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Autore: Alex Ally    23/11/2022    0 recensioni
Dopo essere entrato in Prime Empire senza i suoi amici Jay inizia ad esplorare il gioco e fa la conoscenza di una donna che si definisce la maestra elementare del fulmine.
La mia risposta alla domanda su che fine ha fatto la madre biologica di Jay.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Jay, Nya
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo nove.

Un'altra missione completata.
Jay era felicissimo di essere riuscito anche in questa impressa guadagnando una considerevole quantità di Crediti, ma Libby non sembrava molto contenta il che era strana visto che era stata lei a decidere di partecipare a tale evento.
«Libby, tutto a posto?» chiese Jay mettendo una mano sulla spalla di sua madre.
«Certo solo... non sei stuffo di queste missioni? Cioè so che stai cercando Unagami e scoprire i suoi obbiettivi... forse ti sto solo facendo perdere tempo.» borbotto Libby come risposta senza però alzare lo sguardo da terra.
«Bè mi piace fare queste missioni, ma è vero che vorrei trovare qualche indizio prima che arrivino i miei amici.» commento Jay. «Sono sicuro che se solo Scott fosse disposto ad aiutarci allora...»
«Scott?» lo interruppe Libby. «Vuoi dire quel Scott? Il giocatore leggendario? L'hai incontrato? Sai dove si trova?»
«Certamente... gli ho promesso di non toranre più, ma se vuoi posso presentartelo magari lo convinci ad aiutarci.» rispose Jay.
Era sicuro che fosse una buona idea infondo le situazioni di sua madre e Scott erano cosi simili che forse Libby era la persona giusta per ridare speranza al giocatore, su questo non aveva dubbi.
Libby annui alla proposta del figlio. Scott quella spina nel fianco suo e di Unagami, già una volta se l'era lasciato sfuggire non sarebbe capitato di nuovo e se fosse riuscita in questo forse Unagami avrebbe accetato la sua richiesta di lasciare in pace Jay.
Doveva sperare, perchè in tutti gli anni in cui era rimasta qui la speranza era l'unica cosa che le rimaneva ancora.
Non poteva rinnunciarci proprio adesso.

Scott sorisse soddisfatto di se stesso, aveva aumentato la sicurezza per la sua officina adesso era sicuro al cento per cento che niente e nessuno sarebbe riuscito ad entrare senza il suo consenzo o senza che se n'è accorgese.
«Scott, sei qui? Sono tornato!»
“Mi state predendo in giro!” penso Scott irritato.
Ma come aveva fatto?
E sopratutto perchè era di nuovo qui?
Aveva chiarito a Jay che non l'avrebbe aiutato e che non voleva più che venisse da lui con il rischio di essere seguito e svellare ai Visori Rossi il suo nascondiglio.
«Jay si può sapere perchè sei tornat...» inizio Scott, ma si blocco di colpo quando vide chi c'era assieme al ragazzo.
Non poteva crederci, perchè l'aveva portata lì?
Possibille che fosse cosi stupido da non sapere che aveva letteralmnte accanto il braccio destro di Unagami?
«Allora so che non volevi che tornassi, ma lascia che ti presenti...» disse Jay, ma fu interrotto da Scott che lo afferrò per un polso trascinandolo verso di sé prima di estrare un arma e puntarla su Libby.
«Perchè sei qui cosa vuoi?» chiese Scott, ma Libby non rispose limitandosi a sorridere e questo fece infuriare ancora di più il giocatore.
«Scott, ma che stai facendo? Lei è mia madre.» disse Jay e Scott lo guardo con gli occhi spalancati.
«Ma sei impazzito? Come può essere tua madre non è nemmeno una persona!» grido Scott. «È un NPC ed è anche al servizio diretto di Unagami.»
Jay lo guardo incredullo, ciò che diceva non poteva essere vero... Libby un NPC?
Ma era impossibille! Conosceva troppi dettagli su i maestri degli elementi per non essere chi diceva di essere. Apri la bocca per ribattere, ma fu qualcun'altro a rispondere al suo posto.
«È vero.» disse Libby. «Quello che dice il tuo amico è la verità.»
«Cosa?» sussuro Jay non credendo alle sue orecchie per poi alzare il volume della voce. «Ma allora tu chi sei? Se non sei mia madre allora come... che storia è questa?!»
«Tempo fa feci una stupidaggine.» inizio Libby. «Sono stata troppo impulsiva in un momento in cui non stavo ragionando lucidamente e finire in questo gioco è stato il prezzo che ho pagato, ma... non ci sono finita come voi. Solo la mai mente è finita qui dentro per questo sono un NPC e non un giocatore come voi... sono diventata parte di Prime Empire.»
Jay la guardo sorpresso allora era cosi che era andata quando scomparve, questo spiegava perchè nessuno aveva mai più sentito una parola da lei o su di lei, ma se lavorava con Unagami voleva dire... voleva dire che aveva portato i Visori Rossi da Scott!
Scott che al suo contrario era rimasto con una sola vita!
«Ascolta Jay so che sei arrabbiatto.» continuo Libby mentre Jay si guardava attorno alla ricerca di una possibille via di fuga. «Ma in queste condizioni lavorare con Unagami e aiutarlo era l'unico modo per uscire da qui, non ti sto chiedendo di perdonarmi o di capirmi, ma credimi quando ti dico che a parte questo sono sempre stata sincera con te.»
«Come potrebbe Unagami aiutarti?» chiese Jay pensando che avrebbe potutto capire meglio i piani del padrone del gioco. «Se sei parte di prime Empire come potrestri uscire?»
«Non ti sei chiesto perchè i cubi vengono raccolti?» disse Libby. «Il loro scopo è dare energia ad un portale che condurrà verso il mondo reale e a quel punto potro lasciare questo gioco nonostante cosa sono ora.»
«Ma Perchè Milton Dryer dovrebbe volerlo?» chiese Jay. «Lui ha creato questo gioco, se vuole può uscire quando gli pare, no?»
«Tu credi...? No, Jay hai sbaglaitto tutto Unagami non...» inizio Libby oer poi venire interrotta da un forte rumore.
Una parette dell'officina era stata distrutta e in meno che non si dica si era rimepita di Visori Rossi.
«Siamo qui per Scott non per te.» disse Libby cambiando argomento, c'erano cose più importanti al momento di cui occuparsi che le cose che suo figlio pensava fossero vere. «Non voglio affrontarti e preferire che arrivassi alla fine del gioco con tutte le tue vite, ma ho un dovere da compiere perciò te l'ho chiedo per favore: spostati e lasciaci occupare di Scott.»
«Mi spiace Libby, ma come te anch'io ho un compito da svolgere in quanto ninja spero che capirai.» rispose Jay.
«Purtroppo l'ho faccio.» rispose Libby scuottendo la testa, se era veramente studente di Wu avrebbe dovutto aspettarsi che non le avrebbe reso le cose facili.
Ma a chi piacevano le cose troppo facili?
  
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