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Autore: Willow Whisper    12/09/2009    4 recensioni
Il sole qui non è altro che un miraggio. Non arriva luce, neanche un raggio sottile, tra questi cunicoli.
I nostri passi rieccheggiano milioni e milioni di volte, non ti sembra quasi che ci sia qualcuno dietro di noi, intento a seguirci?
Sì, eppure quando te lo faccio notare, neghi, usando il solito tono servizievole. Così tanto da far capire quanto sia fasullo, non trovi?
Genere: Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Spodestando Aro♥'
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Inutilis Titolo: Inutilis (= inutile)
Personaggi: Felix, Aro
Guida alla lettura:
Questa fanfiction ha come personaggio principale Felix, quindi non mi aspetto che la leggano in molti, ma la scrivo comunque. Personaggio secondario è il suo padrone, o almeno uno dei tre, Aro, che in un certo senso prende il posto della voce interiore del soldato ed è la voce narrante. Ho sempre immaginato Felix come un essere meschino, testardo e strafottente, quindi neanche questa volta mi permetterò di modificare il suo carattere, ma ci aggiungerò la malinconia, la rabbia di sapere che le insinuazioni di Aro sono esatte. Perchè secondo me in fondo, questo vampiro almeno un pò soffre per ciò che è e ciò che fa (non troppo naturalmente, ma anche lui deve avere almeno una piccola dose di drammaticità!).
Ringrazio in anticipo chi leggerà e in caso deciderà di commentare.
Buona lettura.
Sammy Cullen






Inutilis

Il sole qui non è altro che un miraggio. Non arriva luce, neanche un raggio sottile, tra questi cunicoli.
I nostri passi rieccheggiano milioni e milioni di volte, non ti sembra quasi che ci sia qualcuno dietro di noi, intento a seguirci?
Sì, eppure quando te lo faccio notare, neghi, usando il solito tono servizievole. Così tanto da far capire quanto sia fasullo, non trovi?
Altri passi, altri pensieri.
Mi basta sfiorarti un braccio e tutto si riversa dentro di me. La tua mente è una brocca piena d'acqua, che rovesci sul sottoscritto; una pianta insaziabile che chiede altro cibo, altri liquidi per sostentarsi.
Ciò che vedo mi costringe a sorridere divertito. Ciò che sento, è musica per le mie orecchie.
Sei davvero così accorato, Felix?
E' stato sufficiente un attimo, e la scena si è estesa al mio interno, pronta ad essere guardata come uno spettacolo teatrale da spettatori interessati e attenti...
Non c'è luce a illuminare le strade di sampietrini. Tutto è buio, tutto è come morto. E poi, c'è lei, la sete. Compagna fastidiosa, ogni volta. Osservi le case buie, addormentate, come chi ci vive. Vorresti essere al loro posto, non è vero? Stringerti ad una donna dopo aver fatto l'amore, baciarle il collo senza timore di poterne mordere la pelle tiepida nell'istante seguente. Vorresti poter girare di giorno, senza temere l'effetto che il sole potrebbe avere sulla tua pelle con la sua luce calda...
Stringi i pugni, continuando a camminare in silenzio, precedendomi. Non risponderesti mai alle mie insinuazioni, Felix, perchè -semplicemente- non ne hai il coraggio. Sei meschino, inutile, e lo sai. Lo sai perfettamente; per questo non rispondi alle mie parole, ed è per questo che ti tengo con me, che ti lascio vivere, oltre al fatto che la tua forza è un qualcosa di davvero significativo durante le spedizioni. Ma torniamo ai tuoi pensieri, che ne dici?
Sospiri, prima di tornare a camminare tra i vicoli più isolati, con la puzza di escrementi a solleticarti il naso e bruciare le narici. Non riesci a restare mai troppo tempo fuori dal tuo nascondiglio, come se ciò che c'è fuori ti spaventasse in qualche modo. Ma come può uno come te avere paura di qualcosa, Felix? non sei il più forte, il più combattivo? A quanto pare no.
L'odore ti travolge d'improvviso, mentre continui a immaginarti dentro una di quelle piccole case, vivo, come solo gli esseri umani sanno essere. E' un odore dolce, che ti riporta alla mente i vigneti di tuo padre, quand'eri un insulso contadino in quei tempi antichi, poco prima che io ti trovassi donandoti una seconda vita. Ma eri inutile anche allora, te ne sei reso conto, o sbaglio?
Visto che non rispondi, lascia che io continui pure...
Ti volti e sogghigni. Lei è lì, ti fissa con occhi grandi, del colore del cielo. Vorrebbe chiederti di scortarla oltre il vicolo buio, perchè ne ha paura, ma non parla. Nessun suono fuoriesce dalle labbra piccole, che sembrano solo disegnate con un pastello rosa sbiadito.
Così, sei tu ad andarle incontro. Le chiedi come si chiama. Ti risponde Chiara. E' un nome aggraziato, non trovi? e le dona davvero. Ti presenti con un nome falso, proprio come te, e le porgi il braccio. Lo stringe arrossendo, guardandoti con curiosità malcelata.
Sai di piacerle. E lei -il suo sangue- ti fanno lo stesso effetto. Eppure per un istante sei tentato di cacciarla, di risparmiarle la vita, di non lasciarla morire a causa della tua bramosia.
Il coraggio svanisce a volte, in modo così rapido da non rendercene quasi conto...e lo stesso vale per la crudeltà. La tua dov'è finita, Felix? Richiamala, subito.
La gola è in fiamme, non puoi resistere. La osservi mentre solo i suoi passi ricreano un suono smorzato sul terreno. E' un peccato doverla uccidere. E' questo ciò che pensi.
Lei sarebbe potuta essere quella donna con cui fare l'amore, quella da stringere contro di te baciandole il collo...e perchè no?
Ti fermi e la trattieni con delicatezza contro il tuo corpo. Le si mozza il respiro, la pelle va in fiamme. E' troppo forte, l'odore sublime del sangue che scivola nelle vene come l'acqua in un fiume. Sussurri al suo orecchio di chiudere gli occhi. La ragazza obbedisce, docilmente. Le tue labbra le sfiorano il collo, lo baciano, lo rendono umido.
Basta un secondo ei tuoi denti prendono il loro posto. Feriscono la carne tenera, fiotti di sangue ti sporcano la bocca, colano tra i suoi seni macchiandole i vestiti.
Tremi mentre senti la sua forza vitale scivolare via, sfuggire dalle sue braccia. Non avresti voluto ucciderla, non è così? Eppure, alla fine, lo hai fatto.
Perchè sei un debole.
Perchè sei un vigliacco.
Perchè, lo sappiamo entrambi, sei inutile.



   
 
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