Distolsi lo sguardo allarmata, realizzando ciò che il mio corpo iniziò davvero a desiderare. Mi sentivo il volto fumante e il molesto sfarfallio non fece che infittirsi al basso ventre.
Come se non bastasse, un’altra enorme pressione mi stava addosso.
Mi sentivo osservata.
Deglutii a vuoto, alzando lentamente lo sguardo temendo che il mio presentimento si potesse avverare.
Non dirmelo.
I miei occhi celesti e colmi di vergogna si incrociarono con quelli taglienti e altrettanto chiari del moro, intento a osservarmi da sopra la mia testa.
Smettila.
Sentii il cuore balzarmi in gola e in quel momento, fu come dimenticarsi di come si respira.
Non guardarmi.
Lo sguardo del ragazzo mi diede l’impressione di potermi scrutare oltre le pupille, arrivando molto, molto più a fondo.
Non farmici pensare.