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Autore: theastwind    06/01/2023    1 recensioni
E' una storia d'amore e d'avventura tra Nami e... il Rosso.
Ambientata nel lasso temporale collocato prima che la ciurma entri nel Grande Blu.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Shanks il rosso
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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060 - Con la dolcezza si ottiene tutto
 
La rivide verso sera allosteria quando si presentò con una fame da lupi: era bellissima con un nuovo completino fatto di una canottiera e una mini agli occhi di Shanks sempre più mini…
Capo…– lo chiamò Yassop - abbiamo un artigiano?”
Mmmhmmm” – scosse la testa, addentando una bistecca più grande del cosciotto di Lucky.
Allora hai trovato un lavoro…” – indagò lei, ancora scossa per quel pomeriggio dolcissimo in cui era stata ad un passo dal chiedergli di sposarla…
Si era ripresa dalla trance verso le cinque quando lui se ne era andato già da un po: ricordava la tensione del contatto sotto il tavolo, la voglia incontenibile di stringersi a lui e poi… solo confusione.
Si era sentita persa nel suo corpo caldo e nei suoi capelli, il suo profumo laveva ubriacata e la passione le aveva completamente bruciato il cervello. Era stata una spirale, un crescendo di emozioni: non credeva che le sarebbe bastato così poco per perdere il controllo di sé, ma più restava attaccata a lui più il suo cervello faceva acqua da tutte le parti e diceva esattamente ciò che pensava come quando gli aveva detto che era caldo e i suoi capelli erano morbidissimi…
Ancora scuoteva la testa in preda alla vergogna per non essersi controllata, ma non riusciva a non abbandonarsi completamente: lo amava troppo per poter ragionare e con lui si sentiva in unaltra dimensione dove il resto non cera e non contava se non come unombra di lui o un suo riflesso.
Qualsiasi cosa facesse o dicesse le piaceva e non faceva che accrescere lamore che provava: non contava più che fosse un pirata, un assassino o un ladro… non contava che la trattasse da bambina o la proteggesse in modo asfissiante né che pensasse che le donne hanno certi ruoli e gli uomini altri e non fosse possibile cambiarli…
Shanks era dolce, Shanks era bello come il sole e immenso come il mare, Shanks la faceva ridere, la faceva eccitare, era serio e babbeo allo stesso tempo, forte e coraggioso, scoppiava a ridere come un bambino, raccontava le storie così bene che pareva di esserci, era colto, intelligente e un grande navigatore…
Ma la cosa che laveva fatta davvero innamorare era la sua grande sensibilità e il suo altruismo: la sua vera forza stava nel cuore, un cuore grandissimo!
Quel miscuglio di forza e dolcezza, di decisione e sensibilità laveva fulminata e viveva in un mondo in cui tutto esisteva in relazione a lui: la sua nave, i suoi uomini, i suoi vestiti, il cielo sopra la sua testa, il mare sotto di lui…
E sospirando, ricordava ancora le coccole e le carezze in gelateria dove, per scegliere i gusti delle due enormi coppe, avevano impiegato mezzora, mandando in tilt una commessa esaurita… e poi quellidiota le aveva schiacciato la faccia nel gelato, mangiandolo via dalle sue guance su cui sentiva ancora la pressione dei suoi denti e delle sue labbra.
Si era eccitata tantissimo…
Era talmente innamorata che non riusciva nemmeno ad ingoiare il gelato per via del grosso blocco in gola: lui glielo fregava sotto il naso e lottavano con i cucchiai come fossero spade.
E scuoteva ancora la testa in preda alla vergogna, ricordando quanto aveva riso con le stelline negli occhi, innamorata fatta di lui con lespressione di unorata al cartoccio, quanti baci gli aveva dato dove capitava mentre lui divorava il gelato, quante carezze sul viso e fra i capelli, quanto gli aveva tenuta stretta la mano…
No… non lho trovato il lavoro… ma vedrai che avrò tanti soldi con poca fatica…” – le ghignò nuovamente allusivo mentre lei lo trucidava con lo sguardo e si risvegliava dal torpore che laveva invasa di nuovo.
Ma come faccio ad essere innamorata di uno tanto idiota?” – pensò perplessa, guardandolo spolpare a fondo quella bistecca come se non mangiasse da anni.
 
Oggi trovo un maestro dascia… il tempo delle buone maniere è finito!” – si disse la mattina dopo, giovedì, camminando per le vie di Caclas.
Già aveva adocchiato il tipo che faceva al caso suo: aveva una bella squadra e lavorava bene.
Arrivò nella piazza in cui si apriva la bottega e si fermò di fronte al proprietario che stava disegnando la vela maestra di un galeone della marina.
Unombra invase il suo lavoro e questi alzò lo sguardo verso il tizio con i capelli rossi che era già passato un paio di giorni prima:
Ah… di nuovo lei…” – e si rimise a lavorare sbuffando.
Buongiorno anche a lei…” – gli piaceva far notare agli altri tutta la loro maleducazione.
Le sembrerà assurdo, ma per fare una vela ci vuole più di un giorno… – esordì con sarcasmo – quindi la mia risposta è sempre la stessa…”
Shanks non aveva proprio voglia di giocare con quel tipo bravo, ma antipatico:
Quanto le ha offerto la marina per quella vela?”
Ho detto…”
Senta… Lei già mi sta sul cazzo… - tagliò corto – e se continuiamo a parlare, mi finisco di innervosire e non mi va… Mi piace restare calmo… Voglio la vela che ha appena disegnato e la voglio entro tre giorni!” – quello lo guardava con il mento a terra per lo stupore, piuttosto spaventato dallo sguardo di quel tipo rosso di capelli e dagli occhi espressivi. Ma si fece forza:
E se la mandassi a fanculo?”
E Shanks ghignò:
E se le dicessi che con me nessuno è mai riuscito a finire la parola vaffanculo”?”
Quello lo guardò e gli passò un lampo di paura negli occhi: lo sguardo di quel tipo non prometteva nulla di buono…
La marina mi offre…”
Io le pagherò il doppio di quello che le ha offerto la marina… non voglio più neanche sapere quanto… - fece sbrigativo – ma la voglio montata sulla mia nave entro tre giorni insieme alle vele di riserva, al bompresso e allalbero maestro…”
Ma…”
Ho detto che voglio la mia nave NUOVA per il doppio di quello che le ha offerto la marina e la voglio entro domenica! Si chiama Vento dellEst e voglio che la riparazione sia degna di quel nome… - e aggiunse – dica a quelli della marina militare che se non gli sta bene essere servita per seconda, di venire a parlare con me, con Shanks il Rosso… - e ghignò unaltra volta – se ne hanno il coraggio…”
Al tizio della bottega i capelli si stavano sbiancando per la paura…
Lei è…” – mormorò in preda al panico, cercando di ricordare quanti zeri aveva la taglia che pendeva sulla testa rossa di quel tipo.
Già… e farebbe meglio a guardare bene in faccia le persone che intende mandare a fanculo perché non tutti la prendono con filosofia… - aggiunse – faccia un buon lavoro e non avrà a pentirsi di aver lavorato per me, ma veda di trattare bene la mia nave perché divento particolarmente violento quando non sono soddisfatto… - concluse – faccia tutti i sopralluoghi che vuole: i miei uomini – e quello tremò quando lo disse – sanno già che dovrà passare e sono a sua disposizione per tutto laiuto che le occorre. E’ un veliero a tre alberi e porta una bandiera nera il cui teschio mi somiglia come una goccia dacqua… non faticherà a riconoscerla…” – gli disse, ridacchiando malefico, finendo di terrorizzarlo.
Va…va bene…”
Ci vediamo domani!” – ordinò.
E tornando alla nave, pensava soddisfatto:
Con la dolcezza si ottiene tutto!”
 
Nel pomeriggio tornò al villaggio attrezzato di tutto punto per andare a pesca di ostriche: conosceva i segreti del mestiere anche perché con Lucky aveva fatto, da piccolo, delle grandiose immersioni in cerca di perle e quando le trovavano, spendevano tutti i soldi in gelati e dolcetti…
Trovò il vecchino che lo aspettava sullo scoglio del giorno prima:
Ehi… Rosso! Ma allora è vero… hai deciso di suicidarti!”
E perché? Io so nuotare!” – sorrise disarmante.
Si spogliò, sinfilò un paio di pugnali nelle gambe dei pantaloni e si tuffò:
Ne prendo qualcuna anche per te? – e rise – Magari finisci i tuoi giorni alle Bahamas circondato da gnocche da sogno e ritorni a scopare come un ossesso!! I soldi fanno miracoli… – e aggiunse – io ti seguo e insieme andiamo a cambiare il nome alle isole Vergini!”
Al vecchio stavano cascando gli ultimi denti per le risate, guardava la testa rossa di quel tipaccio sparire fra gli abissi e dirigersi verso gli scogli.
Le ostriche stavano ad una decina di metri sparse su tutta la scogliera: facendo attenzione alla compensazione, alle murene e i barracuda, ripulì una dozzina di scogli in tre ore di immersioni continuate sotto lo sguardo piuttosto invidioso del vecchio che si ricordava di quando faceva quelle stesse cose.
Alla fine, distrutto, uscì da lì pieno di ostriche, con un sacchetto attaccato alla cintura.
Ehi nonno… – e si sedette accanto a lui a riprendere fiato – ti va qualche ostrica? – e con un coltello ne aprì un paio, mangiandole tutto contento – Mhmmm… ci vuole il limone, ma va bene lo stesso…” - e ne porse una al vecchio che gli fece volentieri compagnia.
Ne finirono una ventina in silenzio. Una volta sazio, Shanks prese il sacchetto e disse:
Guarda qui!!” – e ne estrasse più o meno cento perle di cui una nera.
Bleah! – si schifò il vecchio – per queste porcherie hanno ucciso il mio Dave…”
Sei sicuro che non ne vuoi qualcuna?”
Non le voglio neanche vedere…”
Capisco… ma forse farebbero comodo a tua nuora e ai tuoi nipotini… - sussurrò Shanks – non è facile per una donna sola tirare avanti una casa e dei bambini… - pensava alla sua fantastica mamma costretta a darsi ai pirati per sfamarlo e farlo studiare – pensa a loro… - e gliene consegnò alcune per un valore di un milione di berry – non te le do tutte perché ci devo rimettere a posto la nave… e se tua nuora ti chiede dove hai preso i soldi, non dirle che vengono dalle perle sennò non li vorrà! Le donne sono orgogliosissime!! – rideva, pensando a lei – e sincazzano come aspidi per niente…”
Il vecchio lo osservava spiazzato dal gran cuore di quel pirata.
Non si finisce mai di imparare… - considerò ad alta voce tutto ammirato – credevo che, a parte i Chaplam, i pirati fossero la peggior feccia dellumanità, ma mi sono dovuto ricredere! Del resto, la tua reputazione ti ha preceduto Shanks…”
Mi conosci?”
Ho sentito parlare di te da un moccioso con un cappello di paglia…”
RUFY?” – si sconvolse, scattando in piedi.
Già… è capitato in questo villaggio più di una settimana fa…”
Come sta? E i suoi amici? La sua nave?” – era emozionatissimo.
Non stava benissimo… Anzi erano tutti disperati… uno di loro, uno spadaccino, mi ha raccontato che hanno perso un compagno in una tempesta! Erano distrutti e quel ragazzo col cappello di paglia non se ne faceva una ragione…”
Immagino…”
Ricordo che rimase seduto su uno scoglio per ore ed ore a guardare il mare e il cappello di paglia… io mi avvicinai perché era davvero disperato, mi faceva un popena e gli chiesi il perché fissasse in quel modo il suo cappello… - raccontava ad uno Shanks tutto preso – Lui mi disse che gli dava forza… Era lunico modo per non rinunciare ad andare avanti:
Ho fatto una promessa ad un uomo… gli ho promesso che sarei diventato il re dei pirati, ma non so se ce la farò ora che…” - e il vecchio sinceppò perché non ricordava il nome di quella persona – “ora che… non c’è più…”
Nami?” – laiutò Shanks.
Sì! E come lo sai?”
La conosco… ho pescato questa perla nera per lei…” – sospirò innamorato.
Ahhh! – fece il vecchio mandrillo – immagino che sia bella come questa perla… hai una faccia da triglia di tre giorni… - e ridacchiò – sei innamorato perso! Però loro mi dissero che era morta! Com’è che la conosci?”
Ecaduta in mare, ma si è salvata e poi, a Jolly Town ci siamo incontrati ora è sulla mia nave e sto cercando Rufy per riportargliela!”
Capisco… - disse il vecchio, pensando che il mondo era davvero minuscolo – comunque il moccioso era disperato e non sapeva nemmeno dove andare, ma non voleva cercarsi un altro navigatore… ha detto che si sarebbe arrangiato da solo e che sarebbe andato avanti solo per mantenere la promessa… mi disse che laveva fatta ad un pirata speciale… - aggiunse – E io, che non mi faccio mai i cazzi miei, gli chiesi chi poteva mai essere questo pirata speciale e lui mi rispose che si chiamava Shanks il Rosso… e ho ricollegato…”
Povero Rufy…” – mormorò Shanks tutto triste perché non aveva modo di far sapere al suo amico che quella fantastica ragazza era ancora viva. E riprese:
Quindi ha puntato al Grande Blu?!”
Pare di sì… ma quel moccioso non sa nemmeno dove è il nord… non ci arriverà mai!”
Shanks rimase in silenzio per un poriflettendo sul percorso da prendere poi riprese:
Beh… io vado! – disse, tutto contento, alzandosi. – Però non mi hai detto come hai fatto a mantenerti attivo fino alla veneranda età di settantasette anni! Ehi, nonno… certe cose le devi divulgare.”
Rhum.” – rispose laconico e saccente.
NO?!”
Già…”
E gli fece tutto interessato e speranzoso:
Credi che il sakè vada bene lo stesso??”
   
 
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