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Autore: terryoscar    28/02/2023    4 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Il  Re e Pulcinella
 
 
Sto riposando serenamente nel mio comodo letto, devo ammettere che come ospite il mio amico Augustin non ha eguali: letto di piume, cuscino morbido, lenzuola profumate. Ho mia moglie accanto a me, stretta nel mio abbraccio, quando sento dei rumori, delle voci e dei suoni striduli, forse un violino, con dei campanellini. Mia moglie apre gli occhi e mi osserva: "Edmond ..... non ci saranno briganti anche qui, spero!"
"Ma no, non credo ... e poi il palazzo è gremito di personale e soldati. Ci vorrebbe coraggio!" rispondo deciso mentre sbadiglio vistosamente.
"E allora ..... cosa sta accadendo?" Domando allarmata. "Edmond .... andiamo a vedere ma .... prendi almeno una pistola!!"
 
Osservo mia moglie alla flebile luce della candela da notte, le trema un poco la voce, così come la mano che stringo tra le mie.
 
"Si, hai ragione, meglio armarsi!" dico scendendo dal letto con la mia camicia che scende alle caviglie. Sposto il pom pom del cappello che mi copre gli occhi, apro il cassetto e mi armo di pistola. "Ecco, sono pronto e che Dio me la mandi buona!”
Con circospezione ci avviciniamo alla finestra, spostiamo i tendaggi, apriamo l'infisso e poi gli scuri. Mio marito ha la pistola in mano, trema un poco, il rumore si fa più forte, sembra che ci sia qualcuno tra me e le fronde.
"Edmond .... Edmond ..... spara!!!"
 
Sento la voce di mia moglie, un poco tremante e spaventata.
 
"Rosy, ma cosa dici?! Non posso sparare se prima non mi accerto di cosa sta accadendo! ... Lasciami guardare!"
"SPARA!!!" Urlo mentre poso le mani sulle e sue e lo obbligo a fare fuoco.
BANG!!
Un rumore sordo, forte.
"AAAAAHHHHH!!!!!!" Urlo spaventata.
"Ma cosa hai fatto?!" guardo in basso e continuo: "Ma di sotto c'è il Re e lo zio di Augustin! Oh povero me!"
"Ho ... ho sparato ..... dici che ho colpito qualcuno?" domando spaventata.
"Cosa vuoi che ne sappia! Corro a vedere!" Concludo uscendo di corsa dalla camera mentre la pistola fuma ancora. “Accidenti che guaio che è!!”
 
 
 
 
 
“CARULIIIIIII' TE VOGLIO PER SEMPRE CUMM'E' ..... TIENI NA VUCCHELLA COME LE CERASEEEEE .....”
 
 
Vedo il Re agitarsi, suona il tamburello, salta, balla e canta a squarciagola ma la Regina non si affaccia alla finestra.
All'improvviso sento uno sparo ......
 
BANG ....
 
Non capisco bene cosa succeda ma istintivamente mi nascondo dietro l'albero mentre il Re nemmeno si è accorto e continua a saltellare tutto allegro.
 
Nu sento più il mandolino, mentre ballo mi volto, non vedo più il mio amico, lo chiamo: "Cumpà addò stai?"
"Maestà ... qualcuno ha sparato ..... non vorrei che fosse la Vostra augusta e regale sposa .... e che al prossimo colpo aggiusti la mira!!"
"Ma che dici?! Ma se Carulina non si è nemmeno affacciata!? Le tue sono tutte immaginazioni! Vieni accà e continua a suonare!"
"Maestà ....... Vi assicuro che c'è stato un sparo!! Ne sono certo!!!"
"Ma che dicere? (dici) Cumpà forza continua a suonà!" (suonare)
"Certo .... io suono ..... ma a distanza di sicurezza! Ci tengo ai miei ..... attributi!!" rispondo preoccupato.
 
Sua maestà è tutta matta!! Anzi, tutti e due sono matti!!
 
"Oh ma certo ca sii nu cacasotto! ... Uè pulicinè, io aggio bisogno de lu mandolino!"
"Certo ..... " rispondo mentre ricomincio a suonare, restando al sicuro dietro all'albero.
Prima di continuare a cantare, guardo lu balcone della mia consorte e urlo: "CARULI' MA POSSIBILE CA SII DIVENTATA SORDA?! .......
 
OH MIA BELLA CARULINAAAA TI DESIDERO OGNI MATTINAAAA ... MA TI VOGLIO ANCHE DI SERA E LA NOTTE APPENA APPENAAAA
 
 
 
 
Esco dalla porta principale del palazzo e mi rendo conto che il Re sta cantando, direi in ottima salute, mentre il conte Claude resta nascosto dietro ad un albero, suonando il violino.
"Per fortuna è andato tutto bene ....."
In punta di piedi seguo mio marito e dopo esserci sincerati che non ci siano morti e feriti, afferro la mano di mio marito e sussurro: "Edmond, il Re non ha capito nulla, meglio non farci scoprire e tornare in camera!"
"Uhm .... no .... anzi si … meglio di si, tanto nessuno ci ha visto ...... vieni, andiamo, e speriamo di riuscire a prendere sonno! In casa del mio amico Augustin non c'è mai pace!! Mai .... poveretto ....."
Continuo a suonare il mio violino mentre vedo ad una ad una tutte le finestre, le porte, i balconi, gremirsi degli abitanti del castello. Pian piano sono usciti tutti, attratti senza dubbio dalla dolcezza del suono del mio strumento, devo ammettere che sono piuttosto bravo. Il Re invece ..... in ogni caso si sono affacciati tutti, nipoti, pronipoti e pro-pro-nipoti. Sono usciti e poi rientrati tutti ..... tutti, tranne la Regina Maria Carolina, che non ne vuole sapere di affacciarsi. E se non cede .... temo che sarà una lunga notte .... insonne! Persino suor pentitevi, mia sorella Maria Clotilde, è uscita sul balcone. Tutti ...... tranne l'unica che potrebbe mettere fine a questo strazio.
 
 
Dall'alto del mio balcone vedo il re ballare, suonare e cantare, borbotto: "Ma possibile che in casa di mio nipote Augustin non si possa mai dormire?! Adesso ci si mette anche il Re!" continuo ad ascoltare la sua canzone stonata, fuori di me mi faccio sentire: "MAESTA', VOGLIO DORMIRE!"
"Ah Sore'!! Ho una missione da compiere, io!!! Tornatevene a durmì!!! AAAHHHH CALURìIIIIIIIIIIIIIIIIII!!"
"A DORMIRE?! MA COME SI FA CON IL BACCANO CHE FATE?! MAESTA' IO MI SVEGLIO ALL'ALBA PER PREGARE QUINDI HO BISOGNO DI DORMIRE!"
"E allora andatevene a durmì!!! Vecchia cornacchia!!!! E pregate affinché mia moglie mi accolga nel suo letto!! IO voglio concepire qui!! In questo palazzo!!! Questa notte! ORA!!!!!!”
"CORNACCHIA A ME?!! MAESTA' PENTITEVI!"
"NO!!! CORNACCHIA SIETE E CORNACCHIA RIMARRETE!!!"
"AHHHHH AHHHHH MA CHE RAZZA DI RE CHE SIETE?! PENTITEVIIIII ...."
"Sono u' RE e voglio un altro erede!!! Beneditemi .... e convincete mia moglie ad accogliermi nel suo letto ...... se volete durmì!!" rispondo deciso.
 
Dannata suora, che almeno si renda utile!!
 
"OHHHHHHHHH MA E' ASSURDO!" mi faccio il segno della croce. "LASCIATEMI DORMIREEEE ..."
"CARULìIIII!! AMMORE MIOOOOOO LUCE DEI MIEI OCCHIIIIIII!! ACCOGLIMI!!!!" continuo a cantare a squarciagola le mie lodi alla mia dolce sposa, ma nulla, assolutamente nulla!
 
 
 
 
 
 
Sono fuori di me, ritorno in camera e con forza chiudo le porte, poi lascio la stanza e in tutta fretta mi aggiro per i corridoi fino a raggiungere l'appartamento dell'imperatrice, busso decisa a risolvere questo increscioso problema.
 
TOC TOC TOC TOC TOC
 
"APRITEMI!"
 
Sento bussare, accidenti chi sarà a quest'ora. Ferdinando è fuori in giardino .... e poi è una voce femminile. Mi alzo, vado ad aprire la porta e vedo la zia del generale, abbigliata di tutto punto, davanti a me. "Sorella, cosa desiderate!"
"Dormire!" Rispondo stizzita.
"E allora cosa ci fate qui? Tornatevene nel vostro letto!"
"Ma come potrei dormire se il Vostro sposo canta a squarciagola?! Avesse almeno una bella voce! E' stonato come una campana!"
"Eh ... lo so. E' una sciagura!! Brutto, stonato, sgraziato! Un vero disastro! Ma io sono una Asburgo ..... ho sopportato tutto .... ma ora basta!!! Che vada dalle sue amanti!!"
"Ma intanto il Vostro Augusto sposo è di sotto e continua a starnazzare come un'oca! Fermatelo!"
“Fermatelo Voi, Sorella. Magari ..... chiamate un esorcista!! Potrebbe funzionare!!"
"Il problema è Vostro e dovrete pensarci Voi!"
"Perfetto .... allora ..... risolverò a modo mio!" Rispondo fiera, poi raggiungo il catino colmo d'acqua, apro le imposte e lancio l'acqua addosso a mio marito. "E TACI!!! TU SI STONATO!!!"
 
 
 
"CARULINAAAA MIA ..... TI AMOOOO .... TI VOGLIO POSSEDEREEEEE ...." mentre canto vedo aprirsi l'imposta, finalmente mia moglie si affaccia, continuo a cantare a squarciagola. "OH MIA BELLA, SIII BELL ASSAJEEEEE ... VIENI DAL TUO PRINCIPE AZZURROOOO .... " all'improvviso sento un getto d'acqua cadermi addosso. "Per San Gennà!"
Claude ribatte: "Maestà, Vi è andata bene, io temevo che Vi sparasse." Aggiungo mentre osservo il mio amico Ferdinando bagnato dalla testa ai piedi, è persino buffo.
"Uè Cumpà ma stai a pazzià?! Sparare a me?! ... Comunque io non mi arrendo anzi continuiamo a cantà! ... CARULI' MI PIACI ASSAJE!!"
"FERDINA'!! TACI O IL PROSSIMO SARA' DOLOROSO!!" Rispondo mentre prendo in mano la mia pistola.
"DOLOROSO MIA BELLA?" domando dal basso. "UE' CARULI' L'AMMORE NU FA MALE!"
Prendo bene la mira, punto l'arma e sparo, proprio vicino ai piedi di quel pazzo di Ferdinando.
BANG!!
"Ohè! Così ti è più chiaro? VOGLIO DORMIRE!!!"
 
Vedo Carulina puntare la pistola verso di me, lu Cumparu mi afferra per un braccio e mi trascina via, il proiettile sfiora i miei piedi.
 
"Maestà, lo sapevo! L'imperatrice è una donna pericolosa! Presto, ripariamoci dietro l'albero!" Lo trascino via con me, per ripararci alla meno peggio dietro a questa quercia secolare.
"CARULINA!!! CARULIIIIIINAAAA!!! T'AMO!!!!"
Sento la voce stridula di Ferdinando, prendo di nuovo la mira e faccio fuoco, sfiorando ancora Ferdinà.
"TACI!!!! MAJALE!!"
 
Sento il mio amico sussurrarmi spaventato: "Maestà, se ci tenete alla vita, rinunciate al Vostro proposito!"
"Ma tu sii pazz!? Mi serve l'alleanza con i tedeschi, lu vu capì o no?!"
"Si si ..... ma Voi servite vivo, vegeto e ..... integro!!" Rispondo sibillino. La regina potrebbe sparargli proprio lì!
Mi porto le mani alla parte basso e rispondo spaventato: "Oh ma pè San Gennà! Là nu se tocca! E poi che posso fare? Mica posso prenderla con la forza! Chillà mi acciderebbe!" (quella mi ammazzerebbe)
"Quindi ..... desisterete?!" domando falsamente vittorioso.
Lo guardo dritto negli occhi e ribatto: "Cumpà, mi servono i tedeschi!!"
"E quindi?"
Sento un terzo colpo arrivare nella nostra direzione e con voce tremante continuo: "Ma proprio a me doveva capitare ‘na femmina accussj tosta? Ohhh ma io ho già parlato co lu re tedesco e chillo tiene figli maschi e femmine quindi a me sta bene qualsiasi creatura!"
"Ma li figli ca tieni lu tedesco so tutti promessi! Mica posso promettere Gennarino alla principessa ca tiene già quindici anni?! E' l'unica ancora disponibile."
"Desistete Maestà ...." termino di pronunciare tali parole appena prima che un altro oggetto raggiunga la testa del re, facendolo urlare di dolore.
"AHHHHH a SORETE E A MAMMETE! ( a tua sorella e tua madre) Arg ... che male!" Mi tocco la testa, poi guardo la mano, è sporca di sangue, urlo: "AHHHH CHILLA' JE PAZZA!"
"Maestà! L'imperatrice Vi ha spaccato la testa! Lasciate perdere la serenata e corriamo dentro, avete bisogno del dottore!"
"E sia, per questa notte ..... solo per questa notte .... mi ritiro. Ma sappi, Claude, che ho perso una battaglia ...... ma non la guerra!!" rispondo tutto fiero ed impettito.
"Si, si, ma adesso entriamo in casa ….. ma nel retro. L'imperatrice è molto pericolosa ed io ho paura"
"Certo Maestà ..... andiamo"
 
Osservo dalla finestra mio marito allontanarsi, affiancato dal suo degno cumpare, e raggiungere l'ingresso laterale del palazzo. Chiudo le imposte e mi volto verso la cornacchia: "Bene Sorella, problema risolto!"
"Era ora! Grazie Maestà! Finalmente potrò andare a dormire. Santa notte!"
"Santa notte a vuje, Sorella!"
Vedo la cornacchia allontanarsi a passo spedito, faccio un bel respiro, chiudo a chiave la porta, sistemo i miei lucchetti e torno nel mio letto.
 
 
 
UEEEE UEEEEE UAAAAA
 
"Oh no! Con tutto stu casino, si è svegliato Gennarino!" mi avvicino al suo lettino, lo prendo in braccio e sussurro: "Bello di mammà nu chiagnere! (piangere) … Je tutta colpa di chillò scurnacchiato di tuo padre! Ahhh ma se Ferdinando non gira a largo, giuro sui suoi gioielli ca li taglio!"
 
Lu Cumpare ed io corriamo per i corridoi, mi tendo la mano in testa che copro con un fazzoletto e ci rechiamo nella stanza del dottore. "Bussa Cumpà!"
"Subito  ....."
"Lasonne!!!! Aprite!!!"
"AHHHH MANNACJA A CULLE MUERT! QUANTO SANGUE! ... DOTTO’ FACITE AMBRESSE!" (fate presto)
Sento bussare alla porta mentre stavo proprio per riaddormentami. Sposto il sottile lenzuolo brontolando "Accidenti, ma perché nella casa dei Jarjayes non c'è mai pace?!! Rosy .... dovremo trasferirci!!"
"Sono felice che tu voglia andare via da qui!" rispondo infastidita alzandomi dal letto. "Vado ad aprire!"
"Grazie Rosy ....... " Sussurro mentre afferro la mia giacca da camera. Rosy apre la porta e vedo Claude, lo zio del mio amico Augustin, che accompagna il Re di Napoli.
 
Non c’è pace con i Jarjayes, è tutto inutile!
 
"Dottò, soccorretemi! Chillà fetente di Carulina mi ha spaccato la capa! Ahi ahi che male!"
"Si si ..... venite Maestà .... però se aveste evitato di dare spettacolo ... ora sareste tutto intero"
"Uè Dottò non è il momento! Aiutateme!"(aiutatemi)
"Si si ….. sedetevi qui e fatemi vedere!!"
"Facite (fate) pianoooo ..."
Afferro i miei attrezzi ed inizio a disinfettare la ferita. "Certo che la Regina ha un'ottima mira!"
"Carulina je na diavola! Ahi! E facite (fate) piano!"
"Si si .... siete come il mio amico Augustin ..... "
"Ma cosa c'entra adesso lu Generale!?"
"Brontola ….. proprio come Voi, Maestà!"
"Ma accà nu si tratta di brontolare ma di sentire dolore!"
"E' la stessa cosa!!" Rispondo deciso. "E adesso ci manca solo che arrivi anche Augustin!"
"Adesso pensate a me e facite (fate) attenzione a chello (quello) che fate! Ahi ..."
“Si si ..... state tranquillo. Ho mano leggera, io!!"
"Sarà ... ma io sento male. Maledizione a Carulina!"
"Maestà riteneteVi fortunato, l'imperatrice ha una pessima mira altrimenti Vi avrei dovuto curare per una ferita da arma da fuoco."
"No no ...... l'imperatrice ha un'ottima mira!! Per fortuna non ha usato la pistola .... ma solo vasi e altre suppellettili!! Ohi ohi .... la mia povera capa ....."
Claude continua: "Mi dispiace contraddirvi Maestà ma nemmeno Vi siete reso conto che l'imperatrice Vi ha sparato."
"Ha sparato? Ne site sicuro? Allura ..... son vivo per miracolo!! San Gennà!!!! Debbo accendere un cero a San Gennà!!!"
"Esattamente!"
 
 
 
 
Prima di recarmi nella mia stanza, passo davanti alla porta del dottore, è socchiusa, sento le ultime parole del Re, stringo tra le mani il rosario e con voce grave dico: "San Gennaro non c'entra! Ero con l'imperatrice e ho visto tutto! ... Sua Maestà non ha voluto colpirVi altrimenti sareste morto!"
"E adesso cosa vuole a cornacchia? Facitela tacè!!!!!" Sbotto scocciato. "E Dottò ..... mi state facendo male!!!"
Punto il dito e ribatto: "PENTITEVI!! E lasciateci dormire!"
"IIIHHHHH E andatè a durmì!! Cornacchia!!" Poi mi alzo scocciato, aggiungo: "A Dottò ... basta accusì ..... vado a riposare .... ma domani ... domani Carulì sarà mia!!"
 
Claude sussurra divertito: "Maestà state imparando il romanesco da Padre Romano."
"IO?! No, no, io parlo solo il napulitano!"
"Ma avete detto, A dottò anziché Uè dottò! Ih ih ..."
"Cumpà, sono di cattivo umore nun è lu momento di scherzare!"
 
Dopo aver ascoltati questi due miscredenti, mi faccio il segno della croce e concludo: "Voi siete uno ... zozzone!"
"Si si ..... come volete!!" Mi allontano veloce per raggiungere la mia stanza, con la testa bendata e dolorante.
 
 
 
 
 
Sono fuori di me, Ferdinando ha disturbato non solo il mio sonno ma anche del piccirello. Lo cullo nel suo lettino mentre la mia cameriera mi porge una tazza di liquido bollente per calmarmi.
"Prego Maestà ..."
Stringo tra le mani la tazza calda e stizzita digrigno: "Se lu pourc osa solo ad avvicinarmi giuro su San Gennà ca gliele taglio!"
Le parole della regina mi fanno sussultare, mi segno e sussurro piano: "Che Dio l'abbia in gloria!"
Sorseggio, continuo: "Questa volta ha davvero esagerato! ... Fare una serenato a me!? Ma l'andasse a fare alle sue zucculelle!"
"S..si .... magari ......" sussurro piano.
"Ahhh Ferdinà! Ah Ferdinà! Se nu la finisce, io l'accidde! Parola di Maria Carulina D'Asburgo!"
"M ... Maestà .... non ... esagerate ..... "
"Esagerare io?! Uè ma quando mai! ... A proposito oltre ai lucchetti di Giggino, dietro la porta miette (metti) pure le siede e li chiodi, acussj dormo ancora più sicura."
"Si, subito Maestà!!" Mi avvicino alla porta, prendo alcune sedie e le sistemo sotto alla maniglia, ben incastrate.
"E nu dimenticare li chiodi! ... A Ferdinà, mammete (tua madre) t’ha fatto brutto, nasone, fetente e pourc!" Borbotto mentre mi rimetto a letto.
"Povera me ..." sussurro piano mentre cerco chiodi e martello per sistemare la porta.
 
 
 
 
 
 
 
Nelle segrete
 
"Mannaggia all'animaccia loro! Ma cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo?!"
"Padre Romano avete ragione, l'acqua è un dono di Dio e non appartiene a nessuno, nemmeno al Re!"
"Eh ma io questo lo so e il Generale che non se non si convince! Certo ca ha una capoccia tosta!"
"Sembra che i francesi siano delle teste dure!! Poveri noi ..... Padre .... sarebbe ora di pregare ....."
"Si, si, cominciate a pregare!"
Inizio a recitare il rosario, dopo essermi inginocchiato, rivolto verso est, il luogo da cui nasce il sole.
"Pather Noster ....."
 
Mentre i miei sottoposti pregano, penso:  spero di convincere all'usurpatore della contea che l'acqua è un bene comune e a me poco importa di dover scavare per farla arrivare al convento che già c'è tanto da fare! ... Ma sto Generalen poteva rimanè in Francia invece di venire qui a darci fastidio?! .... Mi unisco anch'io alla preghiera: "Ave o Maria ..."
Continuiamo a pregare mentre penso che ci toccherà scavare .... noi poveri monaci abituati a pregare, curare l'orto e poco altro. Dovremo scavare! Poveri noi .....
 
 
 
Il giorno dopo
 
Esco nel giardino per la colazione con le sorelle Jarjayes, le raggiungo, sono tutte già sistemate.
"Buongiorno!! Ditemi, anche voi siete state svegliate dalla ..... serenata .... notturna?"
Silvie risponde: "Buongiorno a te, Anna! Certo che siamo state svegliate dalla serenata, era impossibile dormire con tutto quel trambusto!"
Antoinette continua: "Anche se il Re è stonato però è stata una bella idea."
Joséphine dice: "Certo una bella idea, davvero niente male! ... Uhm ... sarebbe bello se il mio Charles mi dedicasse una canzone prima di infilarsi nel letto! ... Lo trovo così ……. romantico!" aggiungo mentre poso le mie labbra sulla tazzina da te.
Luisa conclude: "Però sarebbe un'idea! ... Maxim pensa sempre e soltanto a una cosa e magari potrei ricattarlo: se non canta niente soddisfazioni coniugali! Ih ih ih ...."
"Perfetto!! E' esattamente quello che ho detto anche io a Armand!! E tu Oscar .... non dici nulla?"
 
Sento gli occhi di tutte le mie sorelle addosso, ma perché Anna mi ha coinvolta in questa assurda disputa? Accidenti!!!
 
" ... Beh ecco ... io non riesco a pensare ad André che canti per me! Ih ih ... veramente pochissime volte l'ho sentito canticchiare."
"Allora non ci resta che organizzare una bel coro con i nostri mariti!" Poi osservo le mie nuore, Elisabette e Madeleine, ed aggiungo: "Ovviamente anche voi due dovrete convincere i vostri mariti ... nonché miei figli, a cantare!!!" Rispondo allegra mentre sorseggio la mia tazza di te.
La prima risponde entusiasta: "Sono sicura che il mio Anthony non si ritirerà indietro."
"Nemmeno George! ... Che bello, non vedo l'ora! ... Però dobbiamo riconoscere che il Re ha avuto una magnifica idea!"
 
Udiamo dei passi, è il Re: "Peccato però che la mia serenata sia stata apprezzata solo da queste dame magnifiche! ... Ah sono sicuro che prima o poi arriverò al cuore della mia dolce austriaca!"
"Maestà .... vorrete unirvi anche Voi al coro dei nostri mariti?!! Ih ih ..... magari potreste dirigerli!"
"L'idea non sarebbe male! Magari chillà capa tosta di Carulina cede! ... Accetto! ... Certo ca mi piace assaje stare in mezzo a li femmene! Posso parlare tranquillamente, mi trovo davvero a mio agio."
"Perfetto Maestà!! Adesso però tocca a noi .... convincere con gentilezza i nostri cari mariti ...... dunque, io procederei così, manderei un biglietto ad ognuno di loro, con un appuntamento nella citroniera per le 16,00 di oggi pomeriggio, poi lì, faremo loro trovare precise istruzioni sulla serenata!!" aggiungo allegra mentre vedo mia sorella Oscar un poco perplessa.
"Oscar .... non sei convinta, sorellina?"
Inizialmente sono titubante ma poi sorrido e con tono giocoso rispondo: "Non mi dispiacerebbe sentire André cantare per me! Ah ah ah ..."
"Bene ..... allora siamo tutte d'accordo! Questa sera avremo la nostra serenata ..... uhm.....forse anche nostra madre gradirebbe?"
"E perché no!? Sarà divertente vedere vostro padre cantare per conquistare le mie grazie!" guardo il re e sussurro imbarazzata: "Oh scusate, credo di aver esagerato un po'."aggiungo imbarazzata.
"Ma no Contessa ...... Vostro marito è un omme fortunato assaje!!!"
"Beh anch'io! Mio marito è un uomo assolutamente retto e soprattutto ... fedele." Calco bene l’ultima parola, giusto per rammentare al Re un concetto fondamentale su cui si basa il mio matrimonio.
"Uhm ... ne siete sicura? Assolutamente sicura? Lui .... è un soldato ..... sarà stato in giro con il suo reggimento ..... e Voi a Versailles....insomma, non potete saperlo!" Rispondo fiero e deciso.
"Assolutamente! Altrimenti non avrei diviso la mia vita con lui!"
"Se lo dite Voi ...... ma ricordatevi che l'uomo è cacciatore! E se la moglie è lontana ..... non credo di dovervi spiegare io cosa succede!"
"Come avete detto poc'anzi, mio marito è un soldato e di tentazioni ne ha avute tante ma lui ha sempre amato soltanto me!" Rispondo con orgoglio, decisa e certa della fedeltà di mio marito.
"Amato .... certo. Ma ...... non fatemi essere ...... volgare Madame!"
"Mio marito ha resistito a diverse dame che si sono offerte ma queste sono cose poco eleganti da dire! Comunque Maestà, mio marito saprebbe resistere anche se avesse davanti donne provocanti."
"Dite davvero? Uhm .... vorrei proprio vederlo ..... Vostro marito! Decisamente.....vorrei vederlo!" Rispondo sibillino, io non credo proprio che questo Jarjayes sia così fedele! Impossibile!
Joséphine ribatte divertita: "Sinceramente sarebbe interessante mettere alla prova il mio caro padre!"
"Madame Joséphine! Mi avete letto nel pensiero forse?" Domando con tono seducente.
"Può darsi! Ih ih ih ..."
Oscar ribatte: "Jo, che non ti venga in mente di metterlo in difficoltà. Hai forse dimenticato i problemi che ha avuto con madame Battista?"
"Certo che no ..... però ..... sarebbe divertente metterlo alla prova? Una sorta di pegno, di dimostrazione di fedeltà!"
"Certo ..... allora mettiamo alla prova tuo marito?" Domando decisa.
"Charles? Il mio Charles? Lui ..... lui non si tocca!!! Che ti sia ben chiaro!!"
"Uè Madame Giuseppina, io sto parlando de lu Generale Vostro padre!"
"Si ... Voi si ... ma mia sorella Oscar ..... lei vorrebbe mettere alla prova anche mio marito, il mio Charles!!! Assolutamente .....no!!"
"Joséphine la gelosia ti acceca. Non mi riferivo a Charles ma a nostro padre! Voglio dimostrare a Sua Maestà che nostro padre è un uomo incorruttibile!"
"Certo .... certo ...... anche il mio Charles lo è, incorruttibile e .... instancabile!!! Il mio Charles ...... Uhm ..... ma dimmi sorellina, e il tuo Andrè .... com'è?!!" Domando con aria sognante mentre penso a cosa potrei fargli ….. appena resteremo soli ….. per un tempo adatto ….
"André?! Lui mi ha attesa tutta la vita." Rispondo con orgoglio.
Il Re ribatte: "Si, ma nel frattempo si sarà consolato piacevolmente chissà con quante donne! Uè Piccirè, nu penserai ca lu capitano sia rimasto casto e puro nell'attesa di aspettarvi!? Mica je nu santo!"
"Certo che è un santo!! Lui mi ha attesa, onorata e vezzeggiata. Lui mi è fedele ...... " Rispondo decisa a difesa del nostro amore. “Ci avrò messo vent’anni, ma ora sono certa dei nostri sentimenti.”
"Mi dispiace ma io non ci credo! E' impossibile! A meno che non sia malato. Non so se mi spiego!?"
“Andrè non è malato!! Ed è fedele!! Lui non è certo come Voi!!! Mi ha aspettata, e questo è tutto!!"
"Secondo me, Vi ha raccontato una bella storiella. Una di quelle che si raccontano nei quartieri di Napoli!"
"Storiella? Cosa ...... cosa intendete dire, Maestà?!" Domando mentre inizio a guardare un poco male sua Maestà il Re infedele, depravato e fedifrago.
"Intendo duri ca je impossibile ca n'ommo aspetti na femmina per tutta la vita senza che nel frattempo non si dà da fare. Avite capito adesso?"
"Ho capito .... ma Andrè, il mio Andrè, non è come Voi. Lui mi ha attesa ..... " rispondo mentre guardo dritto negli occhi il Re, con lo stesso sguardo che riservo ai miei soldati indisciplinati.
"Ahhh se lo dite vuje! Comunque io lo metterei alla prova."
"Alla prova? Forse ..... forse Voi vorreste saperne più di me, che sono la moglie? La sorella? L'amica e .... l'amante!"
"N'ommo je n'ommo!"
“Certo ..... e Andrè è il mio, di uomo. Sono stata chiara?!" Rispondo decisa guardando dritto negli occhi il Re.
"Oh beh ... meglio non discutere, parliamo invece della serenata!" decido di cambiare argomento.
 
La giovane generalessa ha uno sguardo che mette paura! In certi momenti mi chiedo come faccia suo marito ad essere tutto intero, e sano.
 
"Ecco .... meglio, molto meglio!! E sul punto .... Andrè è un ottimo musicista, e canta anche molto meglio! E poi ...... ecco .... non mi ha mai fatto una serenata ....... " sussurro appena le ultime parole, troppo femminili per i miei gusti.
Joséphine continua felice: "Ecco! ... E' il momento di approfittare della situazione."
"Uhm ..... ma si, perché no? Una bella serenata ....."
Il Re continua: "Bene, adesso non mi resta che far sapere agli ommini (uomini) di prepararsi! ... A proposito Comandante, quando andrete a far visita ai prigionieri?"
"Tra poco ....... voglio proprio vederli mentre scavano la loro bealera ..... un monaco con una pala in mano, al posto del rosario!!"
"Ih ih ih .... site na femmina tosta tosta!"
“Grazie Maestà!!" Rispondo sorridendo. "Forse ..... vorreste vederli anche Voi?!"
"Certo! Nu voglio perdere lu spettacolo."
"Perfetto!!! Allora mando a chiamare Andrè e mio padre ..... devo fare ritorno al castello prima che Sophie urli affamata!! Uff ....  sembra che il cibo solido non sia ancora di suo gradimento .... purtroppo!"
"Andate! Andate!" dico mentre vedo allontanarsi la Comandante più bella che abbia mai visto in vita mia. Osservo le sue grazie.
 
Certo che vista di schiena je bella assaje! Bella bella bella …… se fosse anche disponibile …..
 
 
 
Vedo il Re guardare in modo peccaminoso il fondoschiena di mia sorella, mi avvicino ma non troppo e sussurro: "Fate attenzione Maestà, uno sguardo di troppo e potreste ritrovarVi con una bella ferita d'arma da fuoco!"
"Donna Giuseppì, è impossibile non guardare Vostra sorella, je bella assaje come Vuje e tutte le sorelle Jarjette!"
"Si .... Grazie Maestà .... ma lei .... lei è molto pericolosa .... ed anche suo marito!" Rispondo sibillina.
"Pericolosa o no, je bella assaje!"
"Si ...... bella è bella ......su questo non ho dubbi ...... ma ricordate Maestà, è sempre armata .... e pericolosa!!!"
Mi mordo il labbro e concludo: "Pericolosa ma bella, bella, bella!"
 
 
 
 
 
Raggiungo Andrè a asso spedito, lo afferro per un braccio mentre sta discutendo con mio padre ed ordino decisa: "Vieni, dobbiamo Andare!"
"Andare dove .... Oscar?" domando preoccupato. “Hai una strana luce negli occhi, la stessa di quando volevi trascinarmi in qualche guaio.”
"Come dove? Dai prigionieri, ovviamente!!"
"Ma .... ma .... sono lungo la Dora!!"
"Esatto, forza vieni, andiamo!!"
"Non voglio nemmeno immaginare cosa staranno pensando."
 
 
 
Afferro mio marito e lo trascino con me fino alle scuderie, chiedo di sellare i nostri cavalli, compreso quello di mio padre, ed attendo. "Bene Andrè .... ora andremo a vedere se questi monaci sanno adoperare le mani!"
"Per pregare e ... rubare."
"Per scavare ..... vedremo se sono in grado di scavare!!!"
 
Vedo mio padre raggiungerci, si avvicina e monta a cavallo.
 
"Sono pronto, possiamo andare! ... Sono proprio curioso di vedere cosa sono in grado di fare!"
 
 
 
"Bene!" Rispondo fiera mentre infilo il piede nella staffa e salto in groppa a César che già scalpita all'idea di una bella corsetta. Quanto mi è mancato!! E quanto mi mancherà ancora, purtroppo. La mia condizione mi impedirà a breve di montare ancora in sella. "Andiamo!!" Aggiungo mentre batto con i talloni sul fianco del mio amico e parto veloce, seguita da Andrè e da mio padre.
 
 
 
Lungo la Dora i monaci armati di zappa scavano il suolo, uno dopo l'altro protestano: "Che fatica ..." mi asciugo il sudore sulla fronte con la veste. "Ma cosa doveva capitarci!? ….. Paff paff ….. che caldo!"
"Già ….. scavare sotto il sole con questo caldo è pazzesco."
"Tutta colpa dei Padron! Stavamo così bene, prima."
"E piantatela!" ribatte Padre Romano. "Ma non avete capito che la loro è na vendetta? ... Anvedi che situazione!"
Attraversiamo il borgo, scendiamo lungo la strada fino a raggiungere il fiume. Proseguiamo lungo le sue sponde fino a raggiungere il punto in cui i monaci, sotto la stretta sorveglianza dei soldati, stanno scavando. Tiro le briglie di César e lo faccio arrestare. "Uhm ..... voglio osservarli un poco da qui .... voi cosa ne dite?"
"Ottima idea, figlia mia!" rispondo fiero mentre mi rendo conto che mio figlio, o figlia poco importa ora, è perfetta in sella al suo cavallo, sorridente, appagata.
Osserviamo i monaci mentre scavano, alcuni di loro lavorano con decisione ed impegno, altri si perdono in chiacchiere. "Padre ..... mi pare che alcuni monaci si stiano davvero impegnando .... mentre il Priore ....."
"Il Priore tutto sembra tranne che un frate."
"Già ... ha l'aspetto di un soldato. Sono certa che nasconda qualcosa!! Potrebbe essere una spia del Vaticano?!"
André ribatte: "Una spia del Vaticano?!  A cosa stai pensando?"
"A nulla di preciso .... però quel monaco non mi convince affatto. Tutto qui."
 
 
 
Continuo ad asciugarmi il viso con la mia veste, sbotto: "Li mortacci del Generale! Io Cardinale Romano a zappare la terra come un burino qualsiasi?! Anvedi! ... Ah ma giuro che lo farò abbozzare! ... Tzè  ... A Michele! Portame (portami) da bere! Ho sete!”
"Subito Padre! " poso la vanga, afferro la borraccia e raggiungo il nostro Priore. "Ecco a Voi, Padre! Certo che fa davvero caldo!"
"Caldo!? Si crepa!! Ah ma se me lo ritrovo davanti, giuro che lo sbriciolo con le mie mani! A disgraziato di un aristocratico!" osservo i frati della mia confraternita, mi guardano in modo strano, mi rendo conto di aver esagerato con le parole, mi faccio il segno della croce e con voce solenne sussurro: "Signore perdonatemi. Sono soltanto un povero peccatore verme di terra." poi guardo i miei seguaci. "Forza, vediamo di finire il lavoro!"
"Si Padre ..... anche se temo che ci vorranno mesi .... forse anni per terminare questi scavi!"
“E cosa vorresti fare? Abbandonare la Chiesa, forse?”
"Abbandonare la Chiesa? Ma Padre....no. Queste sono le nostre terre. Abbiamo errato per secoli attraverso la Valle di Susa ed ora che abbiamo una sede monastica degna del nostro ordine .... no Padre, mai. Io non tradirò mai la nostra tonaca e la nostra benefattrice, Maria Cristina di Francia, che nel 1641 fondò questa certosa"
"MA IO NON C'E’ STO!" ribatto lanciando via la zappa. "Io non so nato per zappare la terra ma per comandare!”
"Comandare? Ma Padre! Noi siamo solo dei poveri monaci certosini, votati all'obbedienza!"
"Tu, forse, non io!”
Sussulto e urlo: "ANNI?! MESI?! NO! PIUTTOSTO ABBANDONO LA CHIESA!"
"Oh Signore! Illuminate la via del nostro Priore!" Poi mi segno, mi inginocchio ed inizio a recitare il rosario.
"Se, se ... prega, tanto non arriverai da nessuna parte! ... Anvedi che credulone!"
 
 
 
 
 
 
Sono ritta su César, affiancata da un lato da mio marito e dall'altro da mio padre. "Allora .... ci avviciniamo? Mi pare che quei monaci battano la fiacca!!"
André ribatte: "In questo modo ci vorranno anni affinché abbiano la loro acqua."
"Però mio padre ha promesso di aiutarli .... ma vorrei lasciarli in totale solitudine ancora un po' ...... Voi Padre cosa ne pensate?" domando mentre vi volto verso mio padre, impettito sul suo Hannibal, con la sua immancabile parrucca in testa, stranamente pallido in viso.
"Ancora qualche giorno di punizione e poi manderò la servitù e i soldati ad aiutarli! ... Non voglio averli ancora tra i piedi. E poi ancora non sai che ho scritto al Papato non solo per chiedere l'annullamento del matrimonio di madame Jolande ma anche per chiedere informazioni su Padre Romano."
"Signore, possibile che Vostro fratello Armand non abbia alcuna informazione sul suo conto?! Eppure un tempo è stato Cardinale e ha frequentato il Vaticano!"
“Un tempo .... appunto. Si era nascosto qui ormai da troppo per avere informazioni ..... sgrunt. Niente Papa, niente informazioni ..... accidenti! E pensare che da bambino era promettente!!!" borbotto mentre ripenso a tutte le speranze che Armand ha infranto.
"Si, ma potremmo chiederglielo comunque, magari ricorderà qualche particolare che possa ricondurre a Padre Romano."
"Se ci tieni così tanto Andrè .... fai pure! Piuttosto .... sai perché il Re ci ha convocati tutti nella citroniera?"
"Non lo so" guardo mia moglie, domando: "Tu sai qualcosa?"
"Io?!! Ih ih .... dovrei?" Rispondo sibillina e sorridente. "Ih ih ..... forse si .... forse no ....."
 
Osservo Oscar, sorride maliziosa, con un’aria allegra e maliziosa.
 
"Come sarebbe, forse si, forse no?! Oscar, cosa ci nascondi?"
"Uhm .... una piccola .... sorpresa, ecco!! Vi suggerisco, a tutti e due, di essere accondiscendenti .... e disponibili, molto disponibili!"
Il Generale sussurra con voce preoccupata: "Oscar, non ci tirerete un brutto scherzo, spero!?"
"Noooo ..... cosa ve lo fa pensare, Padre?!" Sorrido maliziosa.
"La tua espressione. Dimentichi che sono un soldato e i soldati non sono ingenui come tu sai!"
"Uhm .... vero ....  e cosa pensate .... ecco .... che possa accadervi, Padre?!"
"Non lo so ... ma visto l'aria misteriosa che hai, non mi aspetto nulla di buono."
“Oh, vedrete, non si tratta di nulla di pericoloso .... state pure tranquillo, Padre. Vedete, non metterei mai in pericolo la vita di mio marito! Vero Andrè?!"
Sorrido imbarazzato. "Ehm ..."
"Solo di tuo marito? E tuo padre?"
"Neppure di mio Padre, potete restare tranquillo, non è previsto nessun duello e nessuno spargimento di sangue!"
Guardo mio genero e ribatto: "Andrè, comincio a preoccuparmi."
"Ma no Signore ..... vedrete che non sarà nulla di così terribile ..... o almeno spero. In effetti .... c'è troppo mistero in tutto ciò!"
Sento la risata di mia moglie. "Ah ah ah ... Su forza, andiamo dai nostri ladruncoli! Ah ah ah ..."
"Si si ..... meglio ...."
Vedo Oscar battere con i talloni sui fianchi di César e avviarsi verso il corso della Dora. Ha i capelli al vento, la fusciacca che sventola, la sento sorridere. Uscire a cavallo le fa davvero bene .... anche se tra poco dovrà nuovamente rinunciarvi.
 
 
 
 
 
 
Un colpo di zappa, ancora un altro e un altro ancora, borbotto: "Ma se prendo il Generale giuro che lo gonfio ...." sento il rumore degli zoccoli dei cavalli, alzo la testo, vedo tre figure arrivare. "Ma chi saranno? ... Forse quei disgraziati che .... si, sono loro! ... A ma se parleranno a sproposito giuro che ..."
Padre Giovanni con voce soave mi interrompe. "Padre Romano, non dimenticate che siete il nostro Priore e dobbiamo fare sempre la volontà di Nostro Signore!"
"Ma per favore! La volontà di Dio è un conto ma l'imposizione e l'abuso di questi stra-maledetti francesi è ben altro!"
 
 
Arriviamo davanti ai soldati incaricati della sorveglianza, ci fermiamo davanti ad Alain.
 
"Buongiorno Alain! I nostri monaci si stanno comportando bene? Scavano con fatica e dedizione?"
"Oh beh ... diciamo che di questo passo ci vorranno vent'anni prima che il lavoro sia concluso!"
Padre Roman ribatte stizzito: "Ehi tu soldato dei miei stivali, invece di parlare, vieni a zappare!"
"Ecco ... li sentite? Ma noi, Generalessa, uso il femminile per distinguervi dal Vostro augusto genitore spero senza arrecarvi offesa, dicevo ..... ah si, ecco, noi dobbiamo solo sorvegliare, vero?!!"
"Esattamente! L'acqua serve al monastero non nella nostra casa!" sorrido beffarda: "Noi …… abbiamo la nostra!"
"E per fortuna, Generalessa!!! Per nostra fortuna!!" Rispondo sorridendo mentre mi sembra che il Comandante sia particolarmente allegra.
Le parole di quei due continuano ad irritarmi, sento tirare la veste, mi giro è uno dei frati, sussurra: "Padre Romano non dimenticate chi siete! Pregate, Padre, pregate affinché Nostro Signore Vi dia la forza per sopportare."
"Macchè .... Nostro Signore mi deve dare la forza per attaccare e liberarci da questi ..... tiranni!!! A morte i tiranni!!!"
Vedo mio padre e André sorpresi per le parole del monaco mentre ribatto: "Tiranni?! Ma cosa dite? I tiranni siete voi che ci avete sottratto un bene che non vi appartiene!"
"L'acqua è un bene di Nostro Signore!! E voi siete dei tiranni!!! Tiranni da cui noi dovremo liberarci!!"
 
 
Vedo il vecchio pazzo con aria minacciosa scendere da cavallo, l'avvicino, meglio stare in allerta.
 
A passo spedito mi avvicino a Padre Romano e digrigno: "E Voi sareste il priore?! Avanti, ditemi chi siete?!"
"Sono un povero monaco ….. un povero, onesto, monaco. Onesto soprattutto!!!"
"Voi non avete l'aria di un uomo timorato di Dio!"
"Sono un servitore di Nostro Signore, io. Non certo come Voi!!"
"E come lo servite, derubando il prossimo?"
"Io non rubo. Non si può rubare un bene che appartiene a tutti. L'acqua è di Nostro Signore, non Vostra!!"
Alain sussurra: "Generale meglio lasciar perdere, tanto prima o poi dovrà ricredersi."
"Per una volta hai ragione, Alain. E' inutile discutere con dei ladri!! Noi dobbiamo rientrare .... tu resta qui a sorvegliarli fino al tramonto, poi riportali nelle segrete!"
 
Padre Romano con arroganza dice: "Non avete paura che il Vostro soldato possa essere accoppato?"
Mi volto alle parole del monaco, poi sorrido ed aggiungo: "Forse Vi sfugge che Alain non è da solo, qui. State tranquillo ..... prigionieri siete e prigionieri rimarrete! Buon lavoro."
"Grunt ... te possino ammazzà!"
Metti il piede sulla staffa e salgo sul mio stallone, Hannibal. "Bene Oscar, Andrè, qui abbiamo finito. Possiamo rientrare. Ovviamente .... torneremo domani, per godere di questo spettacolo!"
"Spero che cadi da cavallo e ti spezzi una gamba! ... Maledetti nobili!"
 
Ci allontaniamo al piccolo trotto mentre sentiamo gli improperi di questo dannatissimo monaco. Ma riuscirò a scoprire chi è, perché quell'uomo non è un povero monaco, questo è certo!
 
 
Arriviamo nel cortile del castello, scendiamo dalle nostre cavalcature che vengono prese da alcuni valletti e condotte verso le scuderie. Mi sento libera e felice, adoro cavalcare libera, anche se so che a breve mi sarà precluso nuovamente per qualche mese.
Osservo mio padre, stranamente questa mattina ha fatto uso di cipria, tanta cipria, in viso. Non è da lui. Lo osservo meglio, mi sembra di vedere una piccola ombra su una guancia .......
 
 
"Bene figlioli, questa passeggiata mi ha messo fame, vado in cucina a cercare qualcosa. Comunque riguardo a quei disonesti, qualche giorno di punizione non potrà che fargli bene, poi manderò la servitù e i soldati ad aiutarli! Ih ih ih ...." vedo arrivare Armand. "André volevi chiedere qualcosa a mio fratello, eccolo, sta arrivando!"
"Si, grazie Signore!"
"Attendete un attimo Padre .... cosa .... cosa Vi è accaduto?" domando mentre continuo ad osservare il suo viso.
"Accaduto?! A me nulla!"
"No .... avete un segno ... proprio lì .... sullo zigomo. Cosa Vi è accaduto Padre? Forse .... forse ...... insomma ..... cosa avete fatto?!"
"Ma nulla! Sarà un segno dell'età! ... Armand vieni! Dobbiamo farti alcune domande."
"Arrivo fratello!"
"Sarà Padre .... ma Voi non me la raccontate giusta! Forse  ..... avete litigato con mia madre? Vi ha tirato dietro una qualche suppellettile?" Domando un poco sfacciata.
"Ma cosa dici?! Tua madre è un angelo e tu non le somigli per niente ih ih ih ..."
"E allora ditemi Voi .... perché a me sembra proprio di vedere un livido ......"
"Livido?! No, no! ... Ehm ... André cosa dovevi chiedere ad Armand?"
"Armand, quando risiedevi alla Santa sede non hai mai sentito parlare di Padre Romano?!"
"Ecco ... veramente ... in tutta onestà anche se avevo un alloggio alla Santa Sede la frequentavo molto poco, ero sempre in giro per l'Italia. Comunque ho ricordato qualcosa che accadde qualche anno fa ..."
"E ... Vi andrebbe di raccontare?!"
"Ricordo che quando tornai da uno dei miei tanti viaggi, un mio amico Cardinale mi disse in confidenza che ci fu uno scandalo all'interno della Santa sede ... ecco oltre al vociferare di una ... orgia organizzata da un Cardinale ...  pare che lo stesso assieme a un alto funzionario politico, cospirasse contro il sistema vaticano ...."
"E .... questo .... soggetto .... è forse il nostro Padre Priore?!" Domando curiosa.
"Non saprei! ... Però ricordo che il Cardinale in questione avesse accesso ai beni del Vaticano e secondo ciò che mi raccontò il mio amico Cardinale, quei soldi servivano per la causa dei ribelli. Ovviamente tutto venne messo a tacere ma il presunto Prelato fu esiliato in una terra sperduta."
"Beh .... allora non è lui, questa non è una terra sperduta!!"
"Si, certo ma tutto avvenne circa dieci anni fa e quando sono arrivato qui ... beh ... non era certo come adesso! ... Il mio amico Cardinale Ludovico mi disse che il prelato sarebbe stato rimosso dal suo incarico e privato del titolo di Cardinale e costretto a vivere in povertà."
 
"Uh, quindi Zio, quando siete stato l'arcivescovo di Torino non avete avuto accesso a queste informazioni? O forse il Padre Priore è appena giunto?"
"Lo seppi per fonti trasversali. Devi comprendere che lo scandalo fu di una tale portata che tentarono di soffocarlo in ogni modo. Quando arrivai in questa contea, ricordo che Michele mi diede la notizia della morte dell'ormai anziano Padre Priore e che ne era arrivato un altro dai modi alquanto discutibili."
"Ora basta, ho scritto IO, in qualità di Conte e padrone di questa contea, per avere ragguagli in merito. Dalla Sante sede dovranno rispondermi!" aggiungo fiero e deciso.
 
Sono un conte, un nobile, nessuno potrà ignorare le mie giuste richieste.
 
"Credi che ti daranno le giuste informazioni? ... Augustin, se si trattasse davvero di Padre Romano, non credo che la Santa Sede te lo scriverà in una lettera."
"Vedremo .... e poi potremmo sempre recarci a Roma per avere informazioni dirette ..... se quelle per lettera non saranno soddisfacenti!!"
"Augustin anche se fosse lui, non cambierebbe nulla, in fondo il suo passato non ci riguarda, a noi interessa che non ci sottragga l'acqua!"
"Certo .... a noi interessa il suo presente .... ma conoscerne il passato potrebbe esserci di aiuto!!"
"Padre, Andrè ed anche Voi Zio, mi pare che abbiate un certo appuntamento ....." mi intrometto un poco sibillina.
"Ah si! Ma davvero non capisco cosa stia succedendo."
"Oh beh .... tra poco lo scoprirete .... tutti quanti!!” Aggiungo sorridendo.
 
Sono davvero curiosa di vedere come se la caveranno!
 
"Quanto mistero! ... Spero che non ci venga riservata qualche brutta sorpresa."
"Assolutamente no!!! O forse .... non Vi fidate di me?!"
"Si, certo ma ... meglio non pensarci."
"Forza .... andate ...... tutti quanti!!" vedo arrivare anche il mio amico a quattro zampe, tutto pelosetto, scodinzolando felice.
"AAUUUUUUU"
"Ecco ... ci mancava solo lui!" Borbotta mio padre.
"Su su ..... andate andate ...... vedrete che sarà un piacevole diversivo!!!" Aggiungo mentre mi allontano per raggiungere mia madre che tiene in braccio la mia piccola Sophie.
 
 
 
Mi allontano con il Generale e Armand, sussurro: "Chissà cosa stanno tramando?! ...."
Mio suocero continua: "Mio caro figliolo, è evidente che non conosci le donne, da loro bisogna aspettarsi di tutto. Vero Armand?"
"Inizio a crederlo anche io Augustin, anche se di certo non ho la tua esperienza! Oltre quarant'anni di matrimonio, sei figlie, non so quante nipoti ...... insomma!!"
"Fidati Armand, non ci aspetta nulla di buono."
"Vedremo ..... vedremo ...."
 
 
 
SIPARIETTO
 
Aizram: “Compagnia …AVANTI!”
Generale: “No, no! Arpie, mi avete portato nuovamente al luna park, non voglio!”
Joséphine: “Padre, ci siamo anche noi… sinceramente lo trovo davvero interessante!”
Generale: “Jo, per te tutto è interessante!”
Joséphine: “Diciamo che mi piace sperimentare cose nuove!”
Oscar: “André guarda! … E’ un’enorme ruota!”
André: “Oscar, non ho mai visto nulla di simile … credo che sia alta circa 20 metri!”
Silvie: “Ma come avresti potuto vedere una cosa simile nel nostro tempo!”
Terry: “Bene, vi piacerebbe farci un giro?”
Tutti: “SIIIIII ….”
Marianne: “Sono sicura che sarà un’esperienza sensazionale!”
Generale: “Come fate a fidarvi di loro? Dimenticate che l’ultima volta mi hanno messo su di un ascensore che …”
Aizram: “Uffa! E’ acqua passata! Guardate! La ruota panoramica gira molto lentamente e da lassù vedremo un panorama bellissimo!”
Generale: “Lentamente?! Magari avete parlato con il giostraio e appena mi vedrà salire farà girare la ruota come se fosse come quella di un carro!”
Terry: “Oh ma certo che siete davvero malfidato!”
Generale: “Non sono malfidato ma realista, ed io conosco voi due!”
Oscar: “Avanti Padre, non abbiate paura, verrò anch’io e le Arpie non mi faranno del male soprattutto adesso che aspetto François! … Vero?”
Arpie: “Verissimo!”
Aizram: “Vado a fare i biglietti!”
Generale: “Ah già nel vostro tempo si paga sempre e tutto.”
Oscar: “Mi pare giusto, Padre! Basta con le differenze tra classi sociali! … A proposito Arpie, nel vostro tempo i vostri governanti pagano come qualsiasi altro cittadino, vero?”
Terry: “Beh ….. diciamo!”
Oscar: “Uhm …”
Generale: “Figliola lo vedi? Passano i secoli ma la musica è sempre la stessa!”
 
Terry: “Aizram hai fatto i biglietti?”
Aizram: “Si, possiamo salire!”
Generale: “Ma ci sono anche le nostre lettrici sulla ruota panoramica!”
Dall’alto dei sedili le lettrici salutano in coro una dopo l’altra: “Siamo qui!”
Roberta: “Generale cosa aspettate, salite!”
Lupen: “Anche Voi Madame!”
Appassionata: “Oscar, André forza!”
Elektra: “Jo, ti voglio con me!”
Joséphine: “Arrivo!”
Aizram: “Generale, Madame, Voi sistematevi accanto a me!”
Marguerite: “Con molto piacere!”
Terry: “Ed io mi siederò accanto al Generale più pazzo della storia francese!”
Generale: “Non cominciate ad offendere!”
Terry: “Ma io non offendo mai, semmai dico sempre ciò che penso!”
 Aizram: “Ci siamo tutti! Giostraio metti in moto la ruota!”
Giostraio: “Agli ordini bella Signora!”
Generale: "Accidenti a voi due ed alle vostre dannatissime idee ..... questo trabiccolo non è affatto sicuro!! E se cadessi di sotto?!!! Cosa fareste senza di me, voi due? Come passereste le vostre serate? Ditemi ditemi ....."
Aizram: "Non sporgeteVi e non succederà nulla! Comunque in tal caso Vi acciufferemmo per i capelli ... ops ... volevo dire per la parrucca! Ih ih ih ..."
Generale: "Sgrunt .... voi due, senza di me, sareste perse!! Dovresti ringraziarmi ..... pensateci arpie .... voi due .... non sapreste cosa fare la sera, dopo cena. Con me invece ...... ridete! Vi distraete! Sorridete!!! Quindi ...... voi due .... siete in debito con me!! Ih ih ih"
Terry: "Ma certo! Io sono sempre perennemente depressa e grazie a Voi risparmio tantissimi soldi per il terapista ah ah ah .... Ma stà zitto e goditi la passeggiata sospesa!"
Generale: "Sgrunt .... arpia siete e arpia rimarrete ...... e tirchia ..... terribilmente tirchia ...... Sgrunt ....."
Marguerite: "Augustin!!! Ma come ti permetti di dire certe cose! Sei irrispettoso! Vergognati!!!"
Terry: "Tirchia?!! IO TIRCHIA!?? … Ma se Aizram ed io abbiamo tirato fuori un mucchio di soldi per far fare a tutti questa meravigliosa gita! Generale ancora un'altra parola fuori luogo e davvero Vi butto giù!"
Generale: "Sono spese virtuali ..... ih ih ih .... ho ragione io!! Siete, tutte e due intendo, tirchie!! Ih ih ih .... ma non divaghiamo! Appurato che senza di me vi annoiereste ..... cosa accadrà nel prossimo capitolo?!!"
Marguerite: "AU GU STIN! Smettila subito o giuro che te la farò pagare ......."
Aizram: "Nel prossimo?! Uhm ... indovinate!"
Generale: "No ..... ditemelo voi due ...... ih ih ih ......"
Terry: "Aizram, a te l'onore, vai!"
Aizram: "A me? Cioè tu vuoi davvero che io anticipi al nostro creaturo i nostri piani? MAI!!! Dalla mia magnifica, e talvolta perfida, boccuccia, non uscirà nulla! Se però tu lo allontanassi ..... che so ..... magari dandogli una spintarella ...... ih ih ih ...."
Marguerite: "No, Vi prego madame Terry ...... mio marito mi serve integro .... non fategli del male!! Questa sera è particolarmente irriverente però ..... siate buona!"
Terry: "Sono buona, sono buonissima!"
Marguerite: "Grazie Madame ......."
Aizram: “Il giro è terminato, si scendeeee ..... Generale, adesso dovrete confrontarVi con le lettrici."
Generale: "Perfetto ....... loro mi fanno meno paura di voi ....."
Arpie: "Ah ah ah ah ...."
 
 
 
Elektra: “Carlo sei un bimbo sveglio ma anche viziato.”
Carlo: “Io viziato?! Ma Signora Tigre cosa dite?”
Elektra: “Dico ciò che vedo anzi ciò che  leggo! … Beau sei un fenomeno,  hai fatto i tuoi bisogni addosso al frate😂😂😂
Beau: “Bau bau … Tigre, io faccio pipì addosso agli antipatici! AUUUU …”
Elektra: “Beau ma sei proprio 1 peste, prima il frate, poi la zia cornacchia ed ora sulla gamba del colonnello 😂😂😂😂😂 Ma che tipo Beau! … Oscar, vorresti che fosse André ad allattare Sophie, le tue trovate sono geniali, ma impossibili 😂😂😂😂😂”
Oscar: “Non sarebbe una bella idea?! Ah ah ah …”
Jolanda: “Andrè non ti svegli nemmeno con un coro.. come posso definirlo.. coro sveglia Ahahahah, ma appena Oscar lascia il talamo per ridere  ti svegli.. Ahahahah Ahahahah …”
André: “Madame, in casa non si dorme mai almeno qualche volta un poco di riposo!”
Elektra:   “Ma a cosa pensavate Generale,  mentre stavate "producendo" quell'oca di Luisa?”
Generale: “Ma cosa ne so io?! Chiedetelo alla mia dolce sposa.”
Elektra:“Sarà ma nessuno dei vostri generi sarà mai come André e poi la "serenata" del puorc vi ha fatto atterrare sulla vostra faccia generale 😂😂😂”
Lupen: “Generale come al solito siete caduto ma questa volta invece di battere il Vostro augusto didietro avete battuto il viso e Vi è  pure fatto male ,chissà  cosa diranno gli altri quando vedranno la faccia gonfia poverino! Armand deve preparare una serenata per accontentare  Anna , con i generi del nostro Generalone ....oddio che succederà? Penso che ci aspettano risate a non finire 😂😂😂
Generale: “La fretta è cattiva consigliera e poi sono inciampato.”
Elektra: “Guardate dove mettete i piedi!”
Generale: “Arg … Arpie!”
Appassionata: “Per colpa del Re delle due Sicilie siete caduto vi siete fatto male.”
Generale: “Che dolore!”
Rotelle: “Poveri noi con la serenata del re. Ma generale non potevate tirargli in testa un bel secchio di acqua gelata?”
Generale: “Il dolore alla faccia era tale che non ci ho pensato.”
Appassionata:  “Immagino. Generale, come avete potuto ascoltare il Re cantare visto che è più stonato di una campana.”
Generale: “Stonato?! Per poco non mi spaccava i timpani!”
“Lupen: “Poveri noi! Ci mancava pure che il Re si mettesse a fare il cantante stonato con il tamburello! Penso che Carolina gli spara sui " gioielli di famiglia!😂😂😂”
 
Appassionata: “Anche secondo me la Regina Carolina gli spara.”
Aizram: “Nei capitoli non manca nulla!”
ValeAlcazar: “Complimenti, come sempre certo che ne succede sempre qualcuna di nuova a palazzo... bravissime!”
Terry: “Grazie Vale!”
 
 
 
Elektra: “I 2 pagliacci, di cui 1 stonato, stanno svegliando tutti gli abitanti del palazzo.”
Generale: “Hanno svegliato! Leggete!”
Genny Fam: “Spero signor Generale siete guarito dal raffreddore?”
Generale: “Quasi. Non ho fatto in tempo a riprendermi che mi hanno fatto scivolare ancora! Grunt …”
Genny Fam: “Le vostre avventure sono sempre avvincenti e divertenti.”
Generale: “Io non mi diverto!”
Jolanda: “Invece io mi sono divertita! E’ stato un capitolo molto divertente, la serenata del Re uno spasso, però Anna con l'idea di far cantare il marito che tutti i vostri generi mi sembra una bella idea, però Generale sperate che non coinvolga anche Voi, anche se Vostra moglie sarebbe felicissima.”
Generale: “Impossibile, le Arpie hanno già deciso.”
AlexandarAna: “Scusate se parlo d’altro ma il colonnello D'Agoult si è dimenticato che adesso Oscar è un generale? L'ha chiamato comandante.”
D’Agoult: “Ops … sempre colpa delle confusionarie delle Arpie. Comunque rimane sempre il mio Comandante!”
AlexandarAna: “Povero generale padre, a letto uno stallone e in piedi un calzettone.”
Generale: “Ma ..… cosa dite?”
AlexandarAna: “Dico, dico! E povera la mia Napoli, aver avuto come sovrano un buffone, talmente brutto con quel nasone a pappagallo. Certo che le madamigelle con cui si è divertito in certe attività svolte sotto le coperte devono averlo fatto con gli occhi chiusi, pk non si può guardare.”
Carolina: “Avite raggione! Ferdinando è brutto assaje!”
Ferdinando: “Carulì vieni accà!”
Carolina: “Vatte a cuccà!”
Ferdinando: “Cu tè, Carulina mia!”
Carolina: “MAI!”

 
   
 
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