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Autore: effe_95    27/12/2022    2 recensioni
[Questa raccolta partecipa al Writober2022 indetto da Fanwriter.it ]
***
31 racconti diversi, ambientati in 31 universi alternativi.
Universi in cui Tooru e Wakatoshi si incontreranno - anche in forme e generi diversi - dimostrando che l'amore, se predestinato, sceglie sempre le stesse persone, non importa quanto diverse esse appaiono.
[ Ushijima x Oikawa ]
***
28. Band
-
«Ehi Tooru, aspetta!». La voce di Tobio lo inseguì, ma lui stava correndo via.
Correva davvero, con i polmoni in fiamme. Sentiva dentro una strana tempesta.
Aveva quasi raggiunto l'altro lato della strada, quando sentì il foulard che aveva messo attorno al collo scivolare sulla pelle. Lo toccò automaticamente, sentendolo sfuggire dalle dita. A quel punto si voltò di scatto e Wakatoshi era dietro di lui, con l'affanno a sua volta, e il suo foulard stretto nel pugno della mano piena di anelli.
«Tooru» lo chiamò per la prima volta con una voce profonda e monocorde, facendo muovere quella tempesta dentro di lui come un mare agitato «ti prego, diventa il cantante della mia band!».
Genere: Angst, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Tooru Oikawa, Wakatoshi Ushijima
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender, Mpreg, Tematiche delicate
Capitoli:
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“Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it”

Prompt: YouTuber

N° parole: 6068

Note: questa volta non è niente di che, e me ne scuso sinceramente. Oggi ho ricevuto una notizia terribile, non ho voglia di fare niente e mi dispiace anche per questo, perché prevedo che mi toglierà letteralmente la voglia di fare qualsiasi cosa per molto tempo …
Il setting non è ben definito, volutamente.
Doveva essere una cosa leggera, goliardica e carina. Doveva. Ma io la trovo terribile.
Ad ogni modo, buona lettura.











 
Live Streaming With the Mysterious Boyfriend


 
I could have my Gucci on (Gucci on)
I could wear my Louis Vuitton
But even with nothin' on
Bet I made you look (I made you look)




Tooru aveva programmato quella live su YouTube da settimane.
Ci aveva messo una vita per convincere Wakatoshi a prenderne parte, motivo per cui aveva pubblicizzato fino alla nausea la data e l'ora dell'evento su tutti i suoi social, vincendo l'entusiasmo dei suoi follower appassionati e fedeli.
Non si era aspettato tutto quel successo quando aveva cominciato a fare quei reels un po' sciocchi e divertenti sulla sua convivenza con Wakatoshi, durante il periodo pandemico che aveva fermato il mondo. Erano andati a vivere insieme da poco quando era successo, in un appartamento minuscolo da squattrinati.
Tooru aveva cominciato solo per noia.
Video dove si lamentava di lui scherzosamente, altri in cui faceva il romantico, altri ancora dove raccontava la loro storia. E pian piano era diventato un inaspettato successo, fino a trasformarsi in un vero e proprio lavoro, anche ben pagato.
Nei video, Wakatoshi non appariva mai direttamente - essendosi categoricamente rifiutato di prendere parte a quella follia -, motivo per cui era stato soprannominato The Mysterious Boyfriend.
I follower di Tooru erano sempre stati oltremodo curiosi su di lui, senza mai ottenere nessuna informazione o soddisfazione a riguardo.
Era capitato, recentemente, che una famosa casa di bellezza avesse richiesto una collaborazione con lui, inviandogli uno scatolone pieno di prodotti per la skincare.
Tooru - che era dannatamente e consapevolmente bello - avrebbe dovuto fare un po' di pubblicità alla sua maniera frizzante e vivace.
Quel lavoro lo aveva infatti portato a fare anche cose che non avrebbe mai pensato di essere in grado di fare, come sfilare, farsi fotografare ad eventi a cui era stato invitato, fare da modello o vendere un prodotto in maniera accattivante.
Era da tempo che cercava di convincere Wakatoshi a rivelare il suo volto - non si era fatto scrupoli sui mezzi da utilizzare per raggiungere il suo proposito - senza ottenere mai una risposta positiva.
Il suo bellissimo - quanto noioso - fidanzato, preferiva restare nell'anonimato.
Tooru aveva dovuti lagnarsi parecchio, con la sua scatola di prodotti costosi tra le braccia, per convincerlo finalmente a partecipare a quella live.
Wakatoshi lo aveva sorpreso.
Stiamo insieme da dieci anni, te lo devo.
Era stata la sospetta spiegazione che gli aveva fornito quando lo aveva interrogato su quell'improvviso cambio di idea. Wakatoshi era stato piuttosto fermo nella sua decisione, in passato, motivo per cui Tooru non poteva far finta di niente e trovare la cosa non sospetta. Tuttavia, non aveva insistito oltre, perché non aveva alcuna voglia di sfidare la miracolosa stella della fortuna.
Tuttavia, la sera della tanto attesa live - le nove di un venerdì invernale - Wakatoshi era in ritardo. Tooru - seduto davanti al tavolino basso del loro meraviglioso e moderno salotto, con il camino elettrico addobbato per Natale a fare da sfondo, i prodotti in bella mostra sistemati con cura e tutta l'attrezzatura pronta - rivolse uno sguardo nervoso all'arcata che divideva la zona giorno dalla zona notte della casa.
Il cellulare continuava a trillare rumorosamente, bombardato di notifiche e messaggi privati. Tooru lo raccolse e osservò con un brutto cipiglio l'orologio digitale sulla home - che aveva per sfondo una loro foto a Disneyland, davanti al castello - segnare le 20:58. Avrebbe già dovuto avere tutto pronto per collegarsi. Oscurò lo schermo all'arrivo dell'ennesima notifica e posò il cellulare a faccia in giù sul tavolino, nervoso.
Se ha deciso di tirarsi indietro questa è la volta buona che lo mollo!
Pensò adirato, del tutto intenzionato ad alzarsi per tirarlo fuori dal bagno tenendolo per un orecchio, come fosse un discolo.
Ma Wakatoshi apparve sotto l'arco proprio in quel momento, fermando i suoi propositi.
Indossava una tuta nera su una maglia a mezze maniche dello stesso colore, larga - la sua tenuta per andare a dormire - e un asciugamano ancora avvolto attorno al collo. I capelli - ancora umidi - erano tirati indietro sulla fronte da un mini-codino in stile samurai. Si grattò la pancia sotto la maglietta svogliato e sbadigliò, per poi ciabattare fino al frigorifero con tutta calma.
Tooru lo fissò allibito mentre apriva lo sportello, prendeva una birra e tirava via la linguetta con un gesto esperto, bevendone poi un sorso anche piuttosto generoso.
Incrociò le braccia al petto e sollevò un sopracciglio in un'espressione letale non appena i loro sguardi si incrociarono.
« Cosa? » Chiese Wakatoshi in tono neutro, con la solita espressione impassibile.
Tooru sentì la vena sulla tempia pulsare.
« Tu vuoi che io ti pianti, vero? Non può esserci altra spiegazione, altrimenti »
Wakatoshi estrasse il cellulare dalla tasca della tuta e ne osservò lo schermo per qualche secondo, poi tornò a fissare lui.
« Non sono ancora le nove. Guarda » E gli mostrò l'oggetto: 20:59
Tooru afferrò una delle sue pantofole pelose e gliela scagliò contro con foga, Wakatoshi girò appena in tempo il corpo, facendosi colpire sulla spalla ampia e allenata.
« Vieni subito qui e non farmi perdere altro tempo! » Gli abbaiò contro, isterico.
Wakatoshi fece un sospiro e lo raggiunse, lasciandosi cadere accanto a lui sul tappeto con una certa grazia, nonostante la mole. Tooru fissò la lattina di birra - ancora stretta nella sua mano - con una certa disapprovazione ben dipinta nello sguardo.
« Non posso nemmeno bere, adesso? »
« Non prima di una live! Vuoi per caso farti vedere brillo o ubriaco? »
Mentre parlava, rimproverandolo, Tooru tentò anche di sottrargli la lattina, ma Wakatoshi mosse la mano fuggendo alla sua presa varie volte.
« Non basta una sola lattina per rendermi brillo, Tooru. Lo sai. Ne bevo sempre una dopo il bagno serale, non capisco perché ora la cosa ti dia tanto fastidio »
Con l'affanno, Tooru smise di inseguire la lattina e si aggrappò con le mani al tavolino, fissandolo malissimo mentre beveva un altro sorso sereno e tranquillo.
In altre circostanze, in serate come quelle, quando Wakatoshi lasciava la gestione del suo ristorante a Satori per tornare a casa prima, Tooru gli faceva compagnia.
« Bagno che è durato una vita, tra l'altro! » Tornò a lamentarsi, trovando altri appigli che gli avrebbero permesso di rimproverarlo ancora per un po'.
Wakatoshi fece spallucce.
« Puzzavo di cucinato »
« Questo perché ti sei ostinato ad andare al ristorante lo stesso! Ti avevo detto di prenderti un giorno di riposo! » Sbraitò, proprio mentre una serie di trilli soffocati annunciarono l'arrivo di alcuni messaggi sul cellulare di Wakatoshi.
« È un ristorante di lusso, Tooru. Se non mantengo tutto sotto controllo lo standard cala. Lo sai » Gli rispose distrattamente, mentre armeggiava con una mano sola per rispondere ai messaggi.
Tooru avrebbe voluto strozzarlo con due mani bene avviluppate attorno al collo.
Si stava pentendo amaramente di avergli dato dieci anni della sua vita.
Wakatoshi aveva aperto quel ristorante con fatica e dopo una lunga gavetta.
Aveva lavorato sodo e solo da poco aveva ripreso piena attività, dopo anni davvero duri.
« Ma almeno stasera potevi tornare a casa un po' prima ... » Si lagnò.
Wakatoshi nemmeno gli rispose, troppo impegnato a chattare.
Tooru sollevò un sopracciglio, sbirciò lo schermo.
Lesse: Satori Tendou. Non ci vide più.
« Questo è confiscato! » Sbottò, strappandogli il cellulare di mano.
Lo infilò sotto il sedere e ci si sedette sopra.
Wakatoshi lo guardò impassibile.
« Ho chiesto a Satori di mandarmi degli aggiornamenti ogni tanto. Mi serve »
Tooru gli puntò in dito contro, minaccioso.
« Guai a te se durante la live mi chiedi di controllare il cellulare. Giuro che ti tolgo il sesso per i prossimi quattro anni! » Wakatoshi non disse niente. Si fissarono.
Tooru furioso e minaccioso, l'altro impassibile. Passò un minuto buono.
« Non posso vivere senza sesso con te per i prossimi quattro anni » Si arrese Wakatoshi.
Tooru fece un sorrisetto soddisfatto, incrociando le braccia al petto.
Sapeva che quella minaccia avrebbe funzionato. Nonostante fosse un uomo posato, anche Wakatoshi aveva delle debolezze. E anche dopo dieci anni insieme, il sesso per loro era ancora sorprendentemente divertente, innovativo e stimolante.
« Allora ti conviene dedicare la tua attenzione a me stasera. Posso essere io il tuo amato ristorante, per una volta! » Cominciò con tono dolce, per poi inacidirlo con il proseguire della frase e concludere del tutto nervoso.
« Non vedo come questo sia fattibile, Tooru. Anche se ci rifletto su, è anatomicamente impossibile - »
« Si si, ora basta! » Lo liquidò malamente, restituendogli il cellulare con una certa foga « Non cambierà mai. Dieci anni della mia vita! Dieci! » Continuò a brontolare, mentre cominciava ad inciarmare con il computer. Erano terribilmente in ritardo.
Sospirando, Wakatoshi spense il cellulare prima di metterlo in tasca sconsolato.
Tooru fece un respiro profondo, poi sorrise gioviale e allegro, guardando la telecamera.
Avviò la live. Appena un secondo e iniziarono ad arrivare una valanga di messaggi in chat. Tooru sgranò leggermente gli occhi.
Sei in ritardo di qualche minuto!
Come sempre sei bellissimo!
Buonasera bellezza! 😊
Dov'è il Mysterious Boyfriend?
Vogliamo vedere il tuo ragazzo! Coraggio!
Erano solo alcuni dei messaggi su cui riuscì a buttare l'occhio. Per poco non si mise a borbottare improperi davanti a tutti.
« Buonasera a voi! » Salutò invece gioviale, agitando la mano « Scusate il ritardo ma ... ci sono stati problemi tecnici » E rivolse uno sguardo minaccioso alla volta di Wakatoshi, che si trasformò in sdegnato quando lo vide bere ancora dalla lattina di birra. Gli rivolse una smorfia eloquente, del tipo: Posa quella cosa o ti ammazzo!, ma lui parve non cogliere il messaggio. Come sempre.
Rise in maniera isterica e tornò a guardare la telecamera, aveva un sorriso tirato.
« Oggi ho pensato ad una cosa carina per voi! Mi hanno inviato questo pacco fantastico dell'Haikyuu Beauty, pieno di prodotti fa-vo-lo-si! Li ho messi qui in bella vista per voi »
Picchiettò con le mani sul tavolino, per attirare l'attenzione sui prodotti.
Sentiva lo sguardo di Wakatoshi addosso, ancora intento a bere - il maledetto! -, e sapeva che se lo avesse ricambiato gli avrebbe trovato un'espressione neutra sul viso, ma con una luce particolare negli occhi. Wakatoshi non si faceva mai vedere nei reels o nei video che facevano insieme - né parlava -, ma non gli aveva mai negato il suo supporto, ne gli aveva mai detto che considerava la cosa stupida o sciocca. Anzi, era sempre stato lì a mantenere la telecamera o il cellulare, o ad indossare una maschera all'occasione, facendo commenti dopo il video e ridendo insieme a lui - seduti sul divano - quando veniva fuori qualche behind the scene divertente e sconclusionato.
Litigavano e battibeccavano tanto, ma Tooru amava quello sciocco bonaccione che si metteva a bere una birra prima di una live e non capiva mai le battute o i doppi sensi.
Il sorriso teso si distese in uno dolce.
Ohhh chi stai guardando così? 😏
Sei bellissimo, Tooruuuuu!
Sarà il Mysterious Boyfriend eh eh 🤭
« E siccome so che siete molto curiosi di vedere qualcuno » Calcò la parola e fece un sorrisetto accattivante « Ci facciamo questa bella chiacchierata mentre lo coccoliamo con un trattamento di skincare completo! » La chat impazzì.
Tooru ridacchiò, girandosi verso Wakatoshi. Lo guardava con la birra sospesa davanti alle labbra, bello rilassato contro il divano.
« Questo non me lo avevi detto » Disse.
Tooru lo prese per un braccio, sporgendosi verso di lui - uscendo in questo modo per metà dal riquadro della telecamera - e tirò.
Che voce virile!
Mamma mia, ma è un attore?
Tooru hai un culo pazzesco!
« Non mi aggrada leggere commenti del genere sul tuo fondoschiena, Tooru »
Mentre lo trascinava senza successo davanti alla telecamera, sudato e affannato, Tooru si domandò perché Wakatoshi avesse deciso di leggere la chat proprio in quel momento.
Ohhhh è un tipo geloso! Eh eh 😏
Beh lui può sicuramente bearsi di quel culo pazzesco!
Ma la sua voce? È orgasmica!
« Andiamo, non fare il timido! Fatti vedere! »
Tooru strattonò con troppa forza e - spinto dalla trazione - cadde all'indietro sul sedere, mentre Wakatoshi rimase esattamente dov'era. La chat prese a scorrere veloce.
Troppo per leggere i commenti scritti.
Steso sui cuscini che aveva sistemato a terra per sedersi sul tappeto peloso, Tooru guardò Wakatoshi con il labbro inferiore che tremava. Sollevò un dito minaccioso.
Quattro anni, Wakatoshi! Quattro!, mimò, con le lacrime agli occhi.
Il suo compagno sospirò, stanco. Appoggiò la birra sul tavolino - nella parte retrostante al computer - e si mosse sui cuscini, entrando nell'inquadratura della telecamera.
« Ciao » Salutò monocorde.
OH MIO DIO! 😍
Ma è un figo pazzesco!
Sarà un modello?
Non è tutta questa bellezza ...
Tooru poteva stare solo con uno così!
Mi sono appena innamorata! 😍
Wakatoshi ignorò i commenti e si sporse in avanti, afferrando Tooru per le braccia.
Avvolse le sue mani grandi, venose e calde attorno ai suoi avambracci e lo tirò su.
Fu troppo impetuoso. Tooru gli finì addosso e i loro nasi si scontrarono.
Ho caldo 🥵
Ma un bacio no? Uno piccino piccino
Awwwww
Il mio cuore non può reggere!
« Scusa, non so controllare la mia forza »Tooru sbatté le palpebre, perso in quegli occhi grigi caleidoscopici, e pensò che dopo dieci anni ancora gli apparivano straordinari.
Dimenticando per un momento la telecamera, gli prese il viso tra le mani e fece scontrare le loro fronti: « Non che mi dispiaccia finire tra le tue braccia, sai? »
Gli disse, sorridendo.
Wakatoshi sollevò un angolo delle labbra.
« Ci stanno guardando, Tooru »
Era vero, e per un momento lo aveva rimosso.
Avvampando visibilmente lasciò andare il volto di Wakatoshi e si girò verso la telecamera, cercando di non leggere troppo la chat che scorreva veloce piena di cuori, faccine innamorate e commenti sdolcinati.
« Bene, dopo questo piccolo preambolo fuori programma » Ridacchiò nervoso « Direi che possiamo cominciare. Fateci delle domande nel frattempo, mi raccomando, risponderemo a tutto! » Fece un sorriso accattivante, unendo le mani davanti al viso.
« Non proprio a tutto » Intervenne Wakatoshi, beccandosi immediatamente una gomitata nel fianco, data con maestria. Lo sentì produrre un suono gutturale, per poi prendere a massaggiare la parte lesa, mentre lui continuava a sorridere come una iena.
« Indossa questo, amore » Gli disse affabile, porgendogli un codino con le orecchie da coniglietto che avrebbe dovuto indossare per tirare i ciuffi di capelli via dalla fronte.
Wakatoshi lo prese con espressione impassibile, fissando le orecchie apatico.
Poi guardò Tooru, che sollevò un sopracciglio, come per sfidarlo a dire qualcosa. Non lo fece, e indossò l'elastico in silenzio.
Awww ma che carino! 😍
Come fa ad essere virile anche così ... 😒
Tooru allungò una mano sul tavolino, cercando con un dito il detergente, e lo prese tutto contento, canticchiando allegro.
« Cominciamo con il detergente. È al cocco, profuma tantissimo! Senti, Wakatoshi »
Se ne mise un po' sulle dita e lo mostrò all'altro, che annusò del tutto disinteressato.
« Non posso profumare di cocco » Disse.
Tooru fece un gesto vago della mano, come a voler scacciare via una brutta mosca.
« Puoi essere virile anche profumando di cocco. Coraggio »
E iniziò ad imbrattargli il volto di spuma bianca, sorridendo come un bambino con un nuovo giocattolo, mentre Wakatoshi sopportava stoicamente.
« Vediamo qualche domanda, nel frattempo, so che siete curiosi »
Fece l'occhiolino e rise, lanciando un'occhiata alla chat.
Quando vi siete conosciuti?
« Ah, questa mi piace! Anche se lo abbiamo già raccontato in qualche reels » Cominciò, strofinando le guance spigolose di Wakatoshi, che se ne stava seduto davanti a lui sui cuscini a gambe incrociate e schiena curva, del tutto paziente « Beh ... stiamo insieme da dieci anni ma ... ci conosciamo da quando ne avevamo circa dodici, giusto? »
Wakatoshi annuì, fissandolo attento.
« Tooru mi odiava » Spiattellò, senza perdere tempo.
L'altro rise nervosamente, rivolgendogli uno sguardo da: e stai zitto!
« Odiare è una parola grossa! Semplicemente ti trovavo ... prepotente, troppo schietto e saccente » Elencò Tooru mentre gli metteva sotto il naso una bacinella piena di acqua. Era stata calda, ma ormai doveva essersi fatta fredda.
Senza domandare a che cosa servisse, Wakatoshi immerse le mani nel liquido trasparente e si sciacquò malamente via la mousse detergente dalla faccia.
Tooru lo guardò male per tutto il tempo, mentre prendeva un panno morbido e pulito da passargli per asciugarsi.
« Mi odiavi. Appunto » Wakatoshi lo guardò con il volto impassibile e gocciolante.
Tooru gli gettò malamente addosso l'asciugamano, che l'altro prese al volto senza nemmeno battere ciglio.
« E ora sei l'amore della mia vita! Vedi com'è strano il mondo! »
Strepitò, afferrando l'esfoliante con troppa foga.
Ahahahahaha
Ma quindi siete tipo enemies to lovers 😍
E come vi siete messi insieme?
Lesse le domande mentre ne spruzzava una quantità eccessiva sulle dita.
« Sono stato insistente » Intervenne inaspettatamente Wakatoshi.
Aveva il volto tutto arrossato dopo esserselo strofinato con foga, e il codino con le orecchie da coniglio su un volto impassibile e serio.
Tooru smise presto di essere irritato.
« Mi sono innamorato di lui la prima volta che l'ho visto. E alla fine ha accettato di uscire con me » Continuò Wakatoshi, mentre Tooru cominciava a massaggiargli la fronte con delicatezza, seduto davanti a lui.
« Non è andata proprio così » Si intromise, prepotente « Io lo asfaltavo con le mie battute sagaci ogni volta che mi rivolgeva la parola. Non sapevo che quello era il suo modo di provarci con me. Se ne usciva con frasi tipo: " Avresti dovuto seguire il mio stesso corso universitario " oppure " Dovremmo lavorare insieme a questo progetto per prendere il massimo dei voti" con quella sua voce monocorde! Non capivo proprio e lo trovavo irritante come non mai! Una vera piaga! » Passò agli zigomi spigolosi, che massaggiò con eccessiva energia, spinto dal suo tono di voce vivace.
« Tooru, non puoi asfaltare una persona. Non sono una strada. Inoltre, non mi risulta nemmeno di essere una ferita putrescente » Intervenne Wakatoshi, del tutto serio. Tooru sospirò, pulendosi le mani su un panno.
« E adesso, dopo quasi dieci anni, mi domando perché io abbia accettato comunque di uscire con te quel giorno. Dovevo essere impazzito »
« Perché in realtà eri attratto da me » Disse Wakatoshi mentre si sciacquava di nuovo la faccia come se fosse un terreno da arare, senza grazia e con eccessiva forza.
« Beh, scusami eh! Te ne andavi in giro per l'università con quelle belle braccia toniche sempre da fuori! Tutti erano attratti da te! » Si lamentò, aprendo una bustina - che dimenticò di presentare - contenente una maschera per il viso. La tirò fuori con cura.
« Ma io vedevo solo te » Gli disse Wakatoshi senza vergogna, mentre gliela sistemata sul viso. Era gelatinosa e alla forma di anguria, con il bordo verde, la parte interna rossa e dei semini neri all'interno che non aveva idea di cosa fossero davvero.
Voleva ridere, ma le sue parole erano state troppo dolci e lo avevano fatto arrossire.
« Dai, smettila! » Disse civettuolo, portandosi le mani sulle guance accaldate mentre distoglieva lo sguardo come un bambino particolarmente imbarazzato.
Quelle braccia in effetti sono illegali!
La vedete la vena?!
Non è tutta sta forza eh ...
Anche io voglio toccareee quei bicipiti >w<
Che lavoro fai, Wakatoshi? Sei un personal trainer? Posso sapere il nome della palestra, nel caso ... 😏
« Sono un cuoco. Ho un ristorante di mia proprietà » Rispose Wakatoshi, impassibile, ignorando tutti i commenti che avevano fatto terribilmente irritare Tooru.
In effetti, quando aveva avuto la brillante idea di insistete perché l'altro si mostrasse, non aveva pensato che i suoi follower avrebbero potuto provarci con lui senza pudore.
Maschi o donne che fossero.
Era terribilmente fastidioso e inappropriato.
« E non un ristorante qualsiasi! » Si intromise con un certo tono di orgoglio nella voce, aggrappandosi al braccio di Wakatoshi, che lo guardò con un sopracciglio leggermente sollevato « Ma di lusso! Ha anche ottenuto tre stelle Michelin! »
« Non esagerare, Tooru » Lo riprese l'altro.
« Sei poco spaventoso con quella maschera all'anguria in faccia sai! »
Gli fece la linguaccia, come un bambino dispettoso.
Wakatoshi rimase impassibile. Ingenuo.
« E poi cosa c'è di male ad ammettere di essere i migliori in qualcosa? Sono orgoglioso di te e sai di essere il meglio sulla piazza, no? »
Gli disse compiaciuto, picchiettandolo con un dito sulla spalla.
Wakatoshi gli prese la mano e la strinse nella sua, schiacciandogli il pollice al centro del palmo. Era un punto sensibile per Tooru, quello, come una sorta di zona erogena.
Gli scese un brivido lungo la schiena fino al basso ventre e arricciò le dita dei piedi nei calzini rossi e verdi con le renne che aveva indossato per il tema natalizio della live.
« Lo so. Non amo le persone che hanno troppa confidenza nelle priorità capacità senza alcun tipo di fondamento o talento » Tooru trovò la voce profonda e bassa di Wakatoshi improvvisamente sexy, motivo per cui desiderò per un solo istante di mandare quella live su cui aveva lavorato per settimane a quel paese.
« E tu, Tooru, sei il migliore per me » Concluse Wakatoshi.
Tooru arrossì, distogliendo lo sguardo.
Li stavano guardando e in quel momento stavano flirtando come se fossero alle prime armi - e non avessero dieci anni di relazione alle spalle - sprigionando una tensione sessuale davvero disdicevole. Oltre ad apparire super arroganti.
Non che a Tooru dispiacesse, ma lui e Wakatoshi erano davvero diversi.
« Smettila » Gli disse, distogliendo lo sguardo da lui per fissare il pavimento alla sua destra « Lo sai che io non ho nessun talento naturale, è solo fatica e sudore »
Ridacchiò, leggendo di fretta la chat che scorreva velocemente piena di messaggi a luci rosse e faccine e domande strane. Wakatoshi gli baciò la mano, facendolo entrare in contatto con la maschera gelatinosa all'anguria. Era viscida.
Ohhh fa anche il baciamano! Ma è un signore!
Solo io ho sentito una tensione sessuale tale da fendere l'aria come un coltello?
No bro, era talmente forte che mi sono sentito in imbarazzo!
La cosa più importante, sganciate il nome del ristorante, grazie tante!
Già! Il nome il nome!
Prima che la conversazione potesse diventare troppo seria, Tooru si sporse in avanti verso la tastiera del computer e rise.
« Ve lo scrivo in chat. Mi raccomando, portate tanti amici e consigliatelo a tutti! »
Scrisse velocemente il nome del ristorante.
Wakatoshi stese una gamba sotto il tavolino e lo urtò con un ginocchio.
Tooru lo guardò.
Cosa?, mimò con le labbra, approfittando del fatto che in quel modo gli altri non lo vedessero in viso. Wakatoshi allungò una mano e la appoggiò sulla sua schiena con naturalezza, scrisse qualcosa: Verranno per provarci con me. Idiota.
Tooru spalancò la bocca: Ti stacco la testa, giuro. Ti ammazzo se fai il cascamorto!
Mimò, con tanto di gesto da taglio della testa.
Wakatoshi accennò un sorriso.
Ti amo, gli scrisse, da morire.
Tooru mise il broncio: Non pensare di cavartela così, so che sei un sottone con me. Ma ti amo anche io. Tanto. Tanto. Tanto.
« Potresti togliermi questa roba dalla faccia? Comincia a pizzicare »
Gli disse Wakatoshi a voce alta, interrompendo quel momento privato tra di loro.
« Si, vieni qui » Acconsentì Tooru. Gli rimosse la maschera, mostrando un viso tutto lucido e brillante. Battè le mani, entusiasta, mettendo una mano sotto al mento di Wakatoshi come se stesse vendendo un'opera d'arte molto bella.
« Guardate che pelle! Questi prodotti sono favolosi davvero! Ora applichiamo il tonico e poi il siero » Si mise all'opera, pasticciando sul suo viso mentre continuava a rispondere distrattamente ad alcune delle domande, allegro.
Come avessero reagito i loro genitori riguardo la loro relazione, e gli amici, se avessero intenzione di avere bambini in futuro, in che cosa si fosse laureato Tooru.
Chiacchierarono per un po', mentre Wakatoshi rispondeva ogni tanto, lasciandosi fare le peggiori torture pur di accontentarlo.
Mentre afferrava il tubetto per idratare le labbra - l'ultimo prodotto della lista - Tooru ripensò sorridendo alle parole che gli aveva rivolto Hajime una volta, molti anni prima, quando aveva cominciato ad uscire con Wakatoshi solamente da pochi mesi.
Erano ancora due sconosciuti e il loro rapporto davvero strano, tanto per cominciare non avevano nemmeno scopato ancora.
Quello ti venera, senti a me. Sta sotto un treno per te! Chiedigli di rotolarsi a terra e abbaiare ai tuoi piedi e lo farà! Tooru lo aveva trovato stupido ed estremo.
Wakatoshi gli sembrava un uomo pieno di orgoglio, difficile da piegare e poco incline all'affetto. Un po' fuori dal mondo, a dire il vero.
Aveva scoperto solo con il tempo che non era vero niente di tutto quello.
Era orgoglioso, ma non tanto quanto lui. Si faceva piegare se si trattava di andargli incontro, ed era molto romantico, anche se non lo faceva mai di proposito.
Wakatoshi compiva dei gesti di amore nei suoi confronti senza cercarli, lo faceva semplicemente perché gli veniva naturale metterlo davanti a qualsiasi cosa, anche il proprio benessere personale. Tooru non gli aveva chiesto di mettersi a terra ai suoi piedi e abbaiare, ma aveva capito che Wakatoshi lo avrebbe fatto per lui e che Hajime aveva ragione. Ci era voluto solo il tempo di stare insieme e conoscersi per capirlo.
Per capire la fortuna che aveva. Per quel motivo lo amava davvero, e tanto.
Ed era grato. Davvero tanto grato, di averlo.
Lo minacciava dicendogli che lo avrebbe lasciato almeno dieci volte al giorno, ma sapeva che senza di lui vivere sarebbe stato difficile. Sperava che Wakatoshi lo sapesse.
Che sentisse anche lui, anche solo un poco, l'amore che Tooru provava.
Anche dopo quei lunghi dieci anni insieme.
Pensò a tutto quello mentre gli metteva con attenzione il balsamo idratante sulle labbra screpolate e un sorriso dolce sbocciò sul suo volto. Wakatoshi sollevò un sopracciglio.
« Questo tienilo con te, che hai sempre le labbra screpolate, amore »
Gli uscì spontaneo, con affetto.
Non era una parola che usava spesso, e di sicuro non davanti a degli estranei.
Si guardarono negli occhi.
« Oops » Disse, sorridendo imbarazzato.
Wakatoshi prese il tubetto e lo infilò nella tasca della tuta, ubbidiente.
Tooru sapeva che lo avrebbe usato.
« Trovate il link del negozio online dell'Haikyuu Beauty nella mio bio di instagram. Mi raccomando, avete visto con i vostri occhi il risultato sul mio bellissimo fidanzato e non fatevi scappare la possibilità di uno sconto del dieci percento con il codice che vi ho messo anche nelle storie, Tooru111! Abbiamo ancora qualche minuto a disposizione, avete altre domande per noi? » Chiese giulivo, tornando a concentrarsi sul live streaming e sui suoi follower. Erano le dieci passate, ma erano collegati più di un milione di persone da tutto il mondo e la chat scorreva veloce. Vivace.
Capendo che sarebbe finita a breve, Wakatoshi gli si fece vicino, prestando totale attenzione ai messaggi che scorrevano. Tooru gli avrebbe concesso una cosa o due quella sera, nel loro letto, giusto perché se lo era meritato. Non aveva nemmeno toccato il cellulare o mostrato segni di impazienza perché la cosa finisse presto. E inoltre, aveva anche rinunciato alla sua birra. Forse anche più di una cosa o due, tutto sommato.
« Qual è la vostra posizione preferita quando scopate? »
Lesse Wakatoshi ad alta voce, riportandolo bruscamente al presente.
Tooru lo guardò con un sorriso freddato sulle labbra, totalmente incredulo per quello che aveva appena fatto. Orripilato.
« Beh, la mia direi il classico dogg- »
« Ma come siete curiosi! Prossima domanda! »
Intervenne Tooru con voce stridula, coprendo quella di Wakatoshi.
Con un sorriso forzato a trentadue denti gli diede una gomitata nello stomaco. Forte.
L'altro incassò il colpo con dignità.
Andò alla domanda successiva con fretta, la prima che gli capitò sott'occhio.
« Oh questa è per te, amore. Quanto ce l'hai lu- NON RISPONDERE! »
Scattò, schiacciando una mano sulla bocca di Wakatoshi con riflessi fulminei non appena lo vide formare le iniziali del numero venti con le labbra. Ridacchiò, isterico.
Chi cavolo si metteva a domandare ad una persona quanto lo avesse lungo da eccitato?
I suoi follower erano fuori di zucca.
« Vediamone un'altra » Arrancò, disperato.
Si stava pentendo di aver convinto Wakatoshi a fare quella cosa. Moltissimo.
Gli tolse la mano da davanti la bocca e lesse:
« Mi fai venire voglia di ses- OKAY! Direi che per stasera abbiamo finito! »
Gli pulsava una vena sulla tempia dalla rabbia mentre pronunciava quelle parole con voce isterica, un sorriso super forzato sulle labbra.
Questa maledetta baldracca! pensava nel frattempo, stritolando i pugni sulle cosce.
« Grazie a tutti per aver partecipato e - »
« No, non abbiamo ancora finito » Wakatoshi lo interruppe inaspettatamente.
Tooru si voltò a guardarlo con un'espressione di totale stupore dipinta sul volto.
Quello non era in programma.
« Che cosa vuoi dire, amore? » Chiese, la voce controllata, ma incerta, con un pizzico di panico nel fondo. Wakatoshi non rispose, impegnato a frugare nella tasca della tuta.
Poi estrasse un astuccio di velluto rosso.
Tooru sbattè le palpebre, lo stomaco fece una capriola e si contrasse.
Wakatoshi si rigirò la scatolina tra le dita, poi la strinse nel pugno e si piegò in avanti.
I loro occhi si incrociarono. Wakatoshi lo guardava con intensità e Tooru si portò inconsciamente una mano al petto, sul cuore che batteva impazzito.
Non poteva essere. Non stava succedendo.
Wakatoshi non aveva organizzato tutto pensando proprio di - « Tooru » Sussultò.
La scatolina si aprì, mostrando un anello a fascia d'oro bianco con una minuscola scia di diamanti che lo attraversava a onde.
« Non è possibile » Sussurrò, portandosi l'altra mano sulla bocca.
Le telecamere, i follower, la pubblicità, tutto sparì nell'arco di un secondo.
« Dieci anni sono tanti, lo so. Stiamo bene come siamo ora, ma mi chiedevo se ... se ti andasse di passare con me anche i prossimi trenta o magari quarant'anni »
Prima ancora che Wakatoshi finisse di parlare, Tooru si ritrovò ad annuire.
« Mi faresti l'onore di diventare mio mari- »
« Oddio si! Si, si, si! Certo che si! » Gli saltò addosso, letteralmente, aggrappandosi con entrambe le braccia attorno al suo collo. Era talmente felice ed emozionato che ci mise troppo impeto. Wakatoshi cadde all'indietro sul tappeto, trascinandoselo addosso.
Si guardarono, Tooru scoppiò a ridere, pieno di gioia e commozione. Non ci aveva mai pensato, nemmeno una sola volta, alla possibilità che Wakatoshi glielo chiedesse.
Ne lui aveva pensato di farlo. Dieci anni erano davvero tanti e Tooru aveva pensato che tutto sommato andasse bene stare insieme anche in quel modo per loro.
Avevano trentaquattro anni entrambi e stavano bene, avevano una routine insieme, delle abitudini. Andava bene.
Ma il matrimonio ... oddio l'idea lo faceva impazzire di felicità!
Allungò la mano verso Wakatoshi.
Lui comprese, tolse l'anello dalla scatolina e glielo infilò all'anulare della mano sinistra. Tooru si emozionò ancora di più.
« Oddio quando lo dirò a mia madre! Mi stava dando il tormento negli ultimi tempi! E ad Hajime! E Shouyou e Tobiuccio! Impazziranno, me lo sento! Devo organizzare tutto! Sarebbe carino farlo su una spiaggia, che ne pensi? E potremmo fare il ricevimento al tuo ristorante e - »
« Tooru » Wakatoshi gli prese la faccia tra le mani, schiacciandogli le guance.
Lui tacque, con gli occhi scintillanti di euforia.
« Respira. Con calma. Non dimenticare che abbiamo ospiti » Wakatoshi gli sorrise appena, facendo un cenno con la testa verso lo schermo del computer.
La live era ancora in corso, Tooru lo aveva dimenticato.
Un milione di persone avevano visto tutto.
Oh, sarebbe diventato virale.
Sarebbero finiti sui giornali, ne era certo. Sarebbe stato fantastico per la sua carriera.
Wakatoshi non poteva non saperlo.
Dopotutto, avrebbe potuto fare la proposta a telecamere spente ma ... non lo aveva fatto.
Ridacchiò, tirandosi a sedere, imbarazzato.
« Ahaha, hai ragione » Si grattò la nuca.
La chat era quasi intasata.
Congratulazioni!
Oddio piango fiumi di lacrime 😭
Ma che carini che sono!
Io ancora voglio sapere le dimensioni del pene di Wakatoshi, comunque.
Ma io 😍😍
Non ci credo non ci credo!
Voglio essere invitato al matrimonio!
« Grazie mille per gli auguri, davvero! »
Intervenne Tooru, asciugandosi una guancia mentre Wakatoshi si sistemava al sul fianco, poggiandogli il mento sulla spalla.
Tooru sollevò automaticamente una mano per accarezzarlo sulla guancia con affetto.
« Vi terremo aggiornati sui preparativi! » La sua voce era quasi squillante.
Wakatoshi lo baciò su una guancia, passandogli un braccio attorno al fianco.
« Buonanotte e alla prossima »
Salutò Tooru, agitando una mano, imitato poco dopo dal suo futuro marito.
Chiuse la live, la telecamera e chiuse il PC.
Rimasero solo loro, nell'intimità della loro casa, davanti al camino elettrico acceso e caldo, con l'albero di natale enorme - dorato e bianco - che illuminava tutto.
« Satori mi ha suggerito che farlo in pubblico sarebbe stato vantaggioso per te. Non ero molto convinto, ma alla fine ... » Wakatoshi pronunciò quelle parole mentre si sistemava con le gambe attorno a lui, stringendolo a se. Tooru rimirò l'anello al suo dito, appoggiandosi con la schiena contro il suo petto ampio - profumava di cocco.
« È per questo che hai acconsentito a partecipare alla live così all'improvviso? »
« Volevo chiederti di sposarmi, perciò si » L'anello gli calzava davvero benissimo.
« Ma per te farei qualsiasi cosa, Tooru. Voglio che tu lo sappia » Smise di guardare il gioiello e chiuse la mano a pugno, per prestare attenzione al suo fidanzato.
« Lo so, Wakatoshi. Lo so davvero. Sono tanto felice di sposarti anche per questo. So che non ci sarebbe nessun altro nella mia vita se perdessi te » Gli disse, in un raro moto di affetto in cui ammetteva quelle cose ad alta voce. Non se le dicevano così spesso.
E quando lo facevano aveva tutto un valore diverso. Era di più. Era sentito.
Wakatoshi lo abbracciò più forte.
« Non mi perderai » Disse con sicurezza.
Tooru avrebbe voluto dirgli che era solo un modo di dire, uno di quei pensieri negativi che ogni tanto venivano a fargli compagnia.
Ma non parlò per un po', si limitò a farsi coccolare da quell'abbraccio caldo.
« Ti amo, mysterious boyfriend »
Aggiunse alla fine, solo perché voleva dirglielo e se ne stava dimenticando.
« E ora puoi accendere il telefono se vuoi. E bere la tua birra. E toglierti il codino, anche se le orecchie da coniglietto ti donano » Sollevò lo sguardo per seguire il movimento della mano di Wakatoshi, che era andato a toccarsi le orecchie sulla testa.
« Volevo fare un'altra cosa » Lo informò.
Non si era tolto il codino che gli tirava i capelli indietro, mettendo in bella mostra la fronte ancora tutta lucida di skincare.
« Cosa - Ah! » Prima che potesse finire di parlare Tooru si ritrovò in piedi, sollevato da terra con una mossa agile tra le braccia di Wakatoshi. Era dannatamente atletico.
Agitò i piedi nel vuoto, mostrando ancora di più i calzini con le renne di natale.
« Ma che fai? » Chiese, viola in volto.
« La cosa che devo farti vedere è in camera da letto. Nel nostro letto. Sotto le coperte »
Gli fece sapere Wakatoshi, mentre scavalcava i cuscini per raggiungere il corridoio che portava nella zona notte di casa. Tooru rise, avvolgendogli le braccia attorno al collo, l'anello che gli faceva uno strano effetto sul dito, non essendo abituato a portarne.
« Capisco. Allora sono proprio curioso » Chiosò, sbattendo le ciglia.
Le loro voci e risate si persero nel corridoio.



 
When I do my walk, walk (oh)
I can guarantee your jaw will drop, drop (oh)
'Cause they don't make a lot of what I got, got (ah, ah)
Ladies if you feel me, this your bop, bop (bop-bop-bop)


( Made you look - Meghan Trainor )
  
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