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Autore: Milly_Sunshine    29/11/2022    0 recensioni
Si sta avvicinando il quarantesimo anniversario di quando la Scuderia Martinelli - una squadra impegnata in diverse categorie automobilistiche negli anni '70 e '80 - trionfò alla 24 Ore di Le Mans. L'ex pilota Adriano Fabbri, ormai ultrasessantenne, viene invitato a prendere parte a un evento celebrativo, al quale dovrebbe essere presente anche l'ex compagno di squadra Giorgio Montani, che non vede da oltre trent'anni e con cui ha interrotto ogni rapporto in seguito a un incidente controverso e a polemiche mai chiarite. Poche settimane prima, tuttavia, Giorgio gli fa sapere, tramite il proprio figlio, che non potrà prendere parte alla celebrazione a causa di problemi di salute e che vorrebbe incontrarlo per raccontare finalmente la sua versione dei fatti sulle controversie di tanti anni prima, che portarono a uno stravolgimento totale della propria vita e anche alla rottura con la storica fidanzata Valentina, con la quale Adriano è rimasto in rapporti di amicizia. Racconto pubblicato anche sul mio blog e su un forum.
Genere: Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'altra stagione era terminata, venendo consacrata per sempre alla memoria del motorsport. La situazione era mutata, ma da uno sguardo esterno sarebbe stato difficile percepirlo. Le vittorie, i tanti risultati di spessore e il fatto di avere lottato fino quasi alla fine per il titolo mondiale erano difficili da percepire, così come chi, dall'esterno, avesse visto Valentina seduta allo stesso tavolo di Martinelli avrebbe potuto pensare che nemmeno per lei fosse cambiato molto rispetto a un anno prima. Invece era cambiato tutto e, seppure inizialmente fosse stata riluttante a prendere parte all'evento, aveva accettato. Ormai era la nuova fidanzata di Arturo Martinelli e, una volta ultimate le pratiche del suo divorzio, che stavano procedendo a tempo record, avrebbero iniziato a progettare il proprio futuro.
Adriano era seduto al loro stesso tavolo. Le faceva uno strano effetto essere accanto a lui, che conosceva bene gli sviluppi della sua vita privata. Si era sentita un po' in imbarazzo, almeno all'inizio, ma poi si era detta che non aveva niente da nascondere. Aveva il diritto di rifarsi una vita, dopo la fine della relazione con Giorgio, così come ce l'aveva Arturo Martinelli dopo la separazione dalla moglie.
Iniziò a comportarsi con naturalezza, scambiando ogni tanto anche qualche parola con l'amico - del resto non c'era molto da fare conversazione con gli altri presenti che, come al solito, si stavano rivelando di una noia mortale. Valentina non vedeva l'ora che si togliessero di torno e fu accontentata. Subito dopo l'ultima portata, le capitò di rimanere al tavolo da sola insieme ad Adriano: Martinelli e i suoi finanziatori si erano allontanati per andare a parlare con altra gente del loro rango.
«Finalmente» commentò Adriano, guardando verso di lei. «Senza offesa, ma Martinelli e quegli altri tizi mi stavano facendo addormentare.»
«Meno male che li ha portati via» convenne Valentina. «Deve essersi accorto che non ne potevo più.»
«Da quando ci sei tu nella sua vita, Martinelli sembra avere preso consapevolezza che non tutti sono interessati alle chiacchiere della gente che frequenta» ribatté Adriano. «Se non altro un miglioramento l'ha fatto.»
Valentina avvampò, spiazzata. Non sapeva cosa dire.
Per fortuna, Adriano proseguì: «Mi fa piacere che siate felici insieme. Certo, se fossi stato al posto tuo avrei puntato a una persona più giovane, ma la scelta è tua.»
«La differenza di età non mi pesa» replicò Valentina. «Anzi, almeno sono sicura di avere accanto un uomo che si comporti da adulto. Tu, invece? Hai trovato finalmente l'anima gemella?»
Adriano rise.
«No, nessuna anima gemella per me, ormai dovresti saperlo bene.»
«Lo so, purtroppo, infatti non faccio altro che sperare che prima o poi tu metta la testa a posto.»
«Ho già la testa a posto. Non c'è bisogno di fidanzarsi per avere un senso nella vita.»
Valentina gli strizzò un occhio.
«Sono meglio le donne sposate?»
«La maggior parte non lo erano.»
«La maggior parte non le ho mai conosciute.»
«Ufficialmente non ti ho neanche mai presentato quella sposata.»
«Però so benissimo chi fosse.»
Adriano ridacchiò.
«Non hai prove.»
«Non ho prove e non mi interessa averne» puntualizzò Valentina. «Non voglio farti la predica per il modo in cui salti da un letto all'altro.»
«Stai esagerando. Non salto da un letto all'altro.»
«Giorgio l'ha sempre affermato.»
«Giorgio ha sempre avuto l'abitudine di travisare le cose.»
«Io, però, ricordo bene come andò a finire con quella ragazza che avevi conosciuto a Monza qualche anno fa. Sembrava dovesse essere la donna della tua vita, invece poi l'hai messa da parte da un momento all'altro.»
Adriano abbassò lo sguardo.
«Parli di Anna?»
«Sì, mi pare si chiamasse proprio Anna» confermò Valentina. «Giorgio me lo disse subito che tra voi sarebbe durata meno di un mese... e infatti andò proprio così.»
«Giorgio aveva la malsana abitudine di non farsi mai i cazzi suoi» replicò Adriano, con freddezza, «Anche se ci aveva visto giusto. Anna non era la persona giusta per me.»
«Mi sta venendo il dubbio che non ci sia una persona giusta per te.»
«E io ti ho detto che non è un problema, non sento l'esigenza di avere una relazione stabile. Dopotutto perché dovrei? Che senso ha avere una compagna che mi aspetta a casa ogni fine settimana, con la consapevolezza che potrei non tornare indietro?»
«Sei troppo disfattista» obiettò Valentina. «Non siamo più negli anni '50 o '60. Voi piloti dei giorni nostri entrate nell'abitacolo con la ragionevole probabilità di uscirne vivi.»
«Ma non sempre va a finire così. Tutto può andare storto all'improvviso. Non voglio accanto a me una persona che debba portare addosso questo peso. Quando la mia carriera finirà, allora magari sarà tutto diverso.»
«Nessuno di noi ha la certezza di arrivare vivo al giorno dopo, si può morire ovunque. Non ha senso rinunciare a ciò che potrebbe farci stare bene per paura che la persona che amiamo debba vivere senza di noi. Te lo dico perché sono stata per tanti anni fidanzata con un pilota. Non era un peso per me. Amavo Giorgio e, ai tempi, non mi sono mai messa dei problemi.»
«Però è finita male.»
«Non certo per i pericoli dell'automobilismo... anche se, in un certo senso...» Valentina sospirò. «Lo sai che si è sposato con Emanuela Colombo?»
Giorgio alzò lo sguardo, fissandola con gli occhi spalancati.
«Si è sposato?!»
«Sì, in gran segreto e senza invitati a parte i testimoni, ma le notizie volano» gli riferì Valentina. «La Colombo è anche in evidente stato di gravidanza. Non so con esattezza da quanto tempo sia incinta, ma sicuramente da prima che io e Giorgio ci lasciassimo. Quindi Giorgio è sempre tornato a casa vivo - e spero continui a tornare sempre a casa vivo, nonostante tutto - ma il fatto di passare più tempo con la squadra e con l'addetta stampa piuttosto che con me ha contribuito alla fine, per noi.»
«È proprio una testa di cazzo. Mi dispiace... e soprattutto mi dispiace per non essermene accorto prima.»
«Cosa c'entri tu?»
«Quando mi hai detto che mi eravate lasciati, sono anche andato a parlargli. Gli ho detto che, se aveva qualche problema, si poteva confidare con me, che potevo cercare di aiutarlo. Pensavo fosse lui il problema.»
«Infatti lo era.»
«Sì, certo, ma non intendevo questo. Credevo ci fosse di mezzo il suo stato psicologico, o qualcosa del genere, non che andasse a spargere figli in giro quando era ancora fidanzato con te. Non c'è che dire, si rivela una delusione sotto tutti gli aspetti.»
«Mi fa piacere che anche tu te ne sia accorto. Quell'incidente è stata davvero una porcheria.»
«Quell'incidente è stato un incidente, o almeno credo.»
«Dice così anche Arturo.»
«Lo so. Martinelli sembra convinto che Giorgio volesse semplicemente sdoppiarsi, convinto di essere più veloce di me. Dice che lo conosce, come pilota, e che non causerebbe mai casini di proposito.»
«Allora perché ti ha aggredito quando gli hai chiesto spiegazioni?»
«Vedo che Martinelli ti riferisce tutti i dettagli più scabrosi, e sempre con la narrativa che più gli fa comodo.»
Valentina insisté: «Se fosse stato solo un incidente, Giorgio si sarebbe scusato per quello che era successo.»
«Infatti conto sulla speranza che prima o poi decida di farlo» rispose Adriano. «Mi aspetto che rinsavisca.»
«Non succederà» insisté Valentina. «Ormai ha dimostrato di che pasta è fatto. Più lontano lo tieni e meglio è.»
«Non corro pericoli.»
«Chi può dirlo. Quell'incidente poteva finire davvero male.»
«Ne sono consapevole, ma non perché poteva finire male significa che ci sia qualcosa di più di quello che tutti hanno visto. Certo, la reazione di Giorgio lascia pensare male, ma mi auguro che un giorno possa spiegarmi le sue ragioni.»
   
 
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