così come sei...vero Oscar?"- -"Sì è vero. L'importante che si comporti bene quando deve."- -"Certo Comandante, altrimenti mi aspetta la cella di rigore oppure qualche altra dura punizione"- rispose ridendo Nel frattempo si avvicinò a loro Fersen -"André, Oscar questa è l'occasione per porgervi le mie felicitazioni per la vostra unione che non è stato possibile fare al tempo del vostro matrimonio. Ho sempre saputo che eravate fatti l'uno per l'altra. Vedevo gli sguardi innamorati di André rivolti a voi Oscar anche se velati, li ho riconosciuti da subito. Ancora auguri amici miei."- -"Vi ringraziamo Fersen...grazie davvero."- risposero André e Oscar Il Generale Jarjayes guardava la figlia rapito e visibilmente commosso. Oscar si avvicinò a lui preoccupata -"Che succede padre, vi sentite male?"- -"No Oscar, stai tranquilla...ti ammiravo e sei stupenda figlia mia. Sono felice che il mio egoismo non ti abbia impedito di vivere come il tuo cuore desiderava accanto all'uomo che hai scelto di far vivere al tuo fianco. Voglio bene ad André come ad un figlio, sapevo che ti avrebbe fatta felice. Siete una bella famiglia."- -"Grazie padre.-" disse Oscar -"Grazie di cuore Signor Generale."- fece coro André commosso dalle parole del suocero nei suoi confronti. Il ricevimento andò avanti fino a pomeriggio inoltrato. Prima di congedarsi il Conte di Nevers nonché Generale della Gendarmeria chiese di poter parlare per fare un annuncio che gli venne accordato. Al centro della sala iniziò il suo discorso -"Voglio intanto fare i miei migliori auguri al Comandante e al Maggiore Grandier per il loro anniversario di matrimonio e ho aspettato questo evento per fare questo annuncio sarà per come dire, il mio regalo. La mia età non mi permette più di mantenere il mio incarico di Generale della Gendarmeria quindi lascio il mio posto al Comandante Grandier promuovendola a grado di Generale, il Maggiore Girodelle è promosso a Comandante, il Maggiore André Grandier avrà il grado di Colonnello e i Capitani Mathieu LaBorde e Isabelle Grandier vengono promossi entrambi a Maggiori."- Oscar e André si guardarono increduli lo stesso fecero Girodelle, Mathieu e Isabelle. Sembrò a tutti un annuncio irreale. Tutti i presenti si congratularono per le promozioni, tra i primi il Generale Jarjayes che finalmente vide così realizzato il suo sogno, vedere Oscar prendere il suo grado. Tra auguri, congratulazioni per le promozioni ricevute, danze e chiacchiere si fece sera ed ora di salutare e ringraziare tutti gl'intervenuti. Era stata una bellissima giornata di festa, circondati dagli affetti più cari. Come regalo il Generale e Madame Marguerite sapendo della loro licenza di cinque settimane organizzarono per loro un viaggio per la Provenza quindi la mattina seguente sarebbero partiti di buon'ora. -"Figli miei..."- disse Madame Marguerite -"Sarà il caso che vi ritirate in camera. Domani avete da affrontare un lungo viaggio."- -"Sì madre. Vi ringraziamo per tutto."- disse Oscar abbracciando Madame André prese Oscar tra le braccia per portarla su in camera sotto gli occhi divertiti di tutta la famiglia. -"Andrè, che fai?"- chiese una sbalordita ma felice Oscar -"Rispetto la tradizione, varcherò la porta di camera nostra con mia moglie in braccio."- -"Ti ricordo Grandier che siamo sposati da anni ormai."- -"Non m'importa, lo faccio ugualmente. Ti amo Oscar."- -"Ti amo anch'io André."-
   
 
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