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Autore: Sedge    11/09/2009    10 recensioni
Breaking Dawn dal punto di vista di Edward
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze!!!Sono riuscita a scrivere un altro capitolo e non vi faccio aspettare oltre!!Ringrazio tutti quelli che mi hanno messo tra i preferiti, i seguiti e un ringraziamento speciale alle mie commentatrici!!Alla fine trovate le risposte ai commenti!!Grazie davvero di tutto!!Buona lettura, un bacio,Silvia

 

Capitolo 29. Incontro

L’agitazione e l’ansia in Bella erano evidenti. Non smisi un secondo di osservare il suo sguardo fisso e impaurito, quasi concentrato. Le avevo promesso che l’avrei aiutata e l’avrei fatto in qualsiasi modo, anche se il passo più importante doveva farlo lei.

Andrà tutto bene”, pensò mia madre accompagnandomi con una mano sulla spalla, in casa.

Esme…i suoi pensieri erano sempre così positivi, incoraggianti. Solo lei poteva avere la fede di credere, in modo così estremamente sicuro, che non sarebbe successo niente di male.

E’ sua figlia…”, pensò ancora, continuando ad incoraggiare quello che stava per fare. Desideravo con intensità che Bella incontrasse Nessie, ma allo stesso tempo non smettevo di chiedermi se, forse, non avesse in parte ragione Jacob. Era vero:Bella sembrava sempre la stessa ed inoltre era molto calma e tranquilla nonostante fosse un vampiro neonato. Ma nostra figlia aveva pur sempre un cuore che batteva, del sangue caldo che fluiva nelle vene. Pensai a me, ai miei primi istanti da vampiro. Ero quasi certo che io, al posto suo,non sarei mai stato in grado di controllarmi in quel momento di confusione e incertezza post trasformazione, neppure di fronte a mia figlia.

Ma Bella…sembrava avere una capacità innata di controllare il suo istinto, di placare i suoi desideri per non fare del male a degli umani. E quella sua capacità si era manifestata interamente durante la caccia.

Bella ce la farà”, pensai, scacciando dalla mente i miei pensieri negativi, che si mescolavano a quelli dubbiosi e arrabbiati di Jacob, che sembrava non volesse darmi tregua. E poi potevo contare sull’aiuto di Jasper che avrebbe monitorato continuamente lo stato d’animo di Bella, intervenendo se fosse necessario, e sull’aiuto di Alice, che mi avrebbe senz’altro avvertito se le sue visione fossero risultate pericolose per la piccola.

Cercai l’unica mente che mi avrebbe fatto rilassare, e la trovai subito, limpida e luminosa come sempre.

Ora arriva la tua mamma”, si ripeteva, replicando le parole che le aveva appena sussurrato Rose, accompagnando quel pensiero con l’unica immagine che aveva della madre.

Io non mi fido…vado a mettermi vicino a Nessie”, continuò a brontolare Jacob, appiccicandosi a Rose, che non gradì tutta quella vicinanza.

Cane…senti che puzza”, pensò, storcendo il naso e facendo un passo indietro per scostarsi da lui.

Bella si era fermata, davanti a quell’accoglienza e la vidi studiare attentamente con lo sguardo la situazione. Nessie fu molto più veloce di lei, perché si accorse subito che quegli occhi, quel viso che la stavano cercando, era quello della sua mamma.

Mamma”, pensò, portando le sue piccole manine sulle guance di Rose.

-E’ proprio lei-, le rispose mia sorella, assecondando i suoi movimenti, che spingevano per oltrepassare Jacob che le oscurava la visuale.

Bella si voltò con aria triste e incredula verso di me.

-Ha solo due giorni, vero?-, chiese, ovviamente stupita dalla crescita di Nessie, spostando di nuovo lo sguardo su di lei e ritornare ad osservarla. Entrambe cercavano di riconoscersi, riconducendosi agli unici ricordi che avevano una dell’altra. Nessie continuava a ricordare il viso stravolto e sofferente di Bella, un istante dopo averla messa alla luce e Bella…Non sapevo, purtroppo, quali fossero i pensieri che albergavano in Bella,ma avrei tanto voluto entrare nella sua mente , per guidarla, aiutarla in quel momento così complesso.

Portai la mia mano, ancora intrecciata alla sua, sul suo viso, accarezzandolo piano per ricordarle che ero vicino a lei. Non si mosse, e neppure spostò lo sguardo da Nessie. Sembravano rapite, immerse in un mondo tutto loro. Si osservavano come delle sconosciute, consapevoli, però, che il legame che le univa era forte, immenso, unico.

Ad un tratto Nessie si sciolse in un sorriso straordinario, e Bella fece un passo incerto in avanti, cercando di compensare quella distanza fisica, ma non affettiva, che le separava.

Fermala Edward, si sta agitando”, pensò Jasper, allarmandomi.

Senza pensare, affidandomi completamente al potere di Jasper, afferrai Bella da dietro, trattenendola vicino a me. Mi pentii quasi subito del mio gesto improvviso e mi sentii in colpa per averle tolto immediatamente la fiducia. Anche gli altri si disposero velocemente di fronte a Nessie, pronti a difenderla. Bella rimase paralizzata, appoggiata al mio petto, probabilmente interrogandosi su cosa avesse fatto di male.

-Ma volete lasciarla in pace?-, intervenne Alice, che fino a quel momento si era tenuta in disparte.

-Non ha fatto nulla di male, si è solo avvicinata per vederla più da vicino. Datele fiducia-,brontolò in sua difesa. Aveva ragione. La mia reazione e quella di tutti gli altri era stata avventata e impulsiva, e non avevamo fatto altro che aumentare ulteriormente le paure di Bella.

Non le farà del male…non può:è sua figlia”, pensò Alice, venendo in mio aiuto, e mostrandomi parte degli avvenimenti futuri.

Pensavo di aver sapere tutto sui neonati, ma a quanto pare non è così. E’ calma…anche prima, credo di aver confuso l’ansia di avvicinarsi alla piccola per toccarla, per vederla meglio con  senso di sete…E’ davvero strana, continua ad avere delle sensazioni così umane che fatico a capirla”, pensò Jasper, con sguardo truce e dubbioso, cercando di giustificare l’allarmismo di poco prima.

Strinsi Bella a me, mormorandole un “scusa” debole e sussurrato.

-Non volevo spaventarti più di quanto tu non lo sia già-, continuai, cercando di farle capire che comprendevo il suo stato d’animo.

-No, tranquillo. Hai fatto bene. Continua a starmi vicino-, mi rispose, stringendo la mia mano, che era ancora avvolta tra le sue. Nessie, al suono della sua voce, cominciò ad agitarsi tra le braccia di Rose, continuando a cercarla mentalmente e sporgendosi oltre Jacob che le si era parato davanti, impedendole di vederla la sua mamma.

-Emmett, Jasper…va tutto bene. E’ tranquilla, non c’è pericolo…-, dissi, cercando di farli rilassare e di farli assumere una posizione che non fosse così minacciosa come quella che continuavano a mantenere.

-Ma Edward, non sono certo…-, tentò di replicare Jasper.

-Bella è tranquilla, lo pensi anche tu. E’ vero che è un neonato, ma ogni sua reazione è stata degna della nostra fiducia fin’ora. Anche prima, durante la caccia, Bella ha sentito l’odore di alcuni umani, probabilmente escursionisti…-, iniziai a raccontare, bloccato subito dopo dai pensieri scioccati dei miei fratelli e dei miei genitori.

Che incosciente”, pensò mio padre, scuotendo la testa in segno di totale rimprovero.

E non li ha attaccati?”, pensò Jasper, sconvolto e demoralizzato.

E sei riuscito a fermarla?So io come …”, pensò Emmett, come al solito, sghignazzando.

Bella era troppo intenta a pensare a te Edward, per preoccuparsi degli altri due. E guarda come le hai ridotto il vestito…potevi essere un po’ più delicato nelle tue carezze”, pensò Alice, sorridendomi maliziosa. Sì, spesso era proprio una scocciatura avere una sorella veggente, soprattutto quando si intrometteva in cose private…

Non potevo crederci che i pensieri dei miei famigliari fossero così vari, e alcuni proprio senza alcun senso.

-Come hai potuto essere così incosciente Edward?-, mi sgridò Carlisle, l’unico davvero preoccupato e arrabbiato per quello che avevo fatto.

-Sì, è vero, ho agito da irresponsabile. Prima di lasciarla andare da sola avrei dovuto assicurarmi che non ci fosse nessuno…-.

E che è successo?Dimmi che ha aggredito uno dei due…”, pensò Emmett, continuando ad immaginare scenari improbabili, a tratti a dir poco osceni.”Voglio tutti i dettagli…”.

-Edward…-, mormorò Bella, aggrappandosi al mio braccio, cercando di fermare il mio racconto.

-No, Bella. Carlisle ha ragione:ho sbagliato. Sei davvero molto forte e controllata, e spinto da questa evidenza non ho fatto troppa attenzione. Ma quello che volevo dire è che Bella non li ha aggrediti…-.

-Aspetta, aspetta…Bella non ha attaccato gli umani?-, chiese Jasper, rimanendo per un secondo a bocca aperta.”Non ci credo”.

-Esatto!In realtà stava per farlo. Era una cosa normale, era completamente concentrata sulla caccia…-, continuai, fiero di poter raccontare quanto impensabile fosse stata la sua reazione.

Continua”, pensò mio padre.

-E poi, cos’è successo?-, chiese, avvicinandosi curioso.

-L’ho seguita, per cercare di fermarla. Lei mi ha sentito dietro di lei e appena si è accorta di me, si è voltata. Si è resa conto che stava seguendo una scia di sangue umano, ha trattenuto il respiro e se n’è andata-, terminai.

-Incredibile?Sul serio?-, chiese, Emmett, mentre tutti i suoi scenari campati in aria si dissolvevano, lasciando spazio all’unica realtà alla quale non aveva pensato.

Annuii, stringendo Bella per le spalle, addossandola al mio fianco.

-In realtà si è dimenticato di dire che gli ho ringhiato contro-, confessò Bella, con un faccino triste e preoccupato. Possibile che si preoccupasse di questo, e non si rendesse conto di quanto grande dovesse essere il suo autocontrollo per essere riuscita a resistere a quella scia di sangue tanto invitante ed intensa?

-E quindi poi avete lottato tra di voi?-, chiese Emmett, aprendo la sua mente ad un nuovo scenario al quale non aveva pensato.”Lotta…per quello Bella ha il vestito ridotto in quelle condizioni…e poi chissà com’è andata finire…Edward dovrà raccontarmi ogni cosa”.

Sorrisi esasperato dai pensieri senza fondamento di Emmett. Ero certo che avrebbe continuato a pensarci per l’intero giorno.

-Ma no!-, rispose Bella, sconvolta al solo pensiero.-Non avrei mai attaccato Edward-, concluse.

Peccato”, osservò ancora Emmett, mettendo il broncio.-Ma davvero non l’hai attaccato?Neppure un morso, un calcio…niente di niente?-, chiese ancora a Bella, sempre più infastidita, cercando di alimentare le sue immagini mentali.

-Dai Emmett, non dire certe cose-, lo rimproverò Bella, ormai spazientita.

-Non sai davvero come sfruttare le occasioni. Sarebbe davvero eccitante vedervi combattere, anche perché sei l’unica che lo può battere dal momento che non può leggere nei tuoi pensieri-, replicò sghignazzando.-Quanto vorrei vedervi-, terminò. A quel punto nessuno sarebbe più riuscito a fermare lo scorrere dei suoi pensieri. Stava ovviamente immaginando uno scontro tra me e Bella, pensando anche al modo in cui poteva convincerci a combattere.

-Non potrei mai fare una cosa del genere con Edward-, rispose stizzita Bella.

Cavolo si  è davvero innervosita…eppure…non ha l’impulso di staccare la testa ad Emmett…incredibile”, pensò Jasper, cercando di dimostrare che poteva perdere il controllo.” Non è normale…Siamo sicuri che sia davvero un vampiro?”.

Sorrisi, avvicinandomi a Jasper e colpendolo con un pugno sulla spalla.-Ora capisci cosa intendo?-, chiesi, rispondendo ai suoi pensieri.

-Non è normale Edward, non dovrebbe essere così-, replicò, sempre più confuso.

Anche noi siamo stati imprudenti”. Il pensiero di Esme mi fece spostare l’attenzione su di lei.

-Dovevamo accompagnarvi e non lasciarvi soli. Poteva attaccarti, potevate farvi del male…-, brontolò arrabbiata mia madre, più con sé stessa, che per la mia leggerezza.

Non me lo sarei mai perdonata”, pensò ancora, portandosi una mano sul petto.

-Ma non è successo, mamma. Bella ha saputo fermarsi, per questo sono certo che non farà del male a Renesmee. Ha saputo controllarsi con uno sconosciuto, a maggior ragione sarà in grado di farlo con sua figlia-, replicai, osservando verso Bella, che però non stava ascoltando. Il suo sguardo era fisso, rapito, da quel piccolo fagottino che si dimenava impaziente tra le braccia di Rose. Il suo sguardo era dolce, innamorato e spaventato. Automaticamente sporse le sue braccia verso quelle insistenti della piccola, che ormai non riusciva più a controllare il desiderio di immergersi nella braccia della madre.

Ma ad un tratto gli occhi di Bella si spensero, e le sue braccia riccaddero lungo il suo bacino, quasi sentisse di non meritare di tenere fra le braccia sua figlia.

-Posso andare, Edward?-, chiese, sporgendosi oltre Jasper per incrociare di nuovo gli occhi della piccola che la richiamavano impazienti. Stava chiedendo il mio permesso…

E’ troppo pericoloso Edward, pensaci bene”, mi mise in guardia di nuovo Jasper, ringhiando leggermente.

-Oh Jasper…lascia in pace Bella, non farà niente di male…fidati-, venne in mio aiuto Alice, smorzando la tensione che si era creata. Mio fratello fissò Alice intensamente, cercando conferma negli sui occhi di quello che aveva appena detto. Poi si spostò dietro Bella, le appoggiò una mano sulla spalla e la incoraggiò a muoversi verso Renesmee. Bella cercò il mio sguardo, rendendosi conto che l’andamento della situazione sarebbe dipeso solo da lei. Io annuii, dandole il mio appoggio e il mio consenso per quell’incontro. Lasciai che fosse Jasper a guidarla. Io non potevo entrare nella sua mente per prevedere le sue azioni, mentre lui era in grado di controllare lo stato d’animo di Bella, e intervenire qualora ce ne fosse stato bisogno. Bella si mosse lentamente, controllando ogni suo movimento. Doveva costarle molto quella lentezza e quella accortezza pensata, in ogni gesto. Mi dispiaceva per lei. Era chiaro che ognuno di noi la teneva sott’occhio, studiata cercando di evitare un possibile passo falso. Ma in questo modo veniva messo in secondo piano l’importanza dell’incontro. Fortunatamente la piccola, che non aveva smesso un attimo di agitarsi e di tendere le braccia verso Bella, irritata e spazientita emise un lamento nervoso. Tutti si concentrarono attorno a lei, cercando di capire il motivo di una simile reazione e lasciarono Bella sola, immobile, a pochi passi dalla piccola.

-Che ha?-, chiese Jacob, preoccupato, afferrando Renesmee dalle braccia di Rose.

-Non ha niente Jacob, vuole solo andare da Bella, non resiste più-, gli spiegò, dando voce ai pensieri della piccola. Jacob storse il naso, infastidito da quella constatazione.

-Vuole me?-, chiese Bella, che era stata tagliata fuori dall’intera scenata preoccupata per Nessie.

-Certo che vuole te-, le sussurrai all’ orecchio, circondando il suo busto con le braccia ed incoraggiandola ad avanzare.-E’ da tre giorni che ti aspetta-, le spiegai emozionato.-Vai da lei-, dissi, spingendola a fare l’ultimo passo verso la piccola che aveva desiderato sin dal primo momento. E in quel momento accadde. Renesmee smise improvvisamente di piangere e di lamentarsi, e le mani di Bella smisero di tremare, occupate a tenere tra le braccia qualcosa di prezioso. La piccola si aprì in un sorriso esultante e vittorioso, prima di allungare la manina verso il viso diafano di Bella.

Mamma”, pensò Renesmee, accarezzandola dolcemente con le manine chiuse a pugno. In quel momento, probabilmente, se avessi potuto avrei pianto. Pianto di gioia, di liberazione perché finalmente ogni preoccupazione, ogni ansia, ogni angoscia sembrava sparita, lasciando posto a quello che non avrei mai pensato di poter avere:una famiglia, la mia famiglia. Mi avvicinai a loro. Accarezzai i capelli a Bella, lentamente, per farle sapere che ero lì con lei e mi concentrai sui pensieri di Renesmee. Stava mostrando a Bella l’unico ricordo che aveva di lei, la sua immagine confusa e distorta subito dopo il parto. Fu difficile rivivere quel momento, soprattutto attraverso gli occhi della piccola.

-E’ stata lei?Cosa mi sta facendo vedere?-, chiese Bella, confusa.

-Cosa ti ha mostrato?-, le chiese Rose euforica e contenta.

-Sì, è stata lei. Te l’ho detto che è molto speciale, e che comunica in modo particolare. Ma è efficace, non è vero?-, le chiesi, sussurrando piano la risposta sul suo collo, per non disturbare troppo l’idillio che si era creato.

-Ma cosa hai visto?-, chiese Jacob, che non aveva mai smesso di accarezzare Nessie, dal momento in cui Bella l’aveva presa in braccio.

-Credo me…ma avevo un aspetto davvero orribile-,rispose, storcendo il viso in un’espressione disgustata.

-Eri così perché è l’unico ricordo che la piccola ha di te-, le spiegai, con la voce in parte rotta dall’emozione del violento ricordo che avevo appena visto con lei. Bella sembrò capire il mio disagio, e si sporse leggermente indietro, accarezzando la mia guancia con la sua.

-In questo modo ha voluto farti sapere che sa chi sei, che ti riconosci-, le spiegai ancora, beandomi allo stesso momento del dolce profumo della sua pelle.

-Sì, ma come fa?-, chiese sbalordita, accarezzandole piano i fini capelli dorati. Renesmee sembrò voler fare lo stesso e afferrò una ciocca dei capelli di Bella, portandola contro di sé e stringendola forte tra le sue manine.

…bella…”, pensò mentre con aria sognante continuava ad osservare il viso di Bella.

Sì, è vero:è proprio magnifica la tua mamma”, pensai, in risposta ai suoi pensieri, dandole un buffetto sulla guancia.

-Non lo so amore. E’ un dono, come quello mio, di Alice o quello di Jasper. Non sappiamo perché riesce a fare quello che fa…-, risposi alla sua domanda.

-In realtà sembra un interessante capovolgimento…-, osservò Carlisle, senza però terminare la frase.

Sembra abbia capovolto sia il dono di Edward, sia la strana capacità di Bella di chiudere la sua mente. Nessie fa esattamente l’opposto:rende partecipe tutti dei suoi pensieri…”, iniziò a pensare mio padre, perdendosi in quelle riflessioni.

-Sembra davvero così…-, risposi, senza terminare la frase ma lasciandomi trasportare dalle stesse osservazioni. Sembrava avere ragione. Solo una cosa non capivo…se la mente di Bella era davvero così inaccessibile ai poteri”mentali”, come faceva la piccola a far funzionare il suo potere con Bella?Probabilmente ci riusciva perché era sua madre, erano madre e figlia. O forse semplicemente, come aveva osservato Carlisle, Nessie era riuscita a capovolgere anche la capacità di Bella di bloccare la sua mente…Bella non faceva entrare nessuno, mentre nessuno poteva impedire alla piccola di entrare con i suoi pensieri. In quel momento non ci filai troppo sopra, e tornai presto a concentrarmi su Bella che con calma stava prendendo confidenza con Renesmee.

-Anch’io mi ricordo di te-, le disse dolcemente, prima di lasciarle un tenero bacio sulla fronte. Mi sembrò un gesto naturale e materno ma Jasper iniziò ad agitarsi, mettendomi in allerta.

-Smettetela!-, intervenne Alice.-Va tutto bene, Bella sta bene-, ci rimproverò.

Non sta facendo nulla di male”, pensò, rivolgendomi uno sguardo scontroso.

-Però per oggi abbiamo sperimentato abbastanza-, proruppe Jacob che fino a quel punto si era tenuto in disparte il più possibile.

-Che problema c’è Jacob?Cos’hai?-, chiese Bella infastidita da quella, per lei inspiegabile, interruzione stringendo verso di lei la piccola, allontanandola il più possibile da lui.

Come fanno a stare così tranquilli?Maledizione”.

-Jacob…smettila. Bella si sta comportando nel migliore dei modi. Capisco la situazione, ma questo non mi permetterà di sbatterti fuori se continui-, lo minaccia.-Le stai rovinando questo momento e non ne hai nessun diritto-, conclusi ringhiando.

-Puoi contare su di me Edward!Non vedo l’ora di sbatterlo fuori, restituendogli il calcio sulla pancia…-, replicò Rose, finalmente contenta di poter inveire liberamente verso Jacob.

Continuai a guardarlo con aria minacciosa. Doveva smetterla di intromettersi, smetterla di impicciarsi nella vita mia e di Bella.

-Noo-, sentii urlare ad un tratto. Voltai lo sguardo verso Bella, che fissava Jacob con uno sguardo disgustato e attonito.

Attento Edward”, urlò Jasper. Strinsi Bella forte al mio petto, cercando di trattenerla. Aveva capito tutto, ogni cosa. Jacob velocemente le sfilò la piccola tra le braccia,portandola lontano da lei. Bella respirò a fondo, affaticata, senza cercare di liberarsi dalla mia stretta.

-Sta calma,amore-, le sussurrai, in parte euforico della sua reazione:era proprio quella che più avrei desiderato.

-Rose, prendi  Renesmee e portala lontana da qui-, ordinò con voce decisa e asciutta.  Sembrava apparentemente calma, ma era chiaro che sarebbe scoppiata da un momento all’altro. Sentivo i muscoli e i nervi delle sue braccia, tendersi e vibrare, pronti a scoppiare.

-Edward lasciami-, mi ordinò con voce più dolce, ma sempre perentoria.-Non voglio farti del male…-. Esitai un istante e poi la lasciai.-Mettiti vicino a Renesmee-, mi consigliò. Un sorriso compiaciuto uscì dalle mie labbra quando la vidi stendersi in avanti e scoprire i denti in posizione di difesa.

-Dimmi che non è come penso-, ringhiò, verso Jacob.

Inizia lo spettacolo”, pensò Emmett divertito.

E spettacolo sia”, pensai. Finalmente Jacob avrebbe avuto la lezione che meritava.

 

 

Trettra: Ciao trettra!!Sono davvero felice che ti sia piaciuto, anche l’affermazione su Edward!!E sono felice che vi piaccia questo Edward un po’ umanizzato con pulsioni adolescenziali!!Spero che anche questo capitolo ti piaccia!!Un bacione,Silvia 

 

Naog94: Grazie, sono contenta se pensi che il capitolo mi è venuto bene!!Dillo a me, io Jake non lo sopporto…soprattutto in questa parte di Bd…mi verrebbe quasi di cambiare le cose e di farlo prendere a calci da Edward…

 

Tede: Ciao Tede, sono davvero felice che la mia descrizione sui desideri di Edward ti sia piaciuta!!Grazie davvero per leggere e commentare!!Un bacione, Silvia.

 

Linda88: Grazie mille Linda!!Finalmente ti posto il capitolo che desideravi!!Spero che sia all’altezza delle tue aspettative!!Un bacio, Silvia

 

Goten:Felice che ti sia piaciuto!!Eclipse??Oddio, perché no!!Se vi fa piacere leggerlo posso provarci!!Grazie mille per leggere e commentare sempre!!Un bacio, Silvia

 

Francycullen:Grazie mille!!Sono stata brava questa settimana…ho aggiornato in fretta!!

 

Elfasognatrice:Oddio??Davvero ti crea dipendenza leggere il mio BD??Beh, ne sono felice!!Sì…il fatto che Edward senta i pensieri è un buon modo per conoscere anche gli altri personaggi, e mi piace far sentire i pensieri degli altri!!Ora ti lascio al capitolo che aspettavi!!Spero ti piaccia!!Un bacio, silvia

 

Ila74cullen:grazieeeee!!!Speriamo di riuscire a continuare sempre così!!!

 

KissyKikka:tranquilla se non hai commentato!!Sì…anch’io non sopporto Jake!!Se fosse per me l’avrei già rispedito a Lapush…comunque grazie dei bellissimi complimenti!!Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto il capitolo!!Un bacio, Silvi

 

 

 

 

   
 
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