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Autore: berettha    11/12/2022    2 recensioni
Famiglie di sangue, per scelta, ritrovate e famiglie sbagliate. Ho voluto dedicare ad ognuna di loro una brevissima flashfic, per omaggiare il legame all’interno di esse durante il periodo natalizio, cercando di cogliere il buono anche dove sembrava impossibile potesse nascere.
Cap.1 Neville – Calza di Natale
Cap.2 Harry e Remus - Campanelle
Cap.3 Luna - Yule
Cap.4 Percy - Christmas cracker
Cap.5 Hagrid - Shepherd's pie
Cap.6 Ginny - Soldatino di stagno
Cap.7 Narcissa - Stella cometa
Cap.8 Aurelius - Spirito del Natale futuro
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock, Famiglia Dursley, Famiglia Weasley, Neville Paciock, Rubeus Hagrid
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ginny – Soldatino di stagno 

Ginevra non voleva bambole di pezza. 
Non voleva neanche calzini, sciarpe, fiocchi per capelli o nuove scarpe di vernice.  
Ginevra non era come le altre bambine. A Ginny piaceva giocare alla guerra con i suoi fratelli, rubare le scope dal casotto in giardino, buttarsi nei cespugli per catturare gli gnomi e urlare a squarcia gola per spaventare la creatura che viveva in soffitta.  
Le piaceva anche indossare i vestiti di Ron, lasciargli ragni e vermi sul cuscino, montare sulle spalle di Bill per mettere il puntale all’albero.  
E Ginny, per Natale, voleva il soldatino di stagno che aveva visto in quel negozio babbano giù a Ottery St. Catchpole.  
“Ginny, e cosa dovresti fartene di quel coso? Un bel vestito, anzi? Un bel vestito con un fiocco, che ne dici?” le diceva Molly, tirandola via dalla vetrina su cui aveva spiaccicato il naso. 
Mamma non capiva mai, come si sentiva.  
Per fortuna, papà sì.  
E che sorpresa a Natale, dopo il pranzo, quando Arthur la prese per una mano portandola in un angolo del salotto. 
“Non sai che fatica, la valuta babbana... proprio non riesco a capirla, continuavano a parlarmi di un certo resto, qualunque cosa fosse! Non mi lasciavano andar via!” 
Le offrì un minuscolo pacchettino, incartato alla perfezione. Un leggero rossore colorò le guance della bambina, che già sapeva cosa si trovava al suo interno. “Oh papà!” esclamò, buttandogli le braccia al collo.  
Il piccolo soldatino di stagno stava ora lì tra le sue mani, a fissarla con occhi vacui. Pensò che era ancora più bello che quando lo guardava da dietro alla vetrina, circondato da pacchi regalo e casette di marzapane. E quanto orgoglio sembrava avere, dietro alla giacchina rosso fuoco, ai bottoni dorati, alla piccola spada che portava al fianco! 
“Charlie, posso chiederti una cosa?” chiese Ginny al fratello.  
“Dimmi tutto, pulce.”  
È così che Ginny espresse il suo secondo desiderio, per Natale.  
Nascosti dagli occhi indiscreti di Molly, che mai avrebbe approvato quell’eccesso di magia, Charlie lo incantò con un solo colpo di bacchetta ben assestato.  
Avrebbe passato ore ad osservarlo danzare assieme alla ballerina del suo carillon...  
 

   
 
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