Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: ValeAlcazar    20/12/2022    2 recensioni
Io ed Emanuela Martines abbiamo creato un lavoro a 4 mani buona lettura
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Soldati della guardia metropolitana di Parigi, Victor Clemente Girodelle
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PER SEMPRE capitolo 34 PREPARATIVI DI NOZZE ARRAS, NORMANDIA Estate 1810 Oscar e André erano arrivati ad Arras quel pomeriggio ed alla villa incombevano ferventi i preparativi per le imminenti nozze di Isabelle e Mathieu. I futuri sposi sarebbero giunti entro qualche giorno, gli impegni in caserma erano molteplici e prima di allontanarsi avrebbero dovuto sistemare le incombenze dei loro ruoli. Adesso che la promozione di Mathieu come nuovo Comandante della Guardia era effettiva, non poteva certo assentarsi per molto tempo e neppure Isabelle come vice di turno. Le grida di Lady Martha, accolsero Oscar e André fin dalla soglia, la governante come sempre spazientita urlava alla servitù la medesima antifona che ogni particolare doveva eccellere per le nozze della sua "piccola", bofonchiando tra sè e trovando quella di un ricevimento alla luce delle fiaccole un'idea a dir poco stravagante. -"Oh my God, mi chiedo come sia possibile che Isabelle, non comprenda quanto sia impegnativo organizzare la sua assurda stramberia di una festa a lume di candela....il parco è sterminato e non posso certamente fare in modo che ogni angolo sia illuminato a dovere, oh povera me!"- -"Non disperate Lady Martha, Isabelle chiede che il banchetto sia approntato nel giardino principale, so che riuscirete."- disse André sorridendo -"A proposito Madame Oscar...che ne pensate dei fiori che ho scelto?"- -"State curando ogni minimo dettaglio Lady Martha, conoscete i gusti di Isabelle e sapete che adora le orchidee ed i gelsomini."- -"Ecco...madame...ci sarebbe un'altra cosa...ma vorrei discutere con voi in privato."- Oscar e Lady Martha si appartarono nel salone, mentre André saliva negli appartamenti. -"Madame, la sarta ha consegnato l'abito di vostra figlia e devo dire che è una meraviglia ed anche il vostro e quello di Mousier Grandier, i vostri li ho sistemati in anticamera, quello di Isabelle nel salotto azzurro che ho debitamente chiuso."- -"Era solo di questo che volevate parlarmi Lady Martha?"- -"Ecco...ci sarebbe un'altra questione...se potreste aiutarmi con i preparativi della chiesa. Io qui sono talmente oberata e poi i domestici che mi fanno impazzire, non riesco proprio a districarmi da questo groviglio. So che voi Madame, non siete avvezza a certe incombenze, ma se non mi darete una mano diventerò matta...oh my God...come rimpiango la cara Nanny, lei sì che era capace di mettere tutti in riga, lei sapeva sempre come rendere tutto perfetto...sarebbe stata felice al pensiero di queste nozze."- continuò Lady Martha con gli occhi lucidi. -"E pensare che all'inizio non andavate d'accordo, se non ricordo male Lady Martha, giusto!" esclamò Oscar. -"Purtroppo sì, è così e me ne rammarico ma poi ho sempre apprezzato la saggezza e i giusti consigli, anche se burberi e spiccioli della cara Nanny."- Nanny si era spenta inaspettatamente una notte di primavera, niente faceva presagire che sarebbe scomparsa quella notte quando amorevolmente André l'accompagnò in camera per la notte. Lo aveva salutato come sempre lasciandogli una carezza sul viso e baciando la fronte del suo amato nipote e lui aveva fatto lo stesso con la promessa di rivedersi la mattina seguente, invece non si era svegliata più quella mattina. Aveva un bel sorriso, chissà, magari erano venuti a prenderla il suo Henri con la sua Éléonore e Maurice. Il dolore era stato tanto per tutti, abituati alla sua presenza, ora si sentiva un vuoto a Palazzo Jarjayes, il pensiero che si era riunita al suo caro e alla sua adorata figlia rese più sopportabile la sua perdita soprattutto per André. -"Adesso fate un bel respiro e placatevi, Lady Martha...approfitterò di questo momento per recarmi alla cappella per vedere a che punto sono con le decorazioni."- La chiesetta dove si sarebbe celebrato il rito nuziale, si trovava su una piccola altura ai limiti estremi della tenuta, dalla sua posizione poteva interamente dominare il paesaggio. Fin dal sentiero che aprendosi dall'agrumeto conduceva alla cappella si poteva sentire il pungente odore salmastro della marina sottostante. L'edificio, costruzione di marmo bianco ninnolo di pura architettura rinascimentale, comprendeva un'unica navata, dove sopra l'altare, debitamente rivestito da una tovaglia immacolata e dove ardevano due ceri votivi regnava sovrano un dipinto commissionato dagli avi di Oscar, rappresentante la Sacra Famiglia seguendo il tipico stile pittorico seicentesco. Oscar fin dal viale di accesso, sentì diffondersi nell'aria un'aroma di legno e fiori, le panche all'interno dell'oratorio erano state riverniciate e a lato erano state sistemate decorazioni di raso dove all'interno spiccavano i fiori scelti per la celebrazione. Enormi vasi, di gelsomini giacevano sparsi alla rinfusa sui gradini della mensa e attendevano la mano esperta che li disponesse sul marmo lucente e brillante dell'altare e lungo il cammino che avrebbero percorso gli sposi. Oscar fece capolino sul sagrato della chiesa e non le mancò di scorgere alcuni operai che lavoravano freneticamente approntando gli ultimi ritocchi all'abbellimento della costruzione, che poco usata, presentava alcuni lievi cenni di incuria. Due fanciulle fecero di lì a poco il loro ingresso dalla sagrestia, erano le fioraie pronte con la loro arte a sistemare i decori floreali. Oscar discretamente sorvegliava i preparativi non voleva essere d'intralcio, in quanto il lavoro da completare era ancora parecchio e il tempo a disposizione non era moltissimo. Nel tardo pomeriggio del giorno seguente Isabelle e Mathieu fecero il loro ingresso alla villa, erano stati gli ultimi ad arrivare ad Arras, durante l'intero corso della giornata era giunto alla spicciolata l'intero nucleo della famiglia Jarjayes. Dovevano essere tutti presenti, si sposava la figlia dell'erede di famiglia. Isabelle rimase entusiasta per l'eccellente preparazione del ricevimento, era stato perfettamente rispettato il suo volere. I due viali d'accesso alla villa e quello che conduceva al cortile maggiore, erano stati abbobbati oltre che vasi di gelsomini con un infinita di piccoli lumi che avrebbero seguito il cammino degli sposi per giungere al cortile dove le lanterne e le fiaccole avrebbero illuminato in una magnifica apoteosi di luci muliebri, sia il banchetto che il gazebo dei musicanti. Ma le sorprese non erano finite, il generale non aveva badato a spese e come suo dono di nozze aveva commissionato un mirabile spettacolo pirotecnico, che prevedeva nel finale apparire in cielo due cuori a simboleggiare i due sposi. Isabelle e Mathieu erano finalmente giunti ad Arras, da lì a un paio di giorni si sarebbero celebrate le nozze ed era già tutto pronto. Alla spicciolata erano anche arrivate le sorelle di Oscar con le loro famiglie, un continuo chiacchiericcio e andirivieni di gente tra stanze padronali e i vari salottini e sale animavano Villa Jarjayes. André e Oscar vennero sommersi letteralmente dalle sorelle, cognati e nipoti che, non vedendoli da tantissimi anni, tranne Emilie e Chlotilde che avevano visto in occasione del fidanzamento di Isabelle e Mathieu, vollero sapere tutto su quello che era successo nel frattempo, su come si era innamorata di André, lei l'algido Comandante, anche se erano sicuri che prima o poi avrebbe ceduto anche lei all'amore, mentre erano sicuri che André fosse innamorato di lei da sempre, la curiosità delle sorelle su Oscar e André e la presentazione ufficiale dei futuri sposi monopolizzò tutto il resto della giornata. Madame Marguerite e il Generale Jarjayes guardavano quella baraonda di figlie, generi, nipoti, consorti e pronipoti ed erano felici...tutta la loro famiglia si era riunita per la primissima volta. Oscar chiese ad André di uscire dalla villa, voleva stare un po' da sola con lui a godersi un attimo di pace. S'incamminarono mano nella mano verso il promontorio che dava sull'oceano, la brezza marina li accarezzava, ad Oscar era mancato tantissimo Arras tutto le ricordava i suoi periodi di vacanza quando lei ed André erano bambini e le loro cavalcate sulla spiaggia, le albe e i tramonti che si godevano da quel promontorio. André guardò Oscar le vide uno sguardo malinconico -"Oscar, amore, che cos'hai?"- chiese -"Niente André, non preoccuparti. Mentre venivamo quassù ho pensato a tutta la nostra vita a te, a noi. Oh Andrè, non sai quanto sono felice di averti avuto accanto tutti i giorni della mia vita, sono grata a te per essermi stato sempre accanto anche quando non lo meritavo. Perdonami davvero se a volte sono stata dura con te..."- André la interruppe -"Oscar...Oscar amore. Io ti amo, come sai ti ho sempre amata, non importa quello che è stato...non torturarti. Importa quello che siamo adesso."- le disse guardandola dolcemente -"André, anch'io ti amo con tutta me stessa e credo di amarti anch'io da sempre, non ne ero consapevole, pensavo di volerti bene come ad un fratello ma poi ho capito che era amore quello che provavo per te."- -"Lo so Oscar, l'ho sempre saputo...dovevi solo capirlo. Ma ora mi dici come mai questi pensieri? Sono trascorsi già 21 anni dalla nostra prima notte e da quando è iniziata la nostra vita insieme, ti sento strana stasera, dimmi che ti succede."- -"Niente André, davvero. Sono solo un po' malinconica tutto qui. Sarà che la nostra bambina tra un paio di giorni inizierà la sua nuova vita a fianco all'uomo che ama, sarà che mi ricorda noi, non ti so dire il perché, anche se sono felice per la nostra Isabelle. Mathieu è un bravo ragazzo e la ama profondamente, di questo ne sono certa, per certi versi mi ricorda te e di questo non posso che esserne felice, si prenderà cura lui adesso di nostra figlia, anche se lo ha sempre fatto, fin da piccoli."- era visibilmente emozionata, André scorse sugli occhi della sua amata un velo lucido...la sua Oscar si stava lasciando andare all'emozione. Poche volte, da quando la conosceva, l'aveva vista in preda all'emozione e la trovava bellissima. In quelle occasioni svestiva la sua armatura, su cui faceva affidamento per nascondere le sue fragilità e veniva fuori la Oscar che solo lui conosceva da tutta una vita. L'attirò a sé e l'abbracciò dolcemente -"La mia dolcissima Oscar. Ti capisco sai, anch'io mi sento così in questo momento, sono felice e triste allo stesso tempo. Mi hai sempre detto che non perderemo mai la nostra Isabelle e sarà così."- -"Sì André, hai ragione scusami sono una sciocca."- e mentre lo abbracciava più forte a sé, alzò lo sguardo verso di lui per baciarlo. Si persero in quel bacio, erano felici per la loro bambina. Era tempo di rientrare c'era ancora qualcosa da fare per rendere speciale il giorno di Isabelle e Mathieu e mano nella mano s'incamminarono verso la villa.
   
 
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