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Autore: Soleyl    04/01/2023    2 recensioni
TRAMA
Octavia è la figlia di Rebastan Lestrange, un mago purosangue ed uno dei più fedeli seguaci del signore oscuro. Lei ha solo due anni quando suo padre viene rinchiuso ad Azkaban, assieme agli zii Rodolphus e Bellatrix per aver utilizzato la maledizione Cruciatus sugli Auror Frank e Alice Logbottom.
Con sua madre che morì il giorno della sua nascita in circostanze misteriose, la bambina rimane senza famiglia. Essendo apparentemente gli unici parenti benestanti ancora in vita, il ministero decide di affidarla ai suoi lontani zii: i Malfoy. La bambina cresce, venendo istruita con gli stessi ideali che suo padre per molti anni aveva inseguito. Ma nonostante il tentativo di Lucius e Narcissa, sente dentro di se di non appartenere completamente a quel mondo. La ragazza non riesce ad accettare le tradizioni senza porsi un’infinità di domande. La curiosità ed il dubbio fanno da sempre parte del suo carattere, e uno volta arrivata ad Hogwarts scoprirà il perché.
La protagonista ha un anno in più di Harry, perciò la storia parte un anno prima della pietra filosofale.
(personaggi conosciuti presenti fin da subito: Tonks, Percy, Fred, George, Charlie, Draco, Cedric, Cho, Katie Bell e i professori di Hogwarts)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Lestrange, Famiglia Rosier, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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CAPITOLO 2 – VIAGGIO IN TRENO

Era giunto l'1 settembre, Lucius e Narcissa avevano lasciato Octavia ai binari con la promessa di scrivergli ogni settimana per aggiornarli sui suoi risultati accademici. Le avevano persino regalato un gufo, così da non avere scuse.

Si erano poi intrattenuti a parlare con il signor Nott, anche lui era lì per accompagnare qualcuno: il figlio Brayan. Un bambino magro, dai capelli biondo cenere e gli occhi di chi prometteva guai.

Furono tutti sorpresi quando arrivarono anche i gemelli Rosier, maschio e femmina, che erano identici tra di loro eccetto per la lunghezza ed il colore dei capelli: la strega li aveva di un biondo acceso mentre il fratello tendeva più al castano. Octavia trovò quasi adorabile quando questi ultimi, in maniera goffa e per evitare di andare addosso ad una anziana signora che aveva una pila di libri in mano, inciamparono l'uno sull'altro, cadendo rovinosamente a terra. Dopo essersi guardata intorno, accorgendosi che gli altri stavano facendo finta di non conoscerli mentre gli adulti tenevano un'espressione corrucciata nella loro direzione, alzò gli occhi al cielo per poi farsi avanti ed aiutarli ad alzarsi, raccogliendo anche qualche oggetto che era caduto assieme a loro. Nathalie, così si chiamava la gemella, arrossì violentemente per l'imbarazzo nascondendosi dietro al fratello che, dal canto suo, sorrise lievemente nella direzione di Octavia, grato che la ragazza li avesse aiutati.

Entrambi i gemelli Rosier avevano la sua stessa età, così come Brayan, erano consapevoli quindi che avrebbero frequentato le stesse lezioni. Tutti loro venivano da famiglie purosangue, perciò si conoscevano da qualche anno. Nonostante questo, la giovane strega sapeva di loro soltanto le basi. Brayan Nott aveva un fratello minore dell'età di Draco di nome Theodore; la loro madre era morta quando erano molto piccoli. Nathalie e William invece avevano perso i genitori nella prima guerra dei maghi, entrambi erano seguaci del signore oscuro.

I quattro giovani avevano deciso di comune accordo di trascorrere il viaggio per Hogwarts insieme, soprattutto per far contenti il padre di Nott e Lucius. Arrivati al vagone dei loro coetanei, che salutarono Brayan con fare amichevole, notarono però che c'erano solo due posti liberi. Il diretto interessato si sedette senza indugio e invitò soltanto Octavia ad accomodarsi, ignorando completamente gli altri due e, anzi, rivolgendo loro un sorriso di pura presa in giro. Trovando di cattivo gusto quel gesto, la giovane Lestrange aveva rifiutato educatamente per poi voltarsi in cerca di un altro vagone.

"N-non devi per forza venire con noi.. io e mio fratello possiamo trovare un vagone libero se preferisci restare con Brayan" le disse timida Nathalie mentre continuavano a seguirla lungo il corridoio del treno.

"Se avessi voluto rimanere con Brayan, lo avrei fatto" rispose schietta la diretta interessata mentre cambiavano carrozza, facendoli sussultare lievemente entrambi "se sono qui è perché preferisco stare con voi" aggiunse poi continuando a non guardarli, non accorgendosi quindi del sorriso contento che entrambi le avevano rivolto. Non erano abituati ad avere qualcuno che decideva di spontanea volontà di stare con loro, anche solo per una chiacchierata. Gli altri bambini spesso passavano il tempo a prenderli in giro, non provando nemmeno a conoscerli. La sorpresa in loro era resa ancora più grande dal fatto che la diretta interessata fosse Octavia Lestrange! Tra i loro coetanei e non, la sua fama la precedeva. Octavia Lestrange: la brillante purosangue che aveva iniziato a studiare ogni forma di incantesimi e pozioni nel momento esatto in cui aveva imparato a leggere. La stessa che a soli cinque anni aveva fatto esplodere (probabilmente di proposito) ogni giocattolo della bambina che l'aveva presa in giro per l'assenza dei suoi genitori. La stessa che camminava sempre a testa alta quando si parlava del suo cognome, non importava che la gente lo disprezzasse o lo idolatrasse. La stessa che a 8 anni aveva baipassato metà dalle difese magiche che il ministero della magia aveva imposto durante una riunione tra i vertici. E quando le avevano chiesto come avesse fatto, la bambina aveva alzato le spalle dicendo che aveva semplicemente voluto che accadesse e tutti gli incantesimi di difesa erano stati annullati, poi le era bastato far addormentare il drago all'entrata. Sì, il drago. Un drago addestrato dai folletti della Gringott. Lo aveva fatto addormentare con uno schiocco delle dita.

Tutti nel mondo magico sapevano di quella bambina prodigio, e tutti quelli che la conoscevano di persona la volevano dalla loro parte, alcuni per ammirazione e altri per timore.

In silenzio, arrivarono ad un vagone semivuoto in coda al treno. La maga aprì la porta mentre udiva il suono di una risata femminile "possiamo? Il resto del treno è occupato" spiegò domandando il permesso.

"certo, venite pure!" rispose allegra la ragazza in questione, probabilmente dell'ultimo anno, dai capelli rosa e con addosso la divisa con lo stemma di tasso rosso. Con lei c'erano due ragazzi più giovani, ma comunque più grandi dei 3 novellini. Il primo era un altro tassorosso, dai capelli corvini, gli occhi dello stesso colore e un sorriso gentile stampato in faccia. Il secondo aveva lo stemma di grifondoro, i capelli color carota che, nonostante fossero ricci, erano incredibilmente ordinati. Qualche lieve lentiggine era sparsa sul suo viso.

"dove dicevi che sono i tuoi fratelli, Percy?" domandò il ragazzo di tassorosso con voce amichevole tornando alla loro conversazione.

"Charles è nel vagone riservato ai prefetti e ai caposcuola" spiegò "i gemelli saranno in giro a fare qualche scherzo".

Octavia usò silenziosamente l'incantesimo "Baule Locomotor" per metterlo al suo posto e fece lo stesso con quello dei Rosier, vedendo che le loro facce erano ormai diventate due peperoni a causa dello sforzo. Fatto ciò, si accomodarono senza emettere un fiato.

"siete del primo anno suppongo" si rivolse a loro la ragazza "come vi chiamate?".

"William Rosier" "Nathalie Rosier" pronunciarono all'unisono incerti e in maniera impacciata. I tre si scambiarono uno sguardo teso, riconoscendo il cognome di due dei mangiamorte più violenti della guerra dei maghi. I Gemelli si chiusero immediatamente in loro stessi notando lo sguardo corrucciato e accusatorio che il rosso lanciava loro.

L'altra purosangue però, era tutto fuorché impacciata o timida. Perciò pronunciò sicura, a testa alta, guardando il grifondoro negli occhi quasi a sfidarlo a dirle qualcosa "Octavia Lestrange".

Li vide quasi sussultare, sorpresi dalla reazione della bambina che continuò a guardarli annoiata, non aggiungendo nulla "Io sono al settimo anno, mi chiamo Ninfadora Tonks, ma gli amici mi chiamano solo Tonks." la ragazza fu la prima a parlare e sembrava aspettarsi qualcosa. Tonks... nome molto familiare, eppure per quanto si sforzasse, la strega non riusciva a collegare quel nome a nessuna delle conversazioni avute con i suoi zii, che erano stati i primi a parlarle delle altre famiglie.

"io sono Percy Weasley, quarto anno" continuò il grifondoro dopo un po' di silenzio, con tono ora lievemente imbarazzato. Aveva intuito che il comportamento della più piccola era dovuto alla sua precedente reazione e per quanto non gli piacesse parlare con figli di mangiamorte, aveva capito di aver messo a disagio i 3 novellini.

"ed io Cedric Diggory, terzo anno" finì l'ultimo, che sembrava l'unico a mantenere un sorriso sincero sulle labbra.

Octavia rimuginò su quei nomi. Lucius le aveva raccontato spesso della famiglia Weasley. Ne parlava sempre con tono sprezzante, dicendo che avevano tradito il proprio sangue fraternizzando coi babbani. Se ne usciva sempre con battute al veleno sul fatto che avessero più figli di quanti se ne potessero permettere. Questo era in riferimento al fatto che fossero in tanti e che non avessero molti soldi. E ciò lo si poteva notare anche dalla divisa di seconda mano che il ragazzo portava. Octavia si mise l'anima in pace: i Weasley scattavano sulla difensiva ogni volta che si nominava un mago oscuro ed i Malfoy, e dal momento che lei era figlia di un mago oscuro ed era cresciuta coi Malfoy, non c'era speranza che potesse andare d'accordo con uno di loro..

"siete nervosi?" continuò il riccio, sforzandosi evidentemente di tenere una conversazione per alleggerire quella tensione che si era creata, anche a causa sua.

William fu il primo a rispondere "no, ma sono ansioso di conoscere la mia casata. Come ci smisteranno?" domandò.

"è un segreto" rise il tassorosso "in che casata sperate di finire?" chiese poi.

"mi piacerebbe essere dei serpeverde" rispose tranquillo il gemello.

Nathalie aggiunse poi a sua volta "tutta la nostra famiglia lo era".

Tutti e 5 a quel punto si girarono verso l'altra novellina per attendere la sua risposta. Alzò semplicemente le spalle "chi mi conosce dice sempre che sarei una perfetta serpeverde".

"e tu cosa vorresti?" domandò interessato Cedric.

Sospirò pesantemente guardando fuori dal finestrino "una vale l'altra, mi va bene qualsiasi casata purché mi permetta di imparare cose nuove" rispose rilassandosi, sincera.

"il tuo ragionamento potrebbe adattarsi ad entrambe le casate dei tuoi genitori" le disse pensierosa la più grande.

Gli occhi di ghiaccio della minore si soffermarono sulla sua interlocutrice, lievemente interdetti, mentre una sensazione di fastidio si faceva largo nello stomaco. Quell'ultima, semplice, affermazione, le stava dicendo che la ragazza sapeva la casata di sua madre, informazione a lei completamente sconosciuta. Com'era possibile che dei perfetti estranei sapessero sempre più di lei su sua madre? "forse" disse semplicemente. Il tono che usò, non lasciò spazio a repliche. Qualcun altro avrebbe chiesto informazioni, chiedendo almeno di che casata fosse. Ma in quel caso avrebbe mostrato vulnerabilità, e non era ciò che le era stato insegnato. Dopo quell'ultima parola, sul vagone calò un silenzio alquanto imbarazzante. Passò qualche minuto e fu' lei stessa a romperlo, rivolgendosi ai tre "beh, come sono le varie materie ad Hogwarts? Ho sentito dire che gli insegnanti sono altamente qualificati ed esperti".

I due tassorosso si misero comodi e guardarono con un lieve sorriso Percy, a cui si illuminarono gli occhi "lo sono. Ogni insegnante è il migliore mago inglese nel suo ambito. Il professor Flitwick, l'insegnante di incantesimi e direttore dei corvonero, è stato campione per molti anni di duelli. La professoressa McGonagall, insegnante di trasfigurazione e direttrice di grifondoro..." e così, il rosso passò la successiva ora a parlare delle materie scolastiche. Octavia lo ascoltò, nonostante sapesse già tutto quanto sui professori: quell'argomento l'aveva tirato fuori solo per spostare l'attenzione. Concentrandosi sulla conversazione, imparò che Nathalie aveva una grande passione per l'erbologia, arrivati sull'argomento infatti pose una valanga di domande, dimenticandosi della propria timidezza. William invece sembrava interessato a storia della magia.

"tu a quale materia sei interessata di più?" domandò Ninfadora nella sua direzione. Octavia non era stupida, aveva notato durante l'ultima ora, che la più grande continuava a porre domande soltanto a lei. Probabilmente era dovuto al fatto che fosse quella che parlava di meno. Eppure sentiva che c'era qualcos'altro...

"mi sembrano tutte interessanti: saranno divertenti da studiare" osservò.

I due fratelli risero lievemente "come se ci fosse qualcosa del programma che non sai.." la punzecchiò William, tenendo però uno sguardo di ammirazione.

"già.. ogni volta che nonna ci portava con lei a casa tua, per qualche riunione coi tuoi zii, Draco non faceva altro che idolatrarti, parlando del fatto che sapessi a memoria tutti gli incanti e le pozioni. Senza contare il tuo innato talento per il volo e l'astronomia" la lodò Nathalie sotto lo sguardo stupito degli altri "ogni tanto si lamentava un po' per la noiosità del sentirti studiare ad ogni ora del giorno".

Ok, è un po' inquietante. Alzò poi gli occhi al cielo rendendosi conto che, quando sua zia Narcissa le raccontava delle lodi che il piccolo cuginetto aveva fatto nei suoi confronti con alcuni conoscenti, avevo di sicuro sottovalutato la portata dei suoi discorsi.

La ragazza dai capelli rosa sembrò lievemente incuriosita "ma hai solo undici anni. Come puoi aver studiato già tutte quelle cose? Io alla tua età non sapevo nemmeno impugnare correttamente la bacchetta".

La diretta interessata ammiccò lievemente con una lieve punta d'orgoglio per il complimento, rispondendo "sono una persona curiosa".

Continuarono a chiacchierare beatamente mentre fuori calava la sera. Poi, udirono un rumore di passi molto veloci. La porta si spalancò di colpo, rivelando due gemelli dai capelli rossi che cercavano di prendere fiato.

"che cosa avete combinato questa volta?" domandò Percy rassegnato "non avrete mica trasfigurato l'animale di qualcuno del primo anno in oggetto, vero?".

I due si guardarono come se il fratello gli avesse appena rivelato l'esistenza dell'acqua calda. "trasfigurare gli animali dei novellini?" fece il primo.

"non sarebbero in grado di eseguire il contro incantesimo" finì il secondo "ottima idea Percy!".

E detto ciò, dopo aver lanciato un'occhiata a tutti e 3 i più piccoli, si dileguarono all'istante riprendendo a correre. L'accenno di un sorriso apparve spontaneo sulle labbra di Octavia mentre fissava ancora il punto dal quale erano spariti.

Il rosso sospirò spiegando "quelli sono i miei fratelli Fred e George, secondo anno, se non vi piacciono gli scherzi, vi consiglio di evitarli. Sembrano andare d'amore e d'accordo con Peeves".

"chi è Peeves?".

"è il Poltergeist di Hogwarts" spiegò Cedric.

"cos'è un Poltergeist?" domandarono in coro i due gemelli.

Al che rispose la coetanea "è un'entità generalmente invisibile che può spostare oggetti, sbattere porte, e generare altri effetti cinetici che i normali fantasmi non possono creare."

Non appena finì di parlare, si udì il suono del treno che iniziava a frenare.

"siamo arrivati" disse entusiasta Nathalie alzandosi.

"è stato un piacere conoscervi" si sforzò di dire Percy, sotto lo sguardo ancora scettico e poco convinto di Octavia.

"suppongo che vi vedremo a cena" aggiunse Ninfadora.

"chissà, magari qualcuno di voi finirà in una delle nostre case" concluse Cedric.

"Suppongo che lo scopriremo presto" rispose, più per educazione che per altro, tenendo però lo sguardo su di lui, al che il suo sorriso sembrò allargarsi. I tassorosso sono tutti così allegri?

Un rumore forte la fece girare di scatto la testa. I due fratelli si trovavano per terra fuori dal vagone, coi bauli che si erano aperti nella caduta e avevano sparso alcune cose in giro.

Alzò gli occhi al cielo e gli diede una mano a rimettere tutto in ordine. Questi due sono parecchio goffi. Pensò "perché avete tirato fuori il baule? L'uomo che ci ha fatti salire ha detto che sono da lasciare sul treno e che verranno trasportati dopo".

I due si guardarono tra di loro per poi grattarsi la testa imbarazzati. Scesero dal veicolo e si trovarono in un marciapiede stretto e buio. Brividi li percossero per l'aria gelida che c'era.

"primo anno! Primo anno! Da questa parte!" urlò una voce, appartenente ad un uomo che era alto due volte il normale, con la barba e i capelli neri e lunghi. Gli occhi del medesimo colore spuntavano da sotto le sopracciglia spesse. Aveva un'aria alquanto selvaggia. "coraggio, il primo anno mi segua e attenti a dove mettete i piedi".

Scivolando ed incespicando lungo il sentiero ripido e stretto, fecero come gli era stato detto. Camminarono senza parlare per qualche minuto, e poi fu di nuovo la loro guida a rompere il silenzio "dopo questa curva, prima vista panoramica su Hogwarts!" proferì.

"ohhh..." fu il coro che si alzò. Il sentiero si era spalancato sul bordo di un lago nero. Sulle montagne, si ergeva Hogwarts illuminato da luci che si intonavano perfettamente con lo sfondo fatto da un cielo stellato.

"non più di quattro per battello" disse indicando una flotta di piccole barche vicino alla riva. Octavia salì sulla stessa dei due fratelli. "tutti a bordo? Bene, si parte!".

A quel punto i mezzi iniziarono ad avanzare. Mentre tutti osservavano il castello avvicinarsi, la ragazza gettò uno sguardo allo specchio d'acqua sotto di loro. Aveva letto che quel lago era infestato da ogni tipo di creatura. Le sarebbe piaciuto vederne qualcuna. Certo, magari non di notte.

Dopo qualche minuto, le barche arrivarono in una specie di porto sotterraneo. Erano circondati da rocce, tra esse però si formava un passaggio, oltre il quale tornava ad esserci erba morbida ed umida. Si trovarono quindi all'ombra dell'immensa struttura. A quel punto l'uomo che li aveva guidati fino a lì bussò, mentre tutti trattenevano il fiato per l'eccitazione.

 

Angolo Dell'Autrice

Ciao a tutti e bentornati nella mia storia! Questo è il secondo capitolo, mi scuso ma come vi avevo anticipato, ho un lavoro che non mi permette di essere molto costante con gli aggiornamenti... come vi è sembrato? in questo capitolo sono stati introdotti alcuni dei personaggi ricorrenti di questo libro.. Nathalie e William Rosier, timidi entrambi (Nathalie di più), Brayan Nott, fratello maggiore di Theodore.. e poi quelli che già conosciamo, Cedric, Percy e Tonks.. per ora cosa ne pensate di Octavia? non ha il carattere "consueto" delle protagoniste delle fanfiction su harry potter, ne sono consapevole.. ma penso anche che questo tipo di carattere possa essere in linea con la famiglia con cui è cresciuta... fatemi sapere con un commento e ricordatevi di votare se vi è piaciuto <3 

   
 
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