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Autore: Rumenna    13/02/2023    0 recensioni
Estate dei sedici anni: il momento in cui credi che sarete amici per tutta la vita, in cui pensi che basti crederci per farcela, in cui essere ricambiata dalla tua crush sia il dilemma più grande della tua esistenza, in cui una canzone da tre minuti e quaranta secondi può risollevarti di morale.
Ma poi in un batter d'occhio ti ritrovi a sfogliare un vecchio album di fotografie e a chiederti dove siano finiti quei sogni, quelle serate a confidarci di quanto detestavamo il mondo e soprattutto a chiederti dove siano finiti quegli amici.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Bocciata.

Non può essere vero.

Ricontrollo più è più volte il tabellone appeso nella hall della scuola: non ci sono dubbi, è proprio una bocciatura.

Ricordo di non essere andata bene all'esame, ma speravo di cavarmela quanto meno col diciotto.

La verità è che ero troppo stanca per studiare, in piena settimana festiva della grande fiera. A Rosadoro si festeggia per un mese intero l'anniversario della fondazione della città, per me che lavoro alla pizzeria di famiglia è stato un inferno: il mio part-time è stato stravolto in full time con straordinari, quel vecchio avaro e bisbotico di mio zio non mi ha dato nemmeno un soldo in più.

Lo squillo del telefono mi distoglie dal mio pensare: è Cinzia, la mia amica, anche lei stamattina doveva ricevere gli esiti di un suo esame.

«Cinzia, dimmi che ti è andata bene almeno stavolta, ti prego.»

«Abbiamo le università adiacenti, andiamo al baretto insieme, ho bisogno di taaaaanto caffè!»

Saluto il vecchio professore d'inglese, anche oggi impegnato a mangiucchiare frutta secca dal sacchetto sotto il braccio, dirigendomi all'esterno dove un gruppo di studenti animatamente discute di quanto è stato facile l'esame, facendomi innervosire ancora di più.

Alla punta della strada, in mezzo alla folla anonima, eccola spiccare intenta a farsi delle foto con il suo bastone per i selfie: capelli rosa chiaro, trucco abbinato, giacchetta bianca spruzzata di colore e gonna corta, come la ricordo dal primo giorno in cui ci siamo conosciute.

Agita la mano nella mia direzione e mi abbraccia energicamente.
«Carol, facciamoci il selfie della tristezza insieme!» dice "selfie della tristezza" ma sul suo volto c'è un grande sorriso. Io che la conosco, direi che è un sorriso nervoso.
Cinzia è una spilungona e oltre quello adora indossare sempre dei tacchi molto alti, insieme sembriamo un duo comico. Cerchiamo di avvicinarci come possiamo e in meno di un minuto la nostra foto è già sui social, commentata da centinaia di persone.

«L'hai scampata per un soffio anche stavolta?» mi guarda curiosissima con i suoi grandi occhi azzurri.

«Bocciata.» le dico a denti stretti.

Quasi le vengono le lacrime agli occhi, inizia a stringermi e a darmi delle pacche sulla schiena.

«Smettila, non sono mica una poppante! Ci guardano tutti...»

E proprio in quel momento, il suo radioso sorriso illumina la strada intera: «E non è quello che vogliamo? Diventare famose?» mi fa l'occhiolino.

«Tu forse, io no.» mi sistemo la borsa mentre ci accingiamo ad entrare nel piccolo bar, in cui tutti i dipendenti ci conoscono e salutano, ovviamente a causa della bellezza di Cinzia e del suo carattere solare.

Ci sediamo ad uno dei pochi tavoli disponibili e ordiniamo, poi Cinzia mi stringe le mani tra le sue, curate e bellissime. «Carol, ti ricordi del messaggio che mi hai mandato ieri?»

«Quale? Te ne ho mandati tanti...» cerco di far finta di non capire.

«Quello sui tuoi vecchi amici di scuola.»

Oh no, non voglio parlare della serata pietosa di ieri, che sarà identica a quella di oggi dopo questa bella bocciatura che proprio non ci voleva.

«Mi hai raccontato che volevi essere famosa a quei tempi, che insieme avevate una band tutta vostra.»

«Band... Non esageriamo, eravamo solo in due, le altre non suonavano. Ma sì, avevamo un gruppo e gli avevamo anche dato un nome. Chissà perché ieri mi ci sono messa a pensare...»

«Forse perché in TV davano quel reality sull'amicizia? Comunque, torniamo al punto!»

«Ecco a voi, due cappuccini, due cornetti con panna e crema alla nocciola, un milkshake alla vaniglia e i cannoli! Buon appetito!» il ragazzo dolce ci sorride prima di tornare al suo lavoro.

«Eccolo, il punto! Il mio punto debole! Hai visto Kevin quanto è bello oggi? Si è messo l'orecchino a forma di stellina!» Cinzia è diventata tutta moine e battiti di ciglia, come fa di solito quando di mezzo c'è Kevin... o qualsiasi altro ragazzo bruno di bell'aspetto.

Ma sì, meglio approfittarne per cambiare discorso: «E che mi dici di Michele, il ragazzo che fa il controllore dei biglietti alla stazione centrale?»

«Quello lì? Sì è carino e tutto quello che vuoi, ma non è che posso prendere il treno avanti e indietro solo per vederlo due secondi! Invece con Kevin è diverso... Io sto qui, mangio, lo guardo lavorare, mangio un altro po'...»

«E diventi una balena. Cosa diranno poi i tuoi amati followers?»

«Che sono sempre stupenda, che domande!»

Beata lei che crede così tanto nel suo sogno e ci si impegna con tutto il cuore e la dedizione possibile.

Io invece...

Pensiamo ad altro che è meglio.

 

   
 
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