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Autore: ladypink88    12/02/2023    1 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Si era vestita di tutto punto e si sentiva davvero bella. Non sapeva dove l'avrebbe portata Alessandro quella sera, ma lei aveva voluto rischiare e aveva deciso di indossare un bel vestito elegante : un vestito bianco che fasciava tutto il suo corpo snello ed un cappottino rosso sopra.

Era seduta sulla panchina dove quella volta Andrea le aveva dato buca, e sperava che quel giorno non succedesse la stessa cosa con Alessandro, dato che era già in ritardo di dieci minuti circa.

" Ma buonasera signorina, mi scusi per il ritardo!" esclamò una voce conosciuta alle sue spalle.
" Spero davvero che tu ti faccia perdonare non è carino fare aspettare una signori.." rispose infastidita verso di lu
" Ma che signorina elegante! Come mai ti sei truccata come un panda?" chiese sarcasticamente Alessandro.
" Come ti permetti ? Sei sempre il solito cret...." ribattè ancora più infuriata lei .

Quando aprì gli occhi. E fissò per diversi secondi il soffitto della sua stanza.
E si accorse di trovarsi sul suo letto.
" Maledetto Ale! Vieni a disturbarmi anche nei sogni" esclamò incredula.

C'era molta luce nella sua stanza, proveniente dalla finestra.
La sera prima era andata a dormire stravolta e si era dimenticata di abbassare la tapparella della sua stanza.

Con estrema lentezza, Serena si stropicciò gli occhi e diede un'occhiata alla sveglia .
Strabuzzò gli occhi ed esclamò :

" Sono quasi le 11! Com'è possibile?"

Si alzò di scatto e osservò il sole già alto nel cielo. Non era assolutamente sua abitudine svegliarsi così tardi, e la cosa stupiva in primis lei.
Con fare scocciato si avviò verso il bagno e si accorse che le tapparelle non erano l'unica cosa che aveva dimenticato : aveva tutto il trucco del giorno prima sfatto, dal momento che si era dimenticata di struccarsi.
In particolare il suo occhio sinistro era tutto nero per via del mascara e dell'eye-liner che si erano sciolti.

" In effetti Ale ha proprio ragione! Assomiglio ad un panda!"

Sorrise fra sè e sè per l'assurdità della questione. Sbuffò e decise di non pensarci più.
" Maledetto Ale! Non ti sopporto!"

Si mise sotto la doccia e dopo una mezzoretta andò in cucina con l'idea di farsi un caffè.

Non appena varcò la zona della cucina suo padre e Silvia la salutarono sorridendo :
" Ma buongiorno bella addormentata ! Qual buon vento!" esclamò suo padre.
" Cos'è siamo di buon umore?" esclamò lei con fare poco accomodante.
" Sì, decisamente!"esclamò suo padre deciso." Stai seduta tesoro, te lo faccio io il cappuccino! Lo vuoi un croissant? Li ha presi Silvia stamattina!".

Serena sorrise.

" Oh sì! Volentieri!" 
E ne afferrò uno dal vassoio sul tavolo.
E non appena lo assaggiò si rese conto di quanto fosse delizioso.
" Oh grazie Silvia! Davvero buonissimo!" esclamò la biondina.

Silvia assunse un'espressione grata.
" Non è nulla, dato che oggi non mi fermerò per cena, volevo fare un gesto carino!".
Lorenzo con fare da vittima disse :
" E vorrà dire che stasera cenerò qua a casa con la mia principessina senza di te!"

A Serena andò storto il boccone che stava mangiando :
" Papà , temo di dover dissentire : stasera ho un impegno!Sono spiacente!" sussurrò con fare finto dispiaciuto.

Lorenzo fece finta di disperarsi :
" E ora come farò? Le mie donne mi abbandonano!"

Serena e Silvia scoppiarono a ridere.
" E dove vai di bello tesoro ?" chiese Silvia, dissimulando finto interesse, quando in realtà era curiosissima.
La ragazza che ancora rideva sotto i baffi sorseggiò un pò del cappuccino che le aveva fatto suo padre e rispose senza pensarci troppo :
" Ad una panchina..."

Dopo di che si rese conto di detto una cosa insensata, ma ora mai l'aveva detto. 

" Una panchina?!" chiese Silvia poco convinta.
" Ehm, cioè, non volevo dire una panchina. Io in realtà... stasera dovrei... senti Silvia mi puoi truccare prima di andare?" chiese Serena sperando di sviare il discorso.
La donna comprese di aver toccato un tasto dolente e fece finta di nulla. Ma si appuntò mentalmente di indagare alla prima occasione utile.
La guardò con fare indagatore e disse :
" Si può fare , ma posso truccarti nel primo pomeriggio al massimo, poi devo tornare a casa. Può andarti bene?" 
Serena sospirò. Se l'era cavata.
" Sì, benissimo!"

Lorenzo osservò tutta la scena e decise che la discrezione in quel frangente non faceva per lui.
" Senti un pò... a me non la dai a bere! Non è che stasera devi per caso uscire con un ragazzo?" chiese con tono indagatore.
Serena lo guardò stranita. Non sapeva cosa rispondere e l'unica cosa che riuscì a dire fu :
" Ma papà!"
Silvia andò in suo soccorso : " Cosa fai ora il gelosone perchè stasera ti ritroverai solo soletto? Dai, ti prometto che domani sera ti farò passare una serata super!" esclamò Silvia cercando di rabbonirlo.
Ma Lorenzo non cedette. 
" Certo tesoro, ma la signorina qui non ha ancora risposto alla mia domanda!"
Dall'altro canto neanche Silvia cedette:
" Ma certo che ci sono anche dei ragazzi nel gruppo di amici dell'università di Silvia! La panchina è un posto conosciuto tra universitari!" esclamò la bionda con fare convinto.
Lorenzo si convinse.
" Ah la panchina! Quella... panchina. Sai, non l'ho mai sentito quel locale. Comunque ora ho capito. Comunque mi raccomando tesoro, non tardare stasera!"
E si alzò per sparecchiare e mettere le tazzine sporche nella lavastoviglie.
Silvia decise di aggiungere un pezzo da 90.
" Ma è normale che non l'hai mai sentito. Mica noi vecchietti andiamo in quei posti da giovani!" esclamò di spalle a Lorenzo facendo l'occhiolino a Serena.

L'aria riprese a circolare nei polmoni di Serena. 
La ragazza riprese lentamente a respirare. Non si era accorta di essere entrata in apnea per un minuto.
Che tensione che aveva provato.
Era davvero difficile lasciarla senza parole.
Non voleva mentire a suo padre. Dall'altro canto però non aveva nemmeno voglia di spiegargli cosa doveva fare quella sera, quando all'atto pratico non era chiaro nemmeno a lei.

Si alzò da tavola e sussurrò.
" Vado di là a sistemarmi. Ci vediamo dopo"
E sgattaiolò in camera sua alla velocità della luce.




   
 
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