spoiler:
la
drabble è ambientata durante la partita della Fukurōdani
ai Nazionali che si svolge nel solo manga, per ora, ai vol. 37 e 38, con particolare
riferimento agli
avvenimenti dei chap. 331-332-333.
Controlla i tuoi
pensieri
Per chiunque
guardi giocare la Fukurōdani,
la bomba a orologeria può
sembrare Bokuto – venti diagonali perfette, e poi il vuoto.
Ma a volte,
l’orologio che ticchetta è dentro Akaashi, ogni
lancetta un pensiero che rimbomba nella testa – toccala,
copri, più
alta –, ogni numero una responsabilità
da addossarsi – non puoi perdere,
sarà l’ultima, segna. Finché
non lo schiaccia sotto attacchi murati e
pallonetti intercettati, le lancette così veloci da
diventare assordanti – esci
per un po’.
Pensa troppo,
Akaashi, Bokuto non fa che ripeterglielo, ma ci
sono cose che non può controllare. Quando le lascia andare,
allora il tempo
torna a scorrere una palla alla volta.
Tic – gioca come
sempre – Tac
Note
alla storia:
per questo turno il prompt era orologio
e il mio primo pensiero è stato subito per questo
particolare momento di
Akaashi, per ora nel solo manga. Siamo abituati a un Akaashi
sempre
responsabile, di cui ci si può fidare e su cui la
squadra fa affidamento
per gestire Bokuto e i suoi momenti no, mentre invece qui mostra le proprie debolezze – tutte
interiori, perché fuori cerca di rimanere impassibile come al solito. Ma l'ansia per dover vincere una partita così importante, che altrimenti sarebbe l'ultima per Bokuto, i troppi pensieri su cosa potrebbe o dovrebbe fare, lo portano a commettere numerosi errori, per cui viene sostituito per dargli modo di calmarsi e schiarirsi le idee. E in panchina, Akaashi si rende conto che in una partita ci sono troppe cose che non può controllare in alcun modo (gli avversari, i propri compagni che spesso sono di un livello superiore al suo, la stanchezza, etc.), e quello che lui può fare è controllare solo i propri pensieri, lasciando andare quelli superflui, e le proprie azioni, focalizzandosi su un passo alla volta e un punto alla volta, in modo metodico, come ha sempre fatto. In una squadra di stelle, il suo scopo non può essere voler controllare il gioco, ma offrire una base salda e rassicurante, giocando come ha sempre fatto in tutte le partite precedenti e come si è preparato agli allenamenti.
Akaashi
(come Tanaka) è un personaggio che mi piace moltissimo, e
spero di avergli reso
giustizia.
Grazie a chiunque sia passato di qui,
spero
che la lettura sia valsa il vostro tempo. E forza Adlers!