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Autore: Keeper of Memories    08/01/2023    2 recensioni
Dal testo:
"Era un’estate particolarmente calda, perfino per gli standard di Londra. C’era solo una cosa che Crowley odiava più della massa di lenti e lamentosi umani che indolenti si trascinavano lungo le strade londinesi in questo periodo dell’anno, ed era vedere il suo adorato angelo trascinarsi lentamente e lamentosamente lungo le strade londinesi in questo periodo dell’anno, proprio come gli umani."
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[Ineffable Husbands]
Questa oneshot partecipa all'evento "What's in the stocking" indetto dal gruppo facebook "Non solo Sherlock-gruppo eventi multifandom".
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Crowley non avrebbe mai dimenticato di quel pic nic.
 
Era un’estate particolarmente calda, perfino per gli standard di Londra. C’era solo una cosa che odiava più della massa di lenti e lamentosi umani che indolenti si trascinavano lungo le strade londinesi in questo periodo dell’anno, ed era vedere il suo adorato angelo trascinarsi lentamente e lamentosamente lungo le strade londinesi in questo periodo dell’anno, proprio come gli umani.
Un pic nic, ci vuole un pic nic.
Crowley aveva organizzato ogni cosa nel dettaglio. Aveva preparato lo spuntino perfetto. Anzi, ci aveva provato finché le sue evidenti incapacità culinarie avevano avuto la meglio, ma era certo che la persona a cui aveva delegato il lavoro era più che capace.
Aveva trovato un vino d’annata perfetto per l’occasione e si era perfino premurato di preparare un thermos di Earl Gray, nel caso il suo angelo avesse desiderato una tazza di tè.
Come tocco finale, aveva acquistato un cestino di vimini e una coperta a quadretti, per avere l’atmosfera perfetta da pic nic. L’unica cosa che gli mancava da decidere era il luogo, ma anche per quello le idee erano più che ottime.
 
 
Aziraphale non avrebbe mai dimenticato quel pic nic.
 
Crowley gli aveva annunciato quella uscita improvvisata nel giorno stesso in cui, solitamente si sarebbero dovuti incontrare, alla solita panchina. Invece, Crowley si era presentato sull’uscio della sua adorata libreria, nell’esatto istante in cui stava per mettere piede fuori dalla sua dimora.
Non gli dispiaceva fare un pic nic, ma Crowley non aveva voluto rivelare alcun dettaglio del suo “pic nic a sorpresa”, soprattutto sul luogo in cui si sarebbe svolto; Aziraphale non si sentiva esattamente tranquillo al riguardo, ma cercò di non farlo notare. Non era mancanza di fiducia, ovviamente, solo un recondito desiderio angelico di prendere delle precauzioni.
Con la scusa di doversi ancora preparare, Aziraphale sparì nel retrobottega. Tra un mucchio di cianfrusaglie abbandonate in un angolo recuperò un vecchio zaino da trekking, che riempì con qualunque cosa gli venisse in mente potesse tornargli utile per un avventura fuori porta.
Se una nuova apocalisse avesse minacciato la Terra, si sarebbero fatti trovare preparati, no?
Lo sguardo che Crowley gli lanciò al suo ritorno, dopo molti più minuti del previsto, era prevedibilmente molto perplesso.
«Sei sicuro di avere tutto, Angelo?» lo prese in giro. Aziraphale annuì energicamente, per qualche ragione suscitando ancora di più l’ilarità del suo compagno diabolico.
 
 
«Esattamente dove siamo?» 
Aziraphale guardò perplesso la sabbia candida sotto le sue scarpe e l’oceano in tumulto davanti a sé.
 
«Nella spiaggia più bella del Brasile, Angelo!» rispose Crowley, allargando platealmente le braccia per indicare i dintorni.
 
«Siamo nell’emisfero australe, qui non è estate…»
 
«Appunto. Niente caldo asfissiante.»
 
«Però credo stia per piovere» disse Aziraphale, alzando gli occhi sul cielo grigio.
 
«Sciocchezze, in Brasile non piove mai…» ribadì Crowley alzando la testa, giusto in tempo per permettere a una goccia d’acqua di depositarsi sui suoi occhiali scuri «… come non detto.»
 
In pochi minuti, la pioggia iniziò a scendere con insistenza, infradiciando i vestiti d’entrambi. Aziraphale non si perse d’animo. Se Crowley si era impegnato per organizzare un bell’appuntamento, lui si sarebbe impegnato per far andare tutto liscio. Un temporale in avvicinamento non l’avrebbe abbattuto.
Posò il suo zaino da trekking, grato di essere stato così previdente, e iniziò a svuotare parte del contenuto.
 
 
 
Crowley era rimasto in piedi sulla spiaggia con la testa rivolta verso il cielo, maledicendo la sua sfortuna. Si era dimenticato di controllare il meteo; uno sciocco errore da principiante che aveva rovinato il suo appuntamento.
 
«Vieni qua sotto, Crowley! O ti rovinerai i vestiti.»
 
Crowley si voltò al suono della voce di Aziraphale, solo per trovare una bizzarra costruzione composta da un paio di ombrelli e un telo cerato. Un gioioso Aziraphale continuava a fargli cenno di avvicinarsi sotto di essa ed egli obbedì, accoccolandosi accanto al suo angelo preferito.
 
«Cosa… cos’è questo?»
 
«Oh, solo un modo per non rovinarci questo pic nic» fu la risposta, accompagnata da un candido sorriso.
Crowley scoppiò a ridere, provocando una reazione di disagio nel povero angelo.
 
«Cosa ci sarà mai di così divertente?»
 
«Nulla, Angelo» rispose Crowley, allungando la mano verso la sua e intrecciando le dita tra la sabbia morbida «Solo che è incredibile come, anche dopo millenni che ci conosciamo, riesci sempre a trovare il modo di stupirmi.»
Aziraphale sorrise, arrossendo leggermente.
 
Certamente, nessuno dei due avrebbe mai dimenticato quel picnic.
   
 
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