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Autore: ArrowVI    17/01/2023    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 16-1: L'inizio della Battaglia



 

La tempesta, seguendo il suo comandante, rimase ferma sopra i cieli della capitale, oscurandone il giorno e facendola tremare con fulmini minacciosi e fragorosi, rispecchiando l'umore e la rabbia di chi li aveva generati.
Quando quel primo fulmine cadde nel terreno con una forza dirompente, trasportò insieme a se quella pericolosa minaccia che, non appena il fumo intorno a se si diradò, rimase in silenzio a fissare quelli che sarebbero diventati i suoi prossimi avversari.

Per qualche istante cadde un silenzio assordante, durante il quale le due fazioni continuarono a fissarsi incessantemente, aspettando che l'altra parte facesse la prima mossa.
Sarah non riuscì a credere che Amon avesse deciso di attaccarli così direttamente. Si aspettava che li avrebbe presi alla sprovvista, sfruttando il fattore sorpresa.

Il fatto che si fosse presentato a loro in quel modo, non fece che far aumentare le sue preoccupazioni. In questo caso, c'erano solamente due possibilità:

O Amon era provvisto di un piano...

...O era sicuro che anche attaccandoli in quel modo, sarebbe uscito vincitore.
Nessuna di quelle due opzioni la fecero rassicurare.


<< Vorrei sapere, non vi dispiace... Dove sono i miei cari fratelli? >>
Amon ruppe finalmente il silenzio, facendo la sua domanda con occhi pieni di rabbia, odio.
Il demone stava digrignando i denti ed era visibilmente agitato, ma in qualche modo fu in grado di contenersi. Forse, per loro fortuna.

<< Amore fraterno. In situazioni normali direi sia una qualità lodevole, per un demone. Purtroppo per te, sappiamo perfettamente entrambi la tua sia solo una scusa per provare a ucciderci tutti, e che di loro non t'importa assolutamente nulla. >>
Fu Xernes a rispondere alla sua domanda.
Per un istante un ghigno divertito si fece largo nel volto del demone, poi però venne rapidamente rimpiazzato da una smorfia infastidita.

<< Oh, ti sbagli, Xernes Ravier. >>
Ringhiò Amon, nominando il nome del Gran Generale con una voce disgustata.

<< Non mi serve nessuna scusa per ammazzarvi tutti. >>
Subito dopo aver detto quelle parole un secondo fulmine cadde sul campo di battaglia, segnando l'inizio di una cruenta lotta tra le due fazioni.



Lentamente anche Asteroth cominciò la sua marcia verso i suoi avversari, e non ci mise molto a riconoscerli tutti, dall'ultima volta.
Quando Mikoto ed Helena si misero tra lui e i ragazzini, il demone non poté fare a meno di lasciarsi scappare una risatina. 

<< L'ultima volta che avete provato non è andata molto bene, signorine. >>
Disse il demone, con tono minaccioso.

Scrocchiandosi le dita, Mikoto rispose alle parole del suo avversario con un tono infastidito, pronta a scattare da un momento all'altro.

<< Io sono un membro dell'élite di Avalon. Non andrò giù così facilmente, per la seconda volta. Ti consiglio di non sottovalutarmi, bastardo. >>
Rispose la donna, assumendo una posa visibilmente simile a quelle di Seryu.

Nel mentre anche Helena si stava preparando allo scontro: rapidamente evocò tre scudi di energia arancioni, uno davanti a se, per protezione, e uno per mano pronta a scagliarli verso il suo bersaglio.

<< State indietro, non voglio che partecipiate allo scontro a meno che non sia assolutamente necessario. E' un ordine, chiaro? >>
Disse Helena al gruppo di ragazzi alle sue spalle.

Sia Seryu che Xane provarono a controbattere, ma Neptune e Vermilion rapidamente li bloccarono.

<< Lasciate che siano quelli in gamba a occuparsi di lui. >>
Ridacchiò Neptune, mentre cominciò a stiracchiarsi. I suoi occhi, poi, cominciarono a illuminarsi.
Poi, Vermilion evocò rapidamente anche il suo spirito, preparandosi allo scontro.
Lentamente, cominciò anche lei ad avvicinarsi verso quel nuovo avversario, mentre fiamme cominciarono ad avvolgere le sue mani.


<< Quattro contro uno, eh? >>
Ridacchiò Asteroth, mentre il suo corpo e braccia cominciarono rapidamente a venir avvolti da robuste squame.

<< E io che speravo sarebbe stato un po' più bilanciato. >>


<< Oh, non preoccuparti. >>
Controbatté Vermilion, allungando un braccio verso il demone.

<< Contro qualcuno come te, basterei anche io da sola. >>
Disse, schioccando le dita.


In quell'istante il terreno ai piedi del demone cominciò improvvisamente a illuminarsi, rivelando delle strane figure rosse come il fuoco conficcate nel terreno come se fossero gemme, luminose, che cominciarono a emettere un fischio assordante.
Poi, prima che potesse anche solo reagire, quelle gemme esplosero tutte insieme come se fossero delle mine, causando una gigantesca esplosione che riecheggiò in tutta l'arena, sollevando un grosso polverone e facendo tremare anche il terreno.

"Mine Incandescenti"
Un incantesimo che Vermilion ha creato, unico nel suo genere, può essere usato solamente se preparato in precedenza: concentra grossi quantitativi di energie in piccoli punti, nel terreno, che possono detonare se calpestati, o se attivati da colui che ha lanciato l'incantesimo. La loro potenza esplosiva è immensa, ma possono causare danni collaterali se alleati, o l'utilizzatore, è troppo vicino alle mine.


Seguendo l'attacco di Vermilion, Neptune si trasformò ancora una volta rivelando la sua forma da demone e lanciandosi verso l'ombra avvolta dal fumo del suo avversario.

<< Tempo per il secondo round, figlio di puttana! >>
Esclamò, lanciandosi a tutta velocità verso il demone correndo a quattro zampe come un lupo.

Con movimenti rapidi e precisi Asteroth evitò rapidamente il tentativo del mezzo demone di placcarlo, scagliandolo poi via con un potente calcio dritto nel volto, per poi bloccare con una mano un pugno di Mikoto, che aveva provato a colpirlo in un momento dove avesse la guardia abbassata.
Rispose quindi colpendo la donna con un pugno in pieno stomaco, venendo però poi respinto da due scudi di energia che si misero fra lui e il suo bersaglio, poi da una palla di fuoco che lo colpì in pieno.
Mikoto, protetta dall'esplosione grazie agli scudi di Helena, fu in grado di indietreggiare dopo che Asteroth lasciò andare la presa, preparandosi ad una seconda offensiva.


Nel mentre lo scontro cominciò anche per gli altri soldati.
Tra fulmini e spuntoni di ghiaccio che sbucarono nel terreno, Andromeda provò a colpire Amon con un fendente alle spalle, realizzando rapidamente che non avrebbe avuto alcun effetto.
Infatti venne sbalzato via da potenti scariche elettriche che sembravano proteggere il demone come se fossero un qualche tipo di barriera. 
Con un ghigno divertito, Amon posò il suo sguardo derisorio sull'Asso dell'Impero.

Una energia nera come la pece cominciò ben presto ad avvolgere il corpo di Andrew, partendo dalla sua lama, quando il soldato cominciò a digrignare i denti dalla rabbia.

<< Non sottovalutarmi, demone! >>
Esclamò.

<< Sono stato io a uccidere Azael, e farò lo stesso con te! >>
Continuò subito dopo, mentre una espressione divertita si fece rapidamente largo nel volto del suo nemico.

<< Tu hai ucciso Azael? Che amarezza. >>
Ridacchiò.
In quell'istante un getto di ghiaccio investì il demone, congelando le sue gambe e bloccandolo momentaneamente sul posto. Una espressione sorpresa, ma non preoccupata, si fece largo nel suo volto. Poi sollevò ancora una volta lo sguardo, vedendo solamente una grossa palla di pietra volare nella sua direzione.
L'attacco lo colpì in pieno, schiacciandolo sotto innumerevoli chili di roccia che Ehra aveva personalmente creato.


<< Uh. >>
Disse la voce del demone, da sotto le pietre.

<< Questo genere di attacchi, mi ricorda quelli di Belzebub. >>
Non appena disse quelle parole, delle intense scariche elettriche fecero saltare in aria il macigno, mandandolo in frantumi che caddero intorno al campo di battaglia.

<< Inefficaci. >>
Aggiunse subito dopo, pulendosi le spalle dalla polvere e mostrando una espressione indifferente.
Poi, una espressione confusa e incuriosita si fece rapidamente largo nel suo volto.

<< A tal proposito... Belzebub non ha fatto ritorno al palazzo. Avete ucciso anche lui? >>
Domandò ai suoi avversari, aspettando che cominciassero a vantarsi del fatto.

<< No. >>
La risposta di Ehra lo colse alla sprovvista.

<< E' riuscito a scappare prima che potessi finirlo. >>
Quelle parole all'inizio lasciarono Amon completamente di stucco, poi la sua confusione venne rapidamente sostituita da una risata incredula.

<< Tu? Uccidere Belzebub? Non farmi ridere. >>
Esclamò, divertito.


Sospirando, l'aspetto della donna cambiò ancora una volta.
I suoi capelli, ora biondi come il sole, occhi azzurri e una veste da sacerdotessa come l'ultima volta. 
E due grosse ali da farfalla, alle sue spalle. 
Quella scena lasciò il demone di stucco che, rapidamente, la riconobbe.

<< Morgana...  Vanadis? Credevo fossi morta. >>
Ringhiò, realizzando che quello sarebbe potuto essere un imprevisto.

<< Credevi male. >>
Non appena disse quelle parole, Ehra allungò entrambe le mani nella direzione del suo avversario e un intenso getto d'acqua bollente, simile a quello di un geyser, si diresse a tutta velocità verso Amon, colpendolo in pieno e lasciando delle bruciature nelle sue braccia, che usò per proteggersi il viso, e petto. Senza lasciargli neanche un istante per reagire, Ehra scattò a tutta velocità verso il demone facendo materializzare un robusto tridente nella sua mano, con cui provò a impalarlo... Ma senza successo.

Amon afferrò una delle tre punte con la mano, prima che lo raggiungesse, e bloccò l'attacco come se nulla fosse.
Poi partì al contrattacco: senza lasciare a Ehra neanche il tempo di reagire, dal suo corpo si generò una terrificante scarica elettrica che attraversò il tridente, raggiungendo la donna e fulminandola istantaneamente.
Poi cadde al suolo, dolorante e tremando.

<< Mi hai preso alla sprovvista. >>
Ridacchiò il demone, calciando via la donna con un potente calcio e scagliandola via.


<< Non vedo l'ora di farvi tutti quanti a pezzi. >>


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Fine del capitolo 16-1, grazie di avermi seguito e alla prossima con questo volume incentrato sullo scontro con Amon e Asteroth!

   
 
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