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Autore: piratatommy    28/01/2023    0 recensioni
Sì, stava ascoltando proprio quella canzone.
Cuffiette nelle orecchie, cappuccio sulla testa. Il passo stanco, a ritmo dei lampioni. Jacob tornava accompagnato da una notte ormai esausta. Jacob camminava senza pestare le crepe del marciapiede. Le mani che ancora sapevano da caffè nelle tasche dei jeans.
Fino a mezz’ora prima avresti potuto trovarlo al Moka, il caffè di Bridge street...
Storia coautoriale basata sull'intreccio di diversi vissuti: una linea comune, ciascun personaggio ispirato ad uno stile musicale.
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5- 能饮一杯无?

(Neng yin yi bei wu?)

 

Alza la tazza fumante. Un sorso di tè caldo. Posa la tazza. La tazza tocca il tavolo. Fuori il mondo va avanti col suo ritmo.

Solleva la tazza.

In attesa di Isaac, mentre un filo di vapore si alza timido e sinuoso dalla superficie del tè.

Beve un sorso di tè caldo.

Il sapore è amarognolo, accogliente, sobrio, delicato. Jacob è stato davvero cortese a procurargli il tè: è in foglie e per di più di qualità. Una cortesia che sa di entusiasmo ed energia. Attenzioni di cui il sig. Qiang è grato, ma che ritiene immeritate.

È un fatto. Ora è vuoto e secco, un ramo sbiancato dal salso e asciugato dal sole. Un ramo che una volta stava saldamente attaccato all’albero della famiglia, e con orgoglio si protendeva verso il cielo, cercando di onorare il suo lignaggio, di accrescerne l’influenza. Come le foglie verdi assorbono ogni raggio di sole, così la gioventù l’aveva reso acuto e affamato di mondo.

Posa la tazza.

Troppa fame, troppo oltre. Fino a diventare vendicativo, fino a sfidare la sorte, fino a inseguire il suo nemico con superbia, al di là del mare.

La tazza tocca il tavolo.

È un rumore lieve, ma secco e deciso. Lo stesso rumore dell’arroganza spezzata, quando la testa di un corpo sfinito tocca l’asfalto in una notte piovosa. L’onore della famiglia è salvo, ma il delitto è compiuto, quasi a costo della vita dello stesso assassino.

Fuori il mondo va avanti col suo ritmo.

Dentro, il sig. Qiang per un attimo resta in silenzio. Come quella volta, sospeso tra la vita è la morte, l’esistenza incrinata da un atto irreversibile, da una fuga impossibile. Non aveva mai avuto alternative. No, l’alternativa non l’aveva mai voluta vedere, perché andare contro la famiglia sarebbe stata una colpa troppo grande. Un limbo di disperazione, spezzato soltanto dalle note di una tromba in lontananza.

Solleva la tazza.

Anche ora i pensieri vengono interrotti dalla presenza del vecchio Isaac che si avvicina. C’è molta gente nel locale, ma in quel momento non sono che gocce di pioggia passeggere per il signor Qiang. Lui li vede, vi vede tutti, e vede che ognuno segue la propria strada: perciò lui ritorna alla sua. Il vecchio Isaac però è diverso. Lo guarda con benevolenza, la stessa di quando aveva ancora tutti i capelli. un’amicizia semplice e solida la loro, cresciuta negli anni, da quando in una notte piovosa l’allora giovane trombettista aveva salvato un ragazzino moribondo e sperduto.

Beve un sorso di tè caldo.

“Dannazione, non crederai a cosa mi è appena successo” dice il vecchio Isaac, gli occhi arrossati. Il sig. Qiang lo ascolta con attenzione, consapevole della bellezza di quello scambio, di come loro due si siano arricchiti reciprocamente, condividendo le rispettive esperienze, spingendo uno a cambiare città per inseguire con determinazione i propri sogni, per realizzare i propri progetti; incoraggiando l’altro a tornare in patria e ricominciare una nuova vita.

In quel sorso di tè rinfrancante c’è il calore di quegli anni di maturità spesi a ricostruire e a curare, ponendosi al servizio dei suoi compaesani, insegnando, ricostruendo una famiglia.

Posa la tazza.

Invecchiando viene sostituito a scuola, ma i suoi insegnamenti non vanno perduti. Dopo la morte della moglie i figli e i nipoti hanno preso strade diverse, ma felici, parte di una famiglia senza il peso di fantasmi, di orgoglio e vendetta. Il sig. Qiang aveva compreso tutto questo, e ancora una volta aveva preso il mare, lasciando tutto, per vedere se fosse riuscito a condividere i suoi ultimi giorni con un vecchio amico.

Così ora si trova qui, come un vecchio ramo rinsecchito, vuoto e inutile, ma grato.

Un’idea gli attraversa la mente, come una scintilla. Ecco, c’è un’altra persona che il sig. Qiang vede di buon occhio. Jacob è giovane e dedito, ha entusiasmo e si prende cura di ciò che fa. Lo stesso tè che ora riempie la sua tazza ne è la dimostrazione. Il vecchio Isaac gli ha insegnato bene. Chissà cosa combinerà in futuro.

“Proprio una Selmer-K Modified come quella che avevi tu?” risponde Qiang Wu al vecchio Isaac.

La tazza tocca il tavolo.

  
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