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Autore: Roseline_    06/01/2023    1 recensioni
Perché il mio corpo reagisce così? È forse il modo in cui combatte?
La mia bocca sta diventando secca, e comincio a dubitare della mia intelligenza.
Adesso solo la letteratura riesce davvero a leggermi dentro.
«Che 'ntender no la può chi no la prova»
Genere: Angst, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Purin Fon/Paddy
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Sento un peso sopra di me.

Non riesco a respirare.

Gira tutto, e non riesco a inquadrare il luogo in cui mi trovo.

Tutto è offuscato.

Un respiro caldo sfiora il mio lobo sinistro, e quello strato di pelle che collega la mandibola all'inizio del collo.
Il mio battito cardiaco accelera, e il mio corpo comincia a pompare  
sangue molto più velocemente.
Il respiro si fa sempre più affannoso, e inizio a gemere dalla stanchezza.
I miei fianchi si alzano leggermente, e si riabbassano a grande velocità.

Mi sento come posseduta.

Ci sono dei denti affilati che mi accarezzano la pelle, con la minaccia di strapparla, ma lasciandola illesa.
Sento come della saliva umida depositata nel mio collo, ma non riesco a svegliarmi , e poi...

Mi sveglio di soprassalto, e comincio a tossire rumorosamente.

Non c'è niente sopra di me: sono nella mia stanza, sotto le coperte, Mash è accanto a me che fa finta di sonnecchiare, la mia maglietta è un po' umida di sudore, ma tutto è al suo posto. 

Tranne che...

La finestra è spalancata ,con le tende di seta rosa che sventolano al di fuori di esse.
Entra un freddo gelido, e si sente l'inizio del coro della chiesetta vicino casa.
Guardo d'impulso la sveglia con le orecchie da gatto alla mia destra, segna le 23:00 di sera ,devo essermi addormentata e aver saltato la cena.

Che strano...

Ero certa di aver chiuso quella finestra ,a causa del freddo che vi entrava, crica due ore fa.
Con un sospiro, e uno sbadiglio tento di alzarmi; trovo le pantofole a forma di fragola esattamente sotto il letto, dove le avevo lasciate.
Raggiungo la cucina , e vedo mia madre finire di sciacquare gli ultimi piatti.

«Ehi, mamma, credo di aver saltato la cena...»

«Si tesoro lo so, ci siamo preoccupati tantissimo ,ti abbiamo lasciato una parte del paté di patate, lo trovi in frigo.»dice tutto questo con un costante mezzo sorriso divertito.

Ah, se solo sapesse che non c'è proprio niente da ridere...

«Va bene, grazie mamma!»

Prendo la fetta del mio patè, e mi seggo nel mio solito posto a tavola, fra i miei genitori.

Non ho mai avuto fratelli o sorelle, e la cosa mi ha sempre rattristato un po', però mi è anche servito: ho avuto modo di conoscermi a fondo sin da subito, e di imparare a stere da sola più facilmente.

«Allora? Hai preso il regalo per la tua amica?»

All'inizio la guardo un po' dubbiosa, fortunatamente sono spesso distratta, quindi non si fa troppe domande; poi improvvisamente ricordo che fra qualche giorno ,l'8 Settembre, sarà il compleanno di Puddy.

Incredibile quanto passi veloce il tempo...

Conobbi la piccola Puddy quando aveva solo dieci anni, e adesso ne compirà quindici.
Ormai le verrebbe più facile sfoggiare la sua bellezza che fare spettacoli pirotecnici per guadagnare qualche soldo in più.

Mi discosto da questi pensieri poco puri per rispondere alla domanda posta da mia madre.

«Si, le ho preso una sciarpa rossa, si è lamentata più volte del freddo nel collo in questi giorni.»

«Un'idea molto carina» dice mia madre sfoggiandomi uno dei suoi calorosi sorrisi.

«Gia» 

Mi alzo da tavola e sto per tornare a dormire, ma lei mi interrompe con un'altra domanda.

«Quando sarà questa festa?»

«Fra tre giorni, andremo da Paddy verso le 20:00»

«Capito» Mi guarda in modo un po' strano e quasi preoccupato 

«Mamma, devi dirmi qualcos altro?»

Vedo il suo volto rilassarsi leggermente , e dire con voce più sicura :«No, tesoro. Va tutto bene, solo dopo la fine della festa potresti rimanere a casa da Puddy?»

«Si, certo, ma perché?»

«Niente di che, però dovrò ospitare dei bambini per la notte...»

«Va bene ,certo»

 Mia madre è una bambinaia, e ammiro il modo in cui riesce a gestire certe teste calde, io perderei la calma dopo cinque secondi; mio padre invece lavora come infermiere in un centro ospedaliero.

Ritorno in camera mia molto più felice e appagata.

Il patè con le patate è uno dei miei piatti preferiti.

Solo quando poggio il capo sul cuscino, mi accorgo che la finestra è ancora aperta, e con un moto di pigrizia penso di lasciarla così, poi però ricordo il sogno ,quindi mi alzo per chiuderla.
Una volta tornata sotto le coperte noto qualcosa di sempre più inquietante : la sveglia è impostata due ore indietro; provo ad aggiustarla ,ma le lancette sembrano essere rotte.

Ma che razza di scherzo è mai questo!?

«Ehi, Mash! Dì la verità. Sei stato tu?»

«Mash non fa niente. Mash fa quel che può »

«Si, si, certo»
Con un sospiro mi rimetto a letto.

Penso a cosa farei se qui, in questo momento ,ci fosse anche Mark...
Sarebbe meglio?
Probabilmente, in questo esatto istante ,sarebbe meglio con chiunque.

Mi rigiro per un po' fra le coperte rosa, finché non riesco ad addormentarmi.


Strawberry! Strawberry! Strawberry !

Sentire Mash strillarti nelle orecchie di prima mattina è una sensazione che  augoro a tutti almeno una volta nella vita.
E no. Non per il mio odio mattiniero nei confronti dell'intera società, ma per la meravigliosa sansazione di sentirsi teletrasportati in un episodio di Star Trek , e di aver l'impressione di essere essenziali per l'intero mondo, così da non poter avere l'opzione di rimanere a letto con la scusa di non essere abbastanza carichi, ma di essere obbligati ad alzarsi , e prendere in mano le proprie responsabilità.

E invece Mash mi ha svegliato solo per dirmi di andare al caffè con urgenza; probabilmente l'urgenza è il pavimento bagnato, e nessuno che ha voglia di asciugarlo...

Comunque mi vesto in tutta fretta, con le mie solite parigine, gonna e magione rosso.
Ormai sono anni che lascio i capelli sciolti anziché legarli, mi da una grande sensazione di leggerezza.

Lascio un post-it a mia madre dicendole che ritornerò nel pomeriggio.

All'inizio cammino con lentezza e tranquillità, come all'inizio di un pellegrinaggio, ma dopo qualche minuto, come presa da una coscienza improvvisa, ricordo la conversazione sugli alieni di ieri al caffè , e inizio a fare la strada di corsa senza neanche sentirla, sentendo il tintinnio della spilla  che sbatte lievemente contro il tessuto della borsetta a forma di fragola.

Come posso essere così stupida...

Giro l'ultimo curvone e vedo il caffè chiuso con gli sbarramenti e alcune saracinesche abbassate.

Cerco di non farmi prendere dal panico, e per fortuna dopo due secondi compare Kyle.

«Strawberry, su svelta vieni!» lo vedo farmi cenno di raggiungerlo dalla porta sul retro.

Entriamo insieme  velocemente e scendiamo giù nel seminterrato.

Vedo tutti riuniti intorno al database con Ryan al centro.

«Ascoltatemi bene tutti!
Gli alieni sono riusciti a interrompere la comunicazione che il mio computer aveva ottenuto sui loro, anche molto velocemente, si sono accorti della mia intromissione non appena trapassata la troposfera, lo strato di cielo più vicino alla Terra.
Adesso non fatevi prendere dal panico, ma avvieremo da subito un allenamento per capire a che livello di forza siete»

Oh, no! Quindi significa che sono già sulla Terra...

«Non fatevi prendere dal panico?!
Direi che è tardi Ryan!»
Gli urlo in tono sarcastico

« Al momento non c'è tempo da perdere!»

Ho un'espressione contrita e arrossata dalla rabbia, però faccio come dice:

«Mew Berry trasformazione!»

«Mew Mina trasformazione»

«Mew Lori trasformazione»

«Mew Paddy trasformazione»

«Mew Pam trasformazione»

Sento un'energia inspiegabile crescere dentro di me, ed era da tanto che non mi succedeva.

Mi sento così bene.

Apro gli occhi, e sembro ancora una volta un confetto tutto rosa.
Credo che a un certo punto della mia vita sarò costretta a odiare questo colore, ma non è questo il giorno.

«Ok, usciamo e andiamo sul retro.»

Ho sempre amato il giardino sul retro, ha una piccola distesa verde, calda e confortevole con tante panchine, ci sono parecchi fiori bianchi ,ed è qui che solitamente prendiamo il sole in estate.

 Sento Lori tossire forte accantona me.

«Ehi Lori, tutto apposto?» chiedo preoccupata

«Si, si grazie, probabilmente ho solo un po' di allergia» mi risponde un po' sovrappensiero

«Sei sicura sia davvero tutto apposto?
Non è solo la tosse, mi sembri molto in ansia da quando Ryan ci ha comunicato la notizia dell'arrivo degli alieni...»

«Sto bene davvero! Grazie per essere così premurosa Strawberry»

Io, Lori, e Puddy alla fine del progetto Mew abbiamo stretto una grande amicizia.
Purtroppo Pam doveva lavorare, quindi non c'era spesso modo di vedersi,e Mina aveva molti eventi dell'alta società a cui partecipare, e i pochi momenti liberi amava passarli con Pam, tra l'altro ho sempre avuto l'impressione che per Mina Pam fosse più di una semplice amica , o donna di successo da idolatrare.
Quindi rimanevamo sempre noi tre, e abbiamo iniziato a uscire ogni sabato sera, anche con Mimi e Megan.
Eravamo così felici fino ad una settimana fa, e adesso questo, di nuovo...

Puddy ha persino iniziato a seguire un corso di danza moderna , e in poco tempo è diventata bravissima ; invitava me e Lori all'ordine del giorno per farci imparare alcune mosse, che sbagliavamo puntualmente cadendo rovinosamente a terra ,e scoppiando in risate irrefrenabili.
Ormai si è creato un solido e bel rapporto anche con i suoi fratelli e la sua sorellina, e siamo diventati come una grande famiglia, spero potremmo tornare velocemente alla nostra normalità.
 Io e Lori abbiamo tutt'ora in comune un amore spassionato per ogni tipo di videogames.
Puddy invece è diventata più come una Showomen, estroversa e un po' irascibile, divertente e amichevole con chiunque incontri; è sempre pronta a dare una mano se serve, se non serve anche due, combinando alle volte casini a dir poco spaventosi.

«Su, ragazze cominciate» Ryan mi fa tornare alla realtà.

Cominciamo ad allenarci , combattendoci fra di noi , e abbiamo tutte più o meno la stessa potenza, forza e agilità purtroppo...
Purtroppo perché troppo deboli, sembriamo dei bambini di 5 elementare che fanno ed.fisica, è a dir poco imbarazzante, gli alieni ci distruggeranno a occhi chiusi se non riusciamo a rafforzarci.

«Basta così, siete stanche!
Per oggi andate a casa, ma domani ci rivediamo qui alla stessa ora.»

Non mi sono nemmeno accorta fossero passate ore, e comincio a sentire l'inizio dei brivi di freddo.

Ecco lo sapevo! 
Lori mi ha mischiato l'influenza...
Ah, mannaggia! Mannaggia! Mannaggia!

Corro a casa e mi metto subito sotto le lenzuola; penso con una nota dolente che domani dovrò svegliarmi alla stessa esatta ora di oggi...

«Strawberry tesoro, vedo che ultimamente sei sempre stanca, e stai spessissimo fuori casa.
Non è che hai finalmente piantato quel noioso insopportabile del tuo ragazzo per qualcuno di più interessante?»

«Papà, esci fuori da questa stanza all'istante!!!» urlo tirandogli un cuscino addosso

Lo sento richiudere la porta sorridendo , e andando a raccontare l'accaduto a mia madre ,che prende a ridere sonoramente unendosi a lui.

«Incredibile...» dico fra me e me sconfitta.

Sento un'anomala fitta alla testa , e mi misuro la febbre.
Esattamente come pensavo: 38°
Mi tocca restare a letto domani ,ma prima faccio uno squillo a Lori.

-Drin...Drin...Drin-
-
«Echu...Echu...S-si pronto?»

«É il bello è che stavi bene, vero?»

«Ciao Strawberry,come va? Echu...Echu»

«Ho la febbre a 38.5»

«Oh ,ok potresti farmela pagare quando non saremo in pericolo di morte?» chiede ironicamente

«Non usare quel tono, posso essere molto pericolosa se mi impegno»

«Ahaha, si ne sono consapevole»

«Va bene Lori ,volevo essere sicura che anche tu soffrissi delle mie stesse pene, adesso che me ne sono accertata possiamo pure sentirci domani» sto per chiudere il telefono quando lei mi ferma

«Strawberry aspetta, ho bisogno di parlare con qualcuno di una cosa » la a sento dire preoccupata

«Dimmi pure. Ti ascolto!» 

«Vedi...Oggi quando mi hai detto che sembro continuamente in uno stato di ansia mi hai fatto riflettere, e penso di dover dire a qualcuno ciò che mi attanaglia davvero...»

«Ti ascolto»

«Bene, ehm, prima che gli alieni cinque anni fa andassero via...Successe una cosa...» la sento tentennare, sembra una cosa grave...

«Puoi dirmi tutto, non ti giudichero» provo a dirle intuendo il suo principale timore

«Ok, beh, loro stavano preparando l'astronave per lasciare la Terra, ma prima di farlo Pai si presentò a casa mia , mentre ero appena uscita dalla doccia, e avevo solo un accappatoio indosso»

Sento il presentimento che comincia a crescere dentro di me , e tossisco un po' per l'agitazione.

«Echu...Echu...Echu...S-scusa...Continua»

«F-forse n-non d-dovr-vrei» dice tremante 

«No Lori, dimmi cosa è successo.
Mi dispiace di averti interrotto, continua ti prego» provo a giustificarmi, ma la realtà è che ho paura di sentire il continuo della storia di Lori.

«Mi ha-Mi ha sbattuto violentemente contro il muro, e prese a toccarmi i capelli.
Tenevo stretta l'asciugamano per paura che cadesse, e più lo guardavo, più mi sentivo debole.
Era così bello, e credevo fosse una cotta passeggera, ma sapere che stanno tornando mi rende deboli le ginocchia in un modo in cui non voglio pensare...
Ho paura , ma sento anche un'altra strana sensazione nel mio corpo, che mi fa stare in un perenne stato di agitazione e attesa...»

«Oh, Lori, cosa stai dicendo?!» la sento sospirare dall'altra linea telefonica.

«P-poi co-cosa ha-ha fatto?» chiedo con rinnovato panico

«Beh, mi-mi toccava i capelli, e mi teneva ferma contro il muro, e p-poi  ha sussurrato al mio o-orecchio: «Puoi smetterla di tremare così sirenetta, non ho intenzione di prenderti la verginità stasera»

«Oh mio dio, Lori!»

«Ero al limite, e poi mi ha baciato per qualche minuto il collo, e dopo avermi lasciato la pelle leggermente arrossata, gli diedi un forte schiaffo in viso»

«Cosa?! E lui che ha fatto?»

«Beh ,la sua espressione divenne molto seria.
Mi afferrò il polso, mi guardò con aria truce , e mi disse:« Eviterei di picchiarmi fossi in te, dato che adesso  sei alla mia mercé »

«Ma era impazzito?!»

 «É quello che gli dissi io...
 Adesso però sarà tutto diverso e ingestibile...
Se quando disse quelle parole era felice per aver trovato qualcosa che potesse risollevare le condizioni del suo pianeta, adesso che mi odia perché rappresento parte del motivo  dell'uccisione di una sua antenata, non oso immaginare cosa farà...
Ma cosa diamine sto dicendo comunque?!
Sembra seriamente una puntata di "Supernatural"»

Mi parte una lieve risata , nonostante la situazione.

«Ma alla fine come hai fatto per convincerlo ad andarsene?»

«Mi ha lasciata lì, tremante contro il muro, ed è andato via come era arrivato...»

«Lori ti prometto che ti aiuterò in ogni modo possibile!»

«Grazie Strawberry...A-a domani!»

Chiusi la chiamata con un lamento di disperazione.

In cosa diamine ci stiamo andando a imbarcare...

Fortunatamente una cosa che amo di me è la capacità di riuscire a dormire anche nei momenti più assurdi, dunque cado in un sonno profondo, abbracciando ,o per meglio dire strozzando il povero Mash»

«Mash soffoca, ma Mash resiste» dice sbattendo le alette robotiche provando a liberarsi, povero sciocco...



«SVEGLIA,SVEGLIA STRAWBERRY! SVEGLIA!»

La giusta vendetta...

«Mash sta zitto! Dai torna a flirtare con la stampante, su!» dico con voce assonnato fra uno sbadiglio e un altro

«Mash non capisce, Mash non capisce» dice mentre svolazza in aria come una mosca

«Mhm, si certo...Mash capisce sempre quando è troppo tardi, eh?»

Sbadiglio sonoramente , e tento di alzarmi, ma ricado giù immediatamente dopo averci provato.

Ah, diamine Lori! Non riesco ad alzarmi.

Devo avere ancora la febbre...
Guardo l'ora e vedo che sono circa le... 12:00!!!

Mi alzo di scatto scioccata.

Oh no! Ryan mi ucciderà...

Con uno sbuffo di esasperazione mi tiro su ,e tocco sotto il mio cuscino per trovare il cercapersone.

«Ma dove diamine è?!»urlo a Mash dopo averlo cercato per un buon minuto...

Non appena lo sento vibrare , e mi accorgo che è caduto durante la notte, rispondo subito.

«Si, Puddy lo so sono in ritardo fermo ,ma posso spiegare davvero!»

«Hai incontrato gli alieni?!»chiede con preoccupazione

«Cosa? No!» Rispondo velocemente

«Allora non hai scuse secondo Ryan, mi spiace...» Dice divertita

«Ah Puddy dai , non vedi che...Echu ho l-la to-toss...Echu, la tosse?!
Sto malissimo»

«Tranquilla, per oggi la passi liscia, anche Lori e Kyle sono a casa con la febbre; difatti ,dato che siamo così pochi ,oggi fineremo di pulire il locale della cucina, e chiuderemo tutto per qualche giorno...» dice con un tono un po' pessimistico 

Puddy ama l'allegria che si respira al caffè , e anche le mance della clientela per i suoi spettacoli da circo, le quali ultimamente si sono trasformate in vere e proprie esibizioni di danza moderna.

«Certo, va bene Puddy, allora adesso torno a dormire un altro po' » 

«Dici sul serio? Hai il giorno libero e lo passi a dormire?!»

«Ti ricordo che sono in punto di morte qui io...»

«Si si, certo! Sei davvero incredibile...»

Bah, incredibile sarà lei...

Riattacco leggermente stordita, e mi accorgo, guardando di sottecchi il calendario, che domani sera è il compleanno di questa piccola psicopatica, ed io non mi reggo in piedi...

Uff...

Mi alzo un po' intontita e raggiungo il camerino.
Prendo il cesto rosa con i buchi: il suo interno è stracolmo di medicine. 
Tiro fuori una confezione di tachipirina; ne metto una in bocca, e la deglutisco con dell'acqua.

Riempio la mia pochette nero lucido con una serie di medicine, e pacchetti di fazzolettini per il raffreddore.

Torno in camera mia , e apro il mio armadio cercando a fondo qualcosa di decente per il compleanno di Puddy.
La situazione è disastrosa e desolante,ma soprattutto questa volta non c'è nessuna Mina con l'armadio di Barbie che possa salvarmi.

Allora controllo in uno dei cassetti sul lato sinistro in basso, e trovo la mia salvezza.
L'ultima volta lo misi ad uno degli sporadici incontri avuti qui con Mark a Tokyo, qualche giorno prima della sua partenza.
Non porta esattamente dei bei ricordi, ma non può rimanere per sempre lì...

A dir la verità è un gran bel vestito: il colore è nero scuro, il tessuto è in chiniglia, è a collo altro,ha la gonna a balze, e finisce a circa metà coscia.

No, non è affatto male...

Penso che potrei abbinarlo con delle calze trasparenti , e degli stivali in pelle nera col tacco.

Wow, era da tanto che non mi vestivo così bene per me stessa.

Metto la spilla direttamente in borsa, dato che è probabile non esca fino a domani.

Provo ad arrivare alla fine del corridoio, e sento di avere un po' di fame, così decido di cucinare qualcosa.
Non ho mai avuto un talento particolare per la cucina , ma grazie agli insegnamenti di Lori sono migliorata molto.

Decido di preparare dei crostini con avocado e Philadelphia a forma di fragola.
Dopo un'ora circa ho finito di pulire il disastro combinato in cucina...
Alla fine però riescono piuttosto bene, ma per il troppo sforzo mi è passata la fame, così li metto in una bustina porta alimenti all'interno della borsa nera.

È già pomeriggio inoltrato...
Mia madre tornera a casa fra più o meno un'ora per iniziare a preparare la cena.
Questo è il momento di schiacciate un pisolino!

Sento ancora distintamente Mash che vola in giro per casa ,facendo quel suo solito rumore di raccolta dati.

L'aria è ferma, ma non come quel caldo fastidioso che si attacca alla pelle in pieno Agosto.
No, è più come una temperatura mite e tranquilla.

C'è un silenzio assordante in tutta la casa, ma ormai ci sono abituata.

Mi addormento senza neanche accorgermene, subito dopo aver toccato il cuscino.

I miei occhi sono chiusi e sono nella mia piena fase rem del sonno.
Mentre immagino tanti gattini che mangiano tante fragole, ecco che sento un brivido,o per meglio dire, una specie di gelo.
La finestra è di nuovo aperta.
Non ho il coraggio di aprire gli occhi.
Sono come legata al letto,e non so se sto avendo una di quelle paralisi del sonno, anche se credo di essere paralizzata dalla paura più che altro...
Sento dei capelli vicino la mia spalla, ma non capisco cosa stia succedendo.

C'è sicuramente qualcuno qui con me.

Sento il tocco leggero , e quasi inesistente ,di lunghe dita che mi sfiorano la coscia, e vanno sempre più su ,  lasciando quasi un'impronta di fantasma nel tessuto del mio intimo.

Poi una frase che mi uccide da dentro.

«Buongiorno gattina»

Spalanco gli occhi dal terrore, ma non c'è più nessuno...

Gattina...

Scrivo un messaggio che condivido a tutte le mie amiche, a Ryan e Kyle:

«Arrivano»

Buona epifania a chiunque stia leggendo...Befana o orco che sia! (Tart che guarda di sottecchi Strawberry...)
Nel prossimo capitolo vedremo finalmente i nostri amati alieni, promesso!<3<3<3
   
 
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