Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: berettha    07/12/2022    2 recensioni
Famiglie di sangue, per scelta, ritrovate e famiglie sbagliate. Ho voluto dedicare ad ognuna di loro una brevissima flashfic, per omaggiare il legame all’interno di esse durante il periodo natalizio, cercando di cogliere il buono anche dove sembrava impossibile potesse nascere.
Cap.1 Neville – Calza di Natale
Cap.2 Harry e Remus - Campanelle
Cap.3 Luna - Yule
Cap.4 Percy - Christmas cracker
Cap.5 Hagrid - Shepherd's pie
Cap.6 Ginny - Soldatino di stagno
Cap.7 Narcissa - Stella cometa
Cap.8 Aurelius - Spirito del Natale futuro
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock, Famiglia Dursley, Famiglia Weasley, Neville Paciock, Rubeus Hagrid
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                                             Harry e Remus - Campanelle 

  ​La notte della Vigilia di Natale Dudley Dursley dormiva pacifico in un nuovissimo lettino per neonati di ultima generazione. 
Aveva già osservato, con occhietti curiosi, una ventina di persone affacciarsi dalle sbarre e sorridergli dall’alto, allungando le mani per accarezzargli la zazzerina di capelli biondi o una delle grasse guance sporche di latte. Qualche volta, gli mettevano vicino un giocattolo nuovo che ciucciava per qualche minuto prima di riappisolarsi, dimenticandolo per sempre. 
Accanto a lui, in una piccola e vecchia culla che aveva scovato Petunia in soffitta, dormiva un altro bambino.  
Era quasi nascosto dall’albero di Natale, in un angolo della stanza. Più magro, e meno bello del cuginetto, i capelli neri pettinati accuratamente all’ingiù per coprire la cicatrice sulla fronte: per lui, meno carezze, meno sorrisi e meno giochi.  
Remus Lupin invece, indossando il suo completo migliore, rammendato anch’esso e palesemente di seconda mano, aveva appena citofonato a casa Dursley. 
Aprì Petunia, sussultando alla vista di questo giovane ragazzo con la barba incolta per nascondere alla bellenmeglio le cicatrici che aveva sul volto. 
“Mi scusi... Cosa possa fare per lei?”  
“Buonasera, mi scusi per l’orario ma sono qui per Harry. Ho portato lui...”  
“Harry?!”  
Vernon, che aveva origliato la conversazione, salutò frettolosamente il collega con cui stava parlando, ansimando verso la porta, già rosso in viso. Una singola goccia di sudore gli precipitò dal naso dentro il colletto della camicia inamidata.  
“Harry? Perché vuole vedere Harry?! È uno di loro, non è così?!” Parlava tanto a bassa voce che Remus dovette chinarsi alla sua altezza per riuscire a capire qualcosa.  
“Ero un loro amico... di Lily e James, intendo...”  
“Se ne vada immediatamente! Non abbiamo tempo da perdere, con le vostre stramberie! E poi la NOTTE della VIGILIA?!”  
Petunia, era rimasta in silenzio, schiacciata tra lo stipite della porta e il marito che continuava ad inveire e a sputacchiare contro Lupin.  
Alla fine, flebile ma decisa, esclamò: “Entri pure. Non abbiamo più niente, però, la cena si è conclusa un’ora fa.”  
Il colorito di Vernon dal rosso pomodoro passò a una delicata sfumatura violacea, costretto a spostarsi dall’entrata.  
Guardava il ragazzo entrare in casa sua, pulendosi la neve dagli stivali sullo zerbino e allentandosi la sciarpa che portava al collo, pensando che di lì a poco gli sarebbe venuto un attacco cardiaco. 
Senza degnare di uno sguardo ciò che era rimasto del buffett -” Strano” borbottò il signor Dursley alla consorte “Sembra che lo abbiano affamato da quanto è magro, avrei detto che ci avrebbe costretto a svuotare il frigo per farlo contento.”-  andò direttamente alla piccola culla sull’angolo.  
Harry dormiva pacificamente, i pugnetti chiusi vicino al viso e la bocca semi aperta. 
Remus si rovistò nelle tasche, e ne tirò fuori un piccolo sonaglino a forma di leone, che andò a posarglielo vicino. Non era riuscito ad incartarlo, ma dubitava che Harry sarebbe riuscito a scartarlo. 
Subito, il piccolo Potter, in quel dormiveglia profondo ma estremamente vigile ad ogni movimento di cui sono capaci solo i neonati, lo afferrò e se lo portò al petto. 
“Buon Natale, Harry.”  
Uscì subito dopo, Remus Lupin, non prima di essersi chinato sulla culla per baciare la testa di Harry, salutando educatamente gli ospiti e i padroni di casa.  
Non passarono nemmeno trenta secondi dalla chiusura della porta, che la signora Quinn si avvicinò curiosa a Petunia, “Chi era quel giovanotto tanto carino?”  
“Un vecchio compagno di scuola di mia sorella.”  
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: berettha