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Autore: ValeDowney    28/11/2022    0 recensioni
Stephanie Strange , brillante laureanda in Medicina alla New York University, comincia a sentire strette le maglie del camice bianco da neurochirurgo che il padre vorrebbe farle indossare. E se il padre è il famoso Doctor Stephen Strange, allora la faccenda si complica
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor Stephen Strange, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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UNA VITA IN GABBIA
 
 


Capitolo XXXI: Il ritorno dello stregone oscuro




 
Jericho e Daniel Drumm erano due fratelli originari di Haiti. Daniel, il primogenito, dopo anni di addestramento a Kamar-Taj, era diventato su nomina dell’Antico, lo stregone supremo del Sanctum Sanctorum di New York.
Jericho, incantato dalla magia del fratello, decise anche lui di intraprendere quest’arte. Così, dopo aver passato dodici anni in America a studiare Psicologia, ritornò ad Haiti. Una volta arrivato nel paese natio, incontrò Papa Jambo, lo sciamano del villaggio dov’erano cresciuti lui e suo fratello.
Papa Jambo lo prese come suo studente e, dopo poco tempo, Jericho divenne molto abile nelle arti mistiche e nei riti voodoo.
Ritornato a New York, si diresse al Sanctum Sanctorum ma, una volta al suo interno, trovò detriti e macerie. Si fece largo tra esse, quando vide un corpo. Ma non un corpo qualunque: si trattava di suo fratello.
Corse subito da lui e, dopo essersi inginocchiato al suo fianco, lo chiamò. Debolmente Daniel aprì gli occhi e, dopo aver focalizzato chi gli stava accanto, fece un piccolo sorriso, dicendo: “Jericho, sei ritornato”.
“Volevo farti una sorpresa ma, a quanto pare, tu l’hai fatta a me. Cosa è successo?” gli domandò.
“Stavo parlando con il Doctor Stephen Strange, un nuovo allievo dell’Antico, quando sono stato attaccato dagli zeloti. A guidarli c’era Kaecilius. Ho provato a difendermi, ma lui è stato più veloce di me” rispose Daniel.
“Sarei dovuto arrivare prima ed aiutarti” disse Jericho.
“Non avresti potuto fare nulla: Kaelicius ed i suoi zeloti erano troppo forti anche per uno come me” disse Daniel. Quando gli venne una forte fitta.
“E quel Doctor Strange? Non poteva darti una mano?” chiese.
“Non gli hanno dato il tempo di reagire” gli rispose.
“Allora cosa è venuto a fare qui, se non ti ha nemmeno aiutato? Ora dove è finito?” domandò Jericho, guardandosi intorno.
“Probabile che Kaelicius e gli altri lo abbiano inseguito” rispose Daniel; poi, dopo che il fratello lo ebbe riguardato, aggiunse: “Promettimi una cosa: non ti far tentare troppo dalle arti mistiche. Parecchi stregoni sono stati consumati dalla magia, finendo con l’impazzire e perdere sé stessi. Non commettere gli stessi errori. Tu devi essere più forte”.
“Ritornerò da Papa Jambo ed imparerò di più” disse Jericho.
“Recati a Kamar-Taj dove l’Antico potrà aiutarti. A me ha insegnato molto” propose Daniel.
“A quanto pare non c’è riuscito con questo Doctor Strange, perché poteva aiutarti, invece di scappare via. È solo un codardo. Vorrà dire che ci penserò io ad affrontare questo Kaelicius” replicò Jericho.
“Non sei ancora pronto. Ti prego, fa come ti dico: è il mio ultimo desiderio. Promettimelo” disse Daniel, allungando una mano. Jericho fu indeciso; poi prese la mano del fratello, dicendo: “Te lo prometto”.
“Ricordati: tu sei il più forte, ma non farti tentare dalla magia oscura” disse Daniel e spirò.
“Ci proverò…fratello” disse Jericho. Rimase lì, ad osservarlo in silenzio, contemplando ciò che gli aveva detto. Poi lo seppellì, non molto distante da lì. Avrebbe tanto voluto riportare il suo corpo ad Haiti, ma non avrebbe mai avuto il tempo necessario.
Si ritrovò a rovistare tra alcuni suoi oggetti, trovando foto di lui, insieme ad alcune persone vestite in modo strano, in un luogo sulle montagne e contornato da templi. In un angolo della foto c’era riportato Kamar-Taj. Fu lì che si recò, arrivandoci qualche ora dopo.
Cercò l’Antico, trovandolo. Si presentò come il fratello di Daniel Drumm, chiedendogli di insegnarli di più sulle arti mistiche. Ma l’Antico non lo accettò: gli disse che in lui non c’era l’equilibrio giusto per imparare e, vedeva nel suo cuore solo tanta rabbia e vendetta.
Jericho insistette, ma l’Antico continuava a rifiutare la sua proposta. L’uomo l’attaccò, ma l’Antico, voltandosi in tempo e portando una mano davanti a sé, lo bloccò con una forza invisibile. Gli disse che lui non avrebbe mai potuto prendere il posto di suo fratello al Sanctum Sanctorum di New York: che quel posto era già destinato ad un’altra persona.
Jericho capì: che quella persona fosse quel Doctor Strange di cui aveva parlato poco prima suo fratello? Non fece in tempo a porre altre domande, che l’Antico, tramite un portale, lo spedì in un altro posto.
Jericho era fuori di sé dalla rabbia e, dopo essersi recato alla tomba di Daniel, disse: “Mi dispiace, fratello, ma l’Antico non ha voluto prendermi come suo studente. Non adempierò alla tua promessa: farò di testa mia e nessuno potrà fermarmi! Troverò questo Doctor Strange e gliela farò pagare cara, per aver causato la tua morte e la mia disgrazia”.
Jericho ritornò ad Haiti, dove uccise senza pietà Papa Jambo. Si recò al tempio del dio Damballah, uccidendo i suoi seguaci e rubando la collana della divinità alla statua, acquisendone i suoi poteri. Si proclamò campione e stregone supremo di Haiti, cambiando il suo nome in quello di Fratello Voodoo.
Una volta ritornato a New York, aprì un negozio di oggetti del Voodoo, in una vecchia abitazione disabitata e, da quel momento, seguì ogni spostamento del Doctor Strange, che era diventato il nuovo stregone supremo del Sanctum Sanctorum di New York.
Con il passare degli anni e, dopo essere sopravvissuto allo schiocco di Thanos, seguì anche Christine e Stephanie, non perdendole mai di vista, così come anche Doctor Strange. Prima o poi quell’uomo avrebbe pagato con la stessa sofferenza che aveva passato lui dopo la morte di suo fratello. L’occasione gli capitò proprio quando, un giorno, la figlia di Strange entrò nel suo negozio.

 
Christine osservava la figlia, i quali occhi erano diventati rossi: “Stephen, cosa sta succedendo a Stephanie?” chiese preoccupata.
“Quel pazzo la sta controllando tramite quella bambolina. Dobbiamo prenderla e distruggerla” rispose Stephen, continuando a guardare Fratello Voodoo, che disse: “Se fossi in te, non lo farei: se distruggerai questa bambolina, potrai dire addio per sempre alla tua dolce figlioletta. Vuoi veramente questo? Perché io lo desidero da molto tempo”.
“Non so di che cosa tu stia parlando! Ti ripeto: non ti conosco!” replicò Stephen.
“Forse tu conoscevi mio fratello Daniel Drumm: è stato lo stregone supremo del Sanctum Sanctorum, prima che tu gli soffiassi il posto. Ma tu eri troppo intento a scappare, piuttosto che aiutarlo a combattere contro Kaelicius ed i suoi zeloti” spiegò Fratello Voodoo.
“Non ho potuto fare nulla: Kaelicius non mi ha dato il tempo necessario per difendere tuo fratello. Non è colpa mia se è morto” disse Stephen.
“Non mentirmi: mio fratello mi ha detto che, poco prima dell’attacco, stava parlando con te! Quindi è colpa tua se non si è potuto preparare a dovere per difendersi” ribatté Fratello Voodoo.
“Tuo fratello aveva predetto il loro arrivo tramite il piano astrale. Mi ha detto di non seguirlo: che non potevo competere con loro. Non l’ho ascoltato: volevo aiutarlo. Così sono sceso per la scalinata, ma non ho nemmeno fatto in tempo a compiere nulla, che Kaelicius lo ha ferito mortalmente con una lama di vetro. Tuo fratello era un grande stregone supremo” spiegò Stephen.
“Sì, lo era e tu non sarai mai come lui! L’Antico ha solamente sbagliato a prenderti come studente, perché con me si è rifiutata! Ha detto che non c’era l’equilibrio giusto per imparare e vedeva nel mio cuore solamente rabbia e vendetta. L’ho implorata di insegnarmi di più sulle arti mistiche, ma mi ha rigettato, dicendomi che il posto lasciato libero da mio fratello, era già destinato ad un’altra persona. Ho capito che si riferiva a te: il prediletto appena arrivato. Il dottore arrogante che pensava solo ai soldi, a sé stesso e non alle altre persone. Perché te e non me? Cosa avevi di diverso rispetto a me? Cosa ci ha visto in te l’Antico, da prenderti senza problemi?” replicò Fratello Voodoo.
“Ti sbagli: l’Antico mi ha cacciato. Non voleva insegnarmi. Ma io sono rimasto, finché non mi ha preso. Diceva che non avevo speranza; che ero troppo caparbio; arrogante; ambizioso: tutte cose che aveva già visto. Vuoi che vada avanti o ti è sufficiente per capire che ero un caso perso?” spiegò Stephen.
“Eppure sei diventato lo stregone supremo” disse Fratello Voodoo.
“No, ho perso il titolo durante i cinque anni che sono stato spazzato via dallo schiocco” disse Stephen.
“Non mi interessa, perché mio fratello è morto per causa tua! Ma io ti farò soffrire, come tu hai fatto con me!” ribatté Fratello Voodoo e sussurrò qualcosa nell’orecchio della bambolina. Stephanie avanzò verso di lui. Christine cercò di fermarla, mettendole una mano sulla spalla, ma la ragazza si voltò: prese la mano della madre, girandogliela. Christine urlò per il dolore e, successivamente, Stephanie la fece volare a terra tramite una magia invisibile. Poi si voltò e proseguì il suo cammino. Una volta di fronte a Fratello Voodoo, si voltò verso i genitori, creando due scudi dorati.
Stephen si inginocchiò al fianco di Christine, sorreggendola: “Come stai?”.
“Cosa è successo a nostra figlia?” domandò.
“Te l’ho detto: tramite quella bambolina, ora è sotto il controllo di quell’uomo. Devo cercare di sottrargliela e trovare un modo di spezzare il maleficio” rispose Stephen.
“Cerca di non fare del male a Stephanie” disse Christine.
“Tenterò e, se non riuscirò a liberarla, passerò alle maniere forti” disse Stephen e, con una mano, si toccò la pietra nell’Occhio di Agamotto, che brillò. Poi aiutò Christine a rialzarsi e la donna gli disse, mettendogli una mano sulla guancia: “Mi raccomando, stai attento”.
Stephen mise una mano su quella di lei; poi si voltò e, compiendo qualche passo, disse: “Riconsegnami mia figlia e finiamola qui”.
“Non è colpa mia se tua figlia non ha avuto il coraggio di utilizzare la pozione che le avevo preparato. Comunque ho ottenuto lo stesso ciò che volevo e lei non avrebbe mai dovuto venire nel mio negozio” disse Fratello Voodoo.
“Emmm…veramente l’idea è stata nostra” disse Irwin, uscendo dal cespuglio insieme a Ned, che aggiunse: “Sì, siamo stati noi a convincerla ad andare da lui”.
“Quando accade qualcosa di brutto, ci siete sempre voi due di mezzo! Una volta che avrò finito qui, sappiatelo che non ve la farò passare liscia!” replicò Stephen, guardandola. Poi, rivolse lo sguardo in avanti e, facendo scomparire uno scudo, creò una catena dorata che lanciò verso Stephanie. La ragazza si protesse, per poi lanciare uno dei due scudi verso di lui. Stephen lo evitò, così come chi era accanto a lui e lo scudo si andò a conficcare nel tronco di un albero.
“Cerchiamo di non fare danno a chi ci sta intorno” disse Stephen e, dopo aver mosso le mani, creò la dimensione specchio, inglobando lui, Stephanie e Fratello Voodoo.
“Pensi davvero che rinchiudendoci nella dimensione specchio, abbia meno potere?” chiese Fratello Voodoo.
“Non commetto gli stessi errori due volte. Così facendo, anche io avrò più potere” rispose Stephen.
“Non farmi ridere: così non sei nulla” disse Fratello Voodoo.
“Infatti, non hai ancora visto il meglio di me” disse Stephen e, dopo aver fatto un sorriso malizioso, estrasse la pietra dall’Occhio di Agamotto. La guardò brillare; poi spostò lo sguardo su Stephanie, dicendole: “So che ora non mi capirai: mi dispiace molto per tutta la fatica che hai fatto per prendere questa pietra, ma è l’unico modo per salvarti. Perdonami, cucciola mia” e, formando una fiamma nera, distrusse la pietra.
I suoi occhi divennero rossi, così come le vesti e la cappa assunsero il colore nero. Di Stephen non c’era rimasto più nulla: lo stregone oscuro era ritornato.
“Finalmente ora ci divertiremo” disse Fratello Voodoo; poi aggiunse: “Va, giovane Strange ed attacca tuo padre” e Stephanie andò all’attacco, creando due catene dorate.
“Odio dover combattere contro le belle ragazze, soprattutto se si tratta di mia figlia” disse Stephen e, lui stesso creò una catena dorata, “prendendo” quelle di Stephanie. La ragazza tirò, ma lo stregone supremo tirò ancora più forte, facendola cadere davanti a sé. Quindi ne approfittò per andare verso Fratello Voodoo. Questi cercò di attaccarlo, ma Stephen lo prese per il collo, sollevandolo a mezz’aria ed iniziando a stritolarlo.
“Non ti vergogni a nasconderti dietro a mia figlia? Abbi il coraggio di affrontarmi senza dover ricorrere agli altri” ribatté Stephen.
“Come vuoi tu ma, almeno, dammi il tempo di preparare la mia arma” disse Fratello Voodoo, facendo un piccolo sorriso e, lentamente abbassò la mano verso la bambolina che teneva in cintura.
Stephen se ne accorse e, in uno scatto veloce, con l’altra mano gli rubò la bambolina. Poi lasciò andare Fratello Voodoo e disse: “Vediamo come ti comporterai da adesso in poi” e, creando una fiamma nera, bruciò la bambolina.
Dall’esterno della dimensione specchio, Christine vide cosa Stephen stava facendo, quindi gli gridò: “No, Stephen, non farlo! Così ucciderai Stephanie!”.
“Non credo che la stia uccidendo, anche perché Stephanie dovrebbe bruciare” disse Ned. In effetti, alla ragazza non stava accadendo nulla ma, una volta che la bambolina fu carbonizzata del tutto, aprì gli occhi; si guardò intorno e, vedendo suo padre con i vestiti neri, domandò: “Papà, cosa hai fatto?”.
Stephen si voltò e, senza risponderle, con una forza invisibile la fece volare fuori dalla dimensione specchio. Atterrò accanto agli altri.
“Tesoro stai bene?” le chiese preoccupata Christine.
“Che cosa è successo?” domandò.
“E’ una storia un po' lunga, ma per farla breve quell’uomo pazzo aveva creato una bambolina voodoo con le tue sembianze. Eri totalmente sotto il suo controllo e tuo padre non poteva attaccarti. Così credo che abbia distrutto la sua pietra, facendo ritornare lo stregone oscuro. Poi lui ha carbonizzato la bambolina, liberandoti. Però c’è una cosa che non capisco: se quell’uomo, tramite la bambolina, poteva farti del male, come mai quando è stata bruciata da tuo padre, non ti è accaduto nulla?” spiegò Ned.
“Per il semplice motivo che, quando due magie sono uguali, non hanno effetti diversi” disse Irwin. Gli altri lo guardarono in modo strano; quindi Irwin aggiunse: “Il voodoo è ritenuto magia oscura, così come anche quella di tuo padre, ora che è ritornato ad essere lo stregone oscuro. Probabilmente lui già sapeva che questa sarebbe stata l’unica soluzione per rompere il maleficio che incombeva su di te tramite quella bambolina ma, così facendo, ha sacrificato la sua parte buona”.
Stephanie si alzò, aiutata dalla madre e, mentre guardava con paura suo padre e Fratello Voodoo che combattevano, mentre tutto intorno a loro – ma restando nella dimensione specchio – regnava distruzione e caos, disse: “Che cosa ho combinato?”.
Stephen e Fratello Voodoo continuavano ad attaccarsi a vicenda, quando Stephen scaraventò a terra l’avversario. Lo stregone oscuro avanzò verso di lui e, prima che potesse attaccarlo nuovamente, Fratello Voodoo riuscì a far comparire un lungo bastone, sopra la cui cima era presente un cristallo verde. Parò il colpo, facendo indietreggiare Stephen. Quindi si rialzò.
“Iniziavo ad annoiarmi: meno male che hai ancora qualche altro asso nella manica” disse Stephen e ritornarono a combattere.
“Dobbiamo cercare di far ritornare Stephen quello di prima. Qualche idea?” disse Christine.
“Ci servirebbe un’altra pietra per poter rinchiudere nuovamente la sua parte malvagia, ma non abbiamo molto tempo per andarla a cercare” disse Ned.
“Non per forza serve una pietra: le entità malvagie possono essere intrappolate anche all’interno di altri oggetti che riescano a contenerle” spiegò Irwin.
“Perfetto, allora ritorniamo al negozio dell’uomo strano e rubiamogli qualche oggetto che ci potrà servire” disse Ned.
“Nel frattempo che andiamo e torniamo, papà lo avrà già fatto fuori. Dev’essere qualcosa a portata di mano” disse Stephanie. In quel momento, a Ned venne in mente che, effettivamente, possedeva un oggetto. Dalla tasca dei pantaloni, estrasse quindi il medaglione con sopra stilizzato il pitone. Lo mostrò agli altri.
“Credete che questo possa funzionare?” chiese Ned. Stephanie lo prese in mano; l’osservò e, prima che gli altri potessero fermarla, corse verso suo padre e Fratello Voodoo.
“Stephanie, torna qua” la richiamò Christine e cercò di seguirla, ma venne trattenuta da Ned ed Irwin. Quest’ultimo le disse: “E’ pericoloso”.
“È pericoloso anche per Stephanie. Vi prego, lasciatemi andare a fermarla” disse Christine.
Stephanie continuava a correre. Era quasi arrivata, quando un forte incantesimo ruppe la dimensione specchio. La ragazza si fermò, cercando di proteggersi con le braccia, ma tutti i frammenti stavano finendo contro di lei, quando qualcuno si mise di fronte a lei: tolse le braccia, per vedere il padre che la guardava, facendole da scudo.
I due si guardarono in silenzio e, una volta che frammenti di vetro finirono, Stephen si voltò, tenendo sempre dietro di sé la figlia. Davanti a loro, Fratello Voodoo era pieno di graffi che sanguinavano. Puntò il bastone contro di loro: “Pensi che sia finita? Non mi sconfiggerai così facilmente!”.
“Stephanie ritorna da tua madre” le disse Stephen.
“Voglio aiutarti” disse Stephanie.
“Ho detto torna da tua madre! Ora!” replicò Stephen, voltandosi verso di lei. Stephanie non fece in tempo ad andarsene, che Fratello Voodoo, lanciò loro un incantesimo tramite il cristallo verde. Stephen e Stephanie caddero in avanti ed il medaglione si ruppe in due. Al suo interno vi era una pietra di colore nero. Stephanie la prese in mano, osservandola. Guardò il padre, avvicinandosi a lui. Stephen osservò l’oggetto che la figlia teneva in mano. Spostò di lato lo sguardo, per poi alzarsi e fronteggiare Fratello Voodoo. Stephanie se ne rimase a terra, guardandoli.
“Ti do due opzioni: o te ne vai, oppure morirai per mano mia” disse Stephen.
“Io voglio solo vendetta per mio fratello!” ribatté Fratello Voodoo.
“Allora morirai” disse Stephen. I due si stavano per lanciare un incantesimo, quando Stephanie si mise in mezzo a loro, mettendo la pietra davanti a sé. L’incantesimo di Fratello Voodoo colpì l’oggetto, facendo uscire da esso Damballah, il dio dalle sembianze di un pitone. Questi sibilò verso Fratello Voodoo, il quale inginocchiandosi disse: “Potente Damballah, abbi pietà di me: non era mia intenzione derubarti della tua collana, ma sono stato costretto. La mia sete di rabbia e vendetta mi ha fatto prendere decisioni sbagliate. Ti prego, risparmiami” ed alzò lo sguardo.
Damballah lo guardò; sibilò e, volando verso Fratello Voodoo, lo avvolse, facendolo scomparire in una luce dorata. Poi si fermò di fronte ai due Strange, soffermando lo sguardo su Stephanie: abbassò il capo, per poi ritornare dentro la pietra, che brillò.
Stephanie andò di fronte a Stephen, guardandolo. Questi disse: “Fa ciò che ritieni giusto”. Stephanie sorrise, per poi mettere la pietra nera all’interno dell’Occhio di Agamotto, che la inglobò. Gli occhi di Stephen ritornarono azzurri, così come le vesti del colore precedente. Gli altri andarono da loro.
“Stephen, come ti senti?” domandò Christine.
“Bene. Mi sento bene. Come se ora ci fosse un equilibrio anche con la mia parte malvagia” rispose Stephen.
“Forse questa nuova pietra è più potente dell’altra e probabile possa far uscire la tua parte malvagia, senza che essa reca ingenti danni. Speriamo che non si crepi” disse Stephanie.
“E dire che tutto questo poteva essere mio. Sono stato io ad acquistare quel sasso colorato” disse Ned. Stephen lo guardò – così come puntò lo sguardo anche su Irwin – per poi dire: “Pensavo di essere stato abbastanza chiaro quando dissi che non vi volevo più accanto a mia figlia ma, a quanto pare, quello che dico per voi non ha senso. Ma, per questa volta, chiuderò un occhio, perché se non fosse stato per voi, forse non avrei mai trovato l’equilibrio con la mia parte malvagia. La prossima volta, prima di recarvi da qualche uomo pazzo che fa magie con il voodoo, parlatene con me” e Ned ed Irwin annuirono.
“Sapete, forse una sera di questi, solo noi tre potremo andare fuori a cena. Che ne dite?” propose Christine. Stephanie e Stephen si guardarono e, riguardando Christine, Stephen disse: “Sì, direi che è un’ottima idea”.
“Come ai vecchi tempi” aggiunse sorridendo Stephanie.






Note dell'autrice: Buona sera ed eccomi con un nuovo capitolo ed il ritorno del signore oscuro. Ma sembra che ora finalmente (forse) Stephen ebbe trovato un equilibrio con lei, grazie ad una nuova pietra più potente (e speriamo che questa non si distrugga e si crepi facilmente come l'altra)
Vi sta piacendo la storia? Vi voglio ricordare che Stephanie è ancora in possesso dell'altra boccetta che Fratello Voodoo (magari non è nemmeno morto) le ha consegnato per viaggiare dall'altro Peter e, chissà che il multiuniverso non arrivi prima del previsto per il nostro caro dottore.
Volevo ringraziare per le bellissime recensioni; per chi ha messo la storia tra le preferite; tra le seguite o chi semplicemente è passato di qua
Grazie anche ai miei recensori veterani ed alla mia carissima amica Lucia
Vi auguro un buon proseguimento di serata (più una buona notte visto l'ora) ed un buon proseguimento di settimana
Ci sentiamo al prossimo capitolo
Un forte (e caldo) abbraccio
Valentina

 
 
 
 



 
  
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