Dopotutto crescere con Fred e George ti
ha davvero forgiata, rifletti con amara ironia mentre scendi a passo
felpato la scalinata di pietra e ti avvicini alla porta dell'aula di
Incantesimi. Esiti un istante, lanciandoti uno sguardo intorno per
assicurarti di essere sola, prima di aprire la porta con un colpo di
bacchetta. Ti eri ripromessa di diventare più cauta, dopo il
tentativo fallito di rubare la spada di Grifondoro dall'ufficio di
Piton e la punizione nella Foresta Proibita, ma come al solito non
hai potuto fare a meno di agire d'istinto, senza soffermarti a
riflettere su cosa potrebbe accadere se i Carrow dovessero trovarti a
vagare per il castello di notte.
L'aula è fredda, immersa nel silenzio,
illuminata appena dal chiarore lunare che filtra attraverso le
finestre e mette a fuoco i lunghi banchi di legno impolverato.
Nessuna traccia di lei.
Un'immediata tensione ti porta a
serrare la presa intorno all'impugnatura della bacchetta.
Stai tranquilla. Non le è successo
niente. Arriverà a momenti...
“Ginny?”
Sobbalzi
leggermente, pur avendo riconosciuto la voce che ha pronunciato il
tuo nome. Ti senti sciogliere dal sollievo quando la figura di
Astoria emerge da dietro un armadio sul fondo dell'aula e s'incammina
verso di te; anche nella penombra, riesci a distinguere i contorni
familiari del suo viso e le lunghe trecce scure che le ricadono sulle
spalle.
“Astoria. Pensavo
di essere sola.” Sventoli la bacchetta e le fiaccole sulle
pareti
si accendono, illuminando l'aula. “Ho ricevuto il tuo
biglietto.
Allora, di cosa volevi parlar...”
Ti zittisci di
colpo, il sangue che ti si gela nelle vene. Astoria si è
fermata
davanti a te e ora riesci a vederla chiaramente in volto; ha gli
occhi lucidi, come se fosse sull'orlo del pianto, il lato sinistro
del suo labbro è spaccato e macchie rosso scuro sporcano il
colletto
bianco della sua divisa.
“Cosa... cosa è
successo?” mormori, la voce intrisa di orrore.
Astoria si torce le
mani, guardandoti con gli occhi spalancati e le labbra tremanti. Non
l'hai mai vista così apertamente vulnerabile.
“Oggi i Carrow mi
hanno interrogata. Mi hanno fatto delle domande su di noi, sul nostro
rapporto.”
Un brivido ti corre lungo la schiena, un moto di rabbia e disgusto ti contorce lo stomaco. Se solo avessi i Carrow davanti in questo momento, useresti la Maledizione Cruciatus su di loro e godresti delle loro urla di dolore, li faresti a pezzi fino a lasciarli in una pozza di sangue e carne maciullata.
Un brivido ti corre lungo la schiena, un moto di rabbia e disgusto ti contorce lo stomaco. Se solo avessi i Carrow davanti in questo momento, useresti la Maledizione Cruciatus su di loro e godresti delle loro urla di dolore, li faresti a pezzi fino a lasciarli in una pozza di sangue e carne maciullata.
“Hanno cercato di
farmi ammettere...” La voce di Astoria si spezza, la sua mano
corre
a sfiorarsi il colletto della divisa – un altro moto di furia
ti
contrae le viscere quando i tuoi occhi si posano sulle macchie di sangue secco che le sporcano il polso. “Di farmi ammettere
che mi
sto associando ai Traditori del Sangue, agli studenti che si oppogono
al regime di Tu-Sai-Chi. Mi hanno persino chiesto cosa sapessi della
tua intenzione di rubare la spada di Grifondoro insieme a Neville e
Luna... ovviamente non ho detto nulla. Non mi hanno cavato una parola
di bocca.” La voce di Astoria riprende finalmente la sua
solita
verve e lo sguardo nei suoi occhi si fa più fermo,
nonostante il suo
viso sia ancora pallido e scavato dalla tensione. “Per questo
ti ho
chiesto di vederci. Ginny, devi scappare il prima possibile, come
hanno fatto Neville e Seamus. I Carrow ti stanno puntando, sei molto
più in pericolo di quanto immagini...”
Astoria si
interrompe nel momento in cui le poggi un dito sulle labbra,
accarezzandole la ferita cicatrizzata. Un attimo dopo siete
abbracciate, aggrappate l'una all'altra, le mani di lei che scorrono
tra i tuoi capelli e poi sulla tua schiena.
Il suo tocco
delicato incenerisce la rabbia e il disgusto, che scivolano via
lasciando il posto a un bruciante senso di colpa.
Ricordi con una
stretta al cuore il vostro ultimo incontro, le parole crudeli che le
hai rivolto. L'hai accusata di essere una vigliacca, un'ipocrita
–
stanca di vederla continuare a fingere di sposare gli ideali dei
Mangiamorte, stanca di vederla continuare a frequentare le stesse
persone che si divertono a usare la Cruciatus sui bambini del primo
anno e che, quando ti incontrano nei corridoi, sputano a terra e ti
danno della Traditrice del tuo Sangue.
Astoria ti ha
sempre spiegato di avere troppa paura per potersi schierare
apertamente; paura delle ritorsioni, delle torture, del disprezzo
della sua famiglia. Ma quelle ragioni, che avevi inizialmente
compreso, nel corso del tempo non ti erano bastate più
– non
mentre la guerra prendeva sempre più forma intorno a voi e
Hogwarts
si trasformava in un teatro di crimini commessi alla luce del sole,
non nel momento in cui c'era più bisogno che mai di lottare
e
sacrificarsi per i propri ideali.
Ora ti senti morire
davanti alla consapevolezza di non aver avuto alcun riguardo per
Astoria e le sue paure. Avresti dovuto darle la tua piena fiducia,
avresti dovuto temere per lei come lei teme per te, invece di
convincerti stupidamente che il suo status di Serpeverde Purosangue
l'avrebbe protetta.
Le lacrime ti
inumidiscono gli occhi e il senso di colpa si fa più
violento che
mai. Astoria si è fatta torturare, ha versato del
sangue per te,
e forse nulla di ciò che puoi fare
basterà a ripagare quel
tributo mai richiesto che le è stato strappato a forza dalle
vene.
“Scusami per
tutte le cose orribili che ti ho detto l'ultima volta,” le
mormori
all'orecchio. “Io... se solo avessi saputo cosa avevano
intenzione
di fare...”
Sciogli l'abbraccio
e le prendi il viso tra le mani.
“Non permetterò
più che accada una cosa del genere. Devi sapere che Seamus e
Neville
non hanno lasciato la scuola. Si sono rifugiati nella Stanza delle
Necessità. Io, Lavanda e Calì abbiamo intenzione
di unirci a loro.
Vieni con noi domani notte, ti prego. Ho bisogno
che anche tu
sia al sicuro.”
Astoria finalmente
sorride e ti poggia un bacio sulle labbra – in un attimo,
stai
annegando in quella sensazione di pace e gioia feroce che credevi di
aver dimenticato da tempo. Che significato può avere
l'orrore che vi
circonda, se tu e lei state per affrontarlo insieme?
“Certo che verrò
con te, Ginny. Ormai non ho più paura
di fare la scelta
giusta.”
Il boato fa tremare
il pavimento, una parete della Stanza delle Necessità viene
giù in
un cumulo di polvere e detriti. Il cuore ti scalpita nel petto mentre
ti schieri al fianco di Neville, con la bacchetta in pugno; non
hai idea di come vi abbiano trovati ma forse c'è ancora una
speranza, siete in venti di voi e tutti pronti a dare battaglia
– ringrazi il cielo che Astoria in questo momento
non sia qui ma alla Testa di
Porco insieme a Seamus.
Non batti ciglio
mentre Amycus e Alecto Carrow si fanno strada verso di voi – i visi
contorti da due identici ghigni folli – seguiti da un gruppo di figure
incappucciate.
“Imped...”
L'incantesimo ti muore di colpo sulle labbra; la bacchetta ti scivola di mano e funi invisibili ti comprimono, impedendoti qualsiasi movimento.
L'incantesimo ti muore di colpo sulle labbra; la bacchetta ti scivola di mano e funi invisibili ti comprimono, impedendoti qualsiasi movimento.
“Nei sotterranei,
tutti!” strepita Alecto. “Al momento ho bisogno
solo di Paciock e
della Weasley, potrebbero avere delle informazioni interessanti per
noi. Chi vuole darmi una mano a farli cantare?”
Una figura affianca
Alecto. Nel momento in cui il cappuccio le ricade sulle spalle e due
grandi occhi scuri si intrecciano ai tuoi, lo shock ti paralizza i
sensi.
No. Non è possibile. Non lei. Non
lei, non lei, non lei. Non la ragazza di cui sei innamorata. Lei non
è come loro, lei ti ama, lei non farebbe mai una cosa del
genere,
lei...
Lei si ferma
davanti a te e inarca le sopracciglia in un'espressione di pura
indifferenza – in un attimo, ti scorrono davanti agli occhi
le
notti consumate nelle aule vuote e negli angoli più remoti
del
parco, le ore passate a baciarvi, quegli sguardi languidi che ti
facevano bruciare di desiderio.
Ora ogni dolcezza è
sparita dallo sguardo di Astoria, sostituita da una freddezza
spietata che ti taglia in due il cuore. Per la prima volta dal
momento in cui si venuta al mondo, non hai parole, non hai voce, non
hai neanche più la rabbia a tenerti in vita.
“Avresti dovuto
imparare a non riporre la tua fiducia nelle persone sbagliate,
Ginny.”
Cadi in ginocchio
sul pavimento freddo e, finalmente, urli tutto il tuo orrore mentre
le mani della ragazza che hai amato ti strappano a forza dalle vene
quel tributo di sangue che un tempo hai creduto lei
avesse
versato per te.
*
Questa storia è stata iscritta per la meravigliosa challenge "Tutti i gusti + 1 Prompt" di Ciuscream (che ringrazio infinitamente per avermi donato l'ispirazione!) seguendo questo pacchetto: [Personaggio: Ginny Weasley; Luogo: La deserta aula di Incantesimi; Prompt: Ci sono macchie di sangue sulla sua divisa + 1 prompt - tipo di coppia: Femslash]
Spero che il finale sia riuscito a rendere l'effetto "sorpresa" richiesto dalla challenge e anche a creare in chi legge una sorta di dubbio, di sospensione; il doppiogioco e il tradimento di Astoria potrebbero essere autentici, così come è possibile che in realtà lei sia sempre stata sincera e che nel finale agisca sotto l'effetto della Maledizione Imperius. Insomma, non c'è una vera e propria risposta, ho volutamente scelto di scrivere una storia breve che non scendesse troppo nei retroscena così da lasciare questo finale a libera interpretazione.
Grazie se siete arrivati fin qui!
Note
Questa storia è stata iscritta per la meravigliosa challenge "Tutti i gusti + 1 Prompt" di Ciuscream (che ringrazio infinitamente per avermi donato l'ispirazione!) seguendo questo pacchetto: [Personaggio: Ginny Weasley; Luogo: La deserta aula di Incantesimi; Prompt: Ci sono macchie di sangue sulla sua divisa + 1 prompt - tipo di coppia: Femslash]
Spero che il finale sia riuscito a rendere l'effetto "sorpresa" richiesto dalla challenge e anche a creare in chi legge una sorta di dubbio, di sospensione; il doppiogioco e il tradimento di Astoria potrebbero essere autentici, così come è possibile che in realtà lei sia sempre stata sincera e che nel finale agisca sotto l'effetto della Maledizione Imperius. Insomma, non c'è una vera e propria risposta, ho volutamente scelto di scrivere una storia breve che non scendesse troppo nei retroscena così da lasciare questo finale a libera interpretazione.
Grazie se siete arrivati fin qui!