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Autore: Terreno    13/12/2022    0 recensioni
Un piccolo racconto distopico
 
Anthony è una persona senza abilità, né voglia di impegnarsi. Aspira a diventare un influencer, mettendo in rete contenuti prodotti da intelligenza artificiale. Mano a mano che l'intelligenza artificiale si sviluppa e si diffonde, le conseguenze negative, che Anthony non nota, da internet iniziano ad arrivare anche nel mondo reale e lo scenario si fa più inquietante.
  
Questo non è un racconto che parla della ribellione della macchina, ma di un uso e uno sviluppo sbagliato della tecnologia.
  
  
  
  
Dunque, tu pensi che diverrai famoso perché fai uso di intelligenze artificiali, che lavorano meglio della maggior parte degli esseri umani? Così, ogni volta che pubblicherai quei contenuti, questi risalteranno rispetto ai lavori dei “poveri fessi”, che non ne fanno uso e tutti ti seguiranno? Ascoltami, ti sei mai chiesto se molte altre persone non abbiano avuto la tua stessa idea?
Genere: Drammatico, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Giorno: 1 Febbraio Anno: 51° anno dall'invenzione
Oggi ho ufficialmente finito i miei risparmi. Sono tre mesi che non pago l’affitto. Sono arrivati i robot poliziotti per lo sfratto. Ho detto loro che me ne sarei andato, però chiesto se potevo portare con me alcune delle mie cose. Loro hanno acconsentito.
Ho preso un paio di ricordi, vestiti e cose utili. Poi sono sceso in garage. Ho preso altri oggetti, li ho caricati nella mia vecchia automobile e l’ho spostata spingendola. Si può ancora spostare un mezzo del genere così. Ciò messo delle ore per raggiungere una piazzola; lì mi sono riposato.
Sono contento di non averla fatta rottamare. Almeno adesso ho un rifugio in cui riparami dalla pioggia e anche dal freddo.
 
Giorno: 20 Febbraio Anno: 51° anno dall'invenzione
Si sono uniti a me anche Carlo e altri miei due amici. Facciamo i turni per sorvegliare l’auto, in modo che ci sia sempre almeno uno di noi vicino ad essa; così che qualcuno non provi a rubarcela o a romperla.
 
Giorno: 28 Febbraio Anno: 51° anno dall'invenzione
Non avrei mai immaginato che mi sarei ritrovato tra i senzatetto a elemosinare qualcosa, da chi ancora ha!
 
Giorno: 8 Aprile Anno: 51° anno dall'invenzione
Ho incontrato una persona che si è ritrovata senza casa dopo di me. Abbiamo parlato un po’. Mi ha spiegato che tutti i social sono stati fusi in un unico sito, che si chiama Social-All. Però si tratta di qualcosa di diverso da quel che intendevamo una volta: è un sito a pagamento dove entri e puoi vedere dei contenuti, come film e musica, generati da un’intelligenza artificiale. Di tanto il tanto l’intelligenza artificiale genera nuove cose.
Mi chiedo chi se lo possa permettere. Forse i ricconi della Città Lustra.
 
Giorno: 2 Maggio Anno: 51° anno dall'invenzione
Sono passato vicino alla fabbrica dove un tempo lavoravo. Il luogo sembra essere stato abbandonato non di recente.
Mi ricordo cosa dicevano gli imprenditori e cosa, forse, ancora dicono: che non ce la facevano ad andare avanti perché la gente non voleva comprare i loro prodotti. Non è che non vogliamo, non possiamo.
Come possiamo comprare i loro prodotti, se non abbiamo i soldi, se non abbiamo un lavoro?
 
Giorno: 28 Maggio Anno: 51° anno dall'invenzione
Fino ad adesso siamo riusciti, in qualche modo, a procurarci da mangiare. Possibile però che un tempo buona parte della popolazione vivesse bene o male dignitosamente e ora siamo ridotti in questo stato?
 
Giorno: 4 Giugno Anno: 51° anno dall'invenzione
Vengo a sapere che la proprietaria dell’appartamento, dove abitavo, ha dovuto svenderlo. L’intero edificio verrà demolito e al suo posto faranno un magazzino dei robot.
 
Giorno: 29 Ottobre Anno: 51° anno dall'invenzione
Le nostre città sono ormai composte tutte così: la città lustra, dove vivono poche centinaia di persone, alcuni politici e i proprietari delle aziende d’intelligenza artificiale; la zona delle macchine, dove i robot e le intelligenze artificiale si fanno autonomamente manutenzione e producono ciò di cui hanno bisogno quelli delle città lustra e poi ci siamo noi, la gente che ha perso tutto. I più.
 
Giorno: 11 Novembre Anno: 51° anno dall'invenzione
I robot poliziotti pattugliano costantemente le entrate della città lustra. I suoi abitanti non vogliono che qualche nullatenente entri nel loro quartiere e porti povertà e insicurezza. Entrare nella zona delle macchine è pericoloso. Non è un posto fatto per gli esseri umani, né è previsto che ci passino.
Di tanto in tanto, le pattuglie robotizzante passano dove stiamo noi. Forse per controllare cosa facciamo.
   
 
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