Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Reykyra    09/12/2022    0 recensioni
Dopo molti anni Reyen Uchiha fa ritorno a Konoha con l'intento di smascherare il responsabile di un progetto che ha ridotto lui e molti altri sfortunati bambini in uno stato di schiavitù. Tuttavia, il suo ritorno avviene in un periodo particolare e ha delle conseguenze di varia natura. Molte questioni sono rimaste irrisolte e nuove realtà devono ancora realizzarsi.
La storia ha luogo in una sorta di "what if" riguardante il massacro degli Uchiha, pur non essendo la questione la tematica principale del racconto.
(Ho inserito personaggi inventati in un universo già esistente, ma con la specifica che ci saranno interazioni dirette con personaggi già esistenti nell'universo originale, quindi in particolare ci saranno interazioni con i memebri del Clan Uchiha e anche Naruto, che qui dovrebbe avere all'incirca otto anni, come Sasuke).
E' la mia prima storia! Enjoy!
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Clan Uchiha, Danzo Shimura, Famiglia Uchiha, Nuovo Personaggio
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8 – Tempo e spazio
 
Erano giorni che si spostavano da una parte all’altra senza soste che non fossero strettamente necessarie, Naruto cominciava a sentire quella sensazione che assale ogni bambino troppo lontano da casa, la sua sicurezza vacillava e le notti passate a dormire all’addiaccio lo avevano fatto sentire ancora più vulnerabile. La sua unica ancora rimaneva l’Uchiha, che mai aveva lamentato stanchezza o qualsiasi disagio in generale e che aveva il possibile per rendergli il viaggio il più confortevole possibile. Nelle poche volte che avevano potuto concedersi momenti di svago, seppur brevi, dove Naruto aveva ricevuto i primi insegnamenti dal suo nuovo maestro. Reyen non era un ninja, ma il giovane Uzumaki aveva potuto constatare che era egualmente un guerriero dalla forza incredibile. In poco tempo gli aveva insegnato nuove cose, con la pazienza di un maestro e l’austerità di un padre, senza mai opporsi alle sue curiosità e senza rimproverarlo se non capiva subito qualcosa. – Naruto, vieni qui un momento. – Il bambino lo raggiunse di corsa, convinto di ricevere nuovi insegnamenti. Ma così non fu.
Reyen aveva abbattuto un albero, aveva raccolto la legna e aveva cominciato a intagliare degli utensili dai tronchi mozzati in pezzi più piccoli. Naruto lo guardò affascinato. – Il posto dove siamo diretti è inospitale e pieno di pericoli, Naruto. E non ci sono persone laggiù. – Spostò lo sguardo da quello che cominciava a sembrare un bicchiere per guardare l’altro, che aveva l’aria preoccupata. – Il posto è noto come terra dei demoni e solo i più coraggiosi o i più folli ci si addentrano. È lì che avrà luogo il tuo addestramento Naruto, ma voglio prima dirti qualcosa che nessuno ti ha mai detto. – Posò gli utensili. – In te è sigillato il demone Kyuubi. Lo stesso demone aveva attaccato il villaggio otto anni fa, causando danni e lasciandosi alle spalle una lunga scia di vittime. Il ricordo di quegli eventi non ha mai lasciato i sopravvissuti, che hanno trasmesso la loro paura alle nuove generazioni. Per questo gli abitanti ti hanno sempre trattato male. – Reyen scrutò a lungo il piccolo e si rammaricò di aver dovuto essere il portatore di una simile verità, ma Naruto doveva sapere. Doveva capire, solo allora avrebbe potuto crescere in tutto e per tutto.
Ma era giusto che Naruto piangesse, perché quel peso era appena stato depositato sulle sue spalle e lui ne era stato reso consapevole. – Ma perché io?! Perché il demone è dentro di me?! – Chiese tra i singulti. – Questo io non lo so, Naruto. Ma posso dirti questo: io non vedo lo spirito di un demone in te, vedo solo Naruto Uzumaki, il bambino che sogna di diventare Hokage. Ed è per questo, proprio per questo, che stiamo andando in posto come la terra dei demoni! Per aiutarti a diventare forte, così il Kyuubi non potrà rappresentare un pericolo per gli abitanti del villaggio e tu potrai diventare l’eroe che tutti sognano. – Ci volle ancora un po’ prima che Naruto, a grandi respiri, cominciasse a calmarsi. – Hai ragione. Io diventerò più forte e gli abitanti non dovranno più temere la Volpe! – Sembrò una rassicurazione sufficiente a Reyen, che riprese in mano il legno e il coltello e continuò ad intagliare. – Bene. Ora, torniamo alla tua istruzione. –
 
Al Villaggio della Foglia c’era una nascosta agitazione, le apparenze suggerivano che nulla fosse cambiato, i bambini frequentavano l’accademia ninja come sempre e i diplomati prendevano parte alle missioni di gradi minori, ma ai piani alti c’era ansia. Il Consiglio e l’Hokage erano stati impegnati nell’organizzare operazioni di ricerca a seguito della dichiarata scomparsa di Naruto Uzumaki. Hiruzen era stato svelto e aveva colto al volo l’occasione per riscattare il nome degli Uchiha, che da sempre considerava compagni e che, a dispetto dei suoi sospettosi collaboratori, non aveva mai realmente ritenuto responsabili del disastro del Kyuubi. Questo aveva allentato le tensioni e portato la situazioni ad uno stallo temporaneo, anche se le previsioni volgevano al meglio. Danzo, Koharu e Homura era fumanti di rabbia per quest’ idea del Terzo, chiaramente in contrasto con tutto ciò che avevano sostenuto fino a quel momento. Hiruzen Sarutobi aveva impiegato le forze di polizia senza richiedere un consulto ai suoi consiglieri e i tre sapevano che l’aveva fatto solo perché sapeva che si sarebbero opposti a tale proposta. In aggiunta, tutti i rapporti sulla questione dovevano essere esposti e consegnati solo ed esclusivamente all’ Hokage, che aveva ordinato ai consiglieri di occuparsi di tutte le altre questioni interne.
Itachi Uchiha era stato, insieme ai suoi compagni, inviato in numerose ricerche, nella vana speranza di ritrovare il jinchuuriki del Kyuubi, che era certo si trovasse in compagnia di Reyen.
“Già, Reyen …” Il nome di suo fratello lo aveva assillato fin da quando l’aveva incontrato ed aveva scoperto il perché troppo tardi. L’Uchiha era sparito con Naruto e non si erano lasciati alla spalle nemmeno un rametto spezzato. In verità, avevano scelto il momento ideale per sparire, perché la tempesta che si era abbattuta aveva lasciato tanta confusione e le possibili tracce erano sparpagliate ovunque, rendendo impossibile sbrogliare la matassa e risalire ad una pista.
Il tempo continuò a scorrere e le ricerche si fecero via via più saltuarie, fin quando l’Hokage non fu costretto ad accantonare la questione per dare la priorità a nuove urgenze. E il bambino della Volpe a nove code si fece solo un ricordo per alcuni, ma per Hiruzen Sarutobi c’era tanta tristezza nell’aver perso le tracce di un innocente figlio di Konoha.
 
 
Otto anni dopo, il Villaggio della Foglia aveva raggiunto il suo periodo di massimo splendore. Gli edifici non era più solo neutri e spenti, ce n’erano di nuovi, più alti e colorati e anche sui volti degli Hokage era comparsa una nuova scultura: Tsunade Senju, nipote del Primo, aveva da poco ricevuta la carica di Quinto Hokage. Hiruzen Sarutobi era morto pochi anni addietro, durante un subdolo attacco perpetrato da Orochimaru, con cui il Terzo si era scontrato all’ultimo sangue, riuscendo a sigillare le sue braccia per privarlo delle sue preziose tecniche, pagando con la vita. In tutto questo tempo gli Uchiha aveva potuto ristabilire il proprio buon nome e, grazie alle loro prodezze durante l’attacco di Orochimaru, ora erano tenuti in grande considerazione dagli altri clan e dai comuni cittadini di Konoha. Otto anni dopo, Sasuke Uchiha era un sedicenne molto ligio ed uno shinobi molto abile, era ormai entrato a far parte delle forze di polizia come aveva sempre desiderato e poteva finalmente dimostrare a tutti, soprattutto a suo padre, il suo valore e il suo potenziale, maturato in anni di dedizione e allenamenti per poter essere all’altezza del ventaglio sulla sua schiena e anche di Itachi.
Itachi aveva ormai smesso di lavorare come Anbu, il defunto Hokage lo aveva sollevato dai suoi incarichi per concedergli di stare un po’ “alla luce”, come aveva detto lui stesso. Ora era di nuovo un jounin, ma le sue imprese gli erano valse un ruolo che nessun altro Uchiha aveva mai raggiunto: era il nuovo Consigliere dell’Hokage, con grande invidia dei tre vecchi membri del Consiglio di Konoha, che avevano provato in tutti i modi a metterlo alle stratte, sperando che vacillasse con la sua inesperienza, tuttavia avevano trovato in Itachi una persona curiosa e saggia oltre le apparenze imposte dalla sua giovane età. Tsunade si riteneva molto soddisfatta del suo operato, avendo potuto ammirare come le azioni e le parole di Itachi fossero il prodotto non solo di esperienze pratiche, ma soprattutto del suo grande ed incondizionato amore per il Villaggio ed i suoi abitanti.
 
Otto anni dopo la loro fuga, completamente inaspettati e cresciuti, Naruto Uzumaki e Reyen Uchiha tornarono a Konoha, con grande sorpresa delle autorità e di un certo Uchiha.
Il giovane ninja era cresciuto, i suoi capelli biondi si erano fatti un po’ più lunghi e le punte sparavano in tutte le direzioni; il suo viso era diventato più maturo e il suo corpo era cresciuto in altezza e in robustezza, grazie anche agli allenamenti a cui si era sottoposto. Reyen invece era rimasto quasi lo stesso, nonostante i suoi quasi ventinove anni, i suoi occhi ambrati sembravano due fari nella notte, circondati dal pesante nero delle occhiaie, i capelli non erano più indisciplinati come prima, erano un po’ più corti, ben pettinati all’indietro con delle ciocche che ricadevano sul viso e che davano risalto all’orecchino pendente dell’orecchio destro. Naruto indossava dei pantaloni scuri, lunghi fino al polpaccio a cui seguivano i suoi anfibi da ninja con l’apertura sulle dita dei piedi; sopra invece portava una casacca arancione, tendente al rosso e un po’ scura, con una trama circolare che seguiva l’orlo delle maniche.
L’Uchiha invece indossava abiti scuri come sempre: pantaloni neri con delle tasche a vista, lunghi e abbastanza aderenti nonostante il tessuto elasticizzato, sopra portava una maglia nera a collo alto con dei ricami argentati all’altezza del collo (quasi fosse una collana) ed una strana pelliccia, in realtà ricavata dal pelo di un demone, ad adornarne una spalla, mentre ai polsi portava degli spessi bracciali con delle catene d’argento e, come sempre, le due dita della mano sinistra erano coperte da quel misterioso guanto. Indossava anche lui degli anfibi stringati alti fino al polpaccio, ma i suoi erano chiusi sul davanti
Ad accompagnare i due giovani c’era uno dei tre ninja leggendari, Jiraya. L’Eremita dei Rospi era stato l’unico in grado di rintracciarli ed aveva inizialmente tentato di riportare a casa il jinchuuriki del Kyuubi, ritrovandosi a scontrarsi con Naruto e con un Uchiha decisamente poco ragionevole. Reyen non era stato minimamente intimidito dalla sua presenza e si era dimostrato pronto ad ingaggiare uno scontro mortale pur di impedire al suo pupillo di essere riportato a Konoha. Jiraya aveva potuto constatare che Naruto non era mai stato rapito né maltrattato, ma che anzi, avesse semplicemente trovato qualcuno che credeva in lui e che si era detto disponibile ad aiutarlo a realizzare i suoi sogni; alla fine aveva dovuto cedere e rinunciare a riportare indietro l’Uzumaki e Reyen aveva avuto l’idea di proporre una tregua: Jiraya avrebbe potuto seguire l’addestramento di Naruto, in quanto l’Uchiha non era un ninja, mentre lui avrebbe pensato a tenere mansueta la Volpe qualora avesse deciso di uscire. Il Sannin acconsentì e così Naruto incontrò il suo maestro.
 
Ora che erano tornati, dovevano necessariamente recarsi all’ufficio di Tsunade e comunicarle il ritorno di Naruto e di Reyen. Una volta entrati, l’ Uchiha fu accolto da uno sguardo di fuoco da parte dell’Hokage, mentre Itachi, il suo consigliere, gli rivolse uno sguardo sconvolto. “Dunque ha saputo.” Pensò Reyen. – Reyen Uchiha. Sei considerato il responsabile di un fatto gravissimo! Sei accusato del rapimento di Naruto Uzumaki e … – Jiraya si frappose fra Tsunade e l’Uchiha. – Non è affatto come pensi, Tsunade. Reyen non ha rapito Naruto, lo ha soltanto aiutato in un momento difficile. – L’Hokage era molto scettico. – Portandolo via da Konoha? – L’Eremita dei Rospi tirò fuori dalla sua sacca diversi rotoli di pergamena. – Questi sono i resoconti di quanto accaduto negli ultimi 4 anni, quando sono riuscito a rintracciarli. Naruto si è sottoposto a un allenamento speciale per poter controllare il Kyuubi, così da poter evitare un nuovo attacco e Reyen, in quanto Uchiha, ha potuto impedire al demone di sopraffarlo durante questi allenamenti. Io stesso ho deciso di unirmi a loro e diventare il maestro di Naruto. Ma puoi credermi se ti dico che questi ragazzi non sono né dei traditori, né dei criminali. – Vedendo i resoconti scritti che le erano stati forniti, Tsunade dovette cedere alle parole dell’ amico. – Molto bene, Jiraya. Mi fido della tua parola, tuttavia Reyen dovrà rimanere sotto stretta sorveglianza fino a quando non avrò accertato la veridicità delle tue informazioni. In quanto a Naruto, se quanto hai detto corrisponde al vero, allora dovrà sostenere l’esame per diventare ninja a tutti gli effetti. Non ha nemmeno ricevuto il copri fronte a quanto ne so. – – Si, è cosi. – Furono le sole parole dell’Uzumaki.
Reyen fece un passo avanti, chiedendo implicitamente il permesso di parlare. Tsunade lo fissò colpita, mentre Itachi scattò in avanti a sua volta, credendo che l’altro volesse attaccare. Reyen lo guardò di sfuggita, prima di riportare la sua attenzione sull’Hokage. – Quando avrà fatto tutti gli accertamenti del caso, quando le sarà possibile credere nelle mie intenzioni, vorrei chiederle un colloquio privato: solo lei ed io. C’è una questione della quale vorrei discorrere con lei, Quinto Hokage. Senza nessun’altro. –
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Reykyra