Titolo: Amanti
Autore: slanif
Prompt: 36
Personaggio/Coppia: Charlie Weasley/Original Character
Contesto: Altro Contesto
Rating: Giallo
Parole: 513
 
 
Era stato bello, dolce, profumato. Come lei.
Charlie aveva la sensazione di poter ancora sentire la pelle morbida di Lila sotto le dita. Gli sembrava di percepire ancora il solletico dei capelli, setosi e scuri, che scivolavano sul suo petto villoso; gli occhi verde bosco che lo fissavano con nervosismo, impazienza e desiderio.
A Charlie sembrava quasi di poter ancora saggiare con le labbra la sua morbidezza, i suoi umori, la morbidezza di quel seno prosperoso che aveva mordicchiato, stretto tra le sue dita avide di conoscere ogni centimetro di lei.
La Stanza delle Necessità era stata intima, illuminata da candele tremule, un letto soffice e cuscini morbidi. Charlie si era impegnato, quando l’aveva immaginata, sperando di inserire tutte quelle cose che potevano piacere a Lila, per farla sentire a suo agio.
Ne avevano parlato, certo, ma non avevano programmato di diventare amanti proprio quella sera. Era semplicemente successo ed era stato bellissimo.
Stavano insieme da un po’, ormai. Non che ci fosse qualcosa di “detto”, ma Charlie, nella sua testa, pensava che fossero una coppia a tutti gli effetti.
Lila, d’altro canto, era sfuggente. Non si sbilanciava mai circa i suoi sentimenti – al contrario di lui, che aveva perso il conto di quante volte le aveva detto che le piaceva – ma non si poteva fingere tutto quel coinvolgimento, giusto?
Quando poi erano stati lì, nudi l’uno sopra all’altra... L’eccitazione di Lila era stata evidente tanto quanto la sua.
Charlie sospettava già da tempo di esserne innamorato, ma ne aveva avuto conferma quando era scivolato dentro di lei e il suo calore lo aveva avvolto. Si era sentito a casa come non gli era mai successo ed era stato a un soffio dal confessarle tutto.
Tuttavia, gli occhi di Lila erano sembrati carichi di avvertimenti e Charlie si era rimangiato le parole, affondandole il viso nel collo mentre il suo bacino cominciava a muoversi contro quello di lei.
Charlie non riusciva a ricordare quanto tempo fosse passato, quanto a lungo erano rimasti lì, ma dopo aver raggiunto il culmine ed essersi ripuliti e coccolati per un po’, erano sgattaiolati fuori dalla Stanza delle Necessità a notte fonda e il ragazzo aveva avuto il cuore in gola per tutto il tempo che gli era servito per accompagnare Lila all’ingresso della Sala Comune di Corvonero e poi riattraversare tutto il Castello e arrivare davanti alla Signora Grassa, che era stata tutt’altro che felice di essere svegliata così tardi da uno studente girovago.
La fortuna aveva voluto che non incontrasse né Pix, né Mrs. Norris, né Flitch, né nessun Professore. Era stata davvero una manna dal cielo, perché si sentiva ancora così euforico e pieno di endorfine, che era stato tutt’altro che attento mentre tornava indietro.
Quando infine si era messo a letto, con le tende rosse del baldacchino aperte che facevano entrare la luce argentea della Luna incorniciata dalla finestra della torre circolare, Charlie aveva compreso che quel momento – quella notte – avrebbe segnato per sempre la sua vita e mai più le cose sarebbero state le stesse.
Sperava solo che per Lila fosse lo stesso...