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Autore: Signorina Granger    14/02/2023    1 recensioni
Raccolta di OS a tema San Valentino💖💘
I. Alphard & Anjali
II. Joël & Sabrina
III. Hector & Adela
IV. Erik & Maxine
V. Marley & Malai
VI. Hiro & Tallulah
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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V. Due piccoli tassini  

 


Pur non avendone alcuna voglia Shou Park si stava recando in Biblioteca per raggiungere sua cugina, che quell’anno si era fatta più tiranna che mai in merito ai compiti e alla vita scolastica. I voti di Shou non avevano mai brillato particolarmente, anzi, a causa dello scarsissimo interesse che il ragazzo riversava nello studio, ma quando aveva iniziato l’ultimo anno ad Hogwarts i suoi genitori gli avevano imposto di migliorare la sua media almeno in qualche materia in previsione degli esami che avrebbero posto fine alla sua carriera scolastica e ovviamente sua cugina era stata incaricata di fare in modo che ciò accadesse. Il Serpeverde si stava quindi trascinando svogliatamente verso il secondo piano del castello insieme a libri, boccette d’inchiostro e penne d’oca quando, superando un arazzo rosso scuro che ricopriva quasi completamente la parete di pietra del pianerottolo, ebbe appena il tempo di realizzare che il tendaggio era stato scostato prima di sentirsi afferrare bruscamente per un braccio e trascinare dietro all’arazzo.
Shou stava per tirare un pugno sul naso al suo aggressore quando, fortunatamente, si rese conto di avere di fronte nientemeno che il suo migliore amico, ritrovandosi quindi a sospirare mentre si sistemava stizzito la manica del maglione nero che Malai gli aveva stropicciato afferrandolo.
“Malai, che cazzo fai?!”
“Mi serve aiuto, sono in crisi!”
Ritrovatosi in un anfratto buio e gelido del castello, illuminato solo da un paio di torce appese alle pareti, dietro ad un arazzo che raffigurava Merlino alle prese con un qualche non ben identificato intruglio Shou guardò l’amico chiedendosi perché non fosse andato a cercarlo normalmente e si fosse invece appostato lì dietro per tendergli un’imboscata, ma decise di sorvolare e di passare al problema successivo mentre il Tassorosso lo guardava con aria da cucciolo abbandonato sul ciglio della strada.
“A me servirà aiuto se faccio tardi con Lilianator, quella mi uccide più rapidamente di un Basilisco!”
“Lo so, lo so, e infatti sarò breve. San Valentino si avvicina…”
Salazar prendimi con te ti prego…”
“E io non so che cosa regalare a Marley! Non ho mai dovuto fare un regalo di San Valentino prima d’ora.”
Malai mugugnò disperato mentre spostava il peso da un piede all’altro, incapace di star fermo e preda dello sconforto per la paura di fare il regalo sbagliato alla sua fidanzata mentre Shou, esasperato, lo guardava scuotendo la testa con disapprovazione: proprio a lui andava a chiedere consiglio su un regalo di San Valentino?
“E lo vieni a dire a me?! Malai, nemmeno io ho mai fatto un regalo di San Valentino.”
“Sì ma tu sei il mio migliore amico, quindi devi darmi un consiglio. Volevo preparare una presentazione PowerPoint ma qui purtroppo non funziona niente, quindi ho riassunto una mappa concettuale su questo quaderno…”
Malai aprì la sua borsa per tirare fuori un quaderno a spirale verde con i dinosauri e Shou si guardò attorno chiedendosi quanto sarebbe stato difficile sgusciare fuori dall’anfratto senza che l’amico se ne rendesse conto. Forse avrebbe dovuto aspettare che si facesse prendere dalla sua presentazione e poi, una volta distratto, fuggire attraverso l’arazzo.
 
 
“Ma dove accidenti eri, brutto maleducato?! Non sono qui a fare i comodi tuoi, io!”
In realtà fu un bene per Shou che il luogo dell’appuntamento designato fosse la biblioteca, perché Lilian non poté alzare la voce eccessivamente – o sputare fiamme – quando il cugino raggiunse lei e Priscilla ad un tavolo che avevano interamente occupato con pile e pile di rotoli di pergamena, calamai sparsi in giro e libri. Il Serpeverde sedette vicino a Priscilla – di fronte alla cugina, per nulla intenzionato a starle troppo vicino – e appoggiò la borsa sul tavolo con uno sbuffo infastidito, per nulla intenzionato a subirsi una ramanzina non dovuta:
“Ok, non rompere, per una volta non è colpa mia. Stavo arrivando in orario e poi Malai mi ha braccato per il regalo di Marley. Non sa cosa prenderle, io gli ho detto di prenderle qualcosa legato all’Astronomia visto che è fissata.”
“Buona idea.”
Priscilla gli sorrise e Shou ricambiò, grato della sua presenza che di solito impediva a Lilian di fare eccessivamente la tiranna, annuendo compiaciuto mentre apriva la borsa per prendere i libri. Sperò di aver portato le materie giuste, o a quel punto Lilian lo avrebbe seppellito vivo sotto agli scaffali riservati ai volumi di Pozioni.
“Lo so, grazie. Avanti Lily, spiegami che cosa c’è da fare per Storia.”
“Trasfigurazione.”
“Stessa roba.”
 
 
“Non so che cosa regalare a Malai! Voi lo conoscete bene da tanto tempo, aiutatemi!”
Marley marciava avanti e indietro di fronte a Lilian e a Priscilla dopo aver dato loro appuntamento in un’aula vuota, tormentandosi i lunghi capelli castani mentre non faceva che misurare a grandi passi la distanza tra la lavagna e la cattedra dove, di solito, sedeva il Professor Hawkes.
Lilian e Priscilla, sedute dietro a due banchi in prima fila, si scambiarono un’occhiata – dopo aver parlato con Shou ci avevano scommesso, che quel momento sarebbe arrivato anche per loro – prima che la Grifondoro si schiarisse la voce, non del tutto certa di capire perché tutti dessero tanta importanza ad una festa così insulsa:
“Marley, è carino che tu ti preoccupi, ma è la festa più idiota e sopravvalutata del mondo. Regalagli una montagna di cioccolata!”
“Lo so che è una festa idiota, ma è uno dei primi regali che gli faccio e vorrei regalargli qualcosa di più personale. Ma non mi viene in mente nulla!”
Marley scosse la testa sconsolata senza smettere di camminare, crogiolandosi nella disperazione mentre Lilian alzava gli occhi al cielo – non vedeva l’ora che quella dannata festa arrivasse e se ne andasse – mentre Priscilla, accanto a lei, si stringeva nelle spalle:
“Dinosauri. La risposta è sempre dinosauri.”
Lilian venne graziata da un lampo di genio e dopo aver udito le parole di Priscilla spalancò gli occhi scuri e schioccò le dita, indicando Marley come se avesse appena avuto una rivelazione:
“Jurassic Park. Prendigli qualcosa a tema.”
Che cos’è?!”
Marley smise di camminare per lanciare un’occhiata stranita alle due streghe, portando la Grifondoro a sospirare e a scuotere la testa:
“Ok, questo non dirlo mai a Malai. Non so come potrebbe reagire.”
“Ma questa roba va ordinata su Internet, come facciamo?”
Priscilla aggrottò le sopracciglia mentre si voltava verso Lilian, dubbiosa, ma questa volta mentre la Grifondoro rifletteva fu Marley a rispondere, abbozzando un sorrisetto:
“Beh…”

 
*

 

La scuola aveva ben pensato di organizzare una gita ad Hogsmeade in concomitanza di San Valentino, pertanto Marley e Malai si erano dati appuntamento nel Salone d’Ingresso del castello per percorrere insieme il tragitto fino al villaggio e poi recarsi ai Tre Manici di Scopa.
Solo quando si trovarono seduti uno di fronte all’altra Malai tirò finalmente fuori il suo regalo – Lilian e Shou gli avevano fatto giurare di non accompagnarlo da una serenata, e anche se proprio non ne capiva il motivo alla fine si era deciso a dare ascolto ai suoi migliori amici –, porgendolo a Marley con un sorriso pregno di nervosismo:
“Per te.”
Naturalmente Malai non si era esentato dal scegliere una carta regalo rossa piena di cuori – aveva stressato sua madre per una settimana per fargliela avere – e un sorriso un po’ divertito e un po’ intenerito increspò le labbra di Marley prima che la strega tirasse fuori dalla sua borsa un pacchetto a sua volta per porgerglielo:
“Grazie Malai. Tieni, buon San Valentino. Faccio schifo in queste cose, ma spero che ti piaccia.”
Il regalo di Marley era di forma curiosamente circolare – Malai aveva fatto ricordo a tutta la sua pazienza e ad una buona dose di imprecazioni per riuscire ad incartarlo decentemente, il giorno prima – e la ragazza strappò la carta rossa con i cuori con la fronte aggrottata e molta curiosità mentre Malai faceva altrettanto con il suo. Il ragazzo finì col sollevare con sguardo estasiato una felpa nera di Jurassic Park e un paio di calzini, di gran lunga i più belli sui quali avesse mai posato lo sguardo, verdi con i ricami di tanti piccoli dinosauri colorati. Marley invece si ritrovò a stringere tra le mani un piccolo mappamondo di vetro poggiato su un sostegno di marmo. Al tocco di Marley la sfera si oscurò completamente, e al posto di mettere in evidenza i continenti sulla superficie di vetro si ramificarono con sottili linee luminose costellazioni a lei piuttosto familiari.
“Porca Tosca Malai, è bellissimo, grazie. Lo adoro.”
Questa è bellissima! E anche questi! Aspetta, ma come hai fatto senza Internet?”
Finito di contemplare con sguardo innamorato i suoi regali dinosaurosi Malai aggrottò le sopracciglia mentre spostava lo sguardo sulla fidanzata, che invece sfoderò un sorrisino furbetto e gli strizzò l’occhio prima di portarsi alle labbra il suo boccale di Burrobirra:
“Con chi pensi di parlare? Altro che cioccolatini.”
 
 
 
 
 
 
 
 
Che dolcini i nostri Tassini (Margot Protettrice dei Tassini sta shippando da qualche parte), come si a fa non voler loro bene💛🦡
Per capire come ha fatto Marley ad ordinare il regalo di Malai dovete leggere la prossima OS visto che, in un certo senso, sono “complementari” l’una con l’altra.
 
   
 
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