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Autore: Shadow Doom    17/02/2023    1 recensioni
Di ritorno a Midgar dopo uno dei suoi numerosi incarichi, Cloud ritrova quasi casualmente un diario dall'aria stranamente familiare sulla cui copertina è ricamato il nome della sua proprietaria: Aerith.
Spinto da un istinto incontrollabile decide di leggerlo, scelta che lo porterà a scoprire aspetti segreti della speciale fanciulla che l'aveva stregato fino dal loro primo incontro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Conforto

 

Cloud si sentì pervadere fin nel midollo da un paralizzante gelo capace di bloccargli ogni movimento. Aerith, la ragazza sempre così allegra, gentile ed all'apparenza spensierata aveva sopportato l'indicibile durante la sua breve vita e per avere in cambio cosa? Un Destino crudele che le rihiedeva di donare la vita per salvare gli altri. Non era giusto, non lo sarebbe stato per nessun ed ancor meno per una così unica come lei.

La forza che aveva dimostrato durante il loro viaggio era frutto di determinazione e questo lo sapeva, ma non aveva mai immaginato la scissione che l'aveva accompagnata. Proprio l'idea di non essere stato capace di vedere attraverso i suoi sorrisi lo stava dilaniando.

 

Nell'esatto momento in cui rischiava di sprofondare nuovamente nel senso di colpa udì il rumore di passi stanchi, quasi trascinati, avvicinarsi a lui. Da lì a pochi secondi ecco che udì la bellissima ed armoniosa voce di cui aveva tanto bisogno: “ Sei finalmente tornato Cloud, mi sei mancato un sacco. Ma perché sei in questa stanza invece di stare con me? Cosa è tanto importante da distrarti dalle mie meritate coccole?”.

 

Normalmente il modo con cui lo stuzzicava e lo prendeva in giro lo faceva sempre sorridere, ma non questa volta. Era talmente rapito dalla sua figura da non rendersi conto di altro.

Poteva anche avere il viso ancora assonnato, i capelli scompigliati ed un pigiama di due taglie più grande, ma per lui restava un angelo, il suo angelo.

 

Senza rispondere alla sua domanda si sbrigò a chiudere le distanze tra loro così da poterla abbracciare. La cinse con fermezza, poggiando il volto nell'incavo del suo collo inspirando appieno la dolce essenza di fiori che emanava sempre.

La Cetra conosceva bene quel genere di stretta, la riservava solo nei momenti in cui si sentiva perso e bisognoso di aggrapparsi a qualcosa di positivo. Perciò ricambiò subito il gesto, massaggiandogli contemporaneamente la testa gentilmente, azione che di solito serviva a tranquillizzarlo.

 

“ Ti sono davvero mancata eh? Così impari a partire senza di me” “ Perdonami..”.

Sentire la voce dell'amato spezzata dalle lacrime fece realizzare alla donna che era accaduto un evento serio, molto serio. Fino ad allora Cloud non le aveva mai permesso di vederlo piangere.

 

“ Di cosa?” gli domandò con calma senza rompere la loro unione, “ Non sono stato in grado di capirti, mi dispiace” “ Cloud, ma” “ Avrei dovuto intuire ciò che stavi passando ed invece non ho fatto altro che complicarti le cose. Non sono stato il compagno di cui avevi bisogno, ma ti prometto che farò di meglio...Ti renderò felice d'ora in poi”.

 

L'istinto dell'amante dei fiori fu quello di chiedere chi fosse il pazzo che gli avesse inculcato quelle assurdità nella testa. Non l'aveva resa solamente felice, le aveva concesso l'occasione di trascorrere una vita normale piena d'amore e risate. Però si contenne proprio a causa dell'insolito comportamento della guardia del corpo. Non era da lui nemmeno chiedere scusa, non almeno in un modo tanto disperato.

 

Mentre pensava ad una spiegazione logica buttò lo sguardo oltre la spalla del giovane notando una sua vecchia amica: Lulu, aperta quasi sull'ultima pagina. Ciò rese chiaro ogni cosa.

Un po' si rimproverò mentalmente per non avergli parlato di lei, sapeva che prima o poi l'avrebbe trovata come era conscia che leggerla senza averla a fianco sarebbe stato insostenibile.

 

Ormai sicura su come procedere, allentò un po' la presa volendo fissare negli occhi l'amato. Quest'ultimo non ebbe il coraggio di guardarla, ma la castana gli perse con dolcezza le guance costringendolo a farlo.

 

“ Hai trovato Lulu?” “ Sì, non volevo invadere la tua privacy, ma è stato più forte di me” “ Non devi scusarti, tra noi non ci devo essere segreti, lo sai come la penso su questo argomento. Ora che ci penso dovrei essere io a chiedere scusa, ma farò qualcosa di meglio”.

 

A quel punto la fanciulla lo prese per mano facendolo accomodare sulla sedia. Dopo di che salutò sottovoce la cara compagna di viaggio per poi sedersi in grembo della propria anima gemella.

“ Adesso vedrai come sei lontano dalla verità: tu mi hai resa più felice di quanto immagini”.

 

Aerith iniziò a leggere le poche pagine rimaste, tuttavia Strife non ne ascoltò nemmeno una, era troppo impegnato ad ammirarla. Era talmente bella e perfetta da sembrare davvero una creatura celeste, ancora non si capacitava perché avesse scelto proprio una persona incasinata e piena di difetti come lui.

 

“ Gaia chiama Cloud! Mi stai ascoltando?” domandò la castana con un simpatico broncio che il biondo tolse via con un tenero bacio.

“ No, non ero pronto” “ Adesso? O vuoi un altro bacio?” “ Sai che non posso resisterti” “ Va bene, solo uno però” “ Mmmm” “ Prima devi capire quanto sei speciale ed importante per me, poi potremo discutere di nuovo sull'argomento” “ D'accordo, mi hai convinto” “ Come sempre”.

 

Scambiatosi un altro pegno d'amore, la Cetra riprese la lettura da dove aveva iniziato mentre Strife sentiva il gelo che lo attanagliava sciogliersi sempre di più.

   
 
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