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Autore: Marlowe    20/01/2023    2 recensioni
Stiles Stilinski è solo, Scott l'ha abbandonato per unirsi al branco di Derek e lui non è il benvenuto. Cerca di crearsi una nuova vita, peccato che i guai sembrano avercela con lui anche se ha tagliato i ponti con tutti il soprannaturale. Branchi di Alpha, serial killer e ora una malattia che sperava di non avere. Ben presto Stiles scoprirà che tutto ciò che sapeva di sè è una bugia.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Derek/Stiles, Deucalion, Scott McCall
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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EPILOGO
 
STILES
 
Erano passati due mesi dalla battaglia del Nemeton e tutto era tornato più o meno alla normalità.
Pian piano avevo iniziato a riavvicinarmi al branco anche se i nostri rapporti non erano più come quelli di prima, non riuscivo a lasciarmi andare con loro. Mi avevano ferito troppo profondamente per poterli perdonare e anche se loro ci provavano erano rare le uscite di gruppo a cui acconsentivo di andare.
Scott era quello più tenace, mi aspettava fuori dal lavoro per passare del tempo con me, non avevo tolto le protezioni di casa e non l’avrei fatto, quindi cercava di ritagliarsi del tempo con me come poteva.
All’inizio lo scacciavo via ma era pur sempre mio fratello, ricucire con lui era vitale come respirare per me, Peter era quello che più mi spronava a perdonarlo ma io ero cocciuto… a volte provavo ancora l’istinto di scaraventarlo contro qualcosa.
I miei poteri diventavano ogni giorno più forti, per fortuna la fase del disegno preveggente non capitava spesso e questo rilassava molto mio padre, ma il legame con il Nemeton era davvero molto forte, se mi allontanavo di poco da Beacon Hills iniziavo a sentirmi male. Deaton diceva che col tempo sarei stato in grado di gestirlo, che questo dipendeva dal fatto che era una cosa recente e che l’albero era da poco attivo e voleva che la sua ancora fosse vicino a lui; anche perché rimanere a Beacon Hills per tutta la vita senza mai viaggiare era un po' deprimente. Ma quel dannato albero aveva messo radici dentro di me e questo mi rendeva anche più potente. Far crescere le piante ora mi era diventato molto più semplice, guarire con il tocco un po' meno ma ci stavo lavorando.
Avevo chiesto a Chris Argent di allenarmi per il combattimento corpo a corpo, questo aveva sorpreso Derek, aveva detto che poteva occuparsene anche lui, ma entrambi sapevamo che se mi avesse messo le mani addosso non avremmo certo iniziato a combattere.
Il mio caro futuro compagno, dopo la dipartita di Jennifer e dopo aver spiegato la cosa a mio padre, di cui non era per niente contento precisiamolo, aveva iniziato un corteggiamento spietato.
Il pericolo era passato e il suo lupo lo spingeva ad accoppiarsi con me, ero io la persona restia a farlo, insomma era un legame per tutta la vita, e lui mi aveva sempre trattato da schifo.
I nostri mediatori erano sempre Peter e Cora, quest’ultima era entusiasta e mi incitava più volte ad uscire con suo fratello.
Gli avevo concesso tre uscite fino ad ora e lui si era comportato nel migliore dei modi. Avevamo due caratteri forti e spesso discutevamo anche per delle stupidaggini, come cosa guardare al cinema.
Lo ammetto, lo avevo scaraventato contro il muro un paio di volte per il nervoso e anche per difendermi dai suoi assalti, il ragazzo aveva le mani lunghe e anche se a me piaceva baciarlo ero ben lontano dal concedermi a lui.
I miei studi andavano a gonfie vele, sogghignavo ogni volta che vedevo Scott disperato per i suoi compiti, una volta prese le miei due lauree avrei aiutato mio padre in centrale. Già mi immaginavo con la divisa.
Io e Peter continuavamo a frequentarci con grande disappunto di suo nipote, avevamo una tradizione, ogni giovedì era la serata telefilm, ora stavamo guardando il Trono di Spade, io ero team Stark, inutile dire che il lupo invece tifasse per i Lannister.
Da Deucalion non avevamo avuto più notizie ma i due gemelli erano rimasti a Beacon Hills, Ethan a quanto pare era seriamente interessato a Danny e Lydia usciva ancora con Aiden.
Allison usciva ufficialmente con Isaac mentre Scott era interessato a una nuova ragazza arrivata in città, una certa Kira, non l'avevo ancora conosciuta ma il mio amico tesseva lodi a non finire.
 
 
Stavo camminando per strada perso nei miei pensieri e non mi accorsi del ragazzo moro con gli occhi verdi che mi aspettava vicino al palo della luce. Sotto continue pressioni avevo accordato a Derek l’entrata a casa mia, mi aveva tartassato per giorni per averlo e alla fine avevo ceduto. Mi aveva messo il broncio perché suo zio poteva entrare e lui no, nemmeno avesse cinque anni!
<< Non si saluta più ragazzino>>
Mi girai per guardarlo e sorrisi, ok forse ero contento di essere corteggiato.
<< Scusami lupastro, non ti avevo proprio visto>>
Lui mi si avvicinò e mi attirò vicino a lui, le mani sui miei fianchi e il naso affondato nel mio collo.
<< Molto male, dovresti prestare attenzione al tuo esigente compagno>>
Risi, sotto tutti i ringhi e le occhiatacce, Derek aveva un carattere coccoloso, chi l’avrebbe mai detto.
<< Scusami caro amore della mia vita a cosa devo la visita?>>
<< Un povero ragazzo non può venire a trovare il suo compagno?>>
<< Ma certo, solo che di solito avvisi>>
Lui mi baciò lentamente, amavo i suoi baci, mi divorava lentamente come se non ne avesse mai abbastanza.
Quando si staccò da me mi guardò con uno strano luccichio negli occhi.
<< Mi mancavi troppo e avevo tremendamente voglia di baciarti>>
E lo fece di nuovo, chissà se si rendeva conto che era in mezzo alla strada davanti a casa mia.
Lo allontanai per riprendere fiato.
<< Non che non apprezzi ma lo sai sì che in casa in questo momento c’è mio padre e probabilmente sta guardando dalla finestra?>>
<< Credevo che ormai avesse accettato il nostro legame>>
<< Infatti, ma nel caso tu dovessi ferirmi si è fatto prestare dei proiettili da Chris Argent>>
Derek sbiancò, risi nel vederlo così, aveva davvero paura di mio padre?
<< Che ne dici lupastro, ti va di fare una chiacchieratina con il tuo futuro suocero?>>
Lo vidi deglutire, risi e lo presi per mano portandolo in casa, mio padre ci aspettava sulla soglia e io risi più forte… si prospettava una bella vita.
 
 
SEI MESI DOPO
 
DEREK
 
<< Sei uno stronzo!>>
Le soavi parole del mio compagno arrivavano attutite dal bagno. In quel momento Stiles stava vomitando anche l’anima e forse era colpa mia… no ok senza forse, era proprio colpa mia.
Finalmente io e il ragazzino avevamo una normale vita di coppia e fare l’amore con lui era la parte che preferivo della giornata.
Avevo solo combinato un piccolo casino durante una notte di luna piena, in preda all’eccitazione e ai desideri del mio lupo l’avevo ingravidato e da quando il ragazzino l’aveva scoperto ce l’aveva a morte con me.
Diceva che eravamo troppo giovani e mi ero già beccato una pallottola da suo padre quando gli avevamo detto che sarebbe diventato nonno.
Ero troppo felice di avere un figlio dal mio compagno, mi sarei fatto sparare ancora ma sapevo che in fondo anche Stiles era felice… anche se le nausee lo rendevano intrattabile e con gli ormoni della gravidanza sembrava avesse sviluppato una seconda personalità, a volte faceva paura, tutti si teneva alla larga da lui quando iniziava a sorgere lo Stiles malvagio.
Il branco era impazzito alla notizia anche se Scott mi aveva guardato male. Peter invece era entusiasta come me, girava intorno al ragazzino e sembrava l’unico in grado di calmarlo nel caso volesse scaraventarci tutti all’aria.
Finalmente Stiles uscì dal bagno, la pancia si vedeva poco attraverso la felpa larga che indossava ma io sentivo il mio cucciolo ed era un’emozione bellissima.
Il mio ragazzino venne a sedersi vicino a me e posò la sua testa sulla mia spalla, era pallido ma ai miei occhi non poteva essere più bello.
<< Tutto a posto Stiles?>>
<< Ho appena vomitato l’anima per colpa tua, tu che ne dici?>>
<< Colpa mia, ora non esageriamo, eravamo in due quella notte sai?>>
Lui mi guardò allibito.
<< Ma non ero io che potevo fecondare il proprio compagno o sbaglio?>>
Vero ma rimasi saggiamente in silenzio.
Me lo tirai più vicino, mi feriva l’idea che non volesse il cucciolo.
<< Odi davvero l’idea di avere un bambino da me?>>
Lui sospirò stanco, faceva fatica a dormire, la gravidanza influiva molto sui suoi poteri e a volte distruggeva oggetti senza volerlo, aveva accidentalmente demolito un suo modellino e si era disperato per giorni, era solo un giocattolo c’era bisogno di tutte quelle scene? A volte non lo capivo proprio.
<< No idiota, è solo che avrei voluto che tu me lo chiedessi e soprattutto avrei voluto aspettare un po'. Sono ancora un adolescente Derek>>
Lo baciai su una tempia, aveva ragione.
<< Mi dispiace, è stato l’istinto, me ne sono reso conto solo a cose fatte. Non farei niente per ferirti>>
Lui sospirò di nuovo ma si accucciò più vicino a me.
<< Pensi che erediterà i miei poteri?>>
Un lupo mannaro con poteri della terra? Sarebbe stato difficile da gestire ma noi potevamo farcela.
<< Lo sapremo solo con il tempo>>
Stiles alzò la testa e mi baciò.
<< Sai, a volte vorrei picchiarti per avermi messo incinto ma poi sento lui o lei, e non posso far altro che amarlo incondizionatamente>>
Sorrisi felice.
Avevo un branco forte, avevo un compagno e stavo per avere un figlio.
Tutto questo per merito del mio umano, dopo tanto dolore finalmente ero felice e avrei protetto la mia famiglia da ogni pericolo.
Ero un lupo mannaro davvero fortunato.
 
 
 
 
 ANGOLINO DI MARLOWE

E finalmente si conclude questa storia. Grazie a tutti quelli che hanno recensito, ai lettori silenziosi e a chi ha messo la storia nelle preferite o nelle ricordate.
Spero che questo finale vi piaccia.
Mar
  
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