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Autore: Strypgia    25/11/2022    0 recensioni
Shinji fa qualcosa di leggermente diverso quando Asuka gli propone di baciarsi... e tutto cambia. Improvvisamente non sono più soli e iniziano a diventare più forti di quanto non fossero mai stati. E dal loro nuovo legame iniziano a scaturire dei cambiamenti. La guerra agli angeli, e i piani della Seele e della Nerv non saranno più gli stessi.
Una nuova puntata ogni venerdì.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Kaworu Nagisa, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5.5: Siamo in gioco?





“Sì!” esclamò felicemente Tōji. “Pranzo pranzo pranzo! È la parte migliore della giornata a scuola! Soprattutto quando sei tu a prepararlo, Horaki-san!”
 


La capoclasse arrossì. “Suzuhara-san, non devi per forza farmi tutti questi complimenti.”



“Ma mi piace farlo! Voglio che tutti sappiano che la mia ragazza è una cuoca fantastica!” Tōji cominciò comunque ad arrossire quanto lei, nonostante le sue parole coraggiose. Aprì il bentō ben confezionato e ne annusò appieno il contenuto. “Mmm! Molto meglio del cibo della mensa!”
 
Kensuke, dal banco accanto, sussultò in un conato e roteò gli occhi in alto. Vedere il suo amico comportarsi da piccioncino innamorato con la sua nuova ragazza era per lui a metà strada tra il comico e il ridicolo. Il cambiamento di Tōji, dal deridere la capoclasse dandole della ‘dittatrice in coda e lentiggini’ al blaterare su quanto fosse carina, era una trasformazione sconvolgente avvenuta nelle ultime settimane.
 
Come sarebbe a dire che non hai portato il nostro pranzo?!”
 


Kensuke sorrise guardando verso la parte anteriore dell’aula. In fondo, alcune cose non erano cambiate affatto…
 
Shinji si incurvò sotto la furia di Asuka, alzando le mani in un inutile tentativo di placare gli animi. “I-ieri sera sono stato molto impegnato con le faccende domestiche e i compiti! Non ho avuto tempo di cucinare! E stamattina siamo usciti di corsa!”
 


“E per questo mi stai dicendo che devo restare senza pranzo?!” gli urlò contro Asuka. “O mangiare la brodaglia della mensa?! UGH!”
 
Tōji alzò lo sguardo da un boccone di verdure e riso al vapore di Hikari. Sorrise alla tipica esplosione della rossa. “Ooh, ma che succede? Una tipica scaramuccia tra marito e moglie?”
 


Gran parte della classe esplose in una risata, ad eccezione di Tanaka e di alcune ragazze che ancora sognavano di poter mettere le mani sul Third Children. Queste lanciarono ad Asuka occhiate di morte. La tacita pretesa di Asuka di fare di Shinji il suo solo e unico schiavetto privato era ben nota.
 


Shinji e Asuka diventarono di una tonalità di rosso impressionante alla battuta e guardarono verso il pavimento. Asuka in particolare sembrò sotto shock, la sua espressione divenne stranamente distante per un secondo prima che lei e Shinji si scagliassero contro Tōji e gridassero all’unisono “Non è vero!” La loro sincronia fece solo raddoppiare le risate.
 


Ayanami colse il momentaneo sguardo che i due piloti si scambiarono, mentre Asuka tornò al suo posto e si coprì il viso fino a quando il rossore non si fosse spento, ma non disse nulla.
 
Asuka si coprì il volto con le mani per nascondere qualcosa di più del rossore e cercò di rallentare il battito del suo cuore. Si potrebbe dire che… non era andata proprio secondo i piani. ‘No. No. No. Non pensarci, Sōryū. Non puoi. È impossibile. È stupido. Sono passati solo due mesi. Nove settimane. Cinquantatré giorni. È troppo presto anche solo per immaginarlo.’ Il suo cuore si rifiutava di ascoltarla, e batteva forte. ‘Ma detto ad alta voce sembrava così bello~.’ sussurrò la parte della sua mente che aveva passato troppe notti da sola e in lacrime, la parte che aveva spinto così tanto per tentare quel primo bacio con Shinji. La parte che non voleva essere mai più sola.
 
La parte che aveva sentito ‘marito e moglie’ e aveva iniziato a cantare.
 
‘No. No. No. È una pazzia, Sōryū. Siete adolescenti! Se anche solo dovessi provare a parlargliene, penserebbe che sei pazza! E se dicesse ‘no’?! Potresti farlo scappare, farlo fuggire via di corsa! Cosa faresti allora?’ urlarono le sue paure.
 
‘Lo ha promesso, ‘per sempre’. Lui è come te. Ha bisogno di te come tu hai bisogno di lui. Ti ama anche quando non fingi di essere chi non sei. Ha rischiato la sua vita per te più di una volta. Tirerebbe giù le stelle per te. Ieri sera ti ha chiesto dove state andando e quando hai detto ‘fino alla morte’ non ha detto no…’ controbatterono le sue speranze.
 
“Lui è come me.” sussurrò a sé stessa. ‘Deve avere lo stesso tipo di pensieri, giusto? Quindi… potrei… chiederglielo. Chiedergli cosa ha pensato quando ha sentito quelle parole. In fondo è stato Sporting-Babbeo a dire quella frase. Posso farlo, no? Sarebbe solo un chiacchierare ricordando una battuta e… ma chi vuoi prendere in giro, Sōryū? Non puoi mentirgli in questo modo, non più. Ti conosce meglio di chiunque altro al mondo, e dopo quello che vi siete detti ieri sera non sarà esattamente una cosa semplice. Quindi o insabbiamo questo pensiero e non ne parliamo più per anni, oppure… gli chiediamo veramente cosa ne pensa.’ Asuka deglutì in una gola improvvisamente secca. ‘Oh Gott, non lasciare che mandi tutto all’aria.’
 
‘Finché morte non ci separi. Fino alla fine del mondo. Per sempre. L’ha già promesso. Lui è mio! Lui mi ama!’ cantava una parte della sua mente ancor più in profondità.
 
Degli occhi cremisi la guardarono attentamente, e iniziarono a pensare.
 
---
 


“Pilota Sōryū.”
 
“Wondergirl.” mugugnò Asuka in risposta. Aveva cercato di non farsi rovinare l’umore dal First Children al suo arrivo la mattina. Erano pronti ad andarsene in fretta e furia quando Rei bussò, tutto per rendere credibile la sceneggiata che avevano preparato per pranzo in cui Shinji avrebbe dimenticato di preparare i bentō. Ma la ragazza dai capelli blu arrivò prima di quanto si aspettassero, così ad Asuka furono negati i consueti ultimi momenti per intrattenersi in un paio di baci con Shinji prima di uscire ad affrontare la giornata.
 
E ora che stavano finalmente tornando a casa, Rei li fermò in una strada secondaria di poca importanza e si voltò verso di loro con un’espressione seria sul volto. O comunque quanto più vicina ad una ‘espressione seria’ potesse esistere per Wondergirl. Due mesi, un pizzico di maggiore attenzione al First Children e l’averle insegnato un po’ di comportamento sociale, avevano permesso ad Asuka di migliorare la comprensione del pilota solitamente stoico, ma riuscirci era ancora un’impresa ardua.
 
“Ho una richiesta per te e Ikari-kun.”
 


Asuka scambiò uno sguardo perplesso con Shinji. “Continua.”
 
“Ho stabilito una baseline per gli esperimenti di contatto fisico sociale. Ora che l’ho fatto, vorrei condurre altri esperimenti con soggetti esterni alla baseline, per confrontare la differenza tra questi e i soggetti verso i quali provo dei sentimenti speciali.”
 
‘Sentimenti speciali?’ Asuka scambiò uno sguardo ancora più perplesso con Shinji. “Er… cosa?”
 
“Vorrei abbracciare Ikari-kun, per capire se le sensazioni che si provano siano diverse da quelle provate durante un abbraccio col compagno di classe Aida-san, la mia attuale baseline.”
 
Asuka sentì i suoi nervi iniziare ad attivarsi con un ringhio quasi istintivo partire dal fondo della gola. “Aspetta un attimo, First Children! Non puoi mica uscirtene con…” cominciò con tono acceso.
 


“E anche te, pilota Sōryū.”
 
Il ringhio di Asuka si fermò confusamente. “Me cosa?”
 
“Desidero abbracciare anche te.”
 
“T… tu vuoi… cosa? Io?” Asuka cercò di comprendere la richiesta.
 


“I miei sentimenti per te sono simili, ma comunque diversi da quelli che provo per Ikari-kun. Sei stata un supporto presente e costante mentre mi liberavo dai farmaci che mi era stato ordinato di prendere, e una guida instancabile nella socializzazione. Credo che abbracciare te possa anche… portare benefici alla mia esplorazione.” disse Rei, un po’ impacciata.
 
“Immagino… di sì?” acconsentì Asuka. “Io… dannazione Wondergirl, questa cosa mi manda solo in confusione. Fallo e basta. Forza.” Fece un cenno a Shinji.
 


Shinji guardò Asuka e Rei in preda a un piccolo attacco di panico. L’ultima volta che aveva toccato Rei, non era stato molto aggraziato né tantomeno opportuno. Da parte sua, Rei aveva un piccolo accenno di rossore sulle guance. Si avvicinò a Shinji e lo abbracciò delicatamente. Appoggiò la testa sulla spalla di Shinji e chiuse gli occhi, con un lievissimo sorriso sulle labbra.
 


Era una scena così dannatamente carina al punto che la gelosia di Asuka si attenuò un poco. “Beh? Non startene lì come un baccalà, baka!” ringhiò a Shinji. “Abbracciala anche tu! Quando qualcuno ti abbraccia, dovresti ricambiare l’abbraccio a tua volta! Ormai dovresti averlo imparato!”
 
Shinji arrossì ulteriormente ed esitò ad alzare le braccia dai fianchi per abbracciare Rei. Il First Children emise un piccolo ‘mmm’ quando lo fece. Asuka strinse i denti e lasciò che la cosa andasse avanti per tutto il tempo che potesse sopportare.


 
Poco prima di chiedere a Wondergirl di lasciarlo andare, Rei alzò la testa e si allontanò da sola dalle braccia di Shinji. “Grazie, Ikari-kun. A quanto pare la mia teoria era corretta. È stato… molto piacevole.” Si voltò verso Asuka.
 
‘Ok, questo è davvero strano. Che poi immagino sia una cosa normale quando c’è di mezzo Wondergirl.” pensò Asuka. Alzò goffamente le braccia per accogliere l’abbraccio di Rei mentre la ragazza dai capelli blu stava entrando nel suo spazio.
 
Era un’esperienza strana e diversa da quella di abbracciare Shinji. Le curve più morbide e il profumo stranamente noto che aveva Rei erano molto diversi dal calore familiare di Shinji. ‘Odora di… LCL?’ constatò Asuka con una certa confusione. Certo, tutti loro avevano spesso quell’odore, ma erano passati giorni dall’ultimo Sync Test e Asuka era molto diligente nello strofinarsi accuratamente sotto la doccia dopo aver eliminato quanto più LCL possibile. A casa era ancora più scrupolosa. La sua vasta gamma di prodotti per il bagno e di bellezza importati dalla Germania non era lì solo per sua vanità. Eliminare l’odore di LCL era una lotta costante.
 
Ma Wondergirl odorava solo di sapone, di giovane ragazza e di LCL. Era semplicemente… strano.
 
‘Oh, smettila di cercare di distrarti Sōryū. Wondergirl non abbraccia poi così male. È una sensazione… piacevole.” Per quanto amasse Shinji, lui era l’unica persona che l’avesse mai abbracciata in quel modo da anni. Quindi avere anche un’altra persona che l’abbracciasse era comunque un’esperienza nuova e piacevole.
 
Rei si allontanò da lei dopo un minuto. “Le mie supposizioni erano decisamente corrette. È stata una sensazione completamente diversa e più complessa rispetto alla mia baseline, con entrambi. Vi ringrazio.”
 
Asuka guardò di nuovo Shinji. Lui fece una piccola scrollata di spalle. ‘Sì beh, non so nemmeno io cosa pensare.’
 
“Ora vorrei vedere voi due. Credo che l’osservazione di entrambi sarebbe molto illuminante per me.”
 
Asuka si voltò di scatto verso Rei. “Aspetta, cosa? Vuoi guardare noi mentre ci abbracciamo?”
 
“Sì.”
 
“Sei impazzita, Wondergirl? Non toccherei questo baka neanche con un palo di tre metri!”
 


“I miei sentimenti per entrambi hanno garantito una serie di reazioni estremamente diverse rispetto alla mia baseline. Credo che i sentimenti che voi due provate l’uno per l’altra produrranno un effetto ancora più marcato. Desidero osservarlo da vicino. Sembra che entrambi ne traiate grande felicità. Desidero sperimentarla anch’io, anche se in questo momento posso farlo solo attraverso l’osservazione.”
 
Asuka lanciò a Shinji un’occhiata di scherno prima di riportare lo sguardo su Rei. “Fammi capire bene. Tu vorresti capire quali forti sentimenti puoi vedere guardando me mentre abbraccio questo baka? E tutto questo perché lo odio?” disse con sarcasmo.
 


“No, perché lo ami.”
 
Asuka dovette fare appello ad anni di training per controllare il suo volto nel tentativo di nascondere la scarica di shock e paura che la attraversò. Riuscì a fare una risata altezzosa. “Ma di cosa stai parlando, First? Io? Innamorata di questo idiota? Sei ubriaca?”
 
“Non sono ubriaca. Tu e Ikari-kun avete una relazione clandestina da diverse settimane. Nutrite intensi sentimenti romantici l’uno per l’altra. Io ne sono…” Rei fece una pausa, visibilmente in difficoltà nel trovare la parola giusta. “Invidiosa.” disse infine.
 
Invidiosa?! Pensi davvero di riuscire a fottermi, Wondergirl?”
 


“Non lo sto facendo, pilota Sōryū. Quello è compito di Ikari-kun.”
 
Il vocio lontano di un gelataio ambulante fu l’unico suono nella loro piccola strada secondaria per un lungo minuto.
 


Shinji si sbloccò per primo. “Hai… hai appena fatto una battuta, Ayanami?”
 
Rei rivolse a lui i suoi occhi rossi. “Ops?” disse. “È venuta male?”
 
“No.” disse Asuka con la bocca asciutta una volta che riuscì a richiuderla. “Non… non sei andata molto lontana dalla realtà.” Si guardò frettolosamente intorno. Sapeva che quelli della Sezione 2 avrebbero dovuto sorvegliarli costantemente a distanza, ma raramente, se non addirittura mai, li aveva visti in azione. Da quello che Shinji aveva detto sul suo primo tentativo di fuga dalla Nerv avvenuto mesi fa, la Sezione 2 aveva impiegato giorni per rintracciarlo, e non era nemmeno andato troppo lontano dalla città. Asuka confidava abbastanza sul fatto che non li stessero osservando ora. “Non… non puoi dire a nessuno di noi, First. Ci… ci separerebbero. Non vogliamo che accada. Per nulla al mondo.”
 
L’espressione di Rei era illeggibile. “Tutti abbiamo i nostri segreti, pilota Sōryū. Tu sei mia amica. Io manterrò i tuoi.”
 


L’improvviso sollievo fece quasi cadere le ginocchia di Asuka. Si mise una mano sul petto per cercare di calmare il battito del suo cuore, che era diventato velocissimo. “Grazie.” Guardò Rei più da vicino. Il più piccolo accenno di sorriso era presente sul suo volto. “Mia amica, eh? Allora basta con questa formalità del ‘pilota Sōryū’. Chiamami solo ‘Asuka’, Wondergirl.”
 
Un piccolo ma sincero sorriso si allargò sul volto di Rei. “Allora ti prego, chiamami ‘Rei’, Asuka.” Fece un piccolo inchino a Shinji. “E anche tu, Ikari-kun.”
 


Shinji arrossì di nuovo. “Aya… Rei. Per favore, chiamami ‘Shinji’.”



Asuka scosse la testa. “Quindi dov’è che ci siamo traditi? Pensavo che oggi fossimo stati abbastanza convincenti.”
 
“Lo siete stati, ma la tua rabbia quando le altre ragazze tentavano di flirtare con Ik… con Shinji era evidente. Inoltre, circa due settimane fa siete tornati entrambi dai ‘servizi igienici’ sorridendo e con addosso l’odore del ripostiglio.” Guardò di nuovo entrambi. “Quindi posso vedervi abbracciati adesso? Desidero osservare questo ‘amore’. Ammicca ammicca ammicca…”
 
Shinji divenne di nuovo di un rosso vivo.
 


Asuka la guardò, poi cominciò a ridere. “Oh, Gott, Wondergirl… ho già capito che dovrò insegnarti tutto anche sull’umorismo, vero?”
 


“Ammicca ammicca ammicca.”

 
FINE DEL CAPITOLO 5

   
 
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