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Autore: Xandalphon    24/12/2022    0 recensioni
Dopo molti tentennamenti, ho deciso di rieditare e revisionare 'A new Generation' e ripubblicarla da capo.
Per chi si approcciasse ora alla storia, si tratta di una 'what if?' che prende il largo dalla trama del manga dal capitolo 689.
In questa versione della storia, un Naruto ancor giovane si metterà nei panni del sensei per addestrare tre scanzonate ragazzine... Cambiando completamente il mondo ninja (Niente Boruto e Sarada. E più avanti si scoprirà anche perché)
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'A new generation'
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24) Rotten Roots - part one


NewGen2

“Ragazzi, non è per offendere le vostre capacità, ma l'avrete compreso anche voi che non eravate proprio in cima alla lista dei candidati per questa missione. Purtroppo non posso fare diversamente. Ho già le ANBU in giro per mezzo continente per capire meglio l'identità di chi ha cercato di uccidere Naruto usando le sue genin, Kakashi è in missione con Raido, Sakura e Anko, e Gai con Aoba, Ten Ten e Genma. E Nonostante Kurenai scalpiti per tornare in servizio, ancora non mi fido a dargli una A. E poi... Beh, e poi ci siete voi.”

Tsunade era stata schietta con loro. Forse troppo?

Dopotutto, non era il caso di fare gli schizzinosi. Senza contare il fatto che, ad essere del tutto obiettivi, quei quattro insieme erano una squadra che avrebbe fatto paura a chiunque. E' vero, non erano la prima scelta... Ma non erano neanche l'ultima. Non erano più dei pivellini freschi d'accademia. Nonostante fossero giovanissimi, rientravano a buon diritto nella schiera dei jounin più forti del villaggio, anche se all'apparenza non sembrava.

“Confortante... Siamo i rincalzi dei rincalzi dei rincalzi.” fece sarcastico Kiba. Scherza vecchia Tsunade, scherza pure... Se non ci fossero quelle sottospecie di mostri di Naruto e Sasuke, il più forte da queste parti sarei proprio io.

Naturalmente, nemmeno lui era credeva fino in fondo a quello che stava pensando, ma se c'era una cosa che di cui Kiba non difettava, beh, era l'autostima.

Sai, invece, si limitò al suo solito, inquietante, sorriso, sotto il quale pochi sapevano cosa si celasse.

Hinata sul momento sospirò, ma poi, non poté fare a meno di lasciarsi scappare un timido sorriso a vedere quel siparietto tra Tsunade e Kiba. Sai, per certi aspetti, le ricordava Shino. Se non fosse stato per l'assenza di Kurenai, sarebbe stato un tuffo nel passato... A quel punto, però, prima ancora di chiedere di che natura fosse la missione che gli era affidata, le sorse un dubbio: Ma... Siamo in tre. E il nostro capitano? Per non parlare del fatto che non abbiamo il supporto medico.

Prima che potesse esternare le sue perplessità all'Hokage, tutta trafelata, arrivò, o, meglio, si catapultò nell'ufficio una ragazza. Lunghi, svolazzanti e scompigliatissimi capelli mossi color rame , incorniciavano un viso adornato da due veri e propri smeraldi luminosissimi, quali erano i suoi occhi. Se fosse stata dotata di un'aria più compassata e calma... Più femminile, insomma, tutti ne avrebbero notato la straordinaria bellezza. Ma, di solito, la prima cosa che si notava di lei erano il carattere vulcanico ed esuberante e il fatto che avesse movenze che decisamente NON ricordavano per grazia e leggiadria, quelle di una ballerina. Con ancora il fiatone per quella che doveva essere stata una corsa folle, la nuova arrivata si affrettò a scusarsi:

“Scusi...*anf...il ritardo...*anf...Tsunade Sama...*anf...All'ultimo minuto, mia sorella Ayame... *anf...Ha voluto che le dessi...*anf... Una mano nel giro di consegne...* anf...Ci ho messo un po' più del necessario...”

L'Hokage non si scompose più di tanto, e, rivolta soprattutto ad Hinata, disse: “ragazzi, ecco il vostro supporto medico. Conoscete già Yue, vero?”

Kiba si produsse in un annoiato sì, mentre Sai annuì con la testa. Hinata, invece, con un certo imbarazzo, disse: “Evidentemente sono l'unica a non aver mai avuto il piacere.”

Nel frattempo Yue si era ripresa quel tanto che bastava, dato che aveva smesso di ansimare come un mantice. Fissò con ammirazione la Hyuuga e con un caldo sorriso le disse, tenendole la mano: “Sono onorata di conoscerti, finalmente, Hinata chan! Ho sentito molto parlare di te! Ah, già, che stupida... non ti ho ancora detto il mio nome! Mi chiamo Yue Ichiraku!”

“Ichiraku... Questo nome non mi è nuovo.” fece perplessa Hinata. E tra sé, pensò: onorata di conoscerti? Ho sentito molto parlare di te? Ma... Sono così famosa?

Poi, un'illuminazione improvvisa le svelò la soluzione del dilemma: “Ma certo! Come il chiosco di Ramen preferito da Naruto kun!”

“Già! Sono la figlia minore di Teuchi!” replicò soddisfatta Yue.

Tsunade, a quel punto, si schiarì rumorosamente la voce per attirare nuovamente su di sé l'attenzione generale, poi disse: “Potrete conoscervi meglio più tardi. Ora, se non vi dispiace, si dà il caso che vi debba descrivere cosa dovreste fare.”

Dopo essersi assicurata che i quattro tornassero seri e concentrati (o, nel caso di Yue e Kiba, facessero solo finta di farlo), l'hokage riprese: “Lo saprete anche voi, che una delle prime cose che ho fatto dopo la guerra è stata quella di smantellare Radice. Una buona parte dei membri ha accettato senza fare molte storie, ma su qualcuno abbiamo dovuto utilizzare le maniere forti. Ho fatto tenere d'occhio alcuni degli ex-membri più vicini a Danzo, ed ho ricevuto dei rapporti che non mi sono per niente piaciuti. Si stanno riorganizzando in un piccolo villaggio della terra del fuoco. Probabilmente complottano per sostituirmi. Il che era piuttosto prevedibile, a dire il vero. Quello che non riusciamo a capire è come e in così poco tempo. Purtroppo, in quest'ultimo mese, abbiamo dovuto interrompere la sorveglianza, per una serie di misteriosi e preoccupanti incidenti. Sia io, sia l'intero consiglio, sospettiamo che ci sia una mano esterna che li aiuta. Il nuovo villaggio di Alba e qualche nobile della corte del Daimyo sono le due ipotesi più probabili, al momento. Tra le altre cose, non sappiamo nemmeno il nome del loro “candidato aspirante Hokage”. Quello che voi dovrete fare è raggiungere le coordinate e stare lì per sette giorni. Durante quel lasso di tempo dovrete cercare di raccogliere più informazioni possibili in merito. Poi tornate più veloci della luce. Non, e sottolineo NON infiltratevi. E' una missione di spionaggio, senza contatto col nemico, o almeno così si spera. Niente imprudenze. Hinata, tu hai il tuo Byakugan, Kiba l'olfatto e tu, Sai, facevi parte dell'organizzazione, per cui sei esperto dei loro codici di comportamento. Yue, non montarti la testa e lascia fare i tuoi compagni senza iniziative personali. Spero e prego che le tue abilità non si rendano necessarie. Tutto chiaro?”

“SI'!”, risposero i quattro all'unisono.

Prima che Tsunade li congedasse, tuttavia, ad Hinata venne spontaneo chiedere: “Sommo Hokage... Ma... Solo noi quattro? Non abbiamo un capitano?”

La donna sorrise e replicò: “Hinata, sei tu il capitano della squadra. Mi fido pienamente della tua capacità di giudizio. Non permettere che facciano cose stupide.”

Coosa!? Io il capitano? Oh dèi... Va bene, Hinata, stai calma e prendi un bel respiro... Sì, ce la posso fare!

“Agli ordini, Tsunade sama.” concluse la Hyuuga, appena la danza vorticosa dei suoi pensieri si placò.

***

“Toglimi una curiosità, Yue chan...”

“Dimmi, Hinata senpai!”

“Perdona la mia impudenza, ma tu sai molte cose sul mio conto e io quasi nessuna su di te. Voglio recuperare un po'. Vediamo... Cosa ti ha spinto ad essere ninja?”

“Ahem... Non so se la risposta ti piacerà, senpai.” fece Yue, mentre le sue guance avvamparono all'improvviso di un rosso acceso. Poi inspirò profondamente e tirò fuori d'un fiato: “La verità è... La verità è che io, a differenza di mia sorella Ayame, non sono molto brava in cucina. Ogni volta che ho provato ad aiutare... Non mi è mai riuscito qualcosa di... Sì, cioè... Commestibile. Diciamo che il mestiere di famiglia non mi si addice molto. Ho sempre aiutato lavando piatti e scodelle. E... Ecco, mentre ero intenta a lavare, sentivo sempre i racconti delle avventure incredibili di voi ninja. In particolare ce n'era uno... Un ragazzo sempre altruista, generoso, divertente, che non si abbatteva mai, nonostante le difficoltà... E così, spinta dal suo carisma, nonostante in teoria fossi già troppo vecchia, a dodici anni entrai all'accademia. Per un puro caso, mi sono indirizzata subito verso le arti curative. Diciamo che almeno ho scoperto qualcosa in cui non sono un completo disastro. Ho preso anche qualche lezione da Ino senpai e da Shizune. E così, eccomi qua. Genin a tredici anni, Chuunin a quindici, Jounin quest'anno. Mettiamola così... Ci ho dato decisamente dentro.”

“Darci dentro? Dì piuttosto che sei un talento! Se consideri che io sono diventata jounin solo l'anno scorso.”

Kami vi prego, fate che non mi faccia ulteriori domande sulla storia che gli ho raccontato.

Ma, evidentemente, i kami non erano particolarmente in vena di ascoltare le preghiere di Yue, perché Hinata continuò, chiedendogli, con un dolce sorriso quasi materno: “E, piuttosto, quel ninja che mi dicevi. Ne eri innamorata, suppongo...”

Perfetto. Sono morta. Perché gli dèi dei ninja mi hanno creato incapace di mentire, dannazione?

“Diciamo di sì...”

“Ancora adesso, vero?” Va detto che se anche Yue fosse stata un'ingannatrice nata – e non lo era - lo sguardo della Hyuuga era talmente pieno di calore e comprensione che avrebbe sciolto anche il diamante, figurarsi le lingue reticenti.

“Già... Ma non è molto importante, visto che nemmeno sa chi sono. Però va bene così! Mi basta guardarlo da lontano! Poi, vista la concorrenza, non avrei comunque nessuna speranza, per cui...”

“Non suona molto convincente come frase, se la dici con il viso terreo e gli occhi bassi. Ma perdonami, sono stata troppo insistente... Solo che che non ho resistito alla tentazione, visto che la tua storia assomiglia in modo incredibile alla mia! E' per questo che voglio dirti di essere forte e non arrenderti!”

Meh... La mia storia assomiglia in modo incredibile alla tua, Hinata senpai? Non hai idea di quanto.

***

Dopo diverse ore arrivarono al cosiddetto “perimetro”, ossia l'area entro cui prestare massima cautela e attenzione, visto l'avvicinamento all'obiettivo. Ma non passò mezz'ora che già Hinata e Kiba si accorsero di qualcosa che non quadrava.

“Ehi, Hinacchan? Io e Aka sentiamo un odore... Che non ci piace. Paura. Gli animali di questo posto ne trasudano. E non è merito della nostra presenza.”

Il byakugan non rivelava nulla di umano nelle vicinanze, ma era fin troppo chiaro che erano entrati in un posto decisamente pericoloso. C'era silenzio, troppo silenzio, in quella foresta.

Improvvisamente la Hyuuga alzò la voce e disse agli altri: “Sta arrivando qualcuno a gran velocità... E'... E'... Oh dei, è Danzo?!? Ma è assurdo!”

 
  
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