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Autore: Fiore di Giada    27/01/2023    0 recensioni
[[Finding Rebecca/I fiori non crescevano ad Auschwitz]]
Christopher ha un incubo sulla sua esperienza di SS.
Soffre, perché pensa di non avere fatto abbastanza.
Qualcuno lo aiuterà.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A passo lento, Christopher avanza.
Nell'aria, brillano dei fuochi fatui, mentre un gelido vento soffia.
Il giovane si massaggia gli avambracci, mentre i suoi occhi vagano ora a destra, ora a sinistra.
Dove è finito? Che è accaduto?
Una sensazione d'umidità raggiunge i suoi piedi.
Di scatto, il giovane abbassa la testa e un grido d'orrore sale sulle sue labbra.
Un lago di sangue, da cui si eleva un debole filo di fumo, si estende davanti ai suoi occhi
Su di esso, come relitti, galleggiano corpi inerti, vestiti di grigio.
Christopher ansima, gli occhi sbarrati, e, d'istinto, stringe la mano sul petto. Il suo cuore accelera i battiti.
Quasi gli spacca le costole.
Riconosce le divise di quei corpi martoriati.
Ad un tratto, diverse braccia scheletriche emergono dal lago di sangue.
Le dita, come artigli, si stringono attorno alle sue gambe.
Christopher prova ad allontanare quelle mani, ma non ci riesce. La pressione, inesorabile, aumenta.
Quelle dita sembrano molle e il dolore, implacabile, aumenta.
Il secco scricchiolio delle ossa spezzate echeggia nell'aria, come un tuono.
Christopher urla e, privo del sostegno delle sue gambe, cade.
Il suo corpo, nella caduta, solleva un'alta colonna rossa.
Poi, precipita.


Christopher, di scatto, apre gli occhi e, per alcuni istanti, rimane immobile, il petto sollevato da ansiti d'affanno.
Poi, si alza a sedere e si passa una mano sulla fronte, umida di sudore. Dieci, lunghi anni non hanno attenuato la forza dei suoi ricordi.
In quel sogno ha visto i corpi di persone inghiottite dall'inferno di Auschwitz.
Sospira e si passa una mano tra i capelli castani. Quel sangue impregna le sue mani.
Ha scelto di diventare una SS, pur di cercare la sua amata Rebecca, condannata a morte per lo stupido delirio antisemita nazista.
Ha coperto con una maschera di crudeltà il suo cuore, che, davanti a tanta, insensata violenza, si è ribellato.
Sorride, mentre le lacrime bagnano le sue guance. Il richiamo della sua anima, però, non è rimasto inascoltato.
Nei limiti delle sue possibilità, ha cercato di strappare più persone possibile ad una sorte immeritata.
Il pensiero di Rebecca non ha sopravanzato il suo senso di giustizia.
Anzi, in ogni prigioniero ha visto un riflesso di lei.
Sorride, amaro. Eppure, i suoi sforzi non sono bastati.
E' sempre stato ben cosciente dei suoi limiti, ma tale consapevolezza non riesce ad arginare l'angoscia di quelle memorie.
I morti tornano a tormentare la sua mente e chiedono la ragione di una simile tragedia.
Due braccia sottili cingono le sue spalle e il giovane chiude gli occhi. Riconoscerebbe ovunque quell'aroma meraviglioso.
E' l'odore di cannella del corpo meraviglioso di Rebecca.
La giovane gli accarezza i capelli castani. La guerra si è conclusa da anni, ma i ricordi tormentano Christopher.
Anche lei ha conosciuto la sopraffazione dei nazisti, ma sa di avere la coscienza pulita.
Nessuna colpa macchia la sua anima.
Christopher, invece, ha dovuto convivere con l'orrore e frenare il suo ardente senso di giustizia, pur di cercare lei e strappare vite innocenti a quell'inferno.
Non sei un mostro. Allontana questa idea, Christopher. Anche lì, hai cercato il bene. E questo non è da tutti. – mormora lei, ferma. La verità le ha rivelato la natura sublime dell'uomo da lei amato.
Pur di ritrovarla, non ha esitato a coprire il suo cuore generoso con la maschera di un assassino spietato.
Ma ha saputo, con sublime coraggio e intelligenza forte, aiutare tante persone.
Dio l'ha benedetta e le ha permesso di reincontrare lui.
E ora può aiutarlo a vedere il suo passato nella giusta prospettiva, nei limiti delle sue facoltà.
Lui si gira e la sua mano, leggera, sfiora il viso di lei. Le parole di Rebecca sono sincere, ne è cosciente.
E la sua mente razionale concorda con lei.
Ma il ragionamento, per quanto lucido, non scaccia l'ombra che opprime il suo cuore.
Tuttavia, vuole provare a vivere una vita piena.
Non può arrendersi ai pur dolorosi ricordi della sua esperienza ad Auschwitz.
D'istinto, stringe la ragazza a sé e le accarezza i capelli. Lei non lo abbandonerà mai, ne è cosciente.
E una quieta, dolce felicità inonda il suo cure.
L'amore, con la sua luce, lo ha riportato a casa.






   
 
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