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Autore: bigia    11/09/2009    26 recensioni
Lei sollevò lo sguardo. Era stupita, probabilmemte non aveva calcolato di incontrare un ostacolo nella sua corsa. Poi fece una cosa inaspettata. Si mise dietro di me e mi circondò la vita con le sue braccia delicate. Fu una sensazione meravigliosa... Una Bella un po' diversa, con un talento innato..destinata comunque al suo Edward.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 9


Ciao a tutti! Sono riuscita a mantenere la promessa postando entro oggi, scusate per l'ora ma non sono proprio riuscita a farlo prima.

Devo dire ancora grazie perchè mi seguite in questa mia fantasia e mi appoggiate, se non ci foste voi difficilmente la mia vena sarebbe  produttiva.

Permettetemi di dedicare questo capitolo a tutti/e coloro che mi hanno sempre "coccolato" con i loro magnifici commenti e alla cara dindy80 che sta per compiere il "grande passo" (vedrai andrà tutto bene!!*;*)

Spero di non deludervi e vi rimando alla fine del capitolo per le risposte.


Ok basta, ora vi lascio leggere in pace  *.*




______________________________________________________









CAPITOLO 9




Ero appena entrato nella mia stanza quando vidi una delle tende muoversi.

- Emmet non fare il bambino ed esci di lì - si era nascosto dietro il drappeggio sperando davvero che non lo notassi?

- Eddino mi hai scoperto - si palesò avanzando con le mani incrociate dietro la testa.

- Pensavi che non me ne accorgessi? Emmet come potevi "mimetizzarti" con la tappezzeria visto che le tende sono bianche e tu sei vestito di nero? Per di più eri contro luce - scossi la testa sconsolato. Il mio fratellone era un bambinone troppo cresciuto.

Potevo passare per un elemento decorativo! Ha! Ha! Ha! 

- Dai Emmet cosa vuoi? - rideva solo lui per qualcosa di totalmente insensato.

- Alice mi ha mandato per assicurarmi che ti cambiassi - mi lasciai cadere sul letto.

- Non credo sia una buona idea - continuavo a ripensare allo sguardo spaventato di Bella.

- Su. Su. Non fare il difficile - così dicendo balzò ai piedi del letto e cominciò a tirare i miei pantaloni dalla parte inferiore delle gambe.

- Cosa credi di fare? Lascia stare! - io trattenevo dalla parte opposta.

Ruzzolammo entrambi a terra ma sempre nelle rispettive posizioni. Quello scimmione mi stava trascinando verso la porta cercando di denudarmi!

In quella posizione a dir poco assurda udii qualcosa che in quel momento NON avrei voluto sentire.

- Scusate...- una voce sull'uscio della porta ci bloccò - Non voglio disturbare... Alice mi ha portato i vestiti che dovrebbe indossare Edward ... li avevi dimenticati ... - era a disagio e non sapeva dove guardare, ma un sorriso si era impossessato delle sue labbra.

- Vieni pure Bellina... ce n'è per tutti! - Emmet aveva i giorni contati.

Senza darle il tempo di controbattere la trascinò nella sua folle impresa. I nostri sguardi si incrociarono ed uno splendida risata proruppe dalla sua bocca.
Era ciò che volevo vedere. Quel tassello che mancava per disgregare quella patina gelata che ci aveva avvolto dallo sfortunato incontro con Tanya.

Il mio fratello orso approfittando della mia momentanea distrazione aveva fatto scivolare i miei pantaloni, mi ritrovai in boxer.
Può un vampiro sentirsi in imbarazzo? Io in quel momento lo ero.

- Ok ora puoi fare da solo - Emmet circondò con un braccio le spalle di Bella
- Andiamo pulce, per oggi hai già visto abbastanza, non vorrei che ti si bloccasse la crescita, sai noi Cullen siamo famosi per-

- Non fare l'imbecille - gli avevo tirato addosso la prima cosa che mi era capitata tra le mani, solo un libro purtroppo, ma l'avevo bloccato in tempo.

- Ehi! Possibile che ve la prendiate sempre con me? Gattttttinaaaaa - uscì "volteggiando".

Bella stava uscendo, ma prima di chiudere la porta fece capolino - Ti aspetto giù - mi strizzò l'occhio.

Mi sentivo bene, forse qualcosa era cambiato se era riuscita ad essere così spontanea. Il ghiaccio fra noi era rotto. Tutto questo grazie ad una delle folli performance del mio fratellone. Effettivamente quell'orsetto era stato utile.



Come previsto da Alice, o sarebbe meglio dire imposto, dopo dieci minuti, o poco più, ci ritrovammo in pantaloni e t-shirt bianca.

- Bene, noto con piacere che siamo stati quasi tutti puntuali - oltre che autoritaria la voce del folletto aveva assunto un'aria canzonatoria.

Nessuno fiatava - Le regole imporrebbero la pittura sul corpo nudo, poiché alcuni di noi non sanno apparire troppo audaci... -

- Sì, sì. Facciamolo, facciamolo - Emmet aveva interrotto Alice, ma lo sguardo di Rosalie lo fece desistere dal continuare.

- Dicevo... è consentito dipingere anche sugli abiti che abbiamo indossato. Possono essere usate tutte le tecniche che conosciamo. L'unica regola a cui bisogna RIGOROSAMENTE sottostare è la copertura della propria opera - piccola pausa - Mi spiego. Ora formeremo le coppie, quando l'uno avrà terminato con il corpo dell'altro sarà costretto ad avvolgerlo con questi poncho, in modo che l'interessato e nessuno di noi abbia la possibilità di vederlo -

Ci guardò o meglio fulminò uno per uno, soprattutto il sottoscritto e continuò
- Avremo due ore a disposizione, una per ciascuno. Ci riuniremo tutti qui allo scadere del tempo e mostreremo agli altri le nostre esecuzioni. Ok, potete andare -

- Scusa Alice - era stata Bella a parlare - come formeremo le coppie?

Bella domanda, anch'io stavo pensando la stessa cosa. Forse un'estrazione o qualche altro gioco di quella nanerottola...

- Bella che domande fai? Ognuno di noi starà con il proprio compagno. Andando per esclusione TU dovrai stare con Edward perchè siete gli unici ancora single - Piaciuta come spiegazione fratellone? Era sadicamente appagata delle sue stesse parole.

Mi sfuggì un ringhio che speravo fosse contenuto, invece Bella se ne accorse.

- Mi spiace che tu sia costretto a stare con me, potremmo sempre defilarci se non vuoi farlo... - 

Come sempre mi aveva frainteso, ma dovevo rimediare - Scherzi? Non vedo l'ora di cominciare! - cercavo di mettere tutta l'enfasi che potevo - E poi se conosci Alice sai che ci seguirebbe in capo al mondo pur di ottenere ciò che vuole... potrebbe sguinzagliarci contro Emmet - non era allettante come invito, ma al momento non mi era venuto niente di meglio.

- Ehi! Io non sono un mastino! Una tigre forse, ma una sottospecie di canide no! - Rosalie lo tirò per la maglia.

Eravamo soli, tutti gli altri avevano scelto un angolo della casa per ispirarsi, noi ci incamminammo in un luogo remoto del giardino, verso un archetto naturale creato da Esme intrecciando due piante di rose. 

- Bene, direi di cominciare - esordì lei - Sarai tu il primo?

- D'accordo, vuoi accomodarti? - accennò un timido sorriso e sedette su una poltroncina posta lì di proposito, solitamente occupata da Carlisle. Quello infatti era il luogo preferito da mio padre, lo reputava rilassante perchè particolarmente appartato, l'ideale per concentrarsi.

Presi il pennello poggiandone l'estremità sulla bocca, osservavo Bella con gli occhi ridotti a due fessure. Era talmente bella che non avevo nessuna idea di come poterla rappresentare.

- Hai bisogno di qualche suggerimento? Sembri "incerto"? - quella situazione era divertente. Si erano invertiti i ruoli e Bella sembrava trovare gusto nel punzecchiarmi.

Un alito di vento inaspettato le scompigliò i capelli, dolcemente le presi una ciocca e la scostai riportandola dietro l'orecchio. D'improvviso l'illuminazione.

Presi i colori che mi servivano e cominciai a disegnare ciò che la mia mente aveva immaginato. Bella chiuse gli occhi. Quella situazione aveva qualcosa di sensuale. Più volte immaginai di poter sostituire le setole di quel pennello con le mie mani.

Anche Bella sembrava apprezzare i miei gesti. La vedevo mordersi il labbro inferiore dapprima cautamente, poi sempre più intensamente.

I colori altro non erano che il prolungamento delle mie mani. Partii dal ventre. Con movimenti sinuosi lo percorsi per intero spingendomi sotto il seno.
A mano a mano che salivo sentivo che il suo fiato si mozzava.

I miei gesti erano sintonizzati con i suoi respiri, più lei ansimava più io la accarezzavo. La t-shirt era oramai colma dei miei colori quando mi accorsi che, essendo bagnata, lasciava intravedere tutte le forme del suo corpo.

Aderiva come una seconda pelle offrendo ai miei occhi la visione dei suoi boccioli di rosa inturgiditi dalla lieve tortura che le avevo inflitto al passaggio delle mie colorazioni. Più volte ero stato tentato di utilizzare le mie mani su quella tela corporea che mi si offriva, ma esercitando un controllo disumano su me stesso riuscii a  trattenermi.

Il mio corpo era carico di eccitazione. Un caldo languore aveva pervaso la parte interna del mio torace e si propagava lentamente per tutto il corpo. Percepii dei brividi lungo la schiena che mi fecero esitare.

D'istinto non potei esimermi dal porre una mano sotto il suo collo.
Bella sobbalzò, forse per la sorpresa del mio tocco, ma non si ritrasse, appoggiò la sua mano sulla mia quasi a volermi guidare.
Scesi un po' più giù, al centro del suo petto e lì sostai per qualche minuto. Il suo cuore batteva frenetico.

Con delicatezza risalii per posarle un dito sulle labbra, le divelse piano permettendomi di entrare, con calma, delicatamente.
Giocai con delicatezza con la sua lingua e fu allora che percepii il suo calore. Solo allora mi resi conto di essermi avvicinato al suo corpo.

Bella dischiuse gli occhi e ci fissammo ansanti. Le sue gote erano in fiamme. Il suo corpo mi chiamava. Abbassai il mio viso e poggiai le mie labbra sulle sue.

Fu un bacio casto, puro, leggero, ma quel lieve contatto scatenò una bramosia irrefrenabile.

- Stooooop! Tempo scaduto si invertono i ruoli - la voce di Alice ci giunse da lontano,ma non abbastanza per i miei gusti.

Ci regalammo entrambi un dolce sorriso e ci scostammo di qualche centimetro l'uno dall'altro.

- Se a te non dispiace vorrei provare il bodypainting originale - spalancai gli occhi. Possibile che proprio lei facesse una richiesta simile? Non me lo sarei mai aspettato. La guardai per un lungo momento e poi sorridendo mi sfilai la maglietta.

Rimase incantata. Non proferiva parola. La sua bocca era leggermente aperta e gli occhi sgranati all'inverosimile.
Perchè non divertirmi? Se lei poteva osare allora anche a me era permesso.

- Qualcosa non va? - le chiesi suadente.

- N-no... tutto bene. Cominciamo pure - prese i colori e cominciò a disporli sulla tavolozza.

- Non ho intenzione di usare i pennelli - la stavo osservando quando capii la sua affermazione.

- Come scusa? Allora come farai? -

- Userò le mani - aveva un sorriso divertito, cominciavo a pensare che passasse troppo tempo con Alice perchè ne imitava anche le smorfie.

- Ok, proviamo - era la seconda volta che mi stupiva in pochi minuti. Del resto tutto di lei mi affascinava e mi sorprendeva, anche quella volta non poteva essere diversamente.

- Sono a tua completa disposizione - mi misi in posizione eretta e aspettai.
Bella si avvicinò e dopo aver accostato due diverse tonalità di rosso sull'indice e sul medio di entrambe le mani le poggiò sul mio torace.

Non volevo contravvenire alle regole perciò non sbirciai sulla figura che stava disegnando tra i miei pettorali e lo stomaco. La mia attenzione era assorbita dalle espressioni che via via si alternavano sul suo volto: curiosità, incertezza, quasi vergogna, per poi trasformarsi in decisione, convinzione e...divertimento.

Ero ipnotizzato da quel volto, in particolare dalle sue labbra, così ben tornite  ed invitanti, si muovevano all'unisono con i suoi stati d'animo.

Quella visione ed il lieve tocco delle sue dita scatenarono un'emozione indescrivibile. Il mio corpo, gelido e rigido era burro nelle sue mani. Mi scioglievo, il suo tocco delicato stava modellando anche la mia anima.

Quel tepore emanato dalle sue mani, l'odore che sprigionava il suo corpo, la fragranza del suo sangue era una miscela esplosiva. Mi ritrovai più volte a stringere i denti  per non far trapelare le mie emozioni finché non fui costretto a chiudere gli occhi.

Fu un grosso errore. Mi ritrovai in un mondo parallelo, mai in tutta la mia eternità mi ero sentito così vulnerabile, quasi fragile. Memore di quel lieve contatto che poco prima ci aveva uniti mi trovavo a desiderarne uno ancora più intenso, più lungo, più appagante...

- Ho finito - la sua voce e l'interruzione mi riportò con i piedi per terra.

- Sicura? - mi ero ridotto a elemosinare un altro collegamento con quella piccola, dolce artista.

- Sì, ho finito. Possiamo raggiungere gli altri - mi regalò un altro sorriso sincero.

- Ok - non le diedi il tempo di controbattere. Diedi corpo al mio istinto e la presi per mano. Lei chinò il capo, strinse leggermente la mia mano fra la sua ed avanzò un passo.

Di corsa e ridenti raggiungemmo gli altri. Erano seduti a gambe incrociate formando un cerchio.

Fu Alice a parlare - Ora a turno toglieremo il nostro poncho e spiegheremo il disegno. -

- Io sarà la prima - si fece avanti Esme indicando a Carlisle di mostrare il suo lavoro. Sulla t-shirt di mio padre apparve un sole.

- Ho disegnato un sole perchè tu mio caro illumini la mia vita - Carlisle la guardò affettuosamente.

Esme a sua volta slacciò il suo poncho ed apparve, sulla sua maglietta, uno scoglio circondato da un mare impetuoso.

- Tu per me sei un'ancora di salvezza. Anche nei momenti più tempestosi so sempre che ci sei tu, lo scoglio a cui posso e potrò per sempre sorreggermi - Esme non rispose, lo abbracciò di slancio regalandogli un lungo bacio.

-Fiuuuuu....evviva i piccioncini....fiuuuuu - Emmet stava fischiando la sua approvazione, ma Rosalie bloccò il suo strumento.

- Ok, ora tocca a me - Jasper si era alzato facendo segno ad Alice di seguirlo. Le slacciò quella sorta di mantello lasciando intravedere un faro.

- Penso che Alice sia il faro della mia esistenza. Tutta la mia vita prima di lei era immersa nell'oscurità, ma da quando lei è comparsa è come se da lontano una luce mi indichi la strada. In qualsiasi momento mi volti a cercarla lei c'è e ci sarà sempre  - Alice aveva gli occhi tremolanti, ma non si scompose troppo. Andò verso il suo compagno e lo scoprì a sua volta.

Ci guardammo perplessi. La maglietta di Jasper era bianca.

- Alice avevi finito i colori?  - Emmet aveva parlato per tutti.

- Guarda meglio - rispose laconica. Sì, a ben vedere c'era solo un puntino rosso proprio al centro del torace di Jasper.

- Sarebbe a dire... - proruppi nel silenzio generale.

- Sarebbe a dire che Jasper è l'esatto centro del mio universo. Tutto ha senso solo se c'è lui, altrimenti il resto è nulla - gli saltò in braccio e gli stampò un bacio sulle labbra.

Fu il mio turno. Feci alzare delicatamente Bella e la posizionai innanzi ai miei familiari. Lei lasciò cadere la sua copertura ed apparve il mio lavoro.

La mia famiglia sgranò leggermente gli occhi, ma dai loro pensieri percepivo solo felicità, non proferirono alcun suono per darmi la possibilità di spiegarmi.

- Da quando ti ho conosciuta veramente hai saputo infondermi pace e tranquillità. E' per questo che ti vedo come un arcobaleno. Possiedi una miriade di sfaccettature interessanti e piacevoli che mi donano un profondo benessere -

Bella, che aveva ascoltato le mie parole senza osservare il disegno scese con gli occhi a guardarlo, ma quando sollevò nuovamente il viso notai una lacrima scivolarle dall'angolo degli occhi.

Proferì solo una parola - Grazie -

Le emozioni che in quel momento ci avvolgevano erano palpabili, non più una magica atmosfera solo per noi, ma tutti i presenti sembravano esserne coinvolti.

- Posso vedere il mio? - cercai di ricompormi.

- Vi avverto che il mio è originale! - spostò lo sguardo su tutti i presenti.

- Credi che i nostri siano copiati? - perchè Emmet non contava fino ad un milione prima di parlare?

- No. Significa che Bella ha preferito utilizzare le regole originali disegnando direttamente sul mio corpo - risposi soddisfatto all'orso.

- Oh! Oh! Chissà cos'avrà partorito la mente della nostra Bellina -

- L'opera richiedeva un' esecuzione sul vivo per esprimerne meglio il significato - gli aveva risposto proprio Bella, ma proferendo quelle parole era arrossita istantaneamente.

Sciolsi la copertura sulla sua opera e... apparve.
La più bella, succulenta, deliziosa, rossa e appariscente mela che io avessi mai visto. Era stata disegnata talmente bene che sembrava reale. La tentazione invogliava ad allungare la mano per prenderla.

Ci fu un attimo in cui tutti noi restammo destabilizzati, era impossibile penetrare l'espressione di Bella, perciò la osservammo tutti in attesa di spiegazioni.

- Ecco... credo che Edward rappresenti un frutto. Il frutto proibito - era diventata ancor più rossa di quanto già non fosse.

Schok. Eravamo tutti sotto schock. Con un unico, semplice ma significativo disegno aveva rappresentato la sua... la mia... la nostra condizione.
Gusto. Desiderio. Passione. Divieto.
Tutto ciò che noi desideravamo ed eravamo era lì...

- Bellina dimmi un po'... vorresti essere proprio tu quella che assapora il frutto proibito? - Rosalie non potè far nulla contro Emmet perchè la mano di Esme la precedette facendo risuonare quell'enorme zucca vuota.

Bella continuava a guardarmi, si aspettava un commento da parte mia, ma nessuna parola sarebbe stata sufficientemente corretta per ringraziarla.

Le feci un sorriso, uno di quelli che le aprivano quegli enormi occhioni, la presi in braccio e delicatamente la accoccolai sulle mie gambe sedendo a terra.

Eravamo tutti contenti e soddisfatti. Esme e Carlisle ci guardavano amorevolmente.
Alice batteva le mani ripetendo lo sapevo, lo sapevo.
Jasper godeva di quelle emozioni.
 
- Vieni Emmet - Rosalie aveva allungato la mano verso il suo compagno
e l'aveva liberato dal suo mantello. Il fratellone aveva rifiutato di indossare un poncho come noi non ritenendolo abbastanza virile, aveva optato per un lungo mantello nero, come i super eroi, sue parole testuali.

Sul torace di Emmet era stato "stilizzato", in quanto l'unica dote artistica in cui Rosalie era carente era proprio il disegno, la forma di un drago, o un suo parente prossimo, con una rosa in mano.

- Tu da sempre sei stato il mio eroe. La mia forza bruta e sensuale. Ti vedo come un animale mitologico e possente, ma pur essendo forte sai avere una delicatezza ed una sensibilità ineguagliabile. Consideri e tratti la mia persona come un fiore delicato fra le tue mani... anche se considerata la tua mole, che io adoro, non si direbbe - aveva pronunciato il suo discorso con enfasi, lasciando intravedere un sorrisino sulle sue labbra.

Fu in quel momento che ebbi una visione anomala. Emmet. Il grande Emmet sembrava stesse per sciogliersi, i suoi occhi erano lucidi di commozione.

- Amore mio - Rosalie si rifugiò fra le sue braccia e tutti aspettammo in silenzio per non rovinare la magia del loro momento.

- Ok, è il mio turno - la voce possente di Emmet ci riscosse.

Rosalie tolse il suo poncho. Apparve qualcosa che fece dilatare gli occhi a noi tutti e...contemporaneamente!

Emmet aveva disegnato, a modo suo una serie di vignette sul ventre di Rosalie.
Una leone ed una tigre avvinghiati. Un gatto pronto a saltare addosso ad un topolino
. Una specie di cervo con una cerbiatta in una posizione decisamente... equivoca.

- E questo cosa dovrebbe essere? - Rosalie aveva trovato la forza di parlare.

- Siamo noi amore - Emmet aveva gonfiato i pettorali tronfio del suo successo.

- Ossia? - la voce di Rosalie stava mutando e non per il piacere.

- Amore. Ti ho sempre detto che tu sei la mia gattina, il mio topolino, la mia cerb-

- E quindi? - Rosalie non lo fece finire, brutto segno.

- E quindi io sono sempre accanto a te... - Emmet cominciava a sentirsi a disagio.

Nessuno di noi oramai riusciva a contenersi. Eravamo tutti preda di una risata comune che non riuscivamo a tenere, il primo a cedere fu Jasper.

- Fratello hai superato te stesso! Ha! Ha! Ha! - rideva all'impazzata.

Emmet ci guardava spaurito, Rosalie a sua volta in cagnesco.

- P-Perchè? - Emmet aveva quasi paura di parlare.

Nessuno di noi gli rispondeva ci eravamo lasciati andare all'ilarità più completa e rumorosa, nessuno escluso, ad eccezione della tigre e del gattino.

- Emmet caro... - Esme cercava di andare in suo aiuto.

- Con tutto quello che potevi fare dovevi scegliere una rappresentazione comica della tua dolce metà? Ha! Ha! Ha! - Jasper era a dir poco incontenibile.

- Non capisco. Lei è felice quando giochiamo in quel modo da soli - Emmet era del tutto spiazzato.

- Da soli appunto! - Rosalie era ufficialmente inacidita.

- Figliolo. Noi tutti abbiamo cercato di dare una rappresentazione simbolica, forse poetica... non abbiamo ecco... come dire... raccontato quel che facciamo intimamente... - mio padre cercava di essere paterno, ma era difficile non ridere anche per lui.

- Abbiamo un novello artista fra noi - Jasper oramai era sbellicato in tutto e per tutto!

- E' più corretto dire fumettista... - anch'io rincarai la dose.

- Non rompere le uova nel cesto tu - forse Emmet cominciava a capire...o forse no.

- PANIERE. Uova nel PANIERE - la voce di Rosalie era salita di due ottave.

- Sì gattina, ma non è farina del suo barattolo -

- SACCO! Farina del suo SACCO -  Rosalie era arrabbiata e noi sempre più divertiti.

- Ok amore sarà sacco,barattolo,busta ma quello si è fatto infinocchiare dal saputello che cerca sempre il pelo nel guscio -

- Il pelo nell'UOVO. Basta Emmet mi fai venire il mal di testa - Rosalie era in preda ad una crisi di nervi.

 
- Io...? Emmet ma cosa dici? Com'è che si dice?...Vuoi la botte... -mi interruppi di proposito.

Un sorriso smagliante apparve sul suo viso - Si dice la botte piena e la moglie muta -

-U.B.R.I.A.C.A.- Rosalie era inferocita.

- No amore la moglie è preferibile che sia muta... - non riuscì a proseguire perchè lo sguardo di Rosalie valeva più di mille parole.

- Guarda  le mie labbra tesoro " niente giochetti per 20 giorni" - girò i tacchi e andò verso casa.

Emmet sudò freddo, per quanto potesse farlo un vampiro - No gattina ti supplico. Farò la scimmia cieca, sorda e muta per te, ma i giochetti no...non puoi togliermeli - le corse dietro.

- Andiamo a lavarci - Alice si era strusciata addosso a Jasper e insieme si erano dileguati velocemente.

- Noi cosa facciamo? - mi passai nervosamente una mano fra i capelli.

Stava per rispondermi, ma Alice si affacciò alla finestra.

- Bella ha appena chiamato Charlie, dovete andare a  cenare a casa di un vostro amico e vuole che tu lo raggiunga.

Qualsiasi cosa volesse dirmi non ne ebbe il tempo.




 
Edward e Bella





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In effetti mi sono resa conto che il capitolo è abbastanza lungo, ma non avrei MAI potuto interrompere la scena, vi pare? 
 
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate di queste rappresentazioni che ho descritto... vi sono piaciute?
Baci Baci


Per le stelline che mi hanno lasciato una recensione:

luisina
  hai visto?  questa è telepatia!!!  ti ho sorpreso? 
°___°  bene! in effetti la "cara" Tanya è risultata piuttosto fastidiosa, ma Eddino super-eroe ha fatto il suo dovere?! Vediamo se ti è piaciuta questa mia  interpretazione del bodypainting ... bacioni **

samy88    ...ok, quanto devo pagarti per tutti i complimenti che mi hai fatto? tesorinooooooo, grazie infinite! poi detto da te che scrivi benissimo! grazie per la promessa..ci conto... così saprò se sto procedendo bene o dovrò "sistemare" qualcosa... tvb! *__*  

SweetCherry  hai ragione! Ho in mente una certa cosina perciò mi sono dovuta trattenere, ma ... non ti sembra che sia stata un po' sibillina Tanya? Grazie..sei sempre dolcissima..spero che ti sia piaciuto anche questo. kiss kiss    

beuzz94    hai visto? Questa tipa cercava di spadroneggiare ma Edward l'ha messa al suo posto. Credo che per ora lascerà in pace la nostra coppia,ma... sarà sempre così?   *O*  

Elfa sognatrice   ecco perchè non ti ho vista, mi domandavo il perchè, visto che sei sempre stata presente fin dall'inizio. Non preoccuparti, può succedere, so che mi segui e quando mi lasci qualche commento mi riempi di gioia... sarà per la prossima volta. Sì Tania sembra essere andata via... Edward sta riflettendo su se stesso ed i suoi sentimenti. Il giorno è cambiato e Bella si trova a casa Cullen,ma come ha fatto notare Edward pare voglia sfuggirgli, o almeno mantenere le distanze... così arrivano i mitici Alice ed Emmet che fanno quella proposta. Ok?   ^^

lisa76  allora contenta? non era in programma, ma mi hai tentato e...ne è uscito questo..allora piaciuto? Sono felice ti sia piaciuto il capitolo e ... questo? Troppo lungo forse? bacionissimi

MaryAc_Cullen    ciao! Grazie per aver commentato, sono felicissima che ti sia piaciuta. Dai... Edward è pur sempre un galantuomo, non poteva esagerare. Spero ti sia piaciuto il bodypainting. baci baci

Luisa98   grazie, sei stata tanto buona ... allora posso sopravvivere un altro po'   *___*   oltre ad essere cattiva io la reputo anche fastidiosa 

trettra   ciao!! Come sono contenta! (*sto facendo piccoli urletti per la casa*) ok nel nostro vocabolario ci sarà anche questa nuova parola!Allora...com'è stato questo capitolo? Piaciuta la mia versione del bodypainting?baci baci   ^_-    

garakame    bene ti ho colpita nel capitolo scorso e con questo? Chissà se Tanya si è arresa....mah... se è intelligente è andata via... altrimenti... kiss kiss  

foolforlove   Bella lo evita perchè si è sentita di troppo, ha frainteso il comportamento di Tanya, che ha fatto di tutto per farle credere cose sbagliate,ma in questo cap credo di aver spiegato l'avvicinamento che hanno avuto ...  ^^  

dindy80    ti stra-stra-stra adoro!ti assicuro che non ho mai ricevuto un commento del genere... non so che dire, diciamo che mi sento come uno dei personaggi che ti ho descritto?(vediamo se indovini quale  ^_- )  se riesco a scatenare in te tutte queste emozioni come se le provassi dal vivo...beh..permettimi di peccare di presunzione e saltare di gioia. Speravo di trasmettere questo ed una tua conferma mi fa esultare all'inverosimile! Devo dire IO mille GRAZIE per essere dall'altra parte a commentare...O.O     allora..piaciuto il bodypainting? mi spiace per il tuo periodo di confusione, vedrai che passerà e tutto sarà magnifico! posso farti gli AUGURI più felici e sereni possibili? spero che la dedica ti sia piaciuta *ç* baciotti          

G_i_s_y    bravissima! Allora l'avevi capito! Significa che siamo sulla stessa lunghezza d'onda... Questa Tanya sembra proprio incontenibile, non rinuncia facilmente ad Edward...sono davvero contenta che ti sia piaciuto, grazie infinite per essere sempre presente nei commenti ^___^    

eMiLy BlOoD
 beh, non ci sono parole per ringraziarti... se ti è piaciuto quello passato confido che anche questo abbia avuto successo?!? almeno lo spero   -_-   già sta per ricominciare la scuola, la pacchia è ormai finita, ti capisco...tieni duro! Bella ha frainteso le parole di Tanya ecco perchè lo evitava, ma i "fratelloni" hanno escogitato qualcosa che li ha avvicinati... definitivamente? vedremo... quando puoi e se vuoi dimmi cosa ne pensi...










  
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