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Autore: terryoscar    15/02/2023    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Come fare una serenata 
 
Entro nella mia camera, vedo mia moglie Anna stringere a se il piccolo Augustin mentre Carlo mi viene incontro timoroso, poi mi abbraccia.
 
"Padre! ... Vi prego smettetela di pregare e trascorrete un poco di tempo con me!" sento la vocina sottile del mio bimbetto, tutto contrito, quasi triste, con uno sguardo supplichevole e dolcissimo.
"E con me!" aggiunge mia moglie, con tono deciso.
Stringo la mano di mio padre e dico: "Vorrei che Voi foste il mio precettore.”
“Ma certo .... dimmi Carlo, cosa vorresti fare? Anche se .... è ora di cercarti un buon precettore! Devi studiare, sei grande ormai!"
Stringo la mano di mio padre e dico: "Vorrei che Voi foste il mio precettore."
 
Vedo Carlo sorridermi, con le guanciotte rosse, come è carino!
 
"Eh ma ..... no .... io non sono in grado! "
“Così potremmo passare un poco di tempo insieme.” Sento Carlo insistere con la sua vocina, due occhioni così dolci, di un colore azzurro come il cielo, tutto emozionato.
"Ma io ..... Carlo .... non sono ..... preparato!"
"Avete studiato in un seminario, conoscete il francese, il latino, la matematica, la storia e anche la geografia! ... Beh ... conoscete tutte le discipline tranne le armi e a quello potrebbe pensarci zio Augustin!"
"Uhm … però....non so se ....... insomma ..... io ...... Anna, tu cosa ne pensi?"
 
Guardo mia moglie, io davvero non so cosa fare, spero che lei abbia una soluzione. Certo che la mia Anna sembra una Madonna, con il nostro piccolo stretto tra le braccia, bella, dolce e materna.
 
"Ecco, io penso che Carlo abbia ragione. Gli manca la presenza paterna e riguardo all'idea di un maestro d'armi beh ... non so se tuo fratello abbia ancora la pazienza di insegnare, dovresti chiederglielo" passo davanti a mio marito e in modo quasi impercettibile sussurro al suo orecchio: "Per fortuna che non hai alcuna conoscenza delle armi così in quelle ore che Carlo sarà occupato, potrai assolvere ai tuoi doveri coniugali!" sento la voce bassa, quasi un sussurro, un poco maliziosa, della mia Anna. Sussulto appena, imbarazzato dalle sue parole.
"A .... Anna ....." sussurro piano, poi faccio un bel respiro ed aggiungo: "Se mio fratello non vorrà .... potrei chiedere a Oscar, non trovi?"
"Ma cosa dici?! Oscar aspetta un bambino! .... In tal caso assumeremo un precettore."
"Beh .... non lo aspetterà mica per sempre! E poi c'è André!"
Sento la vocina entusiasta di mio figlio: "Siiii che bello!", lo vedo sorridere felice della mia idea.
 
Mia nipote sarà un’ottima insegnante, ne sono certo.
 
"Ecco .... vedi Anna? Oscar è la scelta giusta! Perfetto! E magari .... qualche volta potrebbero anche sostituirmi …"
Sussurro ancora all'orecchio: "Ma solo per dedicarti a me!"
 
Carlo ribatte: "Madre ma cosa avete da dire di tanto segreto a mio padre?"
"Oh .... nulla Carlo .... nulla. Ma ora vai a giocare un po' in giardino!"
"Padre, ancora una volta volete liberarvi di me?! ANCH'IO ESISTO!" Protesto mentre incrocio le braccia e guardo male mio padre. “Voi volete restare solo con mia madre! Ma io già che la devo dividere con il mio fratellino ….. ma anche con mio padre? No no no no.”
"Ca … Carlo … I...io? No...certo che no, Carlo! Pensavo solo che .... che .... magari, ti piacerebbe imparare ad andare a cavallo?"
Batto i piedini in segno di protesta e continuo: "NO! Voi avete trascorso troppo tempo a pregare e adesso dovete stare con me!"
"E ... e sia, dimmi, sono a tua disposizione" Rispondo rassegnato mentre spalanco le braccia.
 
 Signore fai di me ciò che vuoi, io sono solo un tuo umile servitore ….. se penitenza deve essere, penitenza sarà ….  E astinenza …. Tanta astinenza! Io avrei voluto continuare a pregare .... con Anna!
 
"Venite con me nella bottega del falegname! .... Dobbiamo intagliare un cavalluccio per mio fratello!" Rispondo perentorio trascinando via mio padre.
 
Armand mi guarda, sospira e fa le spallucce, sussurro rassegnata: "Vai pure ma ..." mimo il resto delle parole. "Stanotte sarai mio!"
 
 
 
 
 
 
 
Scortiamo i prigionieri verso il palazzo dei Jarjayes, vedo il Re soddisfatto mentre io continuo ad essere preoccupato: ho arrestato dei frati, spero che non porti male!
Sento la voce allegra del mio amico: "Alino suvvia non fare quella faccia, vedrai che non si abbatterà alcuna sciagura ih ih ih ...."
"Gerard .... ma tu come fai ad essere così tranquillo? Abbiamo arrestate degli uomini timorati di Dio ...... non è una bella azione! E se .... se si vendicasse?" domando un poco preoccupato. “Io non sono proprio tanto credente però ….. abbiamo arrestato dei monaci, uomini che dedicano la loro vita a Nostro Signore.”
"Timorati di Dio?! Chi?!! Il Romano?! Andiamo, Alain! Quel padre Romano tutto sembra all'infuori di un frate."
"Beh si, lui si. Ma gli altri? Loro mi sembrano sei monaci devoti ...... insomma, non sono affatto contento!"
"Se il loro capo è particolare sicuramente anche gli altri lo sono."
"Non credo ....ma lasciamo che sia il nostro Cardinale a valutarne la fede .... o la badessa! Ah ah!" Scoppio a ridere al pensiero della badessa che li controlla.
 
 
 
 
Siamo giunti a palazzo, vedo la cavallona venirci incontro scortata dal servo che ha come marito e dal suo cagnaccio, sussurro a colui che mi ha generato: "Accidenti conte Claude de Jarjayes! Adesso la bellissima cavallona ha un motivo in più per respingermi solo perché è a conoscenza che siamo consanguinei!"
"Figlio! Devi togliere gli occhi di dosso da mia nipote per almeno tre buoni motivi: è tua cugina, il Re ci ha messo gli occhi sopra ma soprattutto è armata .... e sa usare bene le armi! Cambia preda!"
"Voi mi avete chiamato figlio?! Ma state scherzando?"
"E come dovrei chiamarti, non sei forse mio figlio? Allora rispondimi!"
"Se fossi Vostro figlio, il mio nome sarebbe Jarjayes non Maribeau! Io sono solo il Vostro bastardo!"
Il Re ribatte: "E jamme paesà! A cussj si risponde al Vostro genitore? Lu cumpare sarà pure nu puttaniere ma je nu bravo cristiano!"
"Grazie Maestà! Hai sentito figlio? Mi devi rispetto ed obbedienza! Ih ih .... certo che sei proprio uguale a me! Ti piacciono le sfide!"
"Non sono abituato a obbedire e non sarete Voi ad obbligarmi!" dico mentre arresto il cavallo e scendo dalla sella. "Meglio portare dentro i prigionieri!"
"Almeno hai detto qualcosa di giusto, figlio!" Rispondo calcando bene sull'ultima parola.
"Smettetela di chiamarmi in questo modo!"
"Non ci penso proprio! Ih ih ih ..... sei sangue del mio sangue....seme del mio seme! Figlio...."
"Ah ah ah ah ... seme! Ah ah ah ... quanto ne avete sparso!? Ah ah ah ... Ma tacete, siete davvero ridicolo!" mi avvicino a frate Romano e con forza lo tiro giù da cavallo e dico: "Muovetevi! Il carcere Vi aspetta!"
"Anvedi che modi! E’ così che si tratta un frate?!"
"Ma che frate e frate ..... Voi tutto siete .... tranne un frate! Siete piuttosto un soldato!"
"Ma cosa dite?! Io sono il priore del convento e voi mi dovete rispettare altrimenti reciterò tante di quelle preghiere da lanciarvi un mucchio di maledizioni!"
 
"Gulp ... hai sentito Gerard!" sussurro la mio amico, sempre più preoccupato.
"Smettila Alain! Piuttosto diamo una mano a quel cialtrone!" poi osservo il re tirare fuori un cornetto rosso e fare le corna.
 
"Tiè tiè brutto di un monaco! Tu vurriste (vorresti) lanciare lu malocchio? Ma San Gennaro mi è amico, ti farà spezzare li cosce!"
Spingiamo il monaco verso le prigioni del castello, una spinta e lo vediamo scivolare e razzolare giù per le scale che conducono di sotto.
"Gerard .... il Re porta male! Accidenti!"
 
Mi ritrovo accasciato al suolo. "Ahi che male!" sbotto rabbioso. "A fijo de na ..." mi trattengo, in fondo sono un frate! ... Tento di rialzarmi ma non ci riesco, vedo il cane avvicinarmi, annusarmi, alza la gamba, capisco il suo bisogno. "Ehi non vorrai MICA piscià (fare la pipì) addosso a un frate?!" lo mando via con un gesto deciso: "VIA VIA BRUTTO .... CAGNACCIO!"
BAUUUUÙ
 
Sento il mio Beau abbaiare, mi avvicino e lo vedo mentre fa la sua pipì sul monaco. Scoppio a ridere mentre osservo la scena.
"Ah ah ah ... André....Beau è un gran bravo cagnetto!"
"Oscar, mi sorprendi! Ih ih ih ...."
 
 
Sono fuori di me, il cane ha fatto il suo bisogno sulla mia veste, urlo: "Ma va a morì ammazzato!"
AUUUUUU, ARGH....GRRRRR.
 
Beau afferra la tonaca del Monaco e la tira fino a romperla, lasciandolo mezzo nudo.
 
"BEAU! Vieni qui, subito" Ordino mentre trattengo a stento una risata.
 
Il mio cagnetto è davvero bravo, un ottimo cane da guardia e da difesa.
 
 
Afferro la mia veste nel tentativo di liberarmi dalle grinfie del cane, digrigno: "Burino di un cane, lasciami stà!"
AU BAU GRRRRR
 
Beau giro la coda e si avvia su per le scale, sale rapido e mi osserva.
"Bravo Beau! Alain, rinchiudi tutti questi ladri nelle celle. A loro penseremo più tardi"
"Comandante Oscar, in tutta la mia carriera di soldato, MAI dico MAI, avrei pensato di imprigionare un monaco! Sinceramente avrei preferito fare irruzione in un bordello anziché in un convento."
 
Il Re ribatte: "Uè Alino, guarda ca io sono disposto ad andare in un bordello con te ma prima devo scambiare qualche parolina con Carulina mia!"
 
"In un bordello, Alain? Devo forse avvisare Sabrina?" Domando con tono glaciale mentre sento la risata di André alle mie spalle. “Non sono disposta a tollerare l’infedeltà.”
"Comandante ma cosa avete capito?! Io andrei volentieri a perquisire, ad arrestare tutti, non certo andrei a intrattenermi con le donne! Quella vita è ormai finita da un pezzo!" Ribatto deciso mentre porto dentro uno dei monaci con le mani legate.
"Meglio per te, Alain. Molto meglio per te. Vedi di non dimenticarlo! Ed ora imprigionali tutti."
Spingiamo i monaci che fanno resistenza, uno dopo l'altro protestano: "Siamo uomini votati al Signore!"
"Portateci rispetto!"
"Se non volete rispettarci come uomini, fatelo per la veste che indossiamo!"
"Non potete imprigionarci!"
"E invece possiamo. Qui la giustizia siamo noi, mio padre ed io! Quindi zitti ... ladri, siete solo dei ladri!" rispondo decisa mentre li osservo scendere le scale per raggiungere le celle.
"Anvedi questa contessa travestita da uomo! Ma come debbo dirvi che noi non rubiamo?! L'acqua è un dono di Nostro Signore e non appartiene a nessuno!"
"L'acqua della nostra bealera, costruita con i fondi della nostra famiglia, appartiene a noi Jarjayes. Avete solo da prendere una pala e scavare ..... ah ma voi monaci non potete scavare .... voi siete troppo occupati a recitare le vostre litanie! È più comodo approfittare del lavoro altrui! Beh .... questa volta vi siete sbagliati! Se vorrete l'acqua .... lavorerete per averla! Questa è la mia decisione! Da domani verrete condotti nei campi, ai ferri, e scaverete la vostra bealera!" rispondo decisa.
 
“Comandante, scusate se mi permetto ma cosa avete in mente di fare?”
“Alain, che lavorino un poco, questi monaci. Così forse impareranno ad apprezzare il lavoro altrui. Sfaticati, ecco cosa sono!”
"Oè IO Padre Romano dovrei scavare? Ma state a scherzà?"
"Affatto! Alain ... li affido a te! Parlerò con D'Agout e ti farò assegnare dei soldati! Ed ora rinchiudili, non voglio sentirli fiatare fino a domani!"
"Avedi a sta donna!? Tiene proprio na capoccia!"
“Vieni André! Andiamo da D'Agout!"
"Si ... andiamo ...."
 
Ci avviamo decisi verso la cascina, per ora adibita a caserma.
Mentre attraversiamo il parco, seguiti dal nostro Beau, incontriamo la zia Badessa, nel suo abito nero, tutta intirizzita, arcigna.
"Oscar, nipote .... cosa intendi fare con i monaci?"
 
Osservo la zia, sorride di un sorriso tirato, quasi satanico, mentre la punta del suo naso si muove in su e in giù, come quando ci teneva le lezioni di catechismo, che brutti ricordi!
 
"Per il momento saranno miei prigionieri poi li obbligherò a scavare.”
"A scavare? Dei monaci che scavano? Ih ih .... brava nipote, soprattutto quel padre priore .... sono certa che nasconda qualcosa! Quello .... non ha il fisico del monaco ma del soldato!!"
"Esatto! ... Vedremo che sorpresa ci riservirà."
"Brava nipote!! ben fatto!! Ora vado a controllare che preghino .... se sono davvero dei monaci devono pregare .... e cantare le lodi a Nostro Signore, che sempre sia lodato!"
"Ah ah ah .... Ben detto zia! Ah ah ah ..."
"Bene nipote ..... ti lascio andare ......" finisco la frase quando vedo il quadrupede avvicinarsi, mi gira attorno, annusa la mia veste e poi alza la sua zampa e spruzza la sua pipì. Faccio un salto per schivarla ed urlo "ARGH!!! OSCAR!! DEVI EDUCARE QUESTA BESTIA FEROCE!!"
 
Osservo la scena, la zia saltella sollevando un poco la veste, nel tentativo di evitare la pipì di Beau. Sorrido alla vista della scena, è davvero buffa!
 
"Ma zia! ... Uhn ... credo che abbiate ragione! Dirò ad André di occuparsene."
"Ma Oscar ....  e adesso cosa c'entro io? Il cucciolo è tuo ......"
"André, è evidente che Beau ha scelto me come suo padrona ma io non posso educarlo, debbo occuparmi di Sophie e poi ... un momento, possiamo ribaltare i ruoli, tu occupati della piccola, ovviamente dovrai allattarla, ed io passerò del tempo con il mio cucciolo. Va bene?" sorrido alla mia bella idea.
"Allattare Sophie? Ma .... Oscar ..... non ho il petto, io!! Come potrei mai fare? Comunque la nonna dice che è ora di provare a farle assaggiare qualcosa!"
"Si, ma non posso mica privarla del mio petto così improvvisamente!? E poi è ancora piccola!"
"Uhm .... si si ...... hai ragione, Sophie ha ancora bisogno di te .... e pure Beau .... anche se sei già nonna!! Ah ah ah!" Scoppio a ridere, Oscar nonna ...
"Dimentichi che se io sono diventata nonna, lo sei anche tu!”
"Si si .... nonna Oscar!! Ah ah ah .... su vieni, andiamo da D'Agout…”
"Si si .... Andiamo!" afferro la mano di Andrè e ci allontaniamo, raggiungiamo la cascina ed entriamo decisi alla ricerca del colonnello D'Agout.
 
 
 
 
Vedo fare irruzione il Comandante Oscar seguita da suo marito, sbatto i tacchi e mi metto sugli attenti. "Comandante!”
"Colonnello ... riposo riposo. Ho un compito da affidarvi"
"Sono ai Vostri ordini!"
Sento lo sguardo del colonnello addosso, possibile che vedermi in abiti civili sia così strano? La mia attenzione è attratta da Beau che inizia a girare per la stanza annusando ogni angolo. "Beau .... non ci provare neppure!!! Chiaro?!!" Vedo il cucciolo osservarmi, abbassa un poco la coda e le orecchie, forse mi ha capito ...... poi corre verso il colonnello, afferra una sua gamba e si esibisce in un gesto indecente.
Osservo il cane del Comandante, si aggrappa con forza alla mia gamba e si muove in un gesto esplicito. "Ma ... cosa succede?! Comandante fate qualcosa!" tento di allontanarlo con forza ma nulla. "Capitano Grandièr fate qualcosa ... liberatemi!"
"Subito Signore!" Rispondo mentre mi avvicino a Beau, lo afferro e cerco di strapparlo dalla gamba del colonnello. "Accidenti, Beau .... ma che figure ci fai fare?!!"
"Con tutto il rispetto Comandante ma il Vostro quadrupede va disciplinato."
"Purtroppo .... non siete il primo a dirmelo. Ma da oggi il nostro Capitano si occuperà dell'addestramento di Beau. Ne faremo un ottimo elemento, non ho dubbi. Anche se ha già una certa dote naturale nell'occuparsi di Sophie! Ma ora veniamo a noi, Colonnello" Aggiungo mentre mi siedo su una delle poltrone presenti nella stanza, dopo un gesto di intesa con il colonnello.
"Dite! Sono ai Vostri ordini."
"Dunque, da domani una piccola squadra di soldati dovrà condurre i monaci, ai ferri, presso la Dora per realizzare con le loro mani una bealera a servizio del monastero. Risolveremo così la questione relativa all'acqua!"
"Ma certo Comandante ..... come sempre sono ai Vostri ordini"
"Perfetto .... e ditemi, abbiamo notizie da Parigi?" domando mentre mi sistemo meglio sulla poltroncina.
"Purtroppo non sono buone. Ho ricevuto alcuni dispacci, i parigini hanno saccheggiato le armerie, ci sono disordini e il Re ha dato ordine agli eserciti francesi di presidiare la città."
"Va sempre peggio ... mio padre ha avuto ragione a voler partire, seppure con rammarico. Ditemi, gli spazi che avete qui sono sufficienti? Avete bisogno di qualcosa? Un fabbro? Un muratore?"
"Andrebbero cambiate le serrature delle porte."
"Allora Vi manderò il fabbro. Ditemi, i soldati si sono sistemati? Le camerate sono pulite?!"
"Le camerate sono tutte in perfetto ordine e i soldati sono sistemati."
"Bene .... allora Vi lascio. Per qualsiasi cosa ..... dite e provvederò. Lo sapete che sono affezionata ai miei soldati!"
Sorrido. "State tranquilla Comandante, ai soldati non mancherà nulla!"
"Bene .... buona giornata, Colonnello" Rispondo mentre mi alzo e lascio la stanza seguita da Andrè, che fa il saluto militare mentre tiene in braccio Beau.
 
 
 
 
 
Siamo tutti seduti a tavola per la cena, consumata in giardino, sotto questo magnifico cielo estivo. Ormai è inizio luglio, è chiaro fino a tardi, anche se sul tavolo sono state posizionate delle lanterne e nei vialetti delle candele. E' tutto così romantico .... Andrè è seduto al mio fianco, Sophie riposa nella sua culla, sistemata accanto a noi, protetta con un leggero telo dai fastidiosi insetti che girano nel giardino.
 
“Oscar, è stata una magnifica idea quella di tuo padre di cenare tutti fuori nel giardino.”
“Vero! Per fortuna che Madame Battista è rimasta in camera sua.”
“Beh adesso è occupata a prendersi cura dei nostri nipoti! Ah ah ah …”
“André! Ah ah ah …” Poi guardo Jolande, seduta accanto a sua fratello Charles, guardarsi intorno e alzarsi da tavola. Sussurro: “Spero che mio padre non si accorga di lei …”
“Secondo te, dove starà andando?” Domando malizioso.
“C’è poco da scherzare! Tra tanti problemi che abbiamo, dobbiamo risolvere la loro situazione. Domani mattina ne parlerò con lo zio Armand!” aggiungo avvicinandomi un poco al mio Andrè.
“Quante cose che hai da fare domani mattina!? Dimentichi che ci sono dei prigionieri nelle segrete del palazzo?”
“No, di certo, penserò anche a loro!”
“Anche?” domando un poco preoccupato.
 
 Oscar ha già Sophie di cui prendersi cura, e poi attende un’altra creatura ….. io voglio che pensi un poco a se stessa.
 
“Quei ladri aspetteranno, tanto non hanno fretta!”
“Moglie mia , debbo ammettere che sei diabolica.”
“Niente affatto! Il mio è senso di giustizia. Dimentichi che per anni ci hanno derubati quando potevano tranquillamente provvedere a costruirsi dei canali!”
“Come sempre debbo riconoscere che hai ragione!” aggiungo mentre sfioro appena una mano della mia Oscar, in un gesto di amore e devozione.
 
 
“Maestà a cosa state pensando?”
“A Carulina! … Cumpà, a guardarla bene, mugliereme non è poi accussj brutta anzi è bellella (bella).”
“Nessuno ha mai detto il contrario, Maestà!”
“Cumpà, tengo n’osso duro da affrontare, la debbo convincere!”
“Avete escogitato un piano?”
“Sono n’ommo dalle mille risorse …. Se il mio fascino non ha avuto alcun effetto allora sarà costretto a passare al piano B.”
“E quale sarebbe?”
“Toccare il cuore di Carulina con una serenata!”
“COSA?! Ma … Maestà, Voi volete fare una serenata alla Regina?!”
“Sissignore! Non ho forse una bella voce?”
“Si, ma … E quando vorreste farla?”
“Stanotte.”
“Ma sveglierete tutto il palazzo!”
“Meglio! Così tutti conosceranno il lato romantico de lu Re! Ih ih ih …. Ho pure pensato a na bella canzone adatta alla mia Carulì …”
“E quale sarebbe?”
“Una che ho inventato io, L’ho intitolata: Carulì l’ammore della mia vita!”
“Ah ah ah ….”
“Cumpà ma cosa avite da ridere?”
“Scusate ma davvero pensate che Sua Maestà ceda alla Vostra canzone?”
“Certamente! Ih ih …. Ho scritto parole talmente appassionate che farebbero sciogliere qualsiasi femmina!”
“Ih ih ih … Non oso nemmeno immaginare cosa diranno gli abitanti del palazzo quando verranno svegliati dalle Vostre note! A proposito, userete qualche strumento musicale?”
“Il mandolino.”
“Ih ih ih …”
“Uè Cumpà avite poco da ridere! Anzi tu mi accompagnerai con il tamburello!”
“IO?! No, no.” Rispondo spaventato. “Non voglio farmi coinvolgere ….. credo che gli altri abitanti del castello non gradiranno molto!!”
“Vuoi forse rifiutare un favore al Re?! E poi sai cosa mi importa degli abitanti di chisto (questo)  palazzo?! Io sono il Re!”
“Maestà, dovreste sapere che la Regina non mi sopporta! Se solo mi vedesse fare una cosa simile, sarebbe capace di spararmi dalla finestra ed io voglio ancora e ancora per molti anni divertirmi!”
“E lo faremo, Cumpà! … Cumpà sii proprio n’ommo di poca fede!”
“Sono molto pratico, Maestà!”
“Ah vedi che dovremo indossare altri abiti: ti ho preparato il vestito di Pulcinella ed io …”
“COSA?! Io vestito da Pulcinella?”
“Certo! Non vorrai mica indossare il mio abito!? Cumpà dovrai distinguerti da me! … Uè Claude non fare quella faccia! Siamo o no, amici?”
“Sig … Si, certo, Maestà!”
“E quindi dovrai aiutarmi!”
“E va bene, Maestà! … Ditemi, Voi cosa indosserete?”
“Mi Vestirò d’azzurro, calzoni, camicia il tutto con  un lungo mantello … ah … e un cappello con la piuma. Acussj Carulì non potrà resistermi!”
“Ah ah ah … Maestà avete delle idee!”
“Forse non ti piacciono?”
“Certo che si! … Sono proprio curioso di vedere cosa accadrà!”
Dovrò cercarmi un bel tronco robusto di un albero, così se la Regina dovesse spararmi dietro, potrò sempre trovare riparo. Oh povero me che mi toccherà fare!
 
“Bene …” mi alzo da tavola. “Vado preparare il terreno …”
“Cosa volete fare?”
“Andare da Carulina …”
“A fare cosa?”
“Oh Cumpà debbo pure corteggiarla, altrimenti stanotte non mi prenderà sul serio!” rispondo mentre mi allontano. “E che San Gennaro mi aiuti!”
 
 
 
 
Vediamo il Re alzarsi e richiamare al suo fianco alcuni servitori e lo zio Claude.
"Perdonate ... ma aggiò a fa' 'na cosa ..... importante!"
 
 
 
Vedo lu pourc di Ferdinando seduto dall'altro capo del tavolo, io sono seduta accanto a madame Joséphine, sussurro sottovoce: "Ho l'impressione ca lu mio disgraziato consorte stia venendo da me ...."
Osservo mia moglie, mi guarda in malo modo, mi avvicino, sorrido, afferro la sua mano e la porto alle mie labbra facendo un grazioso inchino.
"Carulì.....sei affascinate 'sta notte. Ed io .... aggio 'na surpresa pe tti"
Mi allontano con forza, e digrigno: "Uè Ferdinà statte luntano (stai lontano) da me se non vuoi che ti sparo là, dove non batte mai lu sole di Napoli!"
"Eh...ti sbagli! Lu sole batte pure lì! Ih ih ih!"
"Pourc fetente!" lo spingo con forza e lo faccio indietreggiare di qualche passo.
 
 
 
Osserviamo tutti la scena, sussurro preoccupata a mio marito: “Augustin, spero che non scoppi uno scandalo!”
“Marguerite, mi chiedo quando deciderà di partire!? Sinceramente sarei disposto ad accompagnarlo nelle Sue Sicilie purché se ne vada! Inizio davvero ad essere esasperato da questi ospiti così ingombranti!”
“Oh Augustin, un altro viaggio proprio no!!”
“Mia cara, possibile che dopo tanti anni, non ti sia rassegnata ad aver sposato un militare? Comunque lo dicevo tanto per dire, il Re come è venuto può anche andarsene!”
 
 
 
“Carulì sii na femmina prepotente e a me le femmine prepotenti mi piacciono assaje!”
“Ferdinà smettila di dare spettacolo!”
“Spettacolo?! Ma Carulì cosa dici?” mi raddrizzo e mi avvicino di qualche passo. “Carulina bella ricordati delle notti che ci siamo amati?”
“Acqua passata, PAISA’!”
“Carulina mia sii bell’assaje! Sono sicuro che cederai al mio fascino … ”
“E tu si nu chiatillo! E adesso sparisci e lasciami mangiare in pace!”
Faccio un inchino e sussurro: “Servo Vostro mia bella e dolcissima sposa …” poi torno al mio posto.
 
Appena Ferdinando si allontana, riprendo il mio posto accanto a Joséphine e dico: “Ma vedi quello scurnacchiato … non mi lascia mangiare in pace!”
Sorrido e pacatamente ribatto: “Suvvia, Maestà, non pensateci più e beviamo un buon bicchiere di vino!”
“ Bevimaccello (beviamocelo) stu vino! …. Vaffancul Ferdinà! Salute!”
 
 
 
 
 
 
 
“Maxim hai sentito come ha chiamato la regina il suo consorte? Secondo te cosa voleva dire?”
"Ecco .... credo che abbia ... insultato il marito .... credo ..."
"Uhm ... la Regina ha ragione: il re è un porco di marito! Povera Regina, la compatisco con tutti quei figli che si ritrova!"
"Beh...in effetti ne hanno molti, loro. Però noi ..... io vorrei averne altri, Luisa" sussurro piano, in attesa di vedere la reazione di mia moglie.
Mi allontano di scatto e sussulto: "Cosa?! Tu non mi oltraggerai ancora!" sussurro all'orecchio. "Se vorrai fare ancora le tue porcherie dovrai garantirmi che non avremo più figli, altrimenti fatti un nodo!"
"Ma ....  ma io ..... certo che voglio averti ancora....e avremo altri figli! Accidenti! Tua madre ha ben sei figlie! E le tue sorelle hanno figliato molto. E tu .... tu vorresti fermarti? No no no. Io non lo accetto!" Sbotto arrabbiato.
"E allora falli tu!" Ribatto altrettanto arrabbiata.
"Certo! Li farò con te!"
"Ma non con me! Trovati un'altra donna!"
 
Incuriosito dalla vivacità di mia figlia Luisa, mi alzo dal mio posto, li raggiungo e senza che mi notino, ascolto e poi digrigno a mia figlia: "Vuoi che Maxim li faccia con una favorita?! Ebbene, figliolo, domani ti presenterò una donna a dir poco bellissima! Ti aspetterò nel mio studio alle dieci!" poi mi allontano in tutta fretta.
"Ma ma ma ....." balbetto mentre vedo mio suocero allontanarsi. "Io voglio dei figli legittimi ..... io ....." sussurro quasi disperato.
Mi giro alle parole di mio genero e concludo: "Se ti ho rifilato una donna priva di buoni sentimenti, sarò costretto a cercarti una che soddisfi almeno un poco il tuo volere!"
"Ma....Signore ..... io .... piuttosto chiedo l'annullamento delle nozze! Ma il tradimento ...."
"Tu farai ciò che IO dico!" sento la voce imperiosa di mio suocero.
 
Certo che fa davvero paura …. Una paura terribile!
 
"Ma....."
"Ah no! Il marito è mio e decido io! E lui non avrà nessuna amante!" Sbotto scocciata
"E allora sii la sua amante!" aggiungo guardando mia figlia Luisa dritto negli occhi.
"Io non voglio altri figli! Se Lassonne conosce un modo per evitare altre gravidanze ....... "
"Risolverò anche questo problema, ma almeno un maschio dovrai concederlo a quel povero disgraziato di tuo marito!"
"Un maschio? E perché mai? Marie basta!"
"Un maschio serve, anche per il casato di un incapace!"
"Oscar è una femmina ..... ed è il Vostro erede, quindi ...... Maxime si adatterà!" rispondo tranquilla.
 
Voglio proprio vedere se non mi dà ragione adesso!
 
"Vorresti fare come me? Allevare Marie come un maschio?!"
"Non lo so, Padre. Deciderò con il tempo .... ma Vi ricordo che Voi .... proprio Voi, l'avete promessa al principe Gennaro di Borbone, figlio di Re Ferdinando di Napoli e della sua legittima consorte Carolina D'Asburgo" Rispondo fiera e decisa, come solo una Jarjayes sa esserlo.
"Si, ma SOLO se dovessero piacersi! Comunque non puoi continuare a rifiutare e buttare fuori dal letto questo povero disgraziato!" Concludo indicando mio genero.
 
Poveretto …. Ci sono momenti in cui mi fa quasi tenerezza. In fondo è un brav’uomo, troppo debole però.
 
"Oh beh ..... se lo preferisce può fare portare un altro letto nella nostra stanza ..... o cercarsi un'altra stanza nel palazzo!!" Sento la voce leggera di mia figlia, mentre fa un leggere gesto della mano, in uno svolazzo di pizzi e merletti della sua manica. Ma come fa ad essere così …. Così oca! Ecco, l’ho pensato, ho una figlia oca!
Maxim sussurra intimorito: "Ecco ….. vedete Signor Generale, mia moglie adempie perfettamente ai suoi doveri coniugali solo che ha deciso che non vuole altri figli per non sciupare il suo corpo."
"E tu .... genero degenero, prendi esempio dal mio stallone, Andrè! Egli ha provveduto in merito con estrema solerzia ..... e rapidità oserei dire" Rispondo indicando i miei eredi.
 
Se penso alla rabbia di Oscar quando ha scoperto di essere già in attesa del mio secondo nipotino ….. Andrè ha fatto quasi un colpo di Stato ….. ma ha espugnato la fortezza, diciamo così!
 
"Ma Generale, Oscar è innamorata di Andrè e non sono poi così sicuro che Luisa ..."
"COSA?! Ma che cosa dici?!" Ribatte Luisa.
Il Generale con estrema calma continua: "Sccc ... questi discorsi, meglio affrontarli in privato, nessuno deve venire a conoscenza dei vostri problemi!"
"Ma Signore ..... io ......." sussurro appena, spaventato dalla reazione di mio suocero.
 
 
 
Sono seduta a fianco di mio marito, osservo mio padre discutere con Luisa e Maxime, poi indica mio marito.
"Andrè .... cosa vorrà mio padre da te?" domando un poco preoccupata. “Non vorrei che ci stesse preparando qualche brutta sorpresa.”
"Non saprei ..."
"Non mi piace ..... per nulla. Guarda come ci sta osservando ...... non mi convince affatto! Non vorrei che ci stesse preparando qualche brutto scherzo! Meglio se andiamo a controllare, non credi?"
"Io non ci andrei. Potremmo essere coinvolti in qualche situazione che non ci riguarda."
"Uhm ..... però ci indica .... e ci osserva. Non mi piace affatto, Andrè!! Comunque ..... ti darò retta ..... "
 
Osservo mia moglie, incrocia le braccia un poco indispettita. Non posso di certo darle torto, anche io sono un poco preoccupato.
 
 
 
 
 
 
Nella camera del Re
 
"Cumpà ti si accunciato (acconciato) per bene? Come ti sta lu vestito di Pulcinella?" Domando mentre il mio Compare è nella toilette.
"Bah .... Maestà ..... mi sento un poco ridicolo ...... ma per Vostra Maestà ...... butterò giù l'amaro boccone! Ditemi .... Voi che strumento suonerete?!"
"Il mandolino l'ho riservato per te!" con lo sguardo cerco il mio strumento sul tavolo, lo prendo e continuo: "Il tamburello." lo agito per ascoltare i campanellini. "Ih ih ih .... Uè Cumpà, non mi hai detto come mi sta il vestito del Principe Azzurro! Ih ih .... non ti sembro nu figurino?"
Esco dalla toilette, osservo sua maestà e sorrido: "Siete perfetto! Però Maestà .... io con il mandolino non mi trovo molto bene .... preferirei un violino!"
"Lu violino?! ... Uhm ... credo ca Pulcinella stia meglio con lu mandullino ma ... na sviolinata a Carulina potrebbe anche piacere!"
"E' una Asburgo Maestà ..... se posso permettermi .... ci vuole una musica adatta!"
"Di che genere?"
"Qualcosa di ..... viennese?!"
"Ma no! A Carulina piace Napoli, infatti parla più napolitano ca tedesco! No. Ci vuole na tarantella, ecco perché aggiò deciso di suonare il tamburello." Concludo agitando lo strumento provocando un suono allegro.
"Come desiderate, Maestà!" Rispondo mentre afferro il violino. "Bene .... andiamo in giardino, Maestà?" Aggiungo mentre afferro un candelabro per illuminare il nostro cammino.
"Andiamo Cumpà!" Dico mentre agito il mio tamburello.
 
 
Seguo sua Maestà, attraversiamo i corridoi del palazzo, scendiamo lo scalone e raggiungiamo il giardino. "Bene .... ora non ci reta che cercare la stanza giusta .... non vorrei fare la serenata alla dama sbagliata ..... tipo Marguerite o Oscar .... con i mariti gelosi che si ritrovano!!" Tremo un attimo al pensiero, a parte i mariti, mia nipote sarebbe capace di spararci direttamente lei …. Ed è un eccellente tiratore, lei! "Ma non solo, io mi preoccuperei di offendere la regina! Voi lo sapete, quando Sua Maestà si arrabbia è capacissima di imbracciare il fucile."
"Cumpà tieni ragione! ... Dobbiamo scegliere un posto sicuro, magari dietro un albero, ca se a Carulina venisse qualche strana idea, nujie putimme scappà! (noi possiamo scappare) " lo colpisco con una sonora gomitata. "E nu fà chilla faccia! Ricordati ca tiene na missione: l'alleanza tra il mio regno e chillo tedesco! ... Forza Cumpà e adesso sciglimmo (scegliamo) l'albero!"
"L'albero ...... siete certo che sia sufficiente? Vostra moglie è .... pericolosa!! Maestà ... se non vi arreca disturbo ... io indosserei una bella armatura!!" Aggiungo un poco spaventato.
Colpisco con forza la spalla del mio complice. "Ah ah ah ah .... Quanto sii esagerato!"
"Vedrete ..... mi darete ragione, Maestà!! Anzi .... dovreste fare altrettanto!"
"Ehhhh ma si proprio nu cacasotto! Cumpà se tieni accussj paura, affida la tua anima a San Gennà."
 
Mi faccio un rapido segno della Croce, recito mentalmente tutte le preghiere a me note, sistemo il violino ed aspetto il segnale di sua Maestà per dare inizio alla serenata. E che Nostro Signore ci aiuti!
 
 
Scruto lu giardino, osservo tutti i tronchi d'alberi. "Cumpà, il tronco di quercia andrà benissimo, è il più resistente, credo anche alle pallottole di Carulina!"
Alzo gli occhi su questo splendido cielo stellato, faccio un ultimo pensiero a Nostro Signore e risponde: "Che il Signore sia con noi ....."
"Insieme a San Gennà! ... Forza Cumpà, lu Regno delle due Sicilie ti sarà grato."
 
 
 
Nella stanza di Carolina
 
Ho sistemato il piccolo Gennarino nel suo lettino, indosso la mia camicia da notte di colore azzurro, bella, ampia, arricchita da pizzi e volant, ho indossato anche la cuffietta per raccogliere i capelli e mi metto a letto. Mi copro con un lenzuolo e lentamente mi abbandono al sonno.
All'improvviso uno strano suono mi sveglia, sussurro: "Ma da dove viene sta musica? Mi pare di stare nella mi Reggia! ... Forse sto sognando?!" Mi giro dall'altra parte e continuo a dormire.
 
 
 
 
"Cumpà suoniamo più forte, Carluna nu sente!"
"Sin si ... ma magari Voi iniziate a cantare, Maestà!"
"Vedrai che la mia voce intonata la desterà dai suoi sogni!" comincio a cantare ....
 
“Oh mia bella Carulinaaaa ... sii dolci e carinaaaa .... mia bella tedesconaaaa.... lo sai che t'aggio sempre amataaaa ..... Carulì oh Carulì core del tuo Ferdinà ..... “
 
 
 
 
 
 
 
Sono stretto alla mia Marguerite, dopo avere adempiuto ai miei diritti coniugali, sogno il mio piccolo erede, quello che è ancora nel ventre della mia Oscar. Se sarà bello come lei ..... anche se devo ammettere che Sophie ..... promette bene! Sento un suono stridulo provenire dal giardino ed una voce orrida ..... mi sveglio di soprassalto, spaventato. "Accidenti!!! Ed io che sognavo il mio François ....."
Sento mio marito sussultare nel nostro letto, mi sveglio e con la voce impastata dal sonno domando: "Augustin, cosa succede?" Allungo una mano e afferro la sua, con una piccola carezza sul dorso della sua mano.
"Non lo so ...... però io sognavo il mio nipotino!!! Sgrunt!!" Sbotto mentre sposto il lenzuolo, infilo le ciabattine e corro verso il mio balcone. Nella fretta purtroppo non mi accorgo di un indumento lasciato a terra, inciampo, saltello nel tentativo di restare in piedi ma ..... purtroppo plano a terra, lungo e disteso sul pavimento. “AHIA!!! Accidenti!! Maledizione!!”
"Augustin ma vuoi fare attenzione?! Non fai che inciampare e cadere! Eppure a letto sei ancora così scaltro!"
"Ohi ohi ohi .... povero me ..... Marguerite .... guarda!! Ho battuto qui ..... sullo zigomo!! OHi ...povero me!!" mi massaggio piano la parte lesa. “Temo che mi verrà fuori un enorme livido!”
 
Mi precipito da mio marito, l'aiuto a tirarsi su, mi piego sulle gambe e guardandolo in faccia dico: "Che brutta botta! ... Augustin, si è gonfiata la faccia, temo che si farà un livido."
"Ohi ohi ....... e adesso cosa penseranno di me le nostre pestifere figlie?!! Ohi ohi .... ma io .....racconterò loro qualcosa di diverso .... uff ... tutta colpa di questo strimpellatore!!"
"Ma ... cosa succede in giardino?!" domando incuriosita.
"Andiamo a vedere ... ohi ohi .... aiutami Marguerite!!" Mi appoggio a mia moglie e, zoppicando, raggiungiamo il nostro balconcino.
 
 Accidenti anche il piede destro mi fa male …. Povero me! Certo a vent’anni sarei riuscito a rimanere in piedi …. Uffa!
 
 
 
Augustin ed io ci affacciamo sul balcone, vediamo il Re e lo zio Claude vestiti in modo strano, il primo canta e suona uno strumento fatto di soli campanellini, con una voce stridula, sembra quasi un falsetto. Indossa un abitino azzurro, come fosse il principe delle favole, con un cappello piumato in testa. Lo zio Claude invece, ha un vestito tutto bianco ed un violino in mano. Almeno è un buon musicista …. Ma nell’insieme tutto ciò è un vero strazio. Se lo scopo è fare sciogliere la Regina …. Li vedo veramente messi male.
 
 
 
 
“Carulìììììì vita mia ..... io te voglio cummè ..... si bella come il sole .... e splendi come chistà luna! ... Fammè entrà nel tuo core e non ti pentirai di avermi amato ancoraaaa .....”
 
 
 
"Santo cielo Augustin .... il Re è davvero stonato!! Povera Regina Carolina!!! Per fortuna tu sei un uomo intonato ..... ricordi vero la serenata che mi hai fatto da fidanzati?!" domando tra un sorriso ed un ricordo della nostra giovinezza.
"Ma certo che lo ricordo ... ma il problema è che sveglierà tutti gli abitanti del palazzo!"
"Hai ragione ...... spero che almeno i bambini non vengano disturbati ...... Caro .... vuoi che chieda a Lassonne qualcosa per il tuo zigomo?!" passo una carezza sul suo volto, povero caro.
"Ma no, adesso è l'ultimo dei miei pensieri!" continuo a guardare il Re e mio zio.
"Certo che lo zio Claude è davvero buffo ...... non trovi, caro?"
"Ma come si è conciato? ... Certo che è un uomo molto stravagante!" aggiungo mentre lo osservo incuriosito.
"Oh beh ..... pazienza .... ma le nostre povere orecchie proprio non gradiscono!! Augustin .... pensi che anche ai nostri generi potrebbe venire in mente di fare una cosa simile?"
"Bah ... se le nostre figlie lo pretenderanno, dovremmo prepararci ad avere tanti galli canterini nel cuore della notte!"
"Chissà se sono intonati ..... Augustin .... abbiamo anche delle nipoti in età da marito ….. lo sai questo cosa significa?"
"Cosa?"
"Spasimanti caro ..... spasimanti con fiori, cioccolatini e ..... serenate!" aggiungo l'ultima parola con tono sibilino, mentre sorrido al ricordo dei corteggiamenti che hanno messo in scena in nostri generi, per conquistare i cuori delle nostre figlie.
"Oh ma che cosa dici?! ... Marguerite, sono curioso di vedere cosa succederà quindi voglio affacciarmi al balcone." Dico uscendo.
"Aspettami ..... ih ih ih ....." sorrido mentre seguo mio marito.
 
 
 
 
Continuo a strimpellare il violino mentre il Re continua a cantare invano, la Regina non si affaccia al balcone a differenza dei Jarjayes. Il Re disperato canta a squarciagola .....
 
 
 
“CARULII' COME TE FACETTE MAMMETE O SACCIO MEGLIO E TEEEEEE”
 
 
 
 
Sento una cantilena stonata provenire dal giardino, non resisto, già fa caldo in questa notte estiva, ci manca solo questo animale che gracchia nel mio giardino. Sposto il lenzuolo con forza, sciogliendomi dall'abbraccio di mio marito. Sollevo il braccio di Andrè dal mio fianco, accidenti, lui dorme tranquillo mentre io no! Mi alzo, afferro la camicia da notte, la infilo e mi affaccio al balcone. "Accidenti .... ma è il Re .... in compagnia di mio zio!! Questi sono tutti matti!!"
 
Sento nel letto l'assenza di mia moglie, sussurro nel sonno: "Oscar dove vai?! ... Vuoi forse abbandonarmi per altri vent'anni?"
Sento la voce di mio marito, sorrido, certo che anche nel sonno pensa solo a me, è davvero un gran bravo uomo, il mio Andrè. Mi volto, lo osservo, bello, scolpito, illuminato dai raggi della luna che entrano dalla porta. "Ti amo Andrè ......" sussurro piano, accarezzando con lo sguardo il fisico statuario di mio marito.
Continuo ad allungare il braccio, la cerco, non la trovo. Lentamente schiudo gli occhi, non la vedo, sussurro: "Oscar ...."
Sorrido, "Sono qui, Andrè ....." rispondo mentre lo osservo, muscoli scolpiti, pelle abbronzata, capelli scuri .... e quel suo sorriso ...... quanto lo amo.
"Non hai sonno?"
"Sono stata svegliata .... non senti questo .... rumore? Sembrava un gatto in calore ...."
Mi sollevo appena dal letto. "Rumore?! ... Secondo me è qualcuno che tenta di cantare."
"Si .... te lo confermo ... ih ih ..... copriti e vieni qui ..... c'è davvero da ridere!!" sorrido, tra lo zio ed il Re ….. non c’è davvero pace.
"Ma cosa succede?!" mi alzo e infilo velocemente la vestaglia e raggiungo mia moglie.
"Guarda .... il Re ..... vestito con un abitino medievale ....  e lo zio Claude!! Ih ih ih ......" Sorrido mentre afferro le sue mani e lo trascino sul nostro terrazzino privato.
Sono incredulo, spalanco gli occhi, farfuglio appena: "Ma ... ma .... è vestito come il principe delle fiabe ah ah ah ...."
"Ih ih ih .... è davvero buffo ....  e poi, Andrè .... è davvero stonato!! Povera Regina!!! Ah ah ah ah" scoppio a ridere mentre mi stringo un poco a mio marito.
"Ah ah ah ... non sa cosa inventarsi per avere un altro figlio dall'imperatrice! Ih ih ih ..."
"Uhm ..... dubito che lo accoglierà ....... loro non si amano, non come noi ..... noi ci siamo scelti, Andrè!"
Con il braccio avvolgo mia moglie e rispondo: "Te o nessuna!" poi la bacio con dolcezza.
"Andrè .... ti amo ...." sussurro sulle sue labbra, stretta nel suo abbraccio.
 
"CARULìIIIIII!! MON AMOUR!!!! MA CHERIE .....CAROLìIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII"
 
"Però che strazio ....... Andrè .... guarda si sono affacciati anche i miei .... anzi i nostri, genitori" aggiungo le ultime parole sorridendo, mio padre ha fatto di mio marito mio fratello, solo a lui possono venire in mente certe idee bizzarre.
 
La guardo divertito e dico: "Ti prego, non rivolgerti così ai tuoi genitori, mi metti in imbarazzo."
"In imbarazzo? E perché mai? Mio padre ti ha adottato ..... quindi ..... fratellino mio caro ...... " sorrido mentre poso una carezza sul suo viso.
"No, ti prego, sorellina! Ah ah ah ..."
"Ah ah ah ah ....." ridiamo allegri, all'unisono.
 
 
 
"Marguerite ..... sentili .... questa è la risate dei nostri eredi ..... li riconoscerei ovunque!! Oh Marguerite ..... Oscar deve riposare!!"
"Ma per favore! Augustin sta zitto e lasciami ascoltare! Ih ih ..."
"Ma Marguerite ........ cosa dici?!!"
"Scccccc ....."
 
 
 
 
 
 
 
Fa molto caldo, mi alzo dal letto per bagnarmi il viso nell'acqua del catino, mi passo l'asciugamano sulla fronte.  Osservo mia moglie Anna, mi guarda felice quando improvvisamente sento uno strano canto provenire dal giardino.
"Anna senti?"
"Si .... ma in tutta onestà .... non mi interessa affatto .... è solo te .... che desidero!!" Rispondo mentre allungo le braccia verso il mio Armand.
"Anna ..." ma la voce stridula mi incuriosisce. "Aspetta Anna, vado a vedere."
"Uff ...  Armand .... certe volte sei ..... impossibile!!!" sbuffo mentre mi infilo la vestaglia e lo raggiungo, ben coperta nonostante il caldo di questa notte.
 
Anna ed io usciamo sul balcone, vediamo mio zio vestito con uno strano abito bianco, strimpella uno strumento mentre il Re saltella con il tamburello cantando in francese, tedesco e soprattutto in napoletano. Guardo mia moglie e scoppio in una sonora risata. "Ah ah ah ...questa poi! Anna ma li vedi!?"
"Si .... li vedo ….. ah ah ..... sono davvero buffi!! Non credo che questa serenata possa suscitare .... l'amore di una donna!! Sembra piuttosto ….. una commedia!"
"Già ..."
"Armand .... tu sei intonato vero? In seminario .... ti hanno istruito a cantare le lodi di Nostro Signore, vero?!" domando osservando di sottecchi mio marito.
"Per diversi anni ho fatto parte del coro degli Angeli."
"Perfetto .... quindi potresti esibirti anche tu con una serenata ...... " aggiungo sibillina.
Metto le mani in avanti, indietreggio e ribatto: "No, no, no! Ti prego non chiedermelo!"
"E perché no? Se hai cantato le lodi a Nostro Signore .... potresti anche cantare il tuo amore nei miei confronti ..... come fecero i cavalieri medievali!! Sai caro .... stavo giusto leggendo i versi cortesi degli amori difficoltosi tra Lancillotto e Ginevra!!"
"Noooo non scherzare!"
"Ma io non scherzo affatto ...... Armand!! Dimmi ..... tu sfideresti un drago .... per me?!"
"Ma ... ma che discorsi fai?! E poi non ho forse sfidato il tuo primo marito o forse hai dimenticato i pericoli che ho corso per te?!"
"Si si .... certo .... però .... Lancillotto ....  persino il Re di Napoli ...... vorrei anche io una serenata!!"
"Il Re non è certo un bell'esempio di fedeltà, quindi non dovresti prenderlo in considerazione! E riguardo a Lancillotto ... beh ... lui ha sfidato tutti per l'amore della sua amata io ho fatto altrettanto per conquistare il tuo di amore! Spero che tu non l'abbia dimenticato." Domando un poco scontroso.
"Certo che no ..... ma se siamo qui è grazie a tuo fratello .... e tua nipote. Una serenata ...... si si ..... la vorrei proprio! E scommetto che anche le tue nipoti ..... potreste mettere su un coro .... tu e i generi di tuo fratello!! Ho avuto davvero una bella idea!!" Sorrido felice alla mia idea, mentre vedo mio marito sbiancare in volto.
 
 Credo proprio che ne parlerò con le nipoti di mio marito, già mi immagino il coro.
 
 
"Ma no, ma no, cosa dici?! Anna, credo che tu sia stanca ... su, andiamo a dormire."
“Si si ..... andiamo ….. ma non credere che io desista dalla mia idea! Domani ne parlerò con le tue nipoti!! Vedrai ..... ne saranno entusiaste!!"
Tiro su lo sguardo e quasi pregando esclamo: "Oh mio buon Dio ma che male ho fatto?!"
“Nessuno mio caro .... nessuno ......" sorrido, passo una mano leggera sul suo petto e mi allontano per raggiungere la nostra alcova, il nostro talamo.
 
 
 
Cascate Monte Gelato
 
Generale: Cosa succede Arpie? Perché siamo nel mio palazzo?”
Terry: “Fa molto freddo e non abbiamo intenzione di viaggiare.”
Generale: “E le donzelle?”
Aizram: “Vi hanno fatto recapitare le missive, eccole qua!”
Generale: “Quante sono!? … Bene, vuol dire che risponderò a tutti! … Uhm … la prima missiva è stata inviata dalla Spagna …. È una cartolina, il mittente è Madame Karla Pacheco …”
Aizram: “Davvero?! Su, avanti Generale leggete!”
Generale: “E’ scritto solo: Bellísima historia”
Arpie: “Oh Grazie Karla!”
Generale: “Grazie Madame! E’ solo merito mio!”
Arpie: “Generale!!”
Generale: “Zut Arpie! …. Adesso apro la prossima missiva …  mi scrive Madamigella Roberta …
 
Carissimo gentilissimo Generale Augustin le vostre disavventure mi sono piaciute tantissimo sto rileggendo per la terza volta le avventure delle alpi sono arrivata al capitolo "un regalo speciale " non ricordo bene quale numero è capitolo ed mi fate ridere tantissimo nei siparietti molto.
 
Generale: “Sentito Arpie?! Madamigella ride … tzè …. Continuo a leggere ….
 
Ci sono diverse domande che voglio fare,  la prima è per Madame Giovanna PomPom come la chiama Alain …
 
Generale: “Madame Giovanna Battista, questa missiva riguarda Voi.”
Madame pom pom: “Arriiiivoooo Geneeeeraleeeee! …. Prego leggete!”
Generale: “IO?”
Madame pom pom: “Si, lo preferisco.”
Generale: “Sig … leggo ….
 
Madame pom pom  perché avete preteso che fosse il dottor Lassane ad assistere al parto delle vostre due cagnoline? Avete dimenticato che c’ è anche il dottor Pautasso? Ill dottore della famiglia Jarjayes ha altro da fare, la moglie di George sta partorendo!”
 
Madame pom pom: “Le mie bimbe sono altrettanto importanti! Io voglio il meglio per loro!”
 
Generale: “Oscar, la prossima domanda è per te!”
Oscar: “E’ sempre Madamigella Roberta che scrive?”
Generale: “Si. Leggi!”
 
Oscar come è diventare improvvisamente nonna?  Beau ti ha dato dei nipoti.”
 
Oscar: “Suvvia madamigella, ma vi pare che io sia diventata nonna? Madame Battista è fuori di testa! … André poi è scritto ….
 
 André perché avevi fatto una scenata di gelosia quando Oscar ti ha detto che sei diventato nonno ma tu credi che Sophie avesse dato alla luce tua nipotina che è ancora ha cinque mesi?
 
Oscar: “Ah ah ah … questa poi! Su André, rispondi! Ah ah ah …”
André: “Oscar, ti prego non prendermi in giro. Mi pare ovvio che c’è stato l’effetto sorpresa!”
Oscar: “Adesso Madamigella Roberta chiede a George ….
 
 
George come mai ti sei ubriacato mentre tua moglie partoriva?  Vuoi forse fare la fine di Alain? Anche lui si è ubriacato quando Sabrina ha dato alla luce il piccolo  Augustin!”
 
Alain: “Madamigella, è solo colpa del vecchio pazzo …”
Generale: “Sassoin, ti proibisco di mancarmi di rispetto!”
 
Oscar: “Grunt …”
Generale: “Cosa c’è Oscar?”
Oscar: “Madamigella Roberta chiama in causa anche le sciacquette di Armandina a Monique ma io non le interpellerò, non le voglio qui!”
Generale: “Leggi! Sentiamo cosa ha scritto Madamigella.”
Oscar: “Grunt … leggo ….
 
Armandina e Monique sappiano che siete innamorate senza essere ricambiare di André ma fate attenzione alla moglie, Oscar è gelosissima ed è amata fino ai denti pure essendo incinta.
 
Oscar: “Già … che si sappia che debbano stare lontane dal MIO Andrè! … La missiva si conclude con Maribeau …
 
Maribeau ho saputo che siete cugino di Oscar e che siete innamorata della vostra "cavallona" … ho letto che durante lo scorso viaggio, avete fatto arrabbiare André.
 
 
 
André: “Madamigella come saprete, a Maribeau,  le ho date di santa ragione, nessuno deve importunare la mia Oscar!”
 
Oscar: “Quest’altra missiva è di Madame AlexandarAna, scrive ….
 
 
Desidero un’udienza con il generale padre e il generale figlio.
Dato il contenuto di questo documento, desidero informarvi che purtroppo, (per voi), madame Vecchia Cornacchia Battista, vi darà filo da torcere.
Che i guai che incombono sulla vostra disastrosa famiglia sono appena iniziati.
E mi riferisco a voi generale figlio, che non siete in grado di prendere in mano le redini della vostra famiglia.
Visto che il vostro povero genitore, si trova sempre in situazioni spiacevoli, causati dalla vecchiaia, dovreste essere voi a:
1)Sbattere Vecchia Cornacchia Battista a casa dei suoi parenti.
2) Trovare una sistemazione più adeguata al colonnello Victor e la sua gentile signora, compresa quella mangiatrice di uomini che ha per sorella.
3) togliersi dai piedi madame lingua lunga Yolande Liacourt.
4) Spedire Maribeau a Napoli, insieme a padre e al Re.
5) Mandare la regina a casa.
Napoli, non può stare senza la sua Regina e poi la vacanza è durata fin troppo.
In casa vostra, non si vive più!
E come dice Totò: qui si mangia solo pane e veleno!!!
 
Oscar: Chiudo stizzita la lettera, guardo negli occhi le Arpie e digrigno: “Avete sentito? Madame, ha appena criticato il mio potere decisionale, non sapendo che è SOLO colpa Vostra se nel mio palazzo non c’è pace!”
Terry: “Calmati Oscar!”
Aizram: “Si, Terry ha ragione, pensa al piccolo François! Ih ih ih …”
Oscar: “Grunt ….”
Generale: “Calmati Oscar! … Almeno per una volta riconosco che le Arpie hanno ragione, non arrabbiarti e pensa al mio François!”
Oscar: “GRUNT ….”
Generale: “Su, su figliola … apro la missiva di Madame LauraLai, dunque, vediamo cosa scrive ….
 
 
Qualcuno può spiegarmi perché Armand è impazzito così male? Mi sfugge qualcosa perché è da 100 capitoli ormai che prega... prega... riprega... ho già detto che prega abbasta?
Mi sa che vivere sotto lo stesso tetto di Miss Pentitevi, gli ha fatto male.🤣🤣
 
Generale: “Madame, ho sistemato tutto io! Armand è tornato in sé! … Continuo …”
 
Generale figlio, smettetela di strusciarvi addosso a vostro marito, abbiamo capito tutti che volete recuperare 20 anni di astinenza, ma per l'amor di Dio, date spazio anche alle vostre integerrime sorelle🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
 
Oscar: “Ma … ma … Arpie, esigo la mia privacy! Non è possibile che la mia vita debba essere esposta in questo modo!”
Aizram: “Calmati Oscar! Lo sai che potrebbe far male a François?!”
Terry: “Si, all’erede di casa Jarjayes!”
Arpie: “Ah ah ah …”
Oscar: “Grunt … comunque avete detto bene ... devo recuperare 20 anni!!! Per quanto concerne il resto, che se la sbrighi mio padre, è lui il capofamiglia!”
Generale: “Ehm … meglio proseguire, apro la prossima missiva la scritta Madame Genny Fam  …..
 
Auguri di buon anno care Terry e Aizram, auguri al Generale Jarjayes e a tutta la sua stramba ma simpaticissima famiglia. Auguri a Oscar e André e auguri ai nuovi nati, i figli di Beau. Bravo Lu Re e Albino. Auguri anche a loro e a tutti i personaggi di questa fantastica storia
 
 
Generale: “Rispondo io al posto di tutti madame, grazie!”
Alain: “Si ma … se permettete vorrei dire anch’io qualcosa.”
Generale: “Avanti Sassoin, sbrigati!”
Alain: “Ecco, voglio puntualizzare che il mio nome non è Albino o Alino, io mi chiamo Alain!”
Ferdinando: “Ehhhh ma quando si scucciand! Eè Guagliò tanto sapimme tutti chi sei! Avanti Generà aprite un’altra lettera!”
Generale: “Coff … coff … Si, certo Maestà! …. Dunque chi scrive è Madame Musa Urania ….
 
 
 Siete sempre SUPER Terry Oscar e Marzia Aizram.
 
 
Generale: “Madame, invece di complimentarvi con le Arpie, fatelo con me, visto che a subire le loro idee strampalate sono io! Passo alla prossima! …. Leggo la corrispondenza di Madame Jolanda …
 
 
Salve generale Augustin Reynier De Jarjayes, mi pare di capire che il tempo sia trascorso è che la vostra figliola il generale Oscar sia prossima al parto è in arrivò il vostro François bene.
Comunque noto con piacere che vuoi riuscite sempre a risolvere i problemi di tutti, un vero stratega con Armand. Fiumi di alcol ad ogni nascita, solo Andrè non è caduto nella trappola 😏 grande Andrè 😊”
 
Generale: “Madame, è sorto un equivoco: a generare non è stata la mia figliola, magari! Ma le bestiacce di madame Battista. Riguardo a Francois sarà tra le braccia del suo nonnino dopo le festività del nuovo anno. Povero me, quanto tempo dovrò ancora aspettare! … Vediamo … vediamo … la prossima è di Madame Diana ….
 
 
 Caro generale Augustin Reynier De Jarjayes ho letto subito il nuovo capitolo, non riesco a resistere a non leggerlo subito. Ancora non riuscite a liberarvi di madame pom pom e il suo seguito? Spero che vostro fratello abbia capito che non deve trascurare la moglie.
 
 
Generale: “Liberarmi della pom pom? Magari! Io mi libererei anche del re, di mio zio, di Maribor, della sorella di Girodelle ahhh e poi c'è ancora da risolvere la questione della sorella di quel buono annulla di Charles!!!
Dannazione alle Arpie, quanti problemi!”
Musa Urania “Quanto siete permaloso signor Generale....”
Generale: “Realista Madame, io sono realista. Ahhh ecco se non poteva mancare la Tigre!”
Aizram: “La tigre?! Ma di chi  parlate?”
Generale: “Di Tigre! Che Dio mi assista! … Leggo …..uhm… santo cielo ma quante facce sorridenti che Tigre ha disegnato su questa missiva!”
 
 
Nonna Oscar e nonno André 🤣🤣🤣🤣🤣🤣 e bisnonno Generale, ora non ve la levate più  dalle scatole madame pom pom …
 
Generale: “Tigre, io non lo trovo affatto divertente!”
Oscar: “E nemmeno io!”
Generale: “Ha scritto altro, continuo … Armand è per te ….
Armand: “Sentiamo! Speriamo bene.”
 
Armand non hai mai voluto essere prete, ora che sei sposato ed hai 2 maschi, alla faccia di tuo fratello, ti comporti di nuovo come 1 prete
 
Armand: “Io ero confuso ma …”
Generale: “Ma come ho già detto, a lui ci ho pensato io! Ih ih … Sassoin, ci sei anche tu nel mirino della Tigre! ….”
 
Alain, grande e grosso come sei, il re ti chiama Alino 🤣🤣🤣🤣🤣🤣
 
Alain: “Adesso tutti si prenderanno gioco di me! Sig …
Generale: “Continuo ….”
 
Arpie siete diventate buone con il Generale, non gli fate più i dispetti …
 
Arpie: “Provvederemo!”
Generale: “ARPIE, VI PROIBISCO DI TRAMARE CONTRO DI ME!”
Arpie: “Ah ah ah …”
Generale: “Grunt …. Apro la prossima! …. Chi mi scrive è madame Sabrina, madame scrive ….
 
Ma quando  troveranno un pò di pace in questo palazzo, tra un pò la rivoluzione e più tranquilla 😂😂
 
Generale: “Madame, concordo.  La rivoluzione è scoppiata in casa mia! Ehhhh ma è sempre colpa delle Arpie.”
Aizram: “Uff … ma che noioso! Forza leggete la prossima!”
Generale: “Avete fretta?”
Aizram: “Certo! Terry ed io abbiamo fretta di scrivere il prossimo capitolo!”
Generale: “Ahhhh povero me! … Shi mi scrive è Madame Jolanda ….
 
Mi piacerebbe che prima o poi indicasse qualcuno con il suo stiletto (senza fare troppo  male) 😇😇
Generale forse mi sono espressa male, ma io intendevo che a breve dopo vostra nipote toccherà ad Oscar..
 
 
Generale: “Madame, le Arpie confondono tutto e tutti. Meglio che legga la prossima! … Madame Lupen! … Spero che almeno ella mi sostenga ….
 
Grande capitolo!! Beau è  diventato papà, Madame pom pom ce l'ha con lui perché le sue" bambine " hanno sofferto per partorire, l'ex cardinale è  in crisi, i poveri frati sono stati arrestati...penso che ci saranno molte altre sorprese!


 
Generale: “Lo temo anch’io! Pregate per me!”
Arpie: “Ora Pronobis ….”
Generale: “ARPIE, NON PRENDETEMI IN GIRO!”
Terry: “Calmatevi, e leggete la lettera di Appassionata! Ih ih ih ….”
Aizram: “No, la voglio leggere io!”
Terry: “Vai Aizram!”
Aizram: “Dunque … Appassionata scrive ….
 
Signor Generale, come sempre è successo di tutto nel vostro castello, Madame Battista che si dispera per le sue cagnoline perché stanno partorendo , cosa è successo a vostro fratello, vuol diventare di nuovo Cardinale, spero che voi lo facciate rinsavire, infine i soldati e il Re delle due Sicilie sono riusciti ad arrestare i monaci ,a presto Signor Generale.
 
Aizram: “E’ tutto a posto, Armand è tornato in sé, ci ha pensato il nostro Generalone, Riguardo ai monaci beh …. Leggerai delle belle, a loro ci penserà la nostra Oscarina! Grazieeeee …… continuo io, è di ValeAlcazar ….”
Complimenti ragazze come sempre...adesso ci si mette pure la " progenie: canina di Madame Battista ha disturbare la già " movimentata vita al castello....grandi ancora.....a presto
 
Aizram: “Alla prossima Vale!”
 
Terry: “Se permetti la lettera di Rotelle l’apro io!”
Aizram: “Prego Complice! Ah ah ah …”
Terry: “Dunque ….”
 
Ma quando torna a casa sua Madame pom pom con Armanda e le sue creature, rasenta la pazzie, povero generale. Spero che Armand rinsavisca e che ritorni a fare il marito e padre, se no il re ci pensa lui ad Anna. Certo che il monaco non sembra tanto monaco, chissà che c'è sotto, ma tanto Oscar lo scoprirà. Maestà visto che Alain con le sue maniere è riuscito a differenza vostra a farsi aprire? Bravo Alino ops Alain
 
 
Ferdinando: “Uè Arpia, alla Guagliuncella la rispondo io!”
Terry: “Prego Maestà!”
Ferdinando: “A pom pom non la voglio nemmeno io, je troppo antipatica. Spero che le Arpie la mandino via presto. L’ex prevete je tornato normale grazie a lu Generale e riguardo a corteggiare la mugliera di Armando … beh … diciamo che sono nu poco superstizioso, meglio nu mettere gli occhi addosso alla mugliera di nu prevete, porta male!”
 
Terry: "Adesso basta! Le lettere le abbiamo lette tutte ed è giunta l'ora di partire!"
Generale: "Certo Madame, e dove vorreste portarmi questa volta? Forse ..... direttamente all'inferno?!"
Terry: "Ah ah ah ah .... noooo sapete, domenica ho visto un documentario, parlava di un posto meraviglioso che abbiamo nel nostro Bel Paese: Monte Gelato. Sono delle cascate meravigliose, ne sono rimasta stregata!"
Generale: "Voi, stregata? Ah no .... siete Voi la strega qui!!"
Arpie: "Ah ah ah ..."
Aizram: "ZUT! Apro il Dropbox e VIAAAAAAA ......"
Generale: "AAAAAHHHHH!!!! Aiuto!!! Questo dropbox è una vera trappola!!!"
Terry: "Ma statti zitto!!"
Generale: "E invece parlo!!! E brrrr ..... tremo. Fa freddo qui!!! E non ditemi che non lo sentite, questo freddo, Voi che siete sudista!! La nordista invece ..... sono certo che si sia ben attrezzata!! Avrà una mantella di pelliccia, lei!!"
Terry: "Siamo ben fornite, attrezzate, equipaggiate ...."
Generale: "Eh ....  e io?!! Etchum!!"
Aizram: Lancio al volo un cappotto di pelliccia sintetica, ovviamente, e dico: "Forza copritevi!"
Generale: "Sgrunt .... grazie Madame ... ma .... è rosa!!! Ma Vi pare che un generale possa vestirsi di ..... rosa? E poi .... che razza di animale avete scuoiato?"
Aizram: "Oh ma quale madame?! Sono io Aizram! Vi servono forse un paio di occhiali? Oppure madame ve la sognate?! Ih ih ...."
Generale "Cosa cosa cosa?!! Ma ... ma .... siete due arpie!! Ecco cosa siete!! E mi mandate in confusione!! dannate!! Ed ora .... portatemi a vedere questo posto!"
Terry: "Ma ci siamo già! Ma non lo vedi?! Ma dico!!! Guardate queste meravigliose cascate! .... Che meraviglia, sono ancora più belle di come le ho viste in tv."
Generale: "Beh ... in effetti .... etchium!! Se solo fosse meno umido .... eeeetchummmm!! Sgrunt ......"
Terry "Aizram, pensa che in questo posto sono stati girati film famosissimi! ... Che bello! Che acqua cristallina, che posto incantato!"
Aizram: "Meraviglioso Terry!! Hai avuto un'ottima idea!! Peccato solo che il nostro ospite sia così .... brontolone!!"
Terry: "Ignoralo! ... Aizram, andiamo a fare un escursione, andiamo!"
Aizram: "Andiamo!! Voglio passeggiare in questo posto magnifico!! Su Generale, venite con noi .... forse potremmo farvi incontrare una fata!!"
Terry: "Aspetta ... ho con me un libricino dove ci sono scritte tutte le informazioni. Aspetta, leggo ...
 
La suggestione delle cascate e la natura lussureggiante che lo circonda hanno reso il Treja uno degli scenari più amati da registi e fotografi in cerca di atmosfere idilliache.
 
Il primo incontro con la macchina da presa fu subito importante: nel 1950 Roberto Rossellini scelse le cascate di Monte Gelato come set per le riprese di “Francesco, giullare di Dio”, ambientandovi alcuni momenti del viaggio dei frati verso Roma. Da allora, il cinema non ha più abbandonato queste zone e si conta siano più di cento i film girati alle cascate e lungo il fiume Treja.
 
L’origine delle cascate di Monte Gelato è da ricondurre alla presenza in questo luogo di strati sovrapposti di rocce vulcaniche di diverso tipo. Nel corso dei millenni, l’incessante scorrere delle acque del Treja ha scavato più profondamente le rocce meno resistenti e poco le più dure determinando il salto che forma le cascate.
 
Nel tempo però, alla natura si è unito l’intervento dell’uomo che ha sfruttato il luogo sia per utilizzare l’energia delle acque che per cavarne blocchi di pietra da usare per le costruzioni. Il risultato è ciò che vediamo oggi: il corso del fiume che si suddivide in diversi rami che si intrecciano con salti e cascatelle a circondare la cascata principale.
 
Nessuna raggiunge una grande altezza, ma l’ampio fronte della più grande, il bacino di acqua sottostante e la ricchezza della vegetazione rendono l’insieme straordinariamente scenografico e il luogo uno dei più suggestivi del territorio.
 
 
Terry: “Che dire!? E’ davvero un posto unico!”
Aizram: “Modestamente, l’Italia è una terra UNICA!”

La magica e surreale atmosfera della Cascata di Monte Gelato. Ci siete già  stati? (guarda il video)
   
 
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