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Autore: ValeAlcazar    12/12/2022    1 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Buonasera, vi chiedo scusa per il ritardo capitolo 33 PROPOSTA DI MATRIMONIO CASERMA DELLA GUARDIA Estate 1810 L' incarico di Mathieu come nuovo Comandante non era ancora stato reso ufficiale, sebbene le voci in caserma circolassero già da alcuni giorni riguardo a questo cambiamento imminente. Isabelle, avrebbe sempre rivestito il suo incarico ai vertici come Maggiore, quindi come diretto collaboratore di Mathieu, oltre a guidare il suo gruppo di soldati, avrebbe ricoperto il ruolo vacante di istruttore delle reclute, lasciato scoperto da quando il Generale Jarjayes si era definitivamente ritirato dalla vita militare per raggiunti limiti d'età. I turni in caserma erano massacranti, capitava sovente che Isabelle trascorresse intere settimane senza far ritorno a Palazzo Jarjayes, per questo Oscar aveva preso la decisione di alleggerire la figlia dalle innumerevoli responsabilità, dando la dovuta promozione a Mathieu. -"Isabelle che ne diresti di concederci una serata di libertà?"- disse Mathieu -"È molto che non trascorriamo qualche ora insieme lontano dalla caserma."- -"Mathieu, non possiamo sottrarci ai nostri impegni...e dimmi Colonnello dove avresti intenzione di portarmi?"- chiese Isabelle con tono malizioso. -"Starà a te scoprirlo, Maggiore Grandier..."- rispose Mathieu divertito. -"Sai che m'incuriosisce la tua proposta? E poi desidero anch'io togliermi di dosso questa uniforme, è molto che non indosso uno dei miei abiti femminili...non ricordo neanche più sia stata l'ultima volta."- osservò Isabelle. -"Pensi che tua madre farà storie se le chiedessimo di darci qualche ora di libertà?"- -"No, credo che non avrebbe niente in contrario, anzi...sai cosa ti dico Mathieu? Andrò immediatamenrte da lei."- Isabelle, si avviò al primo piano della Caserma dove si trovavano alcuni uffici di rappresentanza della Gendarmeria, dove Oscar di tanto in tanto si recava. -"Madre, vi disturbo?"- chiese Isabelle -"No, entra pure"- rispose Oscar appoggiando sull'enorme scrivania uno dei dispacci che stava leggendo. -"Ecco madre, so di domandarvi l'impossibile, ero venuta a chiedervi il permesso di poter usufruire con Mathieu di una serata libera. So benissimo che avrei dovuto farne richiesta già da alcuni giorni, ma se ciò non fosse possibile, non esitate a dirlo."- Oscar sorrise e dopo aver consultato un quaderno aggiunse -"Permesso accordato....penseremo io e tuo padre a sostituirvi nei vostri turni di guardia...tu pensa una volta tanto a divertirti con Mathieu."- -"Vi ringrazio madre"- rispose Isabelle abbracciandola -"Ma non vorrei che mio padre si risentisse...in fondo sono venuta a chiedere a voi senza neanche consultarlo, sapete meglio di me com'è restio riguardo delle mie uscite con Mathieu soprattutto di sera."- -"Stai tranquilla, goditi questa serata...penserò io a tuo padre."- Ringraziando ancora una volta Oscar uscì dirigendosi a dare la bella notizia a Mathieu. -"Mathieu, mia madre non si è opposta alla richiesta. Ha detto che saranno lei e mio padre a coprire i nostri turni di guardia per stasera."- -"Bene, manderò Gerard sul Ponte Nuovo affinché ci affitti una carrozza, sai meglio di me che non è prudente aggirarsi per le strade di Parigi."- Nel giro di qualche istante La Salle rientrò e comunicò che la vettura sarebbe sopraggiunta entro un'ora. -"Mathieu, adesso dovrei prepararmi, quindi se non ti dispiace ci vedremo nei miei alloggi tra meno di un' ora."- -"Hai vostri ordini Maggiore Grandier...piuttosto vedi di sbrigarti Isabelle."- Isabelle, aprì il piccolo guardaroba del suo alloggio, non aveva molta scelta di vestiario, scelse un abito azzurro molto semplice il solo che si sarebbe prestato per quella serata. Era splendida Isabelle, il vestito le calzava alla perfezione ed anche l'acconciatura raccolta le donava molto. -"Mathieu sono pronta possiamo andare."- disse Isabelle al fidanzato che la guardava rapito. La carrozza compì un breve tragitto, arrestandosi di fronte l'entrata principale dei giardini di Luxembourg, un luogo idilliaco, scelto come passeggio usuale dai parigini durante le calde serate estive per godervi refrigerio dalla calura. Il parco del Luxembourg con i suoi viali fiancheggiati da meravigliose piante esotiche era il posto ideale dove poter condividere tenere confidenze e dolci conciliabili d'amore. Mathieu con al braccio ad Isabelle, s'inoltrò tra quei sentieri profumati di gelsomino, mentre risuonavano lievi melodie provenienti dai bianchi padiglioni collocati all'intersezione dei viali, che rendevano l'atmosfera un vero paradiso romantico. Vicino a queste costruzioni spiccavano delle tavole imbandite con succulenti delizie per il palato e con ottimi calici di frizzante champagne, lasciati in montagne di ghiaccio all'interno di brocche argentate. Isabelle era felice, a fianco di Mathieu, ogni tanto si scambiavano qualche effusione lungo il cammino che li condusse, senza volerlo, a trovarsi di fronte all'immensa fontana di Cerere, indiscussa meraviglia di getti e zampilli. Isabelle, si guardava attorno estasiata, e appoggiandosi al bordo della fontana lasciò cadere una mano nell'acqua, Mathieu le era vicino e si perdeva nella contemplazione della sua bellezza. -"Isabelle, stasera sei più bella del solito."- disse Mathieu sussurrando all'orecchio lievi parole d'amore. -" Grazie, mi vuoi adulare?"- -"No, lo sai che non ho occhi che per te Madame LaBorde."- -"Madame La Borde?"- chiese Isabelle esterrefatta. -"Mademoiselle Isabelle Grandier avete inteso bene...volete diventare mia moglie?"- chiese Mathieu che nel frattempo si era inginocchiato baciando la mano della sua Isabelle. Isabelle non riusciva a parlare tanta era l'emozione. -"Isabelle, mi stai tenendo sulle spine...non vuoi accettare la mia proposta di nozze?" continuava Mathieu bisbigliando con un soffio di voce -"Oh Mathieu, si...si che lo voglio. NON desidero altro che diventare tua moglie. SÌ, Colonnello LaBorde sarò lieta di essere la tua sposa."- Le loro labbra si avvicinarono leggere abbandonandosi in un bacio, mentre la luna testimone di quel momento illuminava con la sua tenue luce, accompagnata dal manto di stelle, diamanti luminosi che brillavano solitari nel firmamento il riflesso dei due innamorati nello specchio cristallino dell'acqua della vicina fontana. CASERMA DELLA GUARDIA -"Oscar stavo cercando Isabelle, così potremo rientrare insieme a Palazzo"- disse André -"Ecco vedi..c'è un cambiamento di programma, dovremo prepararci ad un turno di guardia, ho concesso ad Isabelle e Mathieu una serata di libertà"- rispose Oscar -"Come sarebbe a dire una serata di libertà!"- esclamò André accigliandosi -"È lecito almeno sapere dove sono andati?"- -"Al passeggio al Luxembourg e non fare quella faccia André"- -"E se invece avessero approfittato per concedersi qualche momento di intimità magari in qualche locanda? Non ci voglio neanche pensare."- continuò André agitato -"André per cortesia siamo in caserma vedi di smetterla con queste tue assurde fissazioni."- -"Oscar e se fosse successo come credo?Sicuramente Isabelle ti ha raccontato qualcosa. E come al solito mi tenete all' oscuro dalle vostre confidenze"- -"Oh santo cielo! È mai possibile che quando Isabelle si allontana con Mathieu, tu non riesca mai ad essere razionale?NOSTRA FIGLIA è una donna devi fartene una ragione."- -"Sì lo so, non vorrei che avessero bruciato delle tappe prima del tempo."- -"Adesso basta Grandier! Ogni volta è la stessa storia. Isabelle e Mathieu hanno trascorso molte notti insieme in caserma e non è mai avvenuto nulla tra loro."- riprese Oscar avviandosi verso il corridoio -" Oscar...ne sei proprio sicura?"- -"Smettila adesso, non voglio ascoltare altro. Vedi piuttosto di non fare scenate quando rientreranno."- -"Non sono tranquillo...e se andassi a controllare?" "Ogni volta che ti sento fare certi discorsi, André credo che ti abbia dato di volta il cervello...vuoi metterti in testa che Isabelle ha più di 20 anni e non è più una bambina e che presto Mathieu la sposerà? Quindi vedi di finirla e preparati per il turno di guardia."- André prese posto sui bastioni, ma si notava una forte inquietudine nel suo atteggiamento, sobbalzava ad ogni rumore di carrozza affacciandosi ai merli del camminamento. Oscar lo osservava da lontano scuotendo la testa, mentre Alain e gli altri soldati si scambiavano occhiate lasciandosi andare a commenti a mezza voce -"André è enormente geloso di Isabelle, se solo sapesse che più di una volta abbiamo scoperto la figlia e La Borde abbracciati a scambiarsi effusioni dopo un turno di guardia sarebbe capace di sfidarlo a duello. Il Comandante è più permissiva e chi l'avrebbe detto, nonostante la sua rigidità a stabilire un ottima complicità con la figlia."- Finalmente la berlina che conduceva Mathieu ed Isabelle si arrestò alla porta della caserma, i due fidanzati scesero felici tenendosi per mano. -"Isabelle, è più tardi del solito, pensi che tuo padre si arrabbierà data l'ora?"- -"Non preoccuparti. Di sicuro mia madre l'avrà calmato...adesso sbrighiamoci a cambiarci che dobbiamo essere pronti per il nostro turno di guardia. Non voglio approfittare del fatto che i miei genitori lo stanno facendo al nostro posto."- -"È dimmi mio adorato Maggiore Grandier quando hai intenzione di dirgli delle nostre nozze?"- -"Se vuoi anche immediatamente, quando verranno in ufficio per darci il cambio."- Isabelle si avviò verso il suo alloggio, entrò e si svestì dell'abito che aveva indossato per uscire con Mathieu ed indossò l'uniforme dirigendosi verso l'ufficio per dare il cambio ad Oscar e André. Ad attenderla c'era Mathieu, glielo avrebbero detto i siete che di lì a poco si sarebbero sposati. Bussarono e dopo aver avuto il permesso entrarono. Oscar eraxseduta alla scrivania e come sempre André accanto a lei. -"Madre, padre, vorremmo dirvi una cosa prima di prendere servizio...abbiamo da darvi una bella notizia."- disse emozionata Isabelle tenendo stretta la mano del suo Mathieu. André impallidì 《Ecco, lo sapevo》pensò. Gocce di sudore iniziarono ad imperlargli la fronte. Isabelle si accorse dell'agitazione del padre e preoccupata chiese -"Vi sentite bene padre?"- -"Sì piccola mia, sono solo un po' stanco...tutto qui."- Oscar alzò lo sguardo verso di lui e notato che era pallido in viso scosse la testa rassegnata. Sapeva che non era la stanchezza la causa dello stato di André, ma fece finta di niente. Poi si rivolse ad Isabelle-"Allora bambina mia, ti vedo raggiante, ti brillano gli occhi di felicità e vedo che lo stesso sguardo è anche tuo Mathieu, diteci..."- -"Sì certo madre, ecco...stasera durante la nostra uscita Mathieu mi ha chiesto di sposarlo."- Oscar guardò André che era basito, poi si alzò, si avvicinò ai ragazzi e con gli occhi lucidi abbracciò prima Isabelle e poi Mathieu. -"Oh ragazzi, non sapete quanto ci fate felici. Era un po' che aspettavamo questa bella notizia, vero Andrè?"- -"Sì sì. Congratulazioni ragazzi davvero."- esclamò André visibilmente commosso. -"Grazie."- risposero insieme Isabelle e Mathieu -"Ora però dobbiamo andare per il nostro turno, ne riparleremo. Volevamo solo che lo sapeste subito."- detto questo uscirono dall'ufficio. -"Oh Mathieu, hai visto i miei genitori soprattutto mio padre era commosso. Non aspettavano altro che gli dessimo l'annuncio delle nozze. Sono così felice Mathieu non vedo l'ora di sposarti."- disse ancora emozionata Isabelle -"Anch'io non vedo l'ora che arrivi quel giorno Isabelle, dobbiamo solo decidere la data."- rispose abbracciandola. -"Andiamo Mathieu, il dovere ci chiama. Domani siamo di riposo così possiamo andare a casa e decidere la data e fare l'annuncio anche al resto della famiglia."- Oscar chiusa la porta dopo l'uscita di Isabelle e Mathieu, si avvicinò ad André e prendendogli una mano chiudendola tra le sue esordì -"Che ti dicevo André? Vedi non era nulla di quello che ti è passato per la mente. Hai pensato ci annunciassero l'arrivo di un bambino, non negarlo."- disse sorridendo e con lo sguardo divertito. -"Sì, e vero per un momento l'ho pensato. Dimmi mio bel Generale da quando hai imparato a leggere nei miei pensieri?"- rispose André tra l'imbarazzato per essere stato scoperto e il tono canzonatorio per quello che Oscar gli aveva appena detto. -"Non è stato difficile capire cosa ti stesse passando per la mente, è bastato guardarti amore mio. Niente, quando si tratta di Isabelle non riesci proprio ragionare. Neanche noi eravamo sposati quando abbiamo concepito nostra figlia, non vedo cosa ci vedi di diverso tra noi e i ragazzi. E comunque dovresti avere un po' più di fiducia nei ragazzi. Mi fai capire perché sei così apprensivo? Mathieu è un bravo ragazzo e non farebbe niente che Isabelle non voglia, come te del resto hai fatto con me e se anche fosse successo quello chectu temevi si sarebbe preso le sue responsabilità."- le disse dolcemente. -"Sì lo so. Hai ragione su tutto, ma...me la vedo ancora piccola."- rispose sconsolato. -"Va bene papà. Dai non fare quella faccia adesso, sapevamo che si sarebbero sposati prima o poi. Su andiamo a casa amore mio, così mi prenderò meglio cura di te."- -"Ai vostri ordini mio Generale."- Così felici per l'imminente evento che avrebbe messo in fermento tutta la famiglia, uscirono dalla Caserma per avviarsi verso casa.
   
 
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