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Autore: ValeAlcazar    05/12/2022    1 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PER SEMPRE capitolo 32 UNA QUESTIONE SPINOSA CASERMA DELLA GUARDIA, PARIGI Estate 1810 Anche se a bassa voce il commento del soldato non sfuggì ad Isabelle, che a passo marziale si diresse verso di lui piazzandovisi davanti. -"Se hai qualcosa da dire abbi almeno il coraggio di dirmelo guardandomi in faccia, e se ciò non bastasse sono disposta anche a misurarmi con te, così constateranno chi ha la gonnella tra noi due."- Alain e Mathieu non avevano dubbi che Isabelle, prima di prendere provvedimenti disciplinari, avrebbe dato una dimostrazione di quello che era e di come si sarebbe fatta rispettare. -"Maggiore..."- la chiamò Alain andandole incontro -"fagli vedere quello che vali piccola. Si dovrà ricredere il bamboccio"- gli sussurrò in tono confidenziale facendogli l'occhiolino e un sorriso dei suoi. Mathieu la guardò con occhi innamorati, sapeva di cosa era capace la sua Isabelle e le fece sentire il suo appoggio anche se non con un po' di preoccupazione, in ogni caso sarebbero intervenuti sia lui che Alain se la cosa fosse degenerata. Un brusio adesso la faceva da padrone in Piazza d'armi. I Soldati iniziavano a scommettere su chi avesse avuto la meglio sull'altro, non avevano dubbi che il Maggiore Grandier ne sarebbe uscita vittoriosa e il malcapitato oltre alla sonora lezione avrebbe avuto anche un po' di tempo per riflettere in cella di rigore per qualche settimana. -"Allora Soldato Husset, sei pronto o ci hai ripensato?"- disse Isabelle con tono di sfida -"Quando volete Maggiore, non riuscirete a battermi, questo ve lo garantisco."- rispose il soldato con un sorriso sghembo -"Vedremo soldato, vedremo."- Il soldato Husset si lanciò con un affondo che Isabelle parò con facilità. Gli addestramenti con Oscar e André, qualche mossa astuta insegnatole da Alain quando ancora era soldato semplice, faceva di Isabelle una spadaccina degna erede della famiglia di cui faceva parte. Husset non si arrese anche se rimase interdetto da come, con agilità, Isabelle aveva parato il suo affondo. Si lanciava su di lei senza neanche darle il tempo di poter studiare le sue mosse, ma non ne portava a segno neanche uno. Troppo esile e agile per lui che invece era di corporatura robusta. Dopo vari colpi Isabelle vedendo il suo avversario ormai stanco, si lanciò su di lui e con una stoccata lo ferì alla mano destra facendogli cadere la spada. I soldati che erano in Piazza d'armi urlavano di gioia perché il Maggiore Grandier aveva avuto la meglio sul novellino, che non potè fare altro che accettare la sconfitta. Come si supponeva finito lo scontro Isabelle fece chiamare nel suo ufficio il soldato Husset, non dopo avergli fatto medicare la ferita infertogli alla mano destra e comunicargli la punizione per insubordinazione, due settimane di cella di rigore dopo il lavoro nelle scuderie, che consisteva nella pulizia dei vari alloggiamenti dei cavalli. Alain e Mathieu si congratularono con Isabelle per come aveva gestito lo scontro, non avevano dubbi su come sarebbe finita. Finalmente quella giornata era giunta al termine e Isabelle rientrò a Palazzo Jarjayes sotto consiglio di Alain, avrebbero coperto loro il turno che toccava a lei. Giunta a Palazzo cercò subito i suoi genitori, voleva raccontare loro cosa quel giorno era successo in Caserma, ed avere dei consigli in più sulla faccenda. André aveva visto dal balcone di camera il rientro della figlia e stava per recarsi nel salone, quando se la ritrovò nel corridoio. La invitò ad entrare nel salottino attiguo alla camera non prima di aver dato disposizioni di preparare la vasca da bagno in camera di Isabelle. -"Padre, ho bisogno di parlare con entrambi...dov'è mia madre?"- -"Sarà quì a momenti, è andata giù a dare disposizioni per la cena, è successo qualcosa in caserma."- -"Tranquillo padre, niente che non sono riuscita a risolvere, ma vi racconterò tutto quando anche mia madre sarà quì."- Nel frattempo Oscar entrò in camera e con sorpresa trovò André e la figlia seduti sul divanetto che l'attendevano. Notò subito la faccia pensierosa e preoccupata di André mentre Isabelle era rilassata. -"Andrè cos'è quella faccia, che succede?"- chiese -"Oscar, Isabelle vuole parlarci di qualcosa che è successa oggi in Caserma."- rispose con il tono di voce preoccupato -"Tutto bene bambina mia? Dicci che è successo?"- Isabelle con dovizia di particolari racconto l'accaduto e l'epilogo di tutta la faccenda. André e Oscar erano rimasti sorpresi, soprattutto Oscar. Aveva avuto tra le mani il plico e aveva letto quello che il Soldato Gaspar Husset aveva compiuto in Accademia, era un buon elemento, quando Husset chiese di essere mandato in quella Caserma di Parigi, Oscar non aveva esitato un attimo ad accogliere la richiesta. Fu orgogliosa di Isabelle e di come aveva gestito l'insubordinazione di Husset. Poi si alzò avvicinandosi ad André, che era rimasto interdetto da tutto quello che Isabelle aveva appena raccontato loro e posandogli una mano sulla spalla Oscar disse -"Isabelle anch'io devo parlarti. Ho intenzione domattina di convocare Mathieu al Comando Generale, vorrei elevarlo al grado di Colonello per così prendere il comando della Caserma al posto di Girodelle. Mi rendo conto che è una grossa responsabilità, ma credo che sia arrivato il momento per lui di avere un posto di Comando. È un'ottimo militare, così tu potrai sgravarti dal peso di mandare avanti la caserma, anche se sia tuo padre che Mathieu e Alain ti aiutano non poco. Che ne dici Isabelle, pensi che Mathieu accetterà l'incarico?"- -"Non saprei madre, non abbiamo mai parlato di un'eventuale promozione."- -"Va bene bambina mia, va in camera tua a fare un bagno rilassante, ti aspettiamo per la cena."- -"Vi ringrazio madre, ma vi dispiace se ceno in camera mia e non con voi in sala da pranzo? Mangerò qualcosina e poi vorrei dormire, sono settimane che non dormo comodamente e mi ci vorrebbe un sonno ristoratore."- -"No no fai pure, intanto domani ti metto di riposo così verrai anche tu al Comando con Mathieu."- -"Grazie madre, buonanotte."- -"Buonanotte piccola mia."- e salutando con un bacio i genitori Isabelle si congedò da loro. -"Che pensi André, sei rimasto stranamente zitto"- chiese Oscar guardando André che sembrava quasi essersi estraniato da tutto. -"Non ho dubbi sull'operato di Isabelle e sul suo valore, l'abbiamo addestrata noi ed è determinata e tenace proprio come sua madre."- disse sorridendole -"Ma a questo punto vorrei davvero che lasciasse la vita militare anche se non sarà semplice, vorrà far carriera come te Oscar, ne sono certo. Spero tanto che dopo il matrimonio lasci."- disse con voce triste -"Vedrai lascerà, la convinceremo insieme. Su adesso ceniamo, penseremo tutto al momento opportuno."- Quella mattina Oscarsi alzò prima del solito, si era affacciata al balcone di camera sua con ancora la veste da notte e scalza, voleva godere della frescura e del silenzio del mattino prima che il Palazzo prendesse a vivere tra tutte le incombenze quotidiane, vedere sorgere il sole la rilassava e l'aiutava a schiarire le idee. Aveva gravosi impegni che l'attendevano quella mattina in ufficio. Non era certa che Mathieu accettasse l'incarico di Colonnello per prendere il comando della caserma, ma ciò che maggiormente la impensieriva era come dire a Girodelle che lo cogedava. Era stato un ottimo elemento e un valido sottoposto su cui contare in tutti quegli anni, ma ultimamente sembrava non avere più la voglia di continuare quella vita. Lo vedeva spento e privo di qualsiasi voglia di fare, per cui era giunta alla conclusione che la soluzione era metterlo in congedo. André svegliatosi, si accorse che Oscar non era più a letto accanto a lui, dopo essersi stiracchiato un po' la raggiunse abbracciandola da dietro. -"Siamo mattiniere mio bel Generale, a cosa stai pensando? Dai torniamo a letto fa freschino, ti prenderai un bel malanno. Vieni qui amore mio"- la strinse ancora più forte a sé per farle sentire il tepore del suo corpo ancora caldo. Oscar appoggiò la schiena sul petto ampio di André che sebbene avesse già 56 anni era ancora statuario e ben definito, frutto degli allenamenti che ancora faceva. -"Che cosa c'è Oscar dimmelo?"- insistette André -"Tranquillo, niente di grave. Pensavo di congedare Girodelle, vedo che anche dopo tanti anni fatica ad adattarsi alla vita della caserma dei Soldati della Guardia ma non so se la prenderà bene."- rispose Oscar portando indietro la testa appoggiandola sulla spalla di André. -"Non riesci a trovare un'altra sistemazione? Potresti cambiargli caserma, magari una meno impegnativa per lui."- suggerì André -"Potrebbe essere una soluzione. Farò scegliere a lui cosa vuol fare, io gli proporrò o un'altra caserma o se non se la sente più di fare la vita militare di potersi congedare. Grazie André."- -"Sempre a sua disposizione mio bel Generale. Adesso però torniamo dentro."- prese Oscar tra le braccia, dopo averla baciata si diresse verso il letto per stare ancora abbracciato a lei finché non fosse arrivata l'ora di scendere per la colazione e poi recarsi Oscar al Comando Generale e André in Caserma e affrontare la lunga giornata con gl'impegni prefissi. COMANDO GENERALE DEI SOLDATI DELLA GUARDIA Oscar nel suo ufficio attendeva Isabelle e Mathieu per esporre a quest'ultimo il grado di Colonnello e prendere cosi il Comando della caserma. Arrivati al Comando Generale Mathieu e Isabelle si fecerò annunciare per parlare con Oscar che li fece accomodare immediatamente. -"Ditemi Signor Generale, ai vostri ordini."- disse Mathieu mettendosi sull'attenti. -"Sedetevi ragazzi. Ho preso delle decisioni Mathieu che ti riguardano, ma voglio sapere cosa ne pensi. Sei libero di scegliere se accettare o no...vengo al dunque. Voglio nominarti Colonnello e cosi darti la guida della caserma, mi sembri adatto a questo ruolo vista la tua preparazione all'Accademia Militare, che ne dici?"- Mathieu sgranava gli occhi. Stava per diventare Colonnello a guida di una caserma, pensò a cosa avrebbe fatto subito dopo la nomina ufficiale della nuova carica, avrebbe chiesto ad Isabelle di sposarlo, gli occhi gli s'illuminarono di gioia. Sì, era deciso, così rispose ad Oscar -"Vi ringrazio Signor Generale, sono felice di accettare la vostra proposta, non vi deluderò statene certa."- -"Bene, sono contenta. Non ho dubbi che farai un ottimo lavoro, altrimenti non avrei preso questa decisione. Congratulazioni Colonnello LaBorde, la cerimonia si terrà tra qualche settimana, devo sistemare un'altra faccenda prima, mi dispiace farti aspettare tanto prima di ufficializzare la nomina.-" si premurò di dirgli Oscar -"Non preoccupatevi, prendete tutto il tempo che vi serve per sistemare le cose, non ho nessuna fretta."- -"Va bene, allora vi lasciamo al vostro lavoro madre...ci vediamo più tardi."- salutò Isabelle dopo averla abbracciata -"A dopo ragazzi."- Mathieu prima di congedarsi fece il saluto militare e uscì con Isabelle dall'ufficio. Ora ad Oscar aspettava la questione più gravosa. Aveva voluto anche André al suo fianco per comunicare le sue decisioni a Girodelle, l'aveva raggiunta dopo il suo turno di guardia, aveva incontrato Mathieu e Isabelle per i corridoi che gli comunicarono l'avvenuta promozione. Dopo essersi congratulato con Mathieu, André si diresse verso l'ufficio di Oscar. -"Ho incontrato i ragazzi quì fuori, mi hanno informato che Mathieu accettato il nuovo incarico, sono contento, ora rilassati e aspettiamo Girodelle...non temere andrà tutto bene."- disse incoraggiando Oscar regalandole il suo sorriso rassicurante -"Spero tu abbia ragione Andrè. Grazie comunque per essermi vicino."- gli sorrise di rimando -"Non potrei mai lasciarti da sola ad affrontare un problema che ti preoccupa particolarmente. Sempre con te, ricordalo."- le ribadì Girodelle fece il suo ingresso al Comando Generale quasi a fine mattinata dopo aver assolto i suoi compiti in Caserma. Dopo essere stato annunciato entrò nell'ufficio di Oscar. -"Eccomi, volevate parlarmi...ditemi."- -"Prego accomodatevi Victor. Perdonatemi per ciò che sto per dirvi, ma qualche tempo vi vedo spento, non avete più quello sguardo fiero e combattivo di un tempo, vi dispiace dirmi che succede? Posso fare qualcosa per voi? Sono sinceramente preoccupata. Siete un'amico Victor e un brav'uomo oltre che un ottimo militare, ho voluto che ci fosse anche André presente semplicemente per avere anche un suo aiuto a capire ciò che vi affligge, visto che la mia presenza da qualche tempo è pressoché nulla in caserma"- Oscar cercò di metterlo a proprio agio -"Non sono contrario alla presenza di André a questa conversazione...posso essere sincero Oscar?"- -"Ma certo, vi ascoltiamo Victor"- -"Bene. Ultimamente non mi trovo bene in caserma, i soldati non rispettano la mia autorità di superiore. A volte sento che ridono alle mie spalle solo perché tengo un po' di più al mio aspetto e a che la mia uniforme sia sempre in ordine. Il mio lavoro è diventato pesante e insostenibile per quanto, sia André, Alain e anche Isabelle cerchino in tutti i modi di metterli in riga, tra i corridoi è tutto uno schernirmi."- confessò Girodelle tenendo la testa bassa, per lui era umiliante dire ciò che subiva giornalmente -"Posso prendere qualche provvedimento su questi elementi, vediamo di arginare il problema."- Oscar stava cercando una soluzione meno drastica -"Non penso che così facendo si argini il problema, non vorrei che poi si accanissero di più."- disse Girodelle -"Cosa proponete Victor, vi lascio decidere su ciò che vi sembra la soluzione migliore per voi."- era terribilmente dispiaciuta per ciò che gli stava accadendo. -"Vorrei congedarmi se per voi va bene. Mi ritirerò dalla vita militare per dedicarmi finalmente di più alla mia famiglia. Accogliete questa mia richiesta Oscar ve ne prego."- Oscar guardò André che annuì -"Avevo pensato anch'io a questa soluzione, ma non volevo arrivare ad imporvelo. Siete sicuro di volerlo Victor? Non vorreste che vi cambi caserma così nessuno sa dei problemi che avete avuto e ricomincereste da capo."- -"No Oscar vi ringrazio, preferisco così.-" -"Va bene allora, se ne siete convinto, accolgo la vostra richiesta di ritirarvi a vita privata. Il congedo sarà ufficializzato durante la cerimonia delle promozioni tra qualche settimana. Intanto vi concedo di stare a riposo fino ad allora a partire da adesso."- -"Vi ringrazio Oscar, davvero."- disse commosso -"Non dovete ringraziarmi, siamo amici, è il minimo che posso fare. È stato un'onore lavorare al vostro fianco."- detto questo Girodelle dopo essersi alzato fece il saluto militare che sia Oscar che André ricambiarono ed uscì. Oscar non era affatto contenta di aver perso uno dei suoi migliori collaboratori. Cercò nell'abbraccio di André un po' di forza come quella che gli aveva dato la mattina presto al sorgere del sole. André la strinse forte a sé -"Amore mio, so che è stata dura ma ha scelto lui di congedarsi."- cercò di confortarla -"Sì lo so. Mi dispiace che abbia sofferto così tanto. Puoi fare una cosa per me André?"- -"Ti conosco troppo bene, che hai in mente mio bel Generale."- chiese Andrè in tono canzonatorio -"Se sai chi sono questi elementi potresti, con una scusa qualsiasi, fargli fare una bella giornata di lavori pesanti, così che non gli venga in mente di averla passata liscia per le loro bravate, non vorrei che si sentissero liberi di prendere di mira, fosse anche un nuovo commilitone, di non essere puniti. Con Victor si sono limitati a deriderlo perché un superiore, non voglio che si permettano di fare qualcosa di peggio."- -"Vedrò di capire con l'aiuto di Alain chi sono e provvederemo. Non pensarci più adesso, torniamo a casa così farai un bel bagno per rilassarti."- -"Non adesso, prima devo finire di sistemare e archiviare i dispacci arrivati in questi giorni."- -"Il dovere prima di tutto eh! Va bene, vorrà dire che ti aiuterò così finiremo prima e potremo tornare a casa. Sempre ai vostri ordini mio bel Generale."- la canzonò André facendole il saluto, per poi avvicinarsi a lei e rubarle un bacio. Era stato un modo per poter sciogliere la tensione che Oscar sentiva ancora per la questione spinosa di Girodelle. Oscar sorrise, André faceva di tutto per farla star bene, lo aveva sempre fatto, anche con il suo modo di prenderla un po' in giro, quindi si diedero da fare per finire il lavoro il prima possibile e tornare a casa per trascorrere una serata tranquilla.
   
 
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